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Racconti EroticiTradimentoVoyeur

5º parte – Tradire per noia

By 16 Luglio 2022No Comments

Avevo ancora in mente i ricordi del week end con le mie amiche in giro per locali, dove avevamo raccolto una decina di numeri di telefono a testa da parte di ragazzi e uomini vogliosi di una notte di sesso con noi, quando ero al lavoro il lunedì mattina e mi arriva un messaggio di Max che mi vuole vedere al solito hotel, gli manco io, gli manca il mio profumo e gli manca il profumo della mia fica… come posso dire di no a tanto romanticismo?
Il mio fidanzato è ancora in Brasile per altre 2 settimane e io ne voglio approfittare e riempire ogni mio spazio vuoto (e buco vuoto) con chi mi fa stare bene… beh Max mi fa stare alla grande!
“Ci vediamo stasera nella solita camera, avvisi tu Ste?” Gli scrivo io in risposta e lui conferma…
Purtroppo non avremo tutta la notte da passare insieme, potrà essere solo una scopata o due ma poi dovrò tornare a casa per prepararmi alla riunione di domani.
Già, la riunione di domani… clienti importanti che vanno soddisfatti in qualsiasi modo… se mi lasciassero da sola in sala riunione li soddisferei tutti io da sotto il tavolo ma sono uomini e donne… non che non abbia mai leccato una passera in vita mia ma in queste circostanze preferirei che si trasformasse in un’orgia e purtroppo il codice etico dell’azienda non lo permette.. peccato!
La mattina in ufficio scorre veloce e così anche il pomeriggio. Torno a casa e chiamo un taxi mentre mi preparo per la serata di sesso.
Top aderente e nuova minigonna senza mutandine, tacchi alti e borsetta coordinata. Sarò anche troia, ma con stile, penso mentre esco e mi guardo allo specchio…
Il taxi è davanti a casa che mi aspetta, l’uomo alla guida mi studia con attenzione mentre mi dirigo verso la macchina e salgo.
Continua a guardarmi dallo specchietto retrovisore e noto che lo sposta per fissarlo sulle mie tette.
“Dove la porto?” Domanda di rito per un tassista.
Mi siedo nel sedile centrale, gli do le informazioni dell’hotel e partiamo.
Appena entriamo nella tangenziale capisco che sarà un’attesa lunga: è l’ora di punta e stanno tornando tutti a casa.
Sul lato sinistro si affianca un camion che blocca la visuale, così l’unica cosa da guardare è il lato destro con il prato o davanti, dove c’è un furgoncino di traslochi.
Inizia a fare caldo e mi sventolo un po’ sul collo e in mezzo alle gambe.
L’uomo, un sessantenne come tanti altri, inizia a parlare per far passare un po’ il tempo: “ma l’hotel dove stiamo andando è quello con il parcheggio all’esterno e il giardino con alberi e panchine?” Sembrava che lo conoscesse molto bene, quindi confermo.
“Che coincidenza, è lo stesso hotel dove lavora mio figlio.. fa il receptionist da qualche mese!”
“Ste è tuo figlio? L’ho conosciuto ehm… settimana scorsa..!”
Vedo che mi guarda strano…. Molto strano e il suo sguardo assume una nuova forma… anche la sua voce cambia.. “Ste è il nome che usa quando vuole scoparsi qualche figa come te e non vuole farsi riconoscere.. devi essere te allora la troietta di cui mi ha parlato tanto… ti ha inculato e te l’ha leccata per bene nel gabbiotto e poi avete fatto una bella colazione a 3 il giorno dopo, vero?”
Spegne il motore della macchina, si gira e mi mette una mano sul ginocchio.. io inizio a capire che se il figlio è uno scopatore eccezionale, chissà il padre…
Allungo la gamba così che la sua mano risalga verso il bacino e scivoli all’interno, proprio verso le grandi labbra già bagnate della mia figa depilata. Con la bocca aperta dallo stupore inizia a leccarsi le dita per entrarmi ma non c’è bisogno, se ne accorgerà molto presto.
La mia posizione centrale lo aiuta a godersi lo spettacolo e inizia a infilare 2 dita, poi 3 nel mio buco. Si sentono solo le sue dita bagnate che entrano nella mia figa, ruotano ed escono ancora più fradice di umori, oltre ai miei gemiti di piacere.
