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Racconti Erotici Lesbo

Sandragaiaeva

By 9 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

EVA, SANDRA E GAIA.

Dopo aver smesso di chattare con Sandra vado al piano di sopra da Gaia.
Per raccontarle il desiderio di Sandra ovvero guardare mentre faccio sesso con un’altra ragazza.
Lei &egrave d’accordo,quindi mando una mail a Sandra chiedendole di venire la sera stessa,
unica condizione che si vestisse in modo normale che poi qui si sarebbe dovuta cambiare.
Verso le 22 si presenta Sandra in jeans e maglietta, ci diamo un bacino sulle guance e la faccio
Accomodare.
Gaia ancora non era arrivata,
quindi ci mettiamo a sedere a bere qualcosa.
Dopo qualche minuto arriva Gaia con un trolley .
Quindi distribuisco i vari indumenti,
e ognuna va in una stanza diversa a cambiarsi.
Io e Gaia abbiamo una camicetta attillata con cravatta, mini e calzettoni, praticamente come le scolarette giapponesi,
l’idea mi &egrave venuta vedendo delle foto fatte da una amica proprio in Giappone.
Sandra invece aveva una gonna stretta che seguiva il suo corpo bellissimo un top scollato e una giacca,ovvero stile professoressa.
Le detti un mio vecchio libro di anatomia e le feci leggere le parti dove spiegavano l’apparato genitale femminile e maschile.
Sandra leggeva e io toccavo Gaia nei punti elencati dalla nostra insegnante.
Poi tirò fuori da un cassetto un pene di gomma e prese a spiegare a cosa serviva.
Lo portò vicino al viso di Gaia che tutta sorridente prese a leccarlo.
‘il pene serve per riprodursi e va inserito nella vagina della donna’
disse Sandra con fare severo.
‘vuoi farci vedere Eva come si fa?’
presi il pene e togliendo le mutandine a Gaia iniziai a fregarlo tra le sue labbra.
Era già eccitata la piccola,a dire la verità anch’io ero eccitata e credo che lo fosse
anche Sandra.
Quindi spingo la parte iniziale del fallo nella apertura della vagina di Gaia e la penetro.
Gaia inizia a gemere, il pene le entra e le esce procurandole piacere.
‘bene Eva, continua così e se puoi mettiglielo più dentro’.
Ubbidii aumentando un pochino il ritmo e cercando di penetrarla il più possibile.
Dopo pochi colpi il pene entrava quasi tutto dentro la piccola godeva e ansimava.
La visione che aveva Sandra era splendida,
Gaia era ancora vestita nella parte superiore,con la gonna alzata e le mutandine appese a un piede con il cazzo che le entrava e usciva dalla micetta godente.
Le piaceva,le piaceva molto quel gioco e stava godendo.
Afferrò con una mano il mio braccio e con l’altra si teneva alla stoffa del divano, godendo a alta voce e con le gambe aperte il più possibile.
Continuai a farla godere aumentando i colpi.
Gaia mugolava e godeva,godeva fino a che il suo orgasmo non esplose e la piccola si rilassò.
Feci uscire il pene dalla micetta,era completamente bagnato dal suo orgasmo.
Mi passai una mano sulle mie mutandine,ero un bagno di godimento e ero sicura che
anche Sandra lo fosse”..

Per la mia Sandra.

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