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Racconti di DominazioneTradimentoVoyeur

La mia esperienza di traditore tradito, parte 10

By 21 Ottobre 20217 Comments

La mia esperienza di traditore tradito, parte 10

Siamo tutti e tre sul mio letto matrimoniale. Io sto dormendo .
Nel filmato ho visto il momento in cui, quando assonnato, li ho salutati e sono andato in bagno e poi a letto crollando in un profondo sonno. Indossavo i pantaloni del pigiama , una magliettina e mi ero coperto con il lenzuolo.
Insieme a me anche Chiara li abbandonò per recarsi a dormire dichiarando una grande stanchezza.
Loro entrarono nel nostro soggiorno. Mia moglie aveva intuito di qualcosa di strano perché non appena soli gli chiese: come fanno ad essere cosi stanchi?
Lui: semplice ho messo nel loro primo bicchiere un tranquillante , lo prende mia moglie per dormire ed è molto efficace. Mia moglie ne prende uno la sera e fa un sonno unico sino al mattino. Toglie l’ansia e favorisce il sonno ,è un ansiolitico. Nel dubbio a mia moglie ho dato una pastiglia, a tuo marito due. Comunque non c’è bisogno che dormano tutta la notte, un paio d’ore sono sufficienti.
Mia moglie: ma è pericoloso?
No, con queste dosi è innocuo per la salute , ma li aiuterà a dormire come sassi . E con fare sornione :questa notte è tutta nostra, aspettami qui che torno subito. Mia moglie si sedette in attesa sul divano. Angelo tornò subito ed aveva con sè una borsa di tela nera. Allo sguardo inquieto di mia moglie rispose: sono cose che ho acquistato poi te le faccio vedere intanto andiamo di là.
Prese mia moglie per mano ed entrarono in camera da letto dove dormivo alla grande su un lato del letto, sul fianco, coperto dal lenzuolo.
Angelo: hai visto come dorme? Non lo sveglierebbero nemmeno i fuochi artificiali. Ti faccio vedere. Mi si avvicinò e mi scrollò abbastanza rudemente per una spalla. Emisi solo un rantolo come fossi infastidito e continuai a dormire.
Visto? disse a Anna. Abbiamo il tempo che vogliamo anche mia moglie sta dormendo allo stesso modo.
Mia moglie al solito guardava e non parlava. Da una attenta visione potei vedere che si mordicchiava il labbro come fosse nervosa per quel che la aspettasse.
Lui era molto tranquillo, disse: adesso prepariamo. Aprì la borsa e per prima cosa estrasse la telecamera che aveva usato anche in spiaggia, poi un attrezzo ripiegato che una volta aperto si rivelò un tre piedi che situò di fianco al letto agganciandoci la telecamera.
Poi la rese operativa attaccandola alla vicina presa di corrente e controllò l’inquadratura. Penso “ coprisse “ il letto e parte della camera.
Mia moglie appariva sempre più inquieta. Cominciava a capire cosa volesse fare. Va bene riprendere, era già successo, ma c’ero anche io adesso nella ripresa. Infatti gli chiese: cosa vuoi fare?
Lui: aspetta e vedrai.
Dalla borsa ha preso altro. Erano cose schiacciate nere e vidi cosa fossero solo quando lo diede a mia moglie dicendole: questi sono per te mettile. Mia moglie aprì il pacchetto. Erano indumenti intimi : un reggicalze, delle calze, uno slip ed il reggiseno.
Gli disse: sei matto, queste cose non le metto. Lui duro: sbrigati e non farmi incazzare. Mia moglie andò verso il bagno , intanto lui e guardava me e intorno come decidere quali prossimi passi fare.
Attese dei lunghi minuti che mia moglie tornasse.
