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Racconti CuckoldTradimentoVoyeur

La vacanza in cui diventai Cuckold – Parte 1

By 25 Aprile 20227 Comments

L’estate era arrivata finalmente, eravamo appena arrivati in Sardegna per trascorrere 10 giorni di vacanza con i nostri amici, eravamo in 8 e avevamo affittato un appartamento.
Appena arrivati, il padrone di casa ci accolse e ci mostrò tutta la casa comprese tutte le camere da letto.
C’erano due camere con letti matrimoniali e altri 4 letti disponibili come divano-letto nel soggiorno dell’appartamento.
Fortunatamente eravamo solo due coppie e decidemmo così di dividerci nelle due camere da letto. Gli altri nostri 4 amici, due maschi e due femmine, si sistemarono in salotto.
Avevamo due bagni più una doccia esterna in cortile quindi eravamo ben organizzati. I primi due giorni passarono normalmente tra sole spiaggia e fiumi di birra.
Non nascondo che ero un pochino geloso della mia ragazza in quanto oltre ad essere molto carina, aveva un fisico invidiabile.
Era alta circa 1,68, aveva una terza di seno e un bel culone, un pò più abbondante della norma. Era uno di quei classici culi dove ti viene proprio voglia di affondare la faccia dentro.
Era sodo ma non di marmo quindi sballonzolava per bene attirando l’attenzione di tutti.
S. era anche abbastanza maliziosa perchè le piaceva metterlo in mostra indossando brasiliane o perizomi molto succinti che non lasciavano molto all’immaginazione.
Il terzo giorno avevamo deciso di andare ad un apericena sulla spiaggia dopo la giornata. La spiaggia era vicina a casa così decidemmo di andare a fare le docce scaglionati per poi tornare in spiaggia. Andarono per primi l’altra coppia e le due ragazze.
Quando l’altra coppia finì la doccia e tornò in spiaggia, andarono gli altri due nostri amici. Nel mentre che io ed S. aspettavamo che le due ragazze tornassero, mi accennò più volte di avere voglia di fare sesso ma soprattutto aveva voglia di prenderlo in bocca. Decidemmo così di approfittare del nostro turno a casa per soddisfarci.
Quando le due ragazze tornarono, ci avviammo verso casa e nel tragitto incontrammo anche un altro nostro amico che ci aveva messo pochissimo. Era rimasto solo U. a casa.
Arrivati al portoncino di ingresso, aprimmo con la chiave ed entrammo insieme. Ci si presentò davanti una situazione bizzarra e imbarazzante, U. stava facendo la doccia in cortile completamente nudo, non si accorse subito di noi ma io ed S. ci accorgemmo subito delle dimensioni del suo pene, sembrava un cavallo. S. specialmente rimase allibita dalle dimensioni di quel così penzolante così, un po preso dalla gelosia che la mia ragazza stesse ammirando il cazzo di un altro, dissi “permesso” ad alta voce in modo che U. si accorgesse della nostra presenza e si coprisse.
U. si girò di scatto e cercò di coprirsi con le mani con scarsi risultati.
Noi ci avviammo dentro casa e andammo a fare la doccia.
Entrammo nello stesso bagno ed una volta dentro S. guardandomi esclamò:
« Ma che cazzone ha U. ? hahah è enorme, tu lo sapevi?»
« mah, sì avevo già intravisto forse una volta in palestra» risposi un po’ ingelosito.
S. ribadì «madonna è un mattarello! è un’arma!!!»
Io nel frattempo entrai nella doccia e notai che mi era diventato barzotto! Che mi stava succedendo? Mi stavo forse eccitando per le parole della mia ragazza?
Decisi allora di scaldare un po’ la situazione provocandola.
Mentre io ero nella doccia lei era seduta sul water che aspettava, così le dissi:
«Sei così sbalordita? ti piacciono così grossi?»
Lei rispose: «beh a chi non piacciono hahahah»
«Beh ma tu non puoi lamentarti, non stai con un minidotato» risposi io.
mi disse «No, certo però amore il suo da molle era grosso quanto il tuo da duro!!! cioè è assurdo!»