Mi faccio avanti con il bacino per mettergli a disposizione il culo ma lui è ipnotizzato dalla mia figa che gronda umori. Si porta le dita bagnate alla bocca e le lecca assaporandole una ad una…
“E il mio culetto lo lasci insoddisfatto?” Gli dico con la voce da bambina triste come quando scopre che il suo papà non resterà a dormire con lei in cameretta…
Il suo viso si illumina e torna a bagnarsi le dita di saliva, punta il mio buchino e ci infila il pollice, mentre con le altre dita continua a sgrillettarmi la passera.
Si è allungato così tanto verso i posti dietro che ormai la sua faccia è vicina alla mia figa e inizia a leccarla mentre continua a muovere le dita in figa e nel culo.
Le leccate e i ditalini non gli bastano più, vuole altro… mi fa alzare e mi fa girare, appoggiandomi sui poggia testa come se dovessi prendere qualcosa nel portabagagli.
A quel punto il mio culo è proprio davanti alla sua faccia e sento la zip dei suoi jeans che si abbassa. “Il mio amico qui voleva vedere anche lui tutto questo ben di Dio”
E con le due mani mi afferra le chiappe e ci mette la faccia dentro, slinguazzandomi la passera e facendola entrare nel mio culo come se fosse un dito.
Tra i gemiti di godimento gli dico “Il tuo amico può guardare da più vicino se vuole, la macchina è abbastanza alta per salirmi sopra la schiena, così magari mi inculi per bene e mi fai sentire se il tuo cazzo è grosso come quello di tuo figlio”
“Oh si che è più grosso! Senti qua, troietta in calore che non sei altro” mi prende a forza la mano destra e me la mette attorno al suo cazzo. Da come ero messa, a pecora, con le ginocchia sui sedili e la faccia rivolta in avanti, non riuscivo a vedere cosa stringevo ma era talmente largo che pollice e medio non si incontravano, e pulsava come una bestia assetata di sangue. Inizio così a muovere la mano, un po’ per eccitarlo come lui aveva fatto con me e un po’ per valutarne anche le dimensioni. Era davvero lungo… chissà dove mi sarebbe arrivato una volta in culo o in figa…
“È abbastanza lungo e grosso per il tuo culo? Sai quante seghe mi faccio quando sono bloccato nel traffico e vedo una bella gnocca come te sui cartelloni in costume o in intimo? È sempre pronto lui, ogni tanto mi vedo anche qualche film porno e così è sempre allenato a durare sempre di più, spero non ti dispiaccia.. tanto il traffico è bloccato, ci sarà qualche incidente più avanti, ma è meglio non perdere tempo, magari riusciamo a farci anche una seconda scopata…”
Mi toglie la mano e mi sale sulla schiena, con la punta del suo cazzo che mi tocca subito le grandi labbra ancora aperte e ancora grondanti di umori. Le sue mani si mettono sui miei fianchi per iniziare a scoparmi, dopodiché si spostano sulle mie tette che sono oltre il poggiatesta e quindi ballano a ritmi dei colpi che mi da. Inizia a mungermi, stringe prima un seno e poi l’altro, alternando i movimenti con la scopata. Quando mi entra in figa stringe la sinistra, quando esce stringe la destra e così via…
Sento le sue palle che sbattono sul clitoride e il mio culo che pulsa.
Mentre mi godo quella scopata, l’uomo mi dice “Abbiamo compagnia davanti…” apro gli occhi e vedo che davanti a noi (quindi la macchina dietro la nostra) c’è un ragazzo con la faccia rilassata di uno che si sta segando e che si gode lo spettacolo.
“Povero, è tutto solo che guarda.. facciamogli vedere meglio” mi dice e mi tira giù il top facendo uscire le mie tette. Lo vediamo che si tira su sul sedile e si sistema per vedere da più vicino. Ma a un certo punto guarda in giù e con la mano prende la testa che si stava rialzando e la rimette giù a succhiargli il cazzo… quel guardone si stava facendo fare un pompino dalla fidanzata mentre guardava noi scopare!
Felici dello spettacolo che stavamo creando, riprendiamo la scopata con più vigore… sento che la macchina fa avanti e dietro, se il tassista non avesse messo il freno a mano avremmo tamponato tutti quelli intorno a noi e saremmo già finiti nel prato che c’era a destra della macchina.
