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Racconti di Dominazione

Sophie

By 3 Novembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Entrando in casa, Sophie si dirige direttamente in bagno. Sente il bisogno di rilassarsi, dopo la lunga giornata di lavoro, così riempie la vasca di acqua calda versando alcune gocce di olio alle mandorle. Immersa nella schiuma ad occhi chiusi, sente dei rumori provenire dall’appartamento. ‘Cosa diavolo avrà buttato per terra stavolta quel benedetto gatto?’, pensa Sophie, decidendo di controllare il danno una volta finito il bagno.
Dopo qualche minuto un altro rumore, di una porta che sbatte. Sophie rimane immobile nella vasca con gli occhi sbarrati e il cuore che le batte a mille, indecisa se chiudersi dentro il bagno oppure andare a controllare. Mettendo da parte il panico, si infila l’accappatoio ed apre la porta silenziosamente. In punta di piedi esce dal bagno, percorre il corridoio ed arriva in cucina, dove trova il gatto sul tavolo, tranquillamente seduto a guardare il vaso con i fiori ormai ridotto in mille pezzi.
Sophie si sente così stupida, con in mano un paio di forbicine da manicure a sgridare il gatto per l’ennesimo malestro. Ma la rabbia si trasforma in paura quando mentre sbraita contro l’animale, lui scende dal tavolo ed esce dalla porta dell’ingresso già aperta. Neanche il tempo di pensare se sia stata una sua dimenticanza a causa della stanchezza, che all’improvviso due mani forti la cingono da dietro. Una le tiene tappata la bocca, l’altra prende la sua mano armata.
Le forbicine cadono a terra, e con mosse veloci lui le prende le mani dietro la schiena, bloccando i polsi. Sophie viene trascinata fino alla camera da letto mentre inveisce contro di lui, viene spinta sul letto e le porta i polsi sopra la testa, legandoli tra loro con un pezzo di corda alla testiera del letto. Sophie sente il peso dell’uomo spingerle sulla schiena, mentre urla e impreca aiuto.
Lui la gira a pancia in su, tirando fuori dalla tasca dei pantaloni uno di quei coltellini svizzeri, piccolo ma appuntito. ‘ Non vorrei mai usarlo contro di te tesoro, ma non mi provocare. Fai la brava e vedrai che ci divertiremo, te lo assicuro’, dice l’uomo con un ghigno di soddisfazione. Sophie &egrave in balia del suo aggressore, seduto a cavalcioni sulla sua pancia, e la paura la fa zittire all’istante.
Con impazienza lui apre il cordone dell’accappatoio di Sophie, sorridendo alla vista dei suoi seni abbondanti, incapace di resistere alla tentazione di stringerle i capezzoli, che diventano turgidi sotto il suo tocco deciso. Si abbassa su di lei e tenendo i seni vicini con entrambe le mani, cinge la bocca sulle due punte rigide e le succhia avidamente. Sophie &egrave combattuta tra l’imbarazzo e la paura, e suo malgrado riesce a percepire il calore raggiungere il centro del suo basso ventre.
L’uomo, quasi percependo i cambiamenti nel corpo di Sophie dovuti all’eccitazione, si sdraia su di lei divaricandole le gambe per far spazio al suo corpo. Dai seni scende con il viso, lasciando al passaggio piccoli morsi sulla pancia e sui fianchi. Il solletico le fa roteare i fianchi, e col movimento sente l’eccitazione di lui spingere contro la cerniera dei pantaloni direttamente sulla sua vagina. Scendendo sempre più in basso, lui sfiora con le labbra la soffice peluria.
Si prende tutto il tempo per stuzzicare esternamente la vulva di Sophie: baci, piccoli morsi e leccatine la fanno bagnare e desiderare di essere posseduta, con rinnovato imbarazzo considerata la situazione. Inaspettatamente le apre le labbra, iniziando a picchiettare con la lingua sul clitoride gonfio, succhiandolo e stringendolo tra la bocca. In simultanea le infila un dito dentro la morbida fessura e inizia ad andare dentro e fuori ritmicamente. Sophie ci impiega poco per arrivare al suo primo orgasmo, lasciando sul viso dell’uomo i suoi caldi umori.
