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Racconti Erotici Lesbo

Una lettera

By 17 Giugno 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao , piccola porcellina sai che ti adoro

Ciao , piccola porcellina.

Mi piace scriverti e pensarti…e soprattutto ricordare le
cose che ci piace fare insieme.

Questa notte sei stata unica, meravigliosa, grandissima. Mi
hai fatta godere cosi’ intensamente che , se ci penso , devo toccarmi e masturbarmi
ora,adesso,subito…..

Quando ti sei inginocchiata davanti alle mie cosce
divaricate ed hai preso a leccare lentissimamente , con un unico, interminabile

movimento, il mio buchino …per salire poi, con pigra
lentezza , alle mie labbra eccitate e fermarti un solo piccolo istante sul
clitoride gonfio, gonfio da far male…

E poi ha ricominciato daccapo….piano , piano ,
dolcemente…quante volte?

Non ricordo….So soltanto che , dopo questa interminabile
agonia, quando sei giunta per l’ennesima volta a lambire il clitoride,

ti ho afferrato la testa e l’ho spinta a rimanere li’ , dove
eri arrivata,…

Allora tu, obbediente, hai iniziato a muovere la lingua in
piccoli cerchi concentrici proprio sul mio bottoncino…

Hai infilato un dito nella mia vagina fradicia e, dopo
averlo ben lubrificato, sei andata alla ricerca del buchetto posteriore.

Il tuo dito e’ entrato … e tu non smettevi di leccarmi e
farmi godere.

Hai succhiato il mio piccolo cazzetto come se stessi
succhiando il membro di un uomo e ti sei divertita a farmi venire.

Ti e’ piaciuto tanto sentirmi urlare e gemere e implorare di
non fermarti, di continuare, di andare piu’ in fretta….

Poi hai afferrato il nostro giocattolo preferito, nero e
smisurato e, senza smettere di giocare con la tua bocca sul mio clitoride
impazzito,

mi hai penetrata violentemente con quel coso enorme.

Lo hai mosso rapidamente dentro di me per sentire di nuovo
le mie grida, i miei insulti , i miei lamenti.

La tua bocca mi dava un piacere infinito e il grosso
cazzo’ moltiplicava questo
piacere… con le sue spinte violente dentro la vagina.

Quando mi sono accasciata, esausta, non mi hai’ lasciato neppure un minuto di tempo e
ti sei messa in ginocchio sopra la mia bocca.

Anche tu volevi venire…anche tu avevi voglia’ di godere.

Hai sfregato la tua fica gia’ oltremodo bagnata sulle mie
labbra, mi hai incitata sommessamente.

“Forza , mia dolcissima troia , leccami tutta. Fammi
sentire la tua lingua,la voglio dentro,la voglio in fica”.

So bene quello che ti piace e lo faccio perche’ godo io
stessa quando ti sento impazzire.

Ho afferrato i tuoi fianchi snelli ed ho infilato subito la
mia lingua dentro di te. Ti ho sentita fremere. Ho iniziato a scoparti con la
mia

lingua esperta,infilandola ritmicamente dentro per estrarla
e lambire il tuo clitoride. Il tuo clito e’ fantastico.Quando e’ eccitato si
ingrossa e diventa

cosi’ duro che io posso addirittura tenerlo fra le labbra
senza fatica. Ho sentito il tuo coorpo muoversi a ritmo sopra di me , per
assecondare

la mia bocca e la mia lingua. Ho sentito la tua carne
fremere e la tua voce roca pronunciare le oscenita’ piu’ volgari.

Ho percepito il tuo orgasmo caldo scivolare sul mio viso. Ho
preso un giocattolo nuovo, lo avevo preparato per farti una sorpresa.

Non te lo aspettavi.Ero stata dall’ortolano nel pomeriggio
ed avevo scelto,pensandoti,qualcosa di molto grosso e lungo.

Quando ho tolto da sotto il cuscino quella melanzana dalla
punta arrotondata ,ma dal diametro incredibile,ti sei eccitata ancor di piu’.

“E’ cosi’ grossa,tesoro,non riuscirai ad
infilarmela!” Ma tu eri cosi’ bagnata e aperta che l’ortaggio,pian
piano,si e’ intrufolato in te,spinto adagio dalla

mia mano esperta.Eri uno spettacolo.Da sotto vedevo la tua
fica spaccata e completamente riempita da quell’oggetto grosso e mostruoso.Hai
urlato e temo ti abbiano sentita anche i vicini.Hai goduto tanto ed io con
te.Grazie,piccola maiala,per la serata.Ti aspetto quando vuoi per godere ancora
e farti godere.

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