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Racconti Erotici Lesbo

Un aiuto a Occhi Blu

By 11 Settembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Valeria non ti aveva mai confidato niente della pare porcellina del suo carattere. L’hai sempre considerata pudica e riservata, ma gli incontri che abbiamo avuto te l’hanno fatta conoscere sotto altra veste. Vi vedete un pomeriggio da lei per un caff&egrave e per raccontarvi com’&egrave andata l’estate.
La trovi appena abbonzata, poiché la sua carnagione chiarissima non le permette tintarelle troppo accentuate. Indossa un leggerissimo vestitino di cotone, corto e scollato, svolazzante specie qualndo si siede e si rialza o quando cammina.
Dopo aver chiacchierato lungamente, come al vostro solito, di avventure e conquiste mancate o accadute, ti chiede di seguirla in camera sua, vuol farti vedere un bikini che ha comprato. Entrando in camera da letto vedi che non ci sono bikini in giro. A bruciapelo ti chiede ridendo di aiutarla a godere fino in fondo, senza limiti, lei che ogni qual volta lo fa con il marito &egrave trattenuta da qualcosa che non gira del tutto nella sua testa. E’ talmente garbata che non riesci a dirle di no, forse aiutata anche dal prosecco ghiacciato che avete terminato pochi minuti prima di là in soggiorno.
Valeria lascia scivolare a terra il suo vestitino. E’ nuda davanti a te, le sue tette piccole che puntano dritte verso i tuoi occhi e le sue guance solo un po’ arrossate per un residuo di pudore che sparirà in pochi istanti.
Scoppiate in una risata che stempera ogni tensione, poi non aspetti che te lo dica lei, e ti svesti dei tuoi abiti poggiandoli velocemente sulla poltrona in un angolo, e restando in reggiseno e mutandine. Valeria si sdraia sul letto, chiude gli occhi, allarga le gambe e poggia una mano sulla sua passera. Sembra indicarti cosa fare.
La situazione ti riporta per un istante agli anni del liceo, quando l’intimità tra amiche “per la pelle” era scontata e non scabrosa. Non avresti mai immaginato di vedere Valeria così da vicino n&egrave che un giorno potesse finire così, lei distesa sul suo letto e tu affianco a trafficare tra le sue gambe per aiutarla a toccare il cielo con un dito.
La sua passera si dilata facilmente, &egrave già molto bagnata. Anche tu lo sei, ma il cotone delle tue mutandine riesce ancora a contenere il tuo liquido, mentre cominci ad avvertire il senso di bagnato nel solco dell’inguine fin su al sedere.
Scorgi sul comodino, sotto un foulard, un vibratore che così grosso non l’avevi mai neanche immaginato.
Lo prendi, e ti accorgi che non &egrave un vibratore vero e proprio. E’ un fallo da indossare, per fare sesso senza che per forza debba esserci un maschio insieme a voi.
Per cominciare lo usi con le mani, poggiandolo all’ingresso della passera di Valeria. Il fallo enorme entra piano, anzi sei tu ad inserirlo lentamente, perché ti piace vederlo scomparire millimetro dopo millimetro dentro di lei. Deve durare tanto, deve entrarne sempre un po’ come un interminabile cammino verso la parete del piacere assoluto che Valeria tiene nascosta, come ogni donna, dentro di s&egrave.
Le poggi l’altra mano sulla passera, con le dita spingi il suo clitoride sul vibratore, consentendo il massimo attrito e quindi il più intenso piacere. A un tratto fai una cosa estrema, che a ripensarci dopo sorprende te stessa. Tiri fuori il vibratore, lo succhi un paio di volte provando a infilartene in bocca quanto più ti &egrave possibile, poi lo infili di nuovo, stavolta velocemente, nella passera della tua amica. Rifarai altre volte questa operazione, cambiando però posizione e infilandolo nella tua passera e poi di nuovo nella sua per molte volte.
Il prosecco deve aver fatto proprio il suo effetto, perché decidete di proseguire. Leghi i due lembi del nastro saldamente alla tua vita mentre lei si gira mettendosi in ginocchio davanti a te. Il giocattolino che state usando nasconde anche un’estremità opposta rispetto al grosso fallo. Una volta indossato, quella estremità spingerà sul tuo clitoride provocando piacere anche a te.
Sei davanti ai fianchi di Valeria, lei sul letto in ginocchio a pecora, tu in piedi al bordo del letto. Le metti le mani sui fianchi, le poggi la grossa cappella sulla sua passera ormai larga e cominci ad entrare. E’ sorprendente, più le vai dentro e più il giocattolo che state usando ti fa godere sfregando sul tuo clitoride. Continui a scopare la tua amica sempre più forte, e sempre più intenso &egrave il piacere che senti. Pensi a quello che di solito gli uomini fanno quando sei tu a quattro zampe e loro a sfondarti i fianchi, e decidi di provarci anche con Valeria. Lasci sgusciare fuori l’uccellone di gomma e senza esitazioni glielo poggi sul buchino posteriore. Aspetti un attimo, sai quante sono le sensazioni che si provano in quei pochi istanti. Sussurri a Valeria un “dai, rilassati” e cominci a spingere. Ci vuole un po’, ma all’improvviso vedi il suo sedere aprirsi pian piano, farsi violaceo per il fallo che le sta entrando dentro. Saresti tentata di smettere, ma Valeria ti sorprende dicendoti “Vieni”… e allora tu resti dentro.
Mentre le scopi il sedere Valeria esplode in un lunghissimo e appagante orgasmo, la vedi gocciolare abbondantemente bagnando le lenzuola. Cominci a fantasticare su come potrai venire anche tu, ma mentre ci pensi scoppi anche tu, e mentre goccioli vai a distenderti affianco a lei.

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