Questa affermazione mi aveva un pò indispettito però allo stesso tempo mi ero anche eccitato, subito mi passarono nella mente mille immagini della mia ragazza che succhiava un cazzo grosso e poi se lo prendeva in quel bel culone. Senza che me ne accorgessi mi era diventato durissimo così decisi di stare un po’ al gioco ed iniziai a provocarla:
«Se da molle è grosso come il mio da duro, immagina quando gli diventa completamente duro! ammesso che gli diventi tutto duro»
Rimase un po’ in silenzio poi mi rispose «sì beh se gli cresce in proporzione, diventa enorme! che poi anche da molle riuscirebbe a soddisfare chiunque!!!»
Continuai dicendole:
«Immagina quanto potrebbe essere grossa la cappella, ci andrebbero due mani per tenerla tutta»
Notai che non mi rispose, stava in silenzio.. Così aggiunsi:
«Ti piacerebbe leccare un cazzo così? passare la lingua su quelle palle enormi e penzolanti?»
Non ottenni di nuovo risposta così spostai leggermente la tendina della doccia e vidi S. con le gambe aperte e appoggiate una al muro e una sul bidè mentre si stava masturbando con gli occhi chiusi.
Che maiala! Pensai, mentre la stavo provocando si stava masturbando pensando sicuramente al cazzo di U.
Infastidito ma eccitato dalla situazione continuai a provocarla dicendole:
«Certo che bisogna anche vedere se riesce a farlo entrare in bocca a qualcuno, ci andranno tre o quattro mani per tenerlo tutto!»
Vidi che stava aumentando il ritmo, si era infilata tre dita nella figa e un dito nel culo e muoveva ad un ritmo sempre più veloce così decisi di darle il colpo di grazia e dissi:
«Con quelle palle enormi che si ritrova, pensa a quanto può sborrare, vorrei proprio vedere! »
A quelle mie parole, S. esplose in un orgasmo bestiale ansimando e gemendo come una troietta!
Chiusi l’acqua della doccia e aprii la tendina, quasi sorpresa S. cercò di ricomporsi (come se non avessi notato che non mi stava più rispondendo).
Le dissi:
«hai goduto pensando al cazzo di U.? dimmi la verità, dimmi a cosa stavi pensando»
Mi rispose: «sì, immaginavo di leccarglielo mentre penzolava ». E poi? le dissi.
Continuò « e poi ho immaginato che sborrasse talmente tanto da riempirmi tutta, e farla colare ovunque!»
«Sei proprio una troietta» risposi io. Lei con mia sorpresa disse:
«Sei stato tu a provocarmi, sicuro che non ti piacerebbe vederti una scena del genere?»
Voleva provocarmi, così decisi di rilanciare ancora dicendole:
«Se hai il coraggio, dopo la doccia andiamo di là e gli chiedi se puoi succhiarglielo dato che ti piace enorme»
«Si va beh ma non sono una troia! Non possiamo andare di là e dire: hey ciao U. voglio succhiartelo»
Cercai di spingerla oltre:
«Ah quindi hai paura? hahaha immaginavo! se vuoi io temporeggio qui e tu vai di là con lui per convincerlo»
«Va bene, mi faccio la doccia e poi vediamo chi ha paura»
Finita la doccia, S. si vestì ed uscì dal bagno senza nemmeno guardarmi. Sentii che arrivata in salotto chiese ad alta voce se U. era ancora in casa.
Sentii la sua risposta: «Sì sono in cortile che fumo una sigaretta»
Vidi dalla porta S. che si incamminò verso la porta d’ingresso così ne approfittai per spostarmi in salotto e sbirciare da una finestra da cui non potevo essere visto.
Appena arrivata fuori S. si sedette su una sedia vicino ad U. e cominciò a chiacchierare del più e del meno dicendo che io ero andato a farmi la doccia ed ero lungo.