Mentre ancora si riprende dai tremiti dell’orgasmo, guarda l’uomo tirarsi su e inginocchiarsi sul letto, vicino al suo viso. Si abbassa la cerniera dei jeans, tirando fuori il cazzo già duro. Le prende la testa con una mano e la dirige verso il suo pene, sbattendole la cappella rossa e gonfia sulla bocca. Con le dita le apre le labbra e per poco Sophie non soffoca dall’impeto con cui le infila il grosso cazzo fino in fondo alla gola. Lui in compenso &egrave divertito, la sua espressione &egrave di puro godimento mentre la osserva andare su e giù con la testa. ‘Trattalo bene, e lui tratterà bene la tua fichetta’, le dice scendendo con una mano verso la sua vagina, iniziando a stuzzicare il clitoride ancora sensibile.
Sophie, sentendo tornare l’eccitazione, inizia a succhiare sempre più veloce, aiutandosi con le mani nell’alzare e abbassare la pelle che ricopre la punta del membro. La sua lingua lecca avidamente la cappella, ci gira intorno, poi scorre lungo la lunghezza fino alle palle, che vengono succhiate anch’esse. ‘Ahh, sei proprio una gran troia succhia cazzi, lo sai vero?’ le dice sorridendo, ‘Ora però voglio sfondarti quella bella fichetta’.
L’uomo spostandosi sul letto si mette tra le gambe di Sophie, divaricandole per bene. Con una mano apre le labbra della vagina, mentre con l’altra sfrega delicatamente la cappella sulla fessura. ‘Dimmelo’dimmi che lo vuoi tutto dentro’, la stuzzica lui. ‘Si’lo voglio’, risponde lei imbarazzata. ‘No, voglio che mi implori di dartelo’, continua lui strofinando il clitoride con le dita mentre la punta della cappella spinge verso l’ingresso del buco di Sophie. Lei &egrave impaziente, rotea i fianchi e il suo istinto ha la meglio sulla timidezza. ‘Ti prego, scopami con il tuo bel cazzone, per favore!’, gli dice supplicante.
Lui con un ghigno soddisfatto non se lo fa ripetere una seconda volta, spinge con forza il cazzo fino in fondo, iniziando da subito con spinte vigorose. Le tette di Sophie ballonzolano su e giù mentre lui acquista un ritmo regolare, poggiando i pugni sul materasso, mordendole i capezzoli. I nodi della corda legata ai polsi si tendono ed allentano in base alle spinte, facendo passare il dolore in secondo piano, amplificando il piacere. L’uomo ora le tira su le gambe chiudendole, poggia le caviglie sulle sue forti spalle penetrandola più a fondo.
I gemiti di Sophie ormai coprono il rumore delle sue natiche che sbattono contro le cosce dell’uomo, pochi istanti e lei esplode in un intenso orgasmo che la fa gridare, e più lei urla, più lui glielo spinge dentro. Mentre lei si riprende, lui si sdraia a cucchiaio dietro la sua schiena, e ricomincia a penetrarla. Le assesta un paio di schiaffi sul sedere, le stringe una natica e la allarga in modo che il cazzo scorra meglio nel corpo di Sophie. Continua a spingere con forza, con tale intensità che lei ricomincia ad urlare, di un piacere misto a dolore che in brevi istanti le fa raggiungere un nuovo orgasmo che le fa girare la testa.
Lui esce da lei velocemente, tornando vicino al suo viso, giusto in tempo per iniziare a schizzare il suo sperma caldo sugli occhi, le labbra, i capelli di Sophie. La prende per il mento e le fa aprire la bocca, gli infila il cazzo ancora gocciolante andando delicatamente dentro e fuori . Poi si alza dal letto e si riveste in fretta, non staccandole mai gli occhi di dosso. La visione di Sophie nuda sul letto, coi polsi legati, il viso e la bocca bagnati del suo sperma, &egrave troppo eccitante. Ma la prossima volta sarà più cattivo, promette tra sé e sé.

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