Entrò con sguardo altero e passo deciso in camera come volesse comunicargli che era lei a volere quelle cose e non perché obbligata da lui. Cosa cambiava? Per me nulla e anche lui parve disinteressato al suo atteggiamento, anzi le disse: sei bellissima. Aveva ragione, non avevo mai visto mia moglie indossare un reggicalze e vederla seminuda come fosse una modella di Victoria Secret ;era uno spettacolo per i nostri occhi e un male per il mio cuore.
Nei primi tempi del nostro rapporto su mia “spintanea” richiesta aveva messo delle autoreggenti e quando le avevo regalato dei reggicalze finirono in un cassetto senza più uscirvi.
Poi non mise più nemmeno le autoreggenti
E adesso ci aveva messo del suo e per questo che continuavo ad essere frastornato. Lui non le aveva detto di mettere delle scarpe, invece lei calzava le scarpe nere con i tacchi più alti che possedeva. Perché?.
Se ne deve essere accorto anche lui, ma non l’ha rimarcato. Lei si è avvicinata a lui e come amanti i loro corpi e le loro bocche si sono unite
Lui la teneva stretta per i glutei e lei si schiacciava sul suo cazzo muovendosi come una gatta in calore. Per un po’ hanno continuato a scambiarsi effusioni poi Angelo l’ ha fatta staccare e le ha detto: spogliami.
Non c’era molto da togliere, ma mi ha dato molto fastidio vedere mia moglie spogliarlo con devozione e toglierli facendole scendere anche le mutande. Il grassone, perché grasso è, aveva già il cazzo in tiro e mia moglie glielo ha preso in mano e ci aggiungo con soddisfazione.
Da notare che era lei a volte a fare e senza che lui chiedesse.
Glielo accarezzò e poi piegandosi prese in bocca il glande, era ancora all’inizio, non le diede il tempo di calare a fondo, che lui la allontanò.
Andiamo sul letto le disse e prendendola per mano sono venuti al letto.
Lui ha spostato il lenzuolo sul letto che copriva anche me. Sono apparso con la maglietta di cotone e e con la parte sotto del pigiama.
La invitò a stendersi sul letto. Era a mio fianco, avevo il viso rivolto a lei e le sue spalle erano vicine alle mie; la sua mano mi sfiorava. Faceva specie vedere sul letto mia moglie stesa vestita in quel modo provocante accanto a me che dormivo beato e la figura grossa di Angelo ai piedi del letto che si approssimava a stendersi su lei.
Sali sul letto anche lui ponendosi tra le gambe di Anna e distendendosi su lei. Automaticamente mia moglie allargò le gambe per favorire la penetrazione e con quel movimento mise la gamba sul mio corpo e io, forse inconsciamente infastidito, mi girai pancia all’aria. Il porco era entrato in lei che gli aveva poggiato le mani intorno le spalle mentre al solito limonavano. Dopo un pò lui si fermò. Quella gamba alta di mia moglie appoggiata su me gli dava fastidio, non riusciva a poggiarsi bene su lei. Guardò la gambe e me e disse : cazzo riesce a dar fastidio anche quando dorme. Cercò mentalmente una soluzione, ma ci rinunciò.
Ritornò a scoparla come prima, ma si spazientì e allora si interruppe e sollevandosi da lei disse: cosi non va ,vediamo di fare qualcosa
Un ghigno cattivo gli comparve in viso: visto che rompe i coglioni facciamo divertire anche lui.
Mia moglie lo guardava e non capiva cosa intendesse.
In spiaggia lui ed io chiacchieravamo come se nulla avvenisse alle mie spalle. Non potevo sottrarmi ai rapporti di buon vicinato.
A lui piaceva parlare di calcio e poiché io non ne capisco nulla ascoltavo le sue “dotti” disquisizioni in materia.
Di politica non si parlava. Sappiamo tutti che è un tema caldo che crea spesso contrasti e quindi ci limitavamo a parlare di discorsi da mare.
