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Racconti Erotici Lesbo

Un inventario insolito

By 23 Dicembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Graziella digita l’ultimo numero della lista e salva il file. Manca poco a mezzogiorno e l’inventario &egrave a buon punto, forse per l’una avranno finito. Sempre se le sue due colleghe si sbrigano a portarle l’ultimo elenco, quello degli arredi. E’ passata più di mezz’ora da quando le ha viste, non dovrebbero metterci così tanto per contare tavoli, sedie e armadi di quattro uffici. Si alza e si affaccia nel corridoio.
– Valentina? Rosalba? Ne avete ancora per molto?
Nessuna risposta. Si incammina e guarda dentro ad ogni stanza, ma sono tutte deserte.
– Ragazze, dove siete?
All’improvviso sente dei rumori provenire dal bagno. Si avvicina per ascoltare meglio, la porta &egrave chiusa ma dentro c’&egrave qualcuno che mormora. Quando bussa, cala il silenzio. Prova ad aprire e la porta si spalanca: Valentina &egrave chinata in avanti sul lavandino, la gonna sollevata sulla schiena, calze e slip attorcigliati alle caviglie; dietro di lei Rosalba, tette al vento, ha una mano che le affonda tra le cosce. Restando immobili, la guardano sorprese e un po’ spaventate. Graziella sorride compiaciuta, ha sempre sospettato che quelle due se la intendessero. Entra, chiude la porta a chiave, si appoggia alla parete e incrocia le braccia.
– Prego, non fate caso a me, continuate pure.
Le due ragazze sono come pietrificate. Lei osserva i seni di Rosalba, grandi e sodi, i capezzoli eretti con le areole scure allungate a dismisura, segno sicuro di un intervento di chirurgia plastica, le natiche pallide di Valentina tra cui si intravede l’ano corrugato e, più sotto, la fessura della fica con dentro le dita dell’altra ragazza.
– Io… noi… Graziella, scusa… non ci aspettavamo che…
– Non c’&egrave problema, siete belle, vi guardo volentieri. Magari, dopo… se siete state brave, potrei anche decidere di non fare solo la spettatrice. Che ne dite?
In un istante lo sguardo delle ragazze passa da spaventato a interessato, si scambiano un’occhiata rapidissima e annuiscono impercettibilmente.
– Siamo molto brave, vedrai.
Alle parole Rosalba fa seguire immediatamente i fatti. Le sue dita affondano nella fica di Valentina e la masturbano con forza. Si china a leccarle le natiche, gliele apre e sputa un po’ di saliva sul buco del culo, suo prossimo obiettivo. Graziella indugia con lo sguardo e pensa a come le piacerebbe avere un vibratore da spingere in quel pertugio così stretto, così da dilatarlo lentamente per poterglielo ficcare dentro tutto. E poi accenderlo, per vedere Valentina dimenarsi tra piacere e dolore, sino a godere. Con gli occhi passa in rassegna il bagno alla ricerca di qualcosa che possa sostituire il vibratore. Sì, c’&egrave una spazzola per capelli sulla mensola sopra il lavandino, dimenticata da chissà chi.
– Valentina, vedi quella spazzola appena sopra di te? Prendila e lavala. Con molto sapone, mi raccomando. Rosalba, non smettere quello che stai facendo.
Le dita di Rosalba si muovono dentro e fuori nella fica di Valentina mentre lei, a fatica, apre l’acqua e lava la spazzola. Il dito che le penetra all’improvviso il culo la fa sussultare per un istante e si piega ancora di più in avanti, sino a poggiare la fronte sui rubinetti con le mani abbandonate nel lavabo.
– Valentina, Valentina. Non distrarti. Ora insapona di nuovo la spazzola, soprattutto il manico, ma non risciacquarla. Passala poi, quando te lo dirò io, a Rosalba.
– Io… non so se…
– Lo senti il dito che hai nel culo? Adesso lei lo farà ruotare lentamente, molto lentamente, poi lo toglierà e allora sarai pronta per il manico della spazzola, che &egrave più grande ma scivolerà dentro il tuo bel culetto senza sforzo, perché tu sarai rilassata, molto rilassata.
