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OrgiaRacconti di DominazioneTradimento

Laura all’accademia militare

By 21 Gennaio 2020No Comments

Premessa: È un racconto di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono frutto dell’immaginazione dell’autore o sono usati in maniera fittizia. Qualsiasi somiglianza con persone, vive o morte, accadimenti o località realmente esistenti è puramente casuale.

Laura, una ragazza vicina ai 30 anni, seconda di seno, taglia 42, laureata in Giurisprudenza (cinque anni). Attualmente è senza lavoro, nonostante la laurea ed i numerosi sacrifici, soprattutto dei suoi genitori per mantenerle gli studi, ora è senza lavoro, e per una ragazza fuori sede è molto difficile tra l’affitto da pagare e mangiare. Convive col suo fidanzato, di nome Gabriele, lui è poco più grande di lei, però non è laureato, ma lavora come ragioniere/contabile, in un ufficio di una grande azienda che gestisce alimentari.

Laura e Gabriele, si erano conosciuti per caso, durante una festa di una loro amica in comune in un locale/cocktail bar in zona Porta Venezia a Milano. In questo cocktail bar, lavora Irene, una barlady, quest’ultima è un’amica di Laura, entrambe ottime amiche e si conoscono dai tempi delle superiori. In quel momento Laura chiese ad Irene, un Long Island, Gabriele azzardò con “Ehi, ma questo è il mio cocktail preferito! Che coincidenza! Vero che è quello più buono?” Da quel momento iniziarono una conversazione, e successivamente dopo qualche mese iniziarono ad uscire insieme, si fidanzarono, e dopo qualche anno presero casa in una zona centrale a Milano. Laura poteva anche vivere, facendo la casalinga, visto che Gabriele lavorava a tempo pieno. Poi però pensò, “Cioè non posso vivere alle sue spalle sempre, devo guardarmi da vivere!”.

Come esperienze di lavoro, aveva fatto un tirocinio in uno studio legale, tramite l’università. Quello fu il primo punto di esperienza lavorativa che evidenziò. Prima del tirocinio, aveva fatto dei lavoretti a chiamata, come cassiera, dog-sitter, segretaria in uno studio commercialista, ma sempre cose da poco. Ora era laureata, ma non aveva nessun lavoro. Voleva diventare indipendente. D’un tratto, lesse un annuncio che diceva, “Cerchiamo una ragazza, di bella presenza, disposta al sacrificio, neolaureata in giurisprudenza per uno studio legale. Inviare il curriculum, e sarete contattati.” Pensò a cosa significasse le parole “disposta al sacrificio”, poi inviò il suo curriculum, aveva bisogno di soldi. Dopo qualche giorno, la chiamarono, le chiesero “Sig.ra Laura? Siamo lo studio legale *****, le abbiamo fissato un colloquio, si presenti domani alle ore 9,30, presso lo studio di Via *****, a Milano.” Laura fu al settimo cielo, ma non poteva mai pensare cosa le sarebbe atteso. Il giorno dopo, si svegliò con l’adrenalina, aveva bisogno del lavoro, si vestì bene, scarpe col tacco, come intimo scelse un perizoma molto ridotto di colore nero, gonna classica nera, camicia bianca, con sotto solo un reggiseno di colore bianco. Giacca color nero. Era pronta.

Alle ore precise, si presentò, ad aprirle la porta una ragazza, con una camicia bianca, a cui aveva lasciato aperto i primi bottoni, Laura notò subito che la ragazza, non portava il reggiseno, ma aveva dei bei capezzoli duri ed una quarta di seno, ed una gonna jeans che le arrivava alle ginocchia. “Che strana ragazza” pensò Laura. Dopo quasi cinque minuti, l’avvocato chiamò Laura.

“Buongiorno, Laura, mi chiamo Michele, sono un commercialista, e sto cercando una neo-laureata in giurisprudenza, per una posizione di tirocinio, ma non solo! È disposta al sacrificio?”

Ovviamente Laura domandò “In che cosa consiste il sacrificio?”

Michele: “Vede Laura, sono sicuro che Lei ha bisogno di soldi, posso arrivare a darle anche € 2.000 netti al mese. Ma ovviamente questo ha un prezzo. Vicino al mio studio, vi è un’accademia militare, Sono quasi tutti ragazzi, Lei per due volte a settimana, deve mettersi una benda sopra gli occhi, ed entrare nuda nella loro palestra e stare li al centro, per almeno un’ora, con un cartello che recita SONO A VOSTRA COMPLETA DISPOSIZIONE. Tenga conto che 2.000 € sono tanti. Allora cosa ne dice?”