In assenza delle nostre signore ci scambiavamo opinioni e commenti sulle bagnanti della spiaggia.: di chi aveva le gambe più belle, il culo più attraente, quali erano le tette più belle tra quelle che si mettevano in topless rimpiangendo che le nostre mogli aborrissero il topless.
Vi erano coppie lesbiche e gay e parlavamo pure di questo dove lui si mostrava fortemente omofobo mentre io cercavo di spiegargli il mio punto di vista: ciascuno è libero di fare le sue scelte sempre che non crei danni agli altri e non mi sembrava che le coppie non etero creassero danni.
Ma era difficile farglielo capire, anzi impossibile.
Mi diceva: tu baceresti un uomo? Te lo faresti mettere dietro? Io non avevo una posizione precisa in merito. L’omosessualità non mi aveva mai attratto, ma non posso razionalmente negare la mia curiosità. Se noi aneliamo inculare una donna e sembra che se fatta bene a loro possa piacere perché non potrebbe piacere anche a noi essere inculati?
Mi diceva: tu non sei normale. Per me era lui talebano .
Li chiamava froci e frocie e per lui erano culattoni tutti quelli che non la pensavano come lui.
E adesso..
Per farla capire le disse: coinvolgiamo anche lui.
Lei disse: sei pazzo. Lascialo stare e se si sveglia?
Lui: non si sveglia tranquilla e domani sarà così rintronato al risveglio che penserà davvero d’aver bevuto troppo. Facendole intendere qualcosa: magari sentirà un po’ di bruciore, ma darà la colpa a quello che ha bevuto.
Comunque non rompere i coglioni, fa quel che ti dico e vammi a prendere l’olio. Mia moglie rimase in silenzio e andò in cucina.
Lui mi prese come un sacco e mi spostò sul fondo del letto . Le mie gambe cadevano a penzoloni poggiando i piedi sul pavimento.
Mia moglie era tornata con la bottiglietta dell’olio e lui si fece aiutare per togliermi il pigiama. Apparve la parte bianca del mio corpo coperta dal costume: il mio culo.
Non pagò disse a quella che in quel momento era sua complice preparalo; mettigli l’olio sull’ano e massaggialo bene che….
Mia moglie provò ad opporsi, ma lui: o lo fai con le buone o con le cattive; lei mi passò l’olio nel solco anale e su suo ordine sull’ ano facendo attenzione che vi penetrasse bene.
Poi fu lui prima con un dito, poi con due ad assicurarsi che il mio anno fosse ben lubrificato.
Mi doveva dar fastidio perché mi mossi e lamentai un po’ ma nei momenti successivi, assuefatto, i miei lamenti terminarono.
Guardò il mio culo disse: è troppo basso; prese un cuscino e me lo mise sotto la pancia in basso. Disse così va bene.
Poi coinvolgendo mia moglie: leccagli il buco, vai dentro con la lingua: Mi lamentai anche di questo, ma doveva essere un lamento di piacere.
Lui intanto si stava smanettando il cazzo e lo stava ungendo d’olio. Rideva in viso per l’affronto che mi stava perpetrando.
Disse a mia moglie: adesso gli faccio capire al benpensante cosa vuol dire prenderlo in culo, vediamo se gli piace e tu mettiti qui e leccami le palle.
La fece sedere contro il letto tra le mie gambe.
Angelo guardò verso la telecamera. Era situata perfettamente e si sarebbe visto il cazzo che mi inculava e mia moglie che gli leccava le palle mentre mi trapanava.
Appoggio la sua maledetta punta del cazzo e favorito dalla lubrificazione pian piano me lo mise tutto dentro.
Mi inculava chiamandomi frocio e rivolto a mia moglie: continua a leccare le palle al cazzo che incula tuo marito, troia. E’ un peccato che domani non si ricordi nulla, ma potrei sempre fargli vedere il filmino soprattutto se tu non farai quel cazzo che voglio. Per mia fortuna l’inculata non durò molto. Sarà stato il mio stretto culo, l’eccitazione che provava ad incularmi o la lingua di mia moglie, sta di fatto venne velocemente dentro me.