Valentina &egrave combattuta tra la paura e l’eccitazione. Rosalba invece &egrave eccitata ed anche impaziente, tant’&egrave che accelera i movimenti nella fica di Valentina e le toglie il dito dal culo per poi sporgersi ad afferrare la spazzola.
– Graziella, secondo me &egrave pronta: ha la fica fradicia.
– Bene. Dovrai incularla pian piano, assecondare i movimenti del suo sfintere, senza forzarlo. Devi dargli il tempo di dilatarsi, quando poi le avrai riempito il culo, non masturbarla più dentro la fica, ma fuori, sul clitoride. Sai come si fa?
– Sì, credo di sì… potresti darmi una mano, se necessario?
Rosalba strizza l’occhio a Graziella, vuole che sia sua complice nello scopare Valentina.
– Vedremo…
Graziella si avvicina a Valentina, le accarezza le natiche e gliele spalanca. Il manico della spazzola &egrave lucido di sapone. Le slaccia la gonna a portafoglio e la lascia cadere a terra, le alza prima un piede e poi l’altro e leva di mezzo le calze e gli slip.
– Su, fammi vedere come sei brava a ficcarglielo nel culo!
Rosalba poggia la punta del manico sull’ano di Valentina e lei contrae i muscoli, respingendolo. Graziella le molla uno sculaccione, secco.
– Rilassati.
Il segno rosso delle dita risalta sulla pelle candida e Graziella non resiste: le molla un altro schiaffone. Valentina si inarca tentando di sfuggirle e il movimento le conficca la punta del manico nel culo.
– Stai ferma, adesso. Ci pensa Rosalba. Muovilo lentamente, dalle il tempo di abituarsi.
Piano piano, Rosalba ruota il manico e lo spinge nel culo di Valentina. Graziella osserva lo sfintere che si allarga per accogliere l’intruso. Palpita in continuazione, sembra voglia inghiottirlo il più possibile per poi sospingerlo fuori. Incurante dei gemiti di Valentina, lentamente lo sprofonda sino ad arrivare a poco più di un centimetro dalla parte superiore della spazzola.
– E’ dentro quasi tutto, Graziella. Vuoi finire tu?
– Oh, sì.
Con un gesto deciso, Graziella conficca nel culo di Valentina il manico sino in fondo e la parte curva della spazzola resta incuneata tra le natiche, tenendole aperte. Rosalba sfila la mano dalla fica di Valentina e le rovista tra le labbra sino a trovarle il clitoride. Glielo sfrega con violenza, mentre Valentina mugola e si agita. Graziella allunga le mani verso i seni di Rosalba e le afferra i capezzoli, stringendo e tirando, sfregandoli ruvidamente tra pollice e indice, strizzandoli con forza. I gemiti di Rosalba si uniscono a quelli di Valentina. L’unica che non ha perso il controllo &egrave Graziella, che si compiace di vedere Rosalba contorcersi sotto le sue mani esattamente come fa Valentina sotto quelle di Rosalba.
– Ohhh… sì sì sì sì sì!
Valentina sta godendo, grida squassata dall’orgasmo. Graziella però non ha ancora finito di divertirsi con le due ragazze. Senza smettere di tormentare i seni di Rosalba, si rivolge a Valentina.
– Non ti piacerebbe uno scambio di ruoli?
– Cosa intendi?
– Fare a Rosalba quello che lei ha fatto a te.
– Eccome!
– Spogliala, allora.
– Fammi prima togliere questo affare dal culo…
– No, non ancora.
– Ma… allora, come facciamo a inculare anche Rosalba?
– Non hai un’altra spazzola?
– Sì, in borsa. Però &egrave in ufficio.
– Vai a prenderla.
– Così…?
– Ci siamo solo noi tre, oggi &egrave giorno d’inventario. Vai. Voglio vederti camminare con la spazzola che ti sporge dal culo, guardarti sapendo che ce l’hai piantata dentro. Prima però spoglia Rosalba.
Valentina slaccia i jeans di Rosalba e li strattona verso il basso, insieme agli slip. Graziella le lascia andare i capezzoli e insieme la spingono verso il lavandino e la chinano in avanti.
– Vado. Torno subito.
– Ti aspetto.
