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Entro in casa ed il silenzio mi accoglie. “Strano”, penso; mi aspettavo di trovarti a casa, magari intenta a cucinare visto che stasera abbiamo una ospite a cena. Finalmente lei ti viene a trovare nella tua casa nuova dopo un po’ che non vi vedete. Levo la giacca e mi avvio verso la camera. La porta è chiusa e mi pare di sentire un vago e soffocato rumore provenire da lì. “Ah, eccola, starà facendo yoga” immagino. Apro la porta piano piano per non disturbarti, le luci sono basse e soffuse, il rumore si fa più distinto. Rimango esterrefatto da quello che trovo.
Certo, insieme avevamo fantasticato varie volte su situazioni, persone, luoghi, ma mai mi sarei aspettato che veramente qualcosa accadesse e soprattutto che tu prendessi l’iniziativa. Tu sei lì, nuda, sensuale, sdraiata supina nel letto, a gambe aperte… ed ansimi sommessamente. Lei, di spalle, anch’essa sdraiata e nuda, affonda la testa fra le tue cosce. Una tua mano palmo a palmo con la sua, le dita intrecciate e strette forte; l’altra sulla sua testa, come a spingerla sempre più in profondità verso il tuo piacere. Lei con la mano libera ti afferra per la vita, come per evitare che tu possa sfuggirle.
Non oso dire nulla né fare il minimo rumore tanto la scena mi rapisce; non vorrei interrompere questo momento di estasi. Trattengo il respiro. Il cuore mi batte a mille. Tu apri un momento gli occhi e vedi che sono lì. I nostri sguardi si incontrano e tu mi fissi intensamente pur continuando ad ansimare. Non accenni alla minima reazione: non c’è imbarazzo, non c’è tensione, nulla. Semplicemente, con un languido sorriso, mi fai capire che va tutto bene e che mi stavate aspettando.
Io sono teso come una corda di violino ma non posso non lasciarmi travolgere dal desiderio. Mi avvicino lentamente con la faccia tra le sue gambe. Sento il calore ed il profumo. Mi prendo qualche secondo per assaporare le emozioni che mi travolgono. Poi in un attimo infilo la lingua nella sua passera. Un brivido forte la scuote e lei si lascia sfuggire un gemito. Il sapore è diverso dal tuo, ma ugualmente estasiante. Entrambe gemete. Entrambe godete. Secondi interminabili.
Resisto poco. Il mio cazzo freme e pulsa. Ti getto un’occhiata veloce e tu di nuovo mi rispondi con un accenno di sorriso, per farmi capire che oggi tutto è concesso, che posso lasciarmi andare. Così le afferro i fianchi e spingo il mio cazzo dentro di lei. Lei erompe in un gemito fortissimo. Se per tutto questo tempo non aveva alzato un attimo il viso dalla tua figa, presa dal leccartela, ora non ne è più in grado. Ti fissa negli occhi e tu fissi lei. Vi guardate con tale intensità, coinvolgimento ed emozione… Capisco: il gioco è tra voi, siete voi due le protagoniste. Io sono solo un giocattolo che tu hai deciso di condividere con lei, un regalo che le fai e che ti fai. Qualcosa di molto intimo che è solamente tuo, ma che condividendolo con lei sai vi legherà ancora di più di quanto già non lo foste e che creerà un’intimità ed una complicità ancora più profonda.
Lei appoggia la testa di lato sul tuo pube per dedicarsi totalmente alla sensazione che le trasmette la sua figa. Con una mano ti afferra un seno come per aggrapparsi a qualcosa, come fosse un appiglio che le permette di non venir completamente travolta. Boccheggia, ansima e geme. Tu la guardi estasiata, conscia del regalo che le stai facendo e che il suo godere è merito tuo. La osservi nei suoi spasmi di piacere; la trovi bellissima e sensuale come non mai. Ora, libera dalla sua bocca, la tua figa reclama ancora godimento; è così che inizi a toccarti senza pensarci un attimo. Io mi accorgo di come tu stia guardando lei e non me, di come la osservi rapita. Questo mi causa una sensazione quasi di gelosia, eppure ciò rende il tutto ancora più eccitante.
Passano i secondi, interminabili, lunghissimi. Gli odori ed i rumori che pervadono la stanza sono una droga. Inizio a respirare forte, sempre più forte. Tu capisci subito che non durerò ancora a lungo e così rompi la magia del silenzio che finora c’è stato fra noi tre. La prima frase da quando sono entrato. Un sussurro. “Ti piace, vero? Ti piace la sensazione del suo cazzo dentro di te? Stai godendo… Prendilo, voglio che lo prendi tutto e che ti fai sbattere forte”. Io sto impazzendo, lei pure a giudicare da come ansima e geme. “Voglio che ti fai sborrare dentro, che senti tutto il suo sperma caldo dentro di te!”. Lei alza un attimo lo sguardo per fissarti, per avere la conferma di quanto ha appena sentito. Tu la fissi ansimando forte mentre la tua mano si muove impazzita sul tuo clitoride. Lei ti stringe il seno ancora più forte mentre accelera i movimenti dei fianchi.
Come fossimo perfettamente sincronizzati erompiamo in un orgasmo tutti e tre nello stesso momento. Io non ho mai provato una sensazione così forte. Lei non appena sente che le sto venendo dentro inarca la schiena ed erompe in un urlo di godimento fortissimo. Tu, vedendoci in quel momento di passione, raggiungi l’apice del piacere ed i tuoi umori, come mai prima, erompono dalla tua figa bagnando le tue cosce, il letto ed il seno di lei. Il tempo si dilata ancora di più: quei pochi secondi di orgasmo di sembrano una eternità. Una eternità di puro piacere. Infine, crolliamo sfiniti, tremanti ed ansimanti. Per due lunghi minuti rimaniamo distesi, cercando di recuperare il fiato e attendendo che le vertigini passino.
Lei è la prima a muoversi, si allunga verso di te guardandoti in faccia. Con una mano ti accarezza il viso. Tu ti avvicini al suo viso e la baci con tenerezza. Un bacio che però presto riaccende la passione e diventa un turbinio di lingue. Le passi una mano sul seno per sentire quanto sia bagnata dei tuoi umori. Lei in risposta si passa una mano sulle cosce, oramai piene del mio sperma che le sta grondando dalla figa. Si guarda la mano, il palmo ne è pieno. Tu, fissandola negli occhi, le afferri il polso e le lecchi la mano, raccogliendo quanto più seme possibile con la lingua. Il sapore del mio seme mischiato ai suoi umori ti fa impazzire. Lei ti guarda e prima che tu possa ingoiare ti infila nuovamente la lingua in bocca per avere la sua parte.
Io nuovamente non posso fare altro che osservare in disparte le due protagoniste, totalmente succube di questo spettacolo, di come tra voi due si sia palesato un legame finora inespresso. Legame che, mi chiedo, potrebbe avere degli inaspettati sviluppi. Sviluppi che dipenderanno dalle vostre decisioni future…

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