Finito l’atto andò subito a vedere come erano venute le riprese facendole vedere anche a mia moglie. Disse: bellissime, da vendere sul mercato del porno.
Poi mi prende e per fortuna , aiutato da mia moglie, con attenzione mi mettono a terra di fianco a letto. Adesso aveva l’intero matrimoniale per farsi, con mia moglie, i porci comodi suoi.
Diede un ultimo occhiata al mio corpo nudo e commentò, vedendo i miei attributi molli, rivolto a mia moglie : adesso capisco perchè ti piace il mio cazzo.
Poi guidò mia moglie. La fece mettere in ginocchio sul letto con il culo che faceva quasi il filo al laterale del letto mentre lui rimase in piedi di fianco al letto mettendosi dietro lei. Si allungò e con il cazzo ancora duro (Viagra?)le fece poggiare la testa sul cuscino e poi la penetrò in figa . Il suo cazzo entrò come nel burro come se lei fosse molto eccitata tanto che lui le disse: cazzo mi sembra di essere entrato in un forno , l’hai bollente; avevi proprio voglia. Non le faceva impressione essere scopata vicino al marito, anzi l’impressione era che ciò la eccitasse. La scopò per un po’ portandola, dai lamenti di lei, vicino all’orgasmo. Le sottrasse il cazzo forse nel momento più bello e rispondendo al suo : perché ti sei fermato?
Disse: zitta troia e fammi un pompino e come al solito la guidò per farsi pompare per bene.
Poi la riportò in posizione da scopata e prima glielo mise in vagina poi entrò nell’altro buco . Ripetè il movimento un po’ di volte . un po’ di dentro e fuori in culo , un po’ di dentro e fuori vagina .Infine Angelo riprese a scoparla con impeto in vagina.
Le dà botte veloci e tremende; vedo bene come la riempie e dopo breve le dice che sta venendo . Lei adesso partecipe dice: un attimo, solo un attimo . Cosa provava?
Dopo pochi secondi gli dice: si ,sborra, sborra, adesso puoi. Stava venendo anche lei.
Lui : puttana; e le ha sborrato dentro. Una grossa sborrata. Doveva essere iper eccitato perché sembrava non finisse mai di venire.
Poi lei si distese supina sul letto mentre lui rimase in piedi. Le dice: ho visto che ti è piaciuto farlo anche se c’era tuo marito . Mi sa tanto però che avresti preferito un terzo attivo. Dobbiamo organizzarci per renderlo reale, magari ci starebbe anche un quarto…
Guardando la telecamera disse più a sé che a mia moglie: questo filmino sarà uno spettacolo, i miei amici moriranno d’invidia a vederlo.
Cazzo, penso io.
Lui andò in cucina a bere , lei dopo un po’ si alzò e andò in bagno penso per ripulirsi.
Angelo tornò in camera, si distese sul letto e la chiamò. L’incontro non era terminato .
Mia moglie lo raggiunse e lui le fece cenno di provvedere al suo uccello . Mia moglie se ne occupò sino a portarlo in alto poi guardò Angelo come attendesse istruzioni che arrivarono. Siediti sopra le disse.
Mia moglie si sedette su lui, spostò il filo del tanga e si calò facendolo penetrare. L’espressione del suo volto, man mano che l’uccello entrava, cambiava. Quel cazzo, le sue dimensioni, le davano probabilmente sensazioni uniche. Angelo la teneva per i fianchi cambiando ritmo ed intensita’ facendola impazzire di piacere. Il volto di mia moglie era trasfigurato dalle sensazioni, non vedeva chi la scopava sentiva solo il piacere che quel cazzo le donava. In breve arrivarono i sintomi anticipatori di un nuovo suo orgasmo. Muoveva il culo come una forsennata come se quel che prendeva non le bastasse e quando lui accennò a rallentare gli disse: no, non fermarti. E lui sorridendo : se me lo chiedi per favore. Lei, subito: si, si , per favore continua.