Poi continuò dicendo:
«Comunque U. riguardo a prima quando siamo entrati», subito lui intervenne dicendo:
«Si, scusate mi dispiace pensavo che ci metteste di più ad arrivare, mi ero messo fuori perchè i bagni dentro erano delle saune dopo che gli altri si erano fatti la doccia»
S. lo interruppe
«Ma no figurati, stai tranquillo, ci mancherebbe! Mi dispiace solo aver disturbato te e il tuo amichetto là sotto hahaha o forse meglio dire amicone!!»
U. si mise a sorridere e scherzò dicendo:
«Meno male che mi stavo solo lavando e non stavo facendo altro! è da un bel pò che non ci gioco!»
S. colse l’occasione è rispose:
«Ah si? ti faranno male, le avrai gonfissime»
«Vuoi vederle?» disse U.
«Perchè no, mi hai incuriosito hahahah»
U. indossava dei pantaloncini da basket, da seduto li scostò quel tanto che bastava per far fuoriuscire le palle enormi, non aveva le mutande sto maiale!
Rimasi scioccato alla vista di quelle palle enormi penzolanti dalla sedia, anche S. era allibita, le fissava immobili con la bocca aperta dallo stupore. Dalla mia visuale sembravano circa il triplo delle mie. Dopo poco S. riuscì a formulare una frase è disse:
«Va bene grosse ma queste sono enormi, da quanto non le svuoti?»
U. rispose che erano circa 10 giorni ma che non avrebbe resistito ancora tanto così quella troietta della mia ragazza disse in tono un po malizioso:
«Vuoi che ti dia una mano io? o anche due hahahah»
U. rispose:
«eh magari hahaha ma come la mettiamo con X. ?»
Prontamente S. rispose che tanto stavo facendo la doccia. A questo punto prontamente U. spostò ancora un pò i pantaloncini per fare uscire completamente il cazzo.
Non potevo credere ai miei occhi, si era spostato leggermente più avanti sulla sedia per far penzolare bene sia le palle che quel cazzone immenso.
S. esordì dicendo:
«Da vicino è ancora più grosso!! è proprio un cazzone U.! ed è ancora molle»
Non appena finì di parlare si inginocchiò per terra davanti ad U. e cominciò delicatamente a massaggiargli le palle e tastare il cazzo molle.
Non ci stavo credendo, avevo spinto la mia ragazza tra le gambe di U. ed ora lei stava andando fino in fondo! Mi accorsi che avevo il cazzo durissimo così mi tirai giù i boxer e cominciai a masturbarmi lentamente alla vista delle manine della mia ragazza attorno a quella bestia.
Pian piano S. cominciò a sollevarlo e a prenderlo con due mani, era incredibile, sarebbero servite altre due mani per tenerlo!
Forse potevo andare ad aiutarla? Ma no, che cavoli di pensieri mi stavano passando per la testa!
In men che non si dica, avevo sborrato sul pavimento! Ero eccitato come non mai e continuavo ad avercelo duro.
S. intanto stava segando leggermente U. che ad un certo punto le disse:
«Ti va di scappelarmelo e leccarlo?»
«E me lo chiedi?» disse S
Poi iniziò lentamente a scappellarlo, uscì una cappella grossa rosa chiara, era una gran cappella. S. iniziò ad avvicinarsi con la bocca e tirò fuori la lingua, comincio a leccare quella cappella immensa roteando la lingua attorno.
Non ci stavo credendo, era davvero andata fino in fondo!
Dopo un paio di minuti di leccata, nonostante il cazzo di U. fosse soltanto barzotto, lo prese in bocca.
U. chiuse gli occhi dalla goduria e S. gli disse:
«Certo che è bello succhiare un cazzo così, quello di X. non è neanche la metà della larghezza, non ti riempie la bocca»
Mi sentii subito sminuito ma ero talmente eccitato che non ci pensavo, riuscivo solo a guardare S. e segarmi.
S. cominciò a giocare con il prepuzio di U., aveva ricoperto la cappella e giocava con la pelle del prepuzio passando vorticosamente la lingua. Nel mentre guardava U. dritto negli occhi come per volersi accertare che stesse godendo.