Laura rimase sorpresa ed impaurita. Non sapeva che fare. In quel momento seppe solo dire “Brutto maiale, non sono una troia! Me ne vado!”

Michele le disse “Sono sicuro che tra due giorni lei mi chiamerà.”

Laura, tornò a casa, passò tutto il giornata in appartamento a pensare a quel maniaco, il sesso a lei piace, ma non è una troia, con Gabriele, scopa abbastanza bene, certo non fa sesso tutti i giorni, ma almeno 2-3 volte a settimana sì, e questo a lei piace, tant’è che è vergine nel culo. Decise di non dire nulla al suo fidanzato, però quella notte non chiuse occhio, e pensò “Certo che € 2.000 mi farebbero comodo, forse dovrei accettare, dove lo trovo un altro lavoro?” Così il giorno dopo, chiamò Michele per dirgli che era interessata al lavoro. Michele, le rispose “Visto che le avevo detto? Sapevo che avrebbe accettato! Bene, però prima di procedere, devo esaminare quanto lei è brava, quindi venga anche oggi pomeriggio nel mio studio, si vesta come meglio crede, ma assolutamente, non indossi la biancheria intima. A dopo!”

Laura, non era ben contenta, ma pur di lavorare pensò, è il minore dei mali, quindi si mise su scarpe tacco 12, una gonna cortissima, ed una camicia bianca, niente intimo sotto. Arrivò allo studio, questa volta, la ragazza della volta scorsa, non era presente, ci fu subito Michele, che le disse ”Bene Laura, bella troietta, togliti solo la camicia, e vieni a succhiarmi il cazzo, devi prenderlo bene in bocca, chissà quanti pompini hai già fatto!” Michele, aveva un bel cazzone, un bel cazzone di ben 25 cm, Laura, non ne aveva mai visti di così grossi, aveva visto cazzi non superiori a 20-21 cm, ma mai di 25. Ebbe difficoltà a prenderlo con una mano, lo prese con due mani, però Michele ebbe da obiettare, le disse “Eh no troietta! Senza mani, dai da brava, ci puoi riuscire, ovviamente quando verrò, tu dovrai ingoiare tutto!” Così Laura, prese interamente il cazzo di Michele in bocca, si sentì soffocare, però era una vera esperta, la lingua sulla cappella, poi su e giù su tutta l’asta, e poi di nuovo sulla cappella, e poi di nuovo in bocca. Nel frattempo Michele, le diceva “Dai troietta succhia, sai dovrai far pompini almeno a cinquanta ragazzi alla volta in quella palestra, e poi non solo, ti spaccheranno tutti i buchi se ne avranno voglia, per ora tu per me devi solo farmi un pompino, e poi devi farmi vedere la tua figa! Anzi ora togliti questa cazzo di gonna, e fammi vedere la tua figa!”

La figa di Laura, purtroppo, non era rasata, e Michele, la rimproverò, le disse che le troie, devono avere la figa rasata, ora per punizione, questo mio cazzone, te lo metto dentro, così impari. Laura in quel momento disse, “Ascolti è troppo grosso il suo cazzo, mi farà male!”

Michele: “Zitta troia, vedrai che godrai ancora di più, e poi il cazzo del tuo ragazzo, non ti basterà più, ti sto per trasformare in una vera troia!” In quel preciso momento, Michele, sbattè con violenza il suo cazzone, dentro la fighetta, di Laura, lei ebbe un urlo, però pian piano stava iniziando a gemere e a godere, la sua figa era un lago. Dopo qualche minuto, Michele, tirò fuori il suo cazzo, e lo mise di nuovo nella tenera boccuccia di Laura, le sborrò in bocca, e lei doveva per forza ingoiare la sua sborra. Per concludere, Michele, le disse, “Ok, sei stata brava, ti devi solo rasare la figa, ora questo è il tuo contratto, per ora qui non ci sono scritti i 2.000 €, quelli li avrai se tutti i ragazzi dell’accademia militare, saranno soddisfatti, anzi domani vai in quella palestra, dalle ore 12,00 alle ore 13,00. Non fare la furba, perché ci sarà un mio collaboratore e mi dirà tutto, sarà lì ad osservarti!”