Solo dopo l’orgasmo di mia moglie Angelo fermò il movimento del cazzo facendola piegare su lui. La teneva intorno al collo unendo la bocca alla sua. In quella posizione il culo un po’ sollevato di Anna faceva vedere le palle e parte del cazzo di lui ancora in vagina.
Poi le bocche si lasciarono, ma tenendola ancora per il collo in quella pozione, riprese a scoparla con un movimento lento. Vedevo le sue palle appoggiarsi alla vagina poi riscendere. Movimento lento, ma per lui piacevole e poi le disse: adesso muoviti tu lentamente, voglio sentire la tua vagina che ni massaggia .
E allora mia moglie prese a muoversi come lui voleva sino a quando lui le catturò ancora la bocca. Era il momento del suo piacere, infatti all’ultima discesa la tenne inchiodata sul cazzo. Stava venendo e la tenne così sino a che non ebbe finiti di scaricarsi.
Poi lei si distese su lui. Abbracciati senza muoversi passarono alcuni minuti così sino a che lei si alzò. Lui, prima che si allontanasse, la tenne vicino al letto tenendole una mano. La mise di mia moglie teneva bene e lui guardandola: sei proprio uno schianto, non è giusto tu sia di un solo uomo, provvederò io e la lasciò andare. Cosa intendeva?
Quell’uomo o aveva risorse infinite o si aiutava con qualcosa perchè dopo un po’ si alzò dal letto e la raggiunse in soggiorno dove lei stava bevendo.
La cinse tra le braccia baciandola ricambiato mentre con le mani giocava con il suo corpo soffermandosi su culo e passera . Poi la fece appoggiata sul tavolo ; le fece solo il culo e le limò il culo mentre mia moglie gridava: ancora, ancora
Lui preso dalla situazione: si , te lo rompo per sempre questo culo.
La teneva per le tette e lei si masturbava. Questa volta si comportò da “gentiluomo” attese l’orgasmo di lei prima di terminare il suo nell’ano di Anna.
Quando estrasse il cazzo quello che era un piccolo foro era una voragine in cui il mio uccello avrebbe ballato.
Doveva pensare a qualcosa perché la fece rialzare e tornarono al letto. La fece mettere a pecorina a fondo del letto mentre lui rimase in piedi a guardarla. Anna si era rivestita , per modo di dire; aveva rimesso in ordine il tanga ed il reggiseno nel breve cammino tra tavolo e letto.
La guardava in quella posizione poi si portò in avanti e con la mano le spinse la schiena verso il basso facendola inarcare. Le disse : ferma così con il culo in alto e la testa più alta della schiena.
Il culo era in grande evidenza in quel modo e i due fori anche . Lui si avvicinò le disse: sei bellissima e il tuo culo ancor più e le diede una sonora sculacciata su un gluteo che la fece sobbalzare.
Terminò dicendo: questo culo ci darà grandi soddisfazioni. Infine disse: è ora di dormire
Quel lungo incontro era terminato. Lui era venuto quattro volte in poco più di due ore.. Mia moglie era stravolta e appagata e lui penso anche.
Insieme mi hanno rimesso sul letto poi l’ha accompagnato come una ancella alla porta sul giardino e si sono dati un ultimo bacio. Prima di uscire le ha detto: ricordati di rimettergli il pigiama.
Lui è andato e lei mi ha rimesso il pigiama. Poi si è tolta il reggiseno, il reggicalze e gli slip e ha messo tutto in pattumiera, sotto che non si vedessero; infine è venuta al letto dove si è addormentata serena al mio fianco, nuda, senza nemmeno lavarsi.
La mattina quando mi sono svegliato lei era in soggiorno con i bimbi.

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