Skip to main content
Racconti Erotici Lesbo

Una palestra bollente… ;)

By 29 Aprile 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Mi piace esibirmi. Mi piace mostrarmi. Mi fa impazzire sapere di essere desiderata ardentemente da qualcuno. Il mio fisico mi piace molto: sono snella con delle curve delicate che rendono il mio corpo femminile, ho una seconda di seno e un culetto sodo che definirei perfetto. Oggi vi racconterò la mia prima esperienza con una donna.

Quel giorno mi sentivo sexy, indossai dei leggings bianchi che disegnavano perfettamente le mie curve e un top fuxia che evidenziava il mio seno. Presi la macchina ed andai in palestra, arrivai nello spogliatoio e posai il borsone. La vidi. Mamma mia quanto è sexy quella ragazza! Non molto alta, snella e soda come me. La parte più bella del suo corpo era il seno, una terza che di certo non si vergognava a mostrare!

La prima tappa fu il tapis roulant: misi l’iPod e cominciai a correre, sentivo il mio corpo sudare, i miei muscoli bruciare, il fiato che mi mancava. Mi guardavo allo specchio e mi sentivo bellissima (so che potrei fare morire chiunque, senza distinzioni di sesso!). Dopo mezz’ora scesi dal tapis roulant e mi misi a fare gli addominali. Contraevo forte, il mio pancino è molto sexy: non troppi muscoli, morbido e liscio. Mi sentii osservata, mi girai lentamente e vidi lei che mi osservava tutta… Mi bagnai, ma stavolta non era sudore.

Dopo un’altra mezz’ora di allenamenti e di sudate decisi di farmi una doccia, quindi mi avviai verso lo spogliatoio. Lei mi seguì con lo sguardo, i suoi occhioni neri bruciavano. Aspettai che entrasse, ero sicura sarebbe arrivata e di certo non le avrei risparmiato di vedermi mentre mi spogliavo. Arrivò e subito tolsi il top e i leggings, rimanendo in tanga. Lei mi percorse sfacciatamente con lo sguardo, mi sentivo tutta un fremito, finché finalmente mi rivolse la parola:

“Ti do una mano a stemperare l’acqua” Sussurrò, non distogliendo lo sguardo dal mio corpo.

“Ok grazie” Le dissi, pensando che non poteva trovare scusa più scontata per avvicinarsi a me. Si spogliò, completamente. Oddio, che fisico!!! I suoi seni perfetti erano leggermente coperti dai capelli biondi, i suoi fianchi formavano due curve delicate, era uno spettacolo.

Entrai in doccia e rabbrividii, dal freddo però!

“Ma è ghiacciata!” Strillai, scostandomi. Lei mi sorrise sadica ed entrò in doccia con me.

“Mi perdoni?” La sua espressione era fintamente ingenua. Cominciò ad insaponarmi la schiena “hai un fisico così bello..”

Io mi girai verso di lei e le sorrisi “grazie, però vorrei avere le tette come le tue, guarda quanto sono belle”

Mi guardò maliziosa, afferrò le mie mani e le poggiò sul suo petto “toccandole ne puoi valutare la consistenza, ti piacciono ancora?” Passai le mani su quelle rotondità, le afferrai da sotto e strinsi un po’, erano davvero morbide. “Sono fantastiche, ma forse dovrei tastarle meglio”. Decisi che ormai non potevo non assaggiarle. Mi avvicinai con la testa, guardandola come per chiederle il permesso (ma quale permesso, non aspettava altro!). Rapì il capezzolo tra le labbra e cominciai a ciucciare, era già duro. Passai la lingua su tutta l’areola, succhiando il capezzolo di tanto in tanto. Nel frattempo le mie mani tenevano ben salde quelle tette sode e sentii lei ansimare.

“Non sono solo belle, sono anche buone!” Le dissi ridendo. Lei si morse il labbro inferiore e mi baciò sulle labbra, accarezzandomi i glutei divisi dal tanga. Avrei voluto che me lo strappasse a morsi. “Potrebbe entrare qualcuno…” ansimai, ma ormai le sue dita giocherellavano con la mia clitoride, mentre mi leccava e succhiava il seno.

“Sono settimane che ti guardo allenarti, sei così bella… Voglio farti venire nella mia bocca”

Io sono sensibile ai complimenti, figuriamoci fatti da una biondina sexy. La baciai in bocca leccandole per bene le labbra, le mordicchiai il collo e le sussurrai di leccarmi quanto e dove preferiva.

 

Si inginocchiò, abbassò il tanga con i denti (che avesse sentito i miei pensieri?!) e cominciò a baciare, succhiare e leccare la mia clitoride. Mi afferrò le labbra con le labbra mentre mi stuzzicava il capezzolo con le dita. “Sei bravissima… senti quanto sono bagnata?” Mi penetrò con la lingua e mi strise forte i glutei. “Mmm, come sei buona… “E tornò a leccare. Quanto le piaceva bagnarsi di me, mi guardava avida ed io non potei far altro che lasciarmi andare. Alternava leccate grandi dal basso verso l’alto a tocchetti piccoli con la lingua ben tesa. Stavo impazzendo. Mi alzò una gamba per aria ed infilò per bene la lingua dentro, mentre non lasciava mai la mia clitoride. La prese fra le labbra chiuse e la succhiò, mentre con il dito si insinuava dentro me. Spinse sempre di più e continuò a leccare, raccogliendo tutti i miei umori. La cosa più bella era che le piaceva un sacco, gemeva mentre leccava, mi sentii totalmente desiderata. Passò la lingua su e giù fra le labbra, facendola dura dura e si soffermò sulla clitoride, formando dei cerchi. Tolse la mano dalle cosce e col pollice girò a spirale fra le mie labbra. “Vienimi in bocca, ti mangio tutta…” a questo non potei resistere. Esplosi di un orgasmo intenso e lento, le mie contrazioni avvolgevano il suo dito e con la lingua raccolse tutti gli umori. Ero stanchissima e soddisfatta, la baciai esausta. “Si è fatto tardi, devo andare, ma una sera di queste ceniamo assieme!” Le dissi di sì, sapevo che non avrei mai potuto innamorarmi di una ragazza, ma non c’era nulla di male nel diventare amiche!

Leave a Reply