Il giorno dopo, andò al luogo prestabilito, il suo collaboratore, si presentò come Matteo, e disse subito che per questa prima giornata, doveva fare solo pompini a tutti i ragazzi che sarebbero entrati in palestra e che avrebbero avuto voglia, poteva anche non bere la sborra, ma sarebbe stato meglio di sì, però su questa scelta, sei libera. “Ora spogliati e tieni in mano questo cartello” le disse Matteo, il cartello recitava, “FACCIO POMPINI GRATIS! SENZA FRETTA”

Nella palestra, passò dalle ore 12,00 alle ore 13,00 circa, e siccome era orario in cui nessuno aveva lezione, tutti i ragazzi, saranno stati una cinquantina o forse anche di più, si recarono in palestra, in quei sessanta minuti, la povera Laura, aveva fatto non so quanti pompini, sempre leccando con la lingua la cappella, proprio come aveva fatto al suo datore di lavoro Michele, qualche ragazzo, le toccò anche le tette, quei bei capezzoli, i ragazzi non potevano credere che c’era una ragazza, nuda nella loro palestra e che faceva pompini gratis.

Qualche ragazzo, le sborrò in bocca, ed altri invece sulle tette, sul viso, sui capelli, era tutta ricoperta di sborra di tutti quei ragazzi vogliosi. In quel momento Laura, si sentì la regina delle troie, ma era anche un po’ schifata, non aveva mai fatto questo genere di cose, e non sapeva se denunciare tutto, oppure se tenersi il posto. Dopo qualche secondo, Matteo, le disse “Sei stata molto brava, bene direi che possiamo procedere con lo stipendio pieno, però le prossime volte, dovrai farti sbattere, e tutti questi ragazzi, NON useranno il preservativo, sarai la loro bambola. Se sei d’accordo, puoi firmare ora il contratto!” Laura, si sentì crollare il mondo addosso, va bene i pompini, ma addirittura, scopare con gente sconosciuta senza preservativo, le sembrò un po’ eccessivo. Ma era così prendere quei 2.000 € che ne aveva bisogno oppure lasciare e rimanere ancora senza lavoro. Era un bel dilemma, lei che non aveva mai tradito nella sua vita, è stata sempre fedele ai suoi fidanzati, ora si stava trasformando in una troia. Il tutto alle spalle del suo fidanzato Gabriele. Firmò quel contratto, ed il giorno dopo, dovette nuovamente tornare in quella palestra alla stessa ora, questa volta con un cartello con scritto “DISPOSTA A TUTTO”.

Andarono da lei, molti ragazzi del giorno prima, si trovò più volte anche con sette cazzi davanti, e mani ovunque, qualcuno le strattonava i seni, altri le fecero una doppia penetrazione nella sua piccola vagina, urlò sempre dal dolore, ma pian piano, le sue urla divennero orgasmi, perse il conto di quanti orgasmi ebbe; qualche ragazzo infilò pure il suo cazzo nel culetto di Laura, un culetto che per ora non era stato violato, in quell’attimo, Laura urlò dal dolore, nel frattempo nella sua figa aveva infilato due cazzi, in totale aveva tre cazzi dentro, due nella vagina, e un cazzo nel culo, intanto che altri due cazzi in bocca. La sua figa era in fiamme, era allargata più che mai, il suo bel culetto sfondato. Era stanca morta, non ce la faceva più. Tutti i ragazzi, le sborrarono dentro, sia nella figa, sia nel culo, sia in bocca, aveva l’intestino pieno di sborra di tutti quei ragazzi a lei sconosciuti. Quindi era questa la sua vita ormai, fare le corna al suo ragazzo Gabriele, all’oscuro di tutto, andare a lavorare il lunedì ed il martedì presso lo studio commercialista del Sig. Michele, mentre il mercoledì ed il giovedì, doveva andare dalle ore 12,00 alle ore 13,00 ad accontentare quei ragazzi dell’accademia militare.

Dopo aver preso tutti quei cazzi nella sua figa, ed anche nel culo, il sesso col suo ragazzo Gabriele, sembrava inesistente, il cazzo del suo ragazzo, neanche lo sentiva dentro, era come se non ci fosse, ormai era abituata a prendere due cazzi insieme. Successivamente decise di lasciare Gabriele, e continuò per circa sei mesi a lavorare con Michele, e a prendere cazzi due volte a settimana. Questa ormai sarebbe stata la sua vita, però 2.000 € al mese, gli facevano comodo. Alla fine di quei sei mesi, trovò lavoro, in uno night-club di alto livello nel centro di Milano. Ormai la vecchia Laura, non esisteva più, ora era una persona diversa, con una voglia matta di divertirsi ed accontentare gli uomini.

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