EVA, SANDRA E GAIA.
Dopo aver smesso di chattare con Sandra vado al piano di sopra da Gaia.
Per raccontarle il desiderio di Sandra ovvero guardare mentre faccio sesso con un’altra ragazza.
Lei è d’accordo,quindi mando una mail a Sandra chiedendole di venire la sera stessa,
unica condizione che si vestisse in modo normale che poi qui si sarebbe dovuta cambiare.
Verso le 22 si presenta Sandra in jeans e maglietta, ci diamo un bacino sulle guance e la faccio
Accomodare.
Gaia ancora non era arrivata,
quindi ci mettiamo a sedere a bere qualcosa.
Dopo qualche minuto arriva Gaia con un trolley .
Quindi distribuisco i vari indumenti,
e ognuna va in una stanza diversa a cambiarsi.
Io e Gaia abbiamo una camicetta attillata con cravatta, mini e calzettoni, praticamente come le scolarette giapponesi,
l’idea mi è venuta vedendo delle foto fatte da una amica proprio in Giappone.
Sandra invece aveva una gonna stretta che seguiva il suo corpo bellissimo un top scollato e una giacca,ovvero stile professoressa.
Le detti un mio vecchio libro di anatomia e le feci leggere le parti dove spiegavano l’apparato genitale femminile e maschile.
Sandra leggeva e io toccavo Gaia nei punti elencati dalla nostra insegnante.
Poi tirò fuori da un cassetto un pene di gomma e prese a spiegare a cosa serviva.
Lo portò vicino al viso di Gaia che tutta sorridente prese a leccarlo.
‘il pene serve per riprodursi e va inserito nella vagina della donna’
disse Sandra con fare severo.
‘vuoi farci vedere Eva come si fa?’
presi il pene e togliendo le mutandine a Gaia iniziai a fregarlo tra le sue labbra.
Era già eccitata la piccola,a dire la verità anch’io ero eccitata e credo che lo fosse
anche Sandra.
Quindi spingo la parte iniziale del fallo nella apertura della vagina di Gaia e la penetro.
Gaia inizia a gemere, il pene le entra e le esce procurandole piacere.
‘bene Eva, continua così e se puoi mettiglielo più dentro’.
Ubbidii aumentando un pochino il ritmo e cercando di penetrarla il più possibile.
Dopo pochi colpi il pene entrava quasi tutto dentro la piccola godeva e ansimava.
La visione che aveva Sandra era splendida,
Gaia era ancora vestita nella parte superiore,con la gonna alzata e le mutandine appese a un piede con il cazzo che le entrava e usciva dalla micetta godente.
Le piaceva,le piaceva molto quel gioco e stava godendo.
Afferrò con una mano il mio braccio e con l’altra si teneva alla stoffa del divano, godendo a alta voce e con le gambe aperte il più possibile.
Continuai a farla godere aumentando i colpi.
Gaia mugolava e godeva,godeva fino a che il suo orgasmo non esplose e la piccola si rilassò.
Feci uscire il pene dalla micetta,era completamente bagnato dal suo orgasmo.
Mi passai una mano sulle mie mutandine,ero un bagno di godimento e ero sicura che
anche Sandra lo fosse”..
Per la mia Sandra.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono