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Vanessa CAP V – IL BACIO –

By 27 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Un odore forte dolcissimo inebriante quello della sua eccitazione che saliva alle sue narici bucando il velo di profumi e deodoranti di cui si ammantava.

Ma lei quell’odore aveva imparato a riconoscerlo tantissimi anni prima forse proprio ‘nella sua estate calda’ in cui con la complicità del caso, dell’amore, della paura si era lasciata alle spalle il mondo dell’innocenza entrando in quello della consapevolezza.

Era da molto tempo che non le succedeva di sentirsi bagnata, inzuppata dei suoi umori.

Ma quegli effluvi odorosi amplificavano la sua forza e la facevano sentire invincibile.

La dolce Vanessa era stata capace di scatenare energie che lei ormai pensava sopite.

Si sentiva viva stringendo il volante in pelle e il pomello del cambio liscio e duro come un membro eretto in attesa di soddisfazione.

Continuando a guidare con il cellulare chiamò al centro benessere e facendosi passare al telefono Lola, l’estetista, si raccomandò di provvedere personalmente alla preparazione della piccola Vanessa.

-Massaggiala, depilala ‘.. e poi avrei piacere se la convincessi a fare un piccolo tatuaggio in una zona nascosta ‘ una rosa come quella che ho io ‘. ricordi? Ma non insistere se non vuole falle solo capire che a me di sicuro farebbe piacere perch&egrave anche io ho una rosa tatuata proprio là. Ti ringrazio anticipatamente Lola, ti verrò a trovare al più presto ho bisogno delle tue mani addosso. Solo che sono sempre troppo indaffarata…. Ciao-

Poi chiamò Vanessa dandole l’indirizzo del centro benessere.

Vanessa non era mai stata in un club del genere era un ambiente nettamente al di sopradelle sue possibilità ma, per accontentare la signora Tina, che si dimostrava così gentile con lei obbedì.

Lola la trattò in modo speciale anche perch&egrave subiva il fascino di quel fiore acerbo che le era stato affidato da una delle sue più vecchie e facoltose clienti.

Non risparmiò gli oli essenziali più delicati e riuscì a farla rilassare e a farle apprezzare e percepire gli angoli più remoti del suo corpo.

Lei si dedicava con particolare attenzione alle donne soprattutto se giovani e carine.

L’aveva messa a suo agio e aveva faticato non poco a trattenersi dall’affondare le sue dita nella fessura dall’amore. Le piaceva molto avrebbe voluto svezzarla e guidarla alla scoperta del piacere ma il ruolo le imponeva di non perdere la bussola.

Non fu particolarmente problematico proporle un tatuaggio e indurla ad orientarsi verso la piccola Rosa suggerita dalla signora.

Con un sospiro sognante Lola la lasciò andare accompagnandola fino alla porta.

Vanessa era contenta e rilassata girò per negozi pur sapendo di non poter comprare alcunch&egrave.

La attiravano tutte le cose frivole inutili verso cui mai avrebbe rivolto nemmeno uno sguardo.

Intanto il pomeriggio moriva e arrivava il momento di tornare a casa.

Fu naturale per lei fermarsi al piano della signora Tina.

Voleva essere vista in fondo lei aveva contribuito in modo determinante a quell’esperienza diversa che aveva vissuto nel pomeriggio.

Sentire addosso quelle mani era stato ‘. estremamente piacevole. Essere al centro delle attenzioni aveva caricato in lei una dose di sensazoni e sentimenti nuovi che faticava a decodificare.

Era un aspetto della vita che nemmeno prima di allora aveva pensato potesse esistere.

Pensando ‘alle mani addosso’ ‘agli occhi addosso’ ‘al suo corpo glabro’ ‘al piccolo permanete cadeau’ entrò nell’appartamento della signora Tina sfoggiando un sorriso aperto e rilassato.

Come un fiume in piena travolgeva la sua magnanima benefattrice raccontando il pomeriggio dettagliatamente, facendo dividere il tempo dell’ascolto al ritmo delle accelerazioni improvvise dei battiti del cuore.

La fece accomodare sul divano le prese la mano le carezzò il viso le gambe a verificare il perfetto lavoro fatto da Lola e sentiva che ciò provocava anche nella piccola un turbamento crescente pari al suo che sentiva avanzare prepotente sull’onda di vibrazioni che crescevano in numero e dimensioni.

Abbandonata sul divano i preda ad una nuova ondata di piacere attirò a s&egrave la piccola che sistemò su quel seno adulto e maturo la sua piccola testa cogliendo così il ritmo dei respiri che diventavano sospiri.

Il bacio sulla guancia, sul collo, le labbra che seguivano il contorno delle orecchie mentre le mai accarezzavano i capelli fu un crescendo di emozioni che poteva avere un solo epilogo: un bacio profondo coinvolgente, adulto.

Una scintilla era scappata e aveva creato un incendio di sensi che non sarebbe stato facile spegnere.

L’orgasmo vicino le colse entrambe in pieno sbattendole con forza su una spiaggia deserta bagnata del piacere che si erano scambiate.

La signora cercava gli occhi di Vanessa per rassicurarla senza interrompere il contatto con la pelle liscia delle sue braccia.

Si rendeva conto perfettamente dell’importanza del momento e tornado di emozioni che aveva travolto la piccola Vanessa.

E quando quest’ultima dopo un tempo infinito e infinitamente dolce cercò le sue labbra per attingere alla sua fonte di piacere assoluto diventò chiaro che ‘. qualcosa era cambiato per la piccola Vanessa.

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