Dopo un po decise di volerlo succhiare da sotto come per mungerlo così si sdraiò praticamento sotto la sedia appoggiata sui gomiti e cominciò a leccare il cazzo penzolante facendosi sbattere le palle in faccia.
U. disse compiaciuto:
«Non pensavo fossi così troia, ti piace proprio il cazzo grosso, buono a sapersi!»
S. non rispose perché aveva la bocca impegnata. Andò avanti per circa 5 minuti finchè il cazzo di U. non fu completamente duro.
Era un mostro! Mai visto un cazzo del genere era lungo almeno 25 cm e largo come una lattina di coca cola.
S. si posizionò di nuovo davanti a lui e cominciò a pomparlo con due mani e la bocca come se fosse un tubo.
Stavo per venire nuovamente e non durai ancora molto perché vidi U. che deciso a dettare il ritmo, prese la testa di S. con due mani e cominciò a muoverla su e giù con foga.
Quella visione mi fece sborrare nuovamente sul pavimento in attesa che sborrasse anche U.
S. si interruppe solo un attimo e disse ad U.:
«Ti prego sborrami in faccia e riempimi tutta!» e nel mentre si infilò una mano sotto la brasiliana e prese a masturbarsi.
U. durò ancora un paio di minuti dopo di che prese in mano il bestione con una mano e staccò S. che si posizionò davanti con la bocca aperta.
Dopo poco uscì il primo schizzo, densissimo e bianco. Uscì con una violenza assurda sulla bocca di S. che rimase sconvolta.
Ma non era finita lì, seguirono altri schizzi come se fosse un idrante. Ne contai dodici!!!!
S. era completamente ricoperta dalla sborra bianchissima di U., le colava ovunque. Sta troia era riuscita ad ottenere quello che voleva.
Quando U. finì di sborrare, S. glielo prese di nuovo in bocca per pulirlo, si era afflosciato ma era comunque mostruoso.
S. sorrise e disse ad U.:
«Direi che ti è piaciuto hahahah, ora rientro se no ci becca X.»
Mi avviai così nella nostra camera e la aspettai convinto che passasse dal bagno per pulirsi ma dopo poco entrò ancora completamente piena di sborra, mi guardò e disse:
«Ora ci credi? lo so che ci stavi guardando, spero ti sia piaciuto lo spettacolo. Guarda quanto ha sborrato U.!»
Poi mi si avvicinò e disse:
«Visto che hai perso, come penitenza ne assaggi un pò!».
Io subito risposi:
«Sei fuori di testa? non ti basta avermi umiliato? »
e lei ribattè: «no, voglio vederti obbedire e leccare la sborra di U. altrimenti dico a tutti quello che è successo e soprattutto che lo hai voluto tu»
A questo punto, nonostante fosse umiliante, decisi di obbedire ad S. per non essere sputtanato davanti a tutti gli altri.
Mi avvicinai a lei e leccai schifato la sua guancia nel punto in cui c’era meno sborra ma S. mi obbligò a passare la lingua dove la sborra era bella densa. Era incredibile quanta ce n’era, densissima ma soprattutto bianca. Leccai e ne ingoiai un bel po’ finché S. decise che fosse abbastanza.
Andò a lavarsi e poi tornò a vestirsi, nel mentre mi chiese:
«Dimmi la verità ti sei masturbato prima? eri eccitato nel vedermi leccare il cazzone di U.?»
Ogni volta che diceva ‘cazzone’ mi faceva eccitare, le risposi:
«Sì, sono venuto due volte guardandoti, era spettacolare!»
«Mmm sei un bel pervertito, buono a sapersi, la vacanza è appena iniziata»
Le chiesi cosa intendesse e mi rispose di non preoccuparmi così finimmo di vestirci e raggiungemmo gli altri in spiaggia per la serata.
Non mi ero ancora reso conto di cosa sarebbe successo nei giorni seguenti.

Continua…

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MrX

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