Graziella non si perde un movimento di Valentina sino a che esce dal bagno, ad ogni passo la spazzola le ondeggia tra le natiche ancora arrossate. Nota che anche Rosalba &egrave interessata. La sculaccia leggermente.
– Cattiva ragazza. Cosa guardi?
– Valentina. Ha un culo davvero fantastico.
– E’ la prima volta che vi divertite insieme?
– No, però non ero mai riuscita a scoparla nel culo. Oggi, invece…
– E adesso tocca a te.
– Non vedo l’ora.
– In effetti mi era parso di non sentirti protestare quando l’ho proposto.
– Ho fatto fatica a non gridare evviva!
– Sei davvero una cattiva ragazza. Quasi quasi sospendiamo tutto.
– No!
– Ah. Ci tieni davvero, eh?
– Sì.
– Scopi solo con le donne?
– Di solito preferisco gli uomini. Però Valentina…
– Già, Valentina.
– Be’, per dirla tutta… anche tu.
– Attenta che ti prendo in parola.
– Quando vuoi.
– Quando vuoi cosa?
Valentina &egrave sulla porta del bagno. In mano ha un vibratore e una spazzola.
– Non ti abbiamo sentito arrivare. Da dove arriva quello?
– Ce l’avevo in borsetta.
– Tu vai in giro con un vibratore in borsa?
– Non si sa mai.
Valentina ridacchia un po’ imbarazzata.
– Un’altra cattiva ragazza, vedo.
– Cosa stavate dicendo prima, la faccenda del quando vuoi?
– Rosalba si &egrave offerta di deliziarmi, se mai mi venisse la voglia. Pare che io le piaccia.
– Piaci anche a me.
– Quindi?
– Se ti va, mi aggrego.
– Non adesso, però. C’&egrave da pensare a Rosalba. Lasciamo a lei la scelta: spazzola o vibratore?
– Tutti e due non si può?
– Avida. No, non si può. Scegli.
– Vibratore.
– Valentina, hai sentito. Esegui. Però non insaponarlo. Visto che Rosalba non si contiene, &egrave giusto che paghi pegno.
Valentina fruga tra le cosce di Rosalba e le divarica le labbra della fica. Prima ancora di spingerle dentro il vibratore si ritrova la mano bagnata. Le sfiora la fica per un attimo e poi glielo conficca dentro di colpo e lo accende. Si lecca l’indice e lo fa passare nella fessura delle natiche, indugiando sull’ano. Guarda Graziella e al suo cenno di conferma lo immerge nello sfintere sino all’ultima falange. Sotto di lei Rosalba mugola agitando i fianchi. Un caldo languore scalda la fica di Graziella, davanti a lei la spazzola dondola nel culo di Valentina che agita il dito dentro Rosalba. Quasi incollate una all’altra, le schiene arcuate per meglio penetrare e per meglio farsi penetrare.
– Adesso, Valentina!
Il vibratore sembra dotato di vita propria, esce dalla fica di Rosalba nello stesso istante in cui Valentina toglie il dito liberando il buco dove si inserisce senza sforzo, quasi risucchiato sino alla base. Graziella afferra con una mano la spazzola nel culo di Valentina e con l’altra si sfrega il clitoride attraverso le calze e gli slip. Si masturbano insieme, ognuna concentrata sulle proprie sensazioni. L’urlo di Rosalba che gode distrae Graziella e le fa sfumare l’orgasmo che le stava montando. Si accorge che Valentina si sta sfregando il clitoride e muove frenetica la spazzola nel culo di lei sino a farla godere. Finalmente cala il silenzio appagato e ansimante delle due ragazze.
– Graziella…
– Sì?
– Grazie.
– E di cosa?
– Di tutto.
– Prego.
– Possiamo fare qualcosa per te?
– Non adesso. Un’altra volta.
Graziella sa che ora potrebbe chiedere qualunque cosa a Valentina e Rosalba. Sa anche che non appena saranno uscite si masturberà da sola, perché non &egrave il momento per lasciarsi andare di fronte a loro, non ancora. Prima vuole consolidare il suo ruolo in quel trio, deve far sì che non la ritengano loro pari, ma superiore. Solo così potrà gestirle a suo piacimento in futuro.

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