La mia passera aveva goduto abbastanza, era il turno del mio culo ora. Tira fuori il lungo cazzo, se lo pulisce con una salvietta e lo punta al mio buchino. La cappella è fredda per via salvietta ma entra subito nel mio culo che accoglie tutta la lunga asta senza difficoltà. “Mmmhhh il buco sembrava stretto ma dentro, questo culo, è bello largo… wow senti che cazzo fresco e che culo caldo…”
La freschezza del muschio bianco della salvietta si mescolava davvero alla temperatura corporea nel mio culo e si creava un mix niente male.. una mano smette di mungermi, me le mette in bocca per leccare le sue dita e si posiziona tra le mie gambe, andando a cercare il clitoride gonfio per farci ruotare la dita.
Il ragazzo è ancora lì che guarda, aspettando il momento giusto per venire in bocca alla sua ragazza insieme a noi.. ogni tanto vediamo che si agitano, forse lei si sta stancando di spompinarlo, quindi per farla stare zitta, allunga il braccio verso il suo culo all’aria e inizia a farle un ditalino.
L’inculata continua, la mia figa perde sempre umori caldi, il mio bacino si muove a ritmo del cazzo che mi sbatte dentro e il mio clitoride sta per scoppiare in un orgasmo.
“Mi inculi così bene che sto per venire” gli dico.
“Io vengo quando sento te venire, perché sei troia e ti voglio venire nel culo, così ti tieni dentro tutta la mia sborra fino a quando non ti scopa il prossimo ed esce tutta, gli bagna il cazzo ed è già pronto per una nuova inculata”
Quando mi parlano così impazzisco e raggiungo l’orgasmo in un attimo.
La sua mano si ferma sul clitoride e mi sgrilletta più veloce, facendo ruotare le dita umide intorno.
Il suo cazzo ha iniziato a muoversi più veloce e non entra più tutto, ma si ferma a metà per far entrare e uscire in fretta la cappella e metà cazzo.
La mano che mi mungeva si sposta sul collo e mi spinge la testa indietro verso di lui… il ragazzo davanti a noi capisce che stiamo per venire e smette di fare ditalini alla ragazza, concentrandosi solo sul suo pompino e su di noi.
L’orgasmo arriva come un treno, rapido e duro, ma interminabile.. il tassista si scarica dentro di me, io riempio la macchina di gemiti di piacere e urla di godimento mentre lui all’orecchio mi dice “è da quando ti ho vista uscire dal portone che ti volevo scopare, ora ti puoi prendere tutta questa sborra e te la porti in hotel come ricordo.. non perderla in giro per strada… se hai sete puoi anche berla…”
Mi dà gli ultimi colpi di cazzo nel culo, rallenta anche con la mano e i respiri tornano normali.
Il ragazzo che si godeva lo spettacolo stava venendo in quel momento così abbiamo guardato il suo orgasmo, come lui aveva fatto con noi. La ragazza si rialza, si sistema i capelli e quando guarda avanti capisce la voglia improvvisa di pompino del suo ragazzo e capisce perché non voleva che si rialzasse.
Ci sorridono e ci salutano con la mano.
Noi ricambiamo e torniamo ai nostri posti.
Devo stare attenta a non aprire troppo il mio culo o tutto il liquido esce fuori, invece voglio che mi rimanga dentro.
Erano passati 35 minuti da quando eravamo rimasti bloccati nel traffico e la situazione non sembrava voler migliorare… accesa la radio per avere informazioni, scopriamo che il blocco stradale sarebbe durato almeno un’altra ora, se non due. Scrivo a Max del ritardo e mi viene in mente un’idea..
“Se dobbiamo aspettare, tanto vale farlo con i nostri due nuovi amici qui dietro, che ne pensi?”
Dallo specchietto mi sorride dice “oh sì, vai a chiamarli, io spegno il tassametro così ti regalo la corsa oltre alla seconda scopata” e torna a riabbassarsi la zip dei pantaloni per far tornare all’aria il lungo cazzo, mentre io esco dal taxi e vado verso i due fidanzati per invitarli a salire sulla nostra macchina per il secondo round…. Ma stavolta in 4!

In attesa della 6° parte, fammi sapere se ti è piaciuto al mio indirizzo mail korablu69@gmail.com

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