Skip to main content

LA STORIA DI B.

Avevo 17 anni, abitavo in un paesino e lavoravo come operaia, poche distrazioni, nessun divertimento.
Mi accorsi che un ragazzo mi guardava con insistenza ed all’uscita dal lavoro mi invitò al cinema. Ero molto dubbiosa ma accettai e ci trovammo altre volte per andare in discoteca. Era un ragazzo simpatico ed anche bello ed ero interessata.
Una sera di ritorno dalla discoteca lui fermò la macchina in una stradina, ero spaventata ma lui iniziò a baciarmi e mi aprì la camicetta accarezzandomi i seni, poi infilò la mano sotto la mia gonna e dentro le mutandine toccandomi la passerina. Io lo lasciavo fare perché in fondo avevo voglia e lui si abbassò i pantaloni ed io vidi per la prima volta il sesso rigido di un uomo. Non sapevo cosa fare ma lui gentilmente prese la mia mano e la appoggiò sul suo sesso insegnandomi ad accarezzarlo. Alla fine mi ritrovai con lo sperma del ragazzo sulla mia mano.
Le cose andarono avanti per un certo tempo ed ero diventata esperta, certe volte non mettevo le mutandine per facilitalo ad accarezzare la mia passerina anche se non si sentivo pronta per donargliela.
Al ragazzo B. piaceva molto e fece qualche tentativo di possederla ma B. continuava a rifiutarsi. Alla fine lui si stancò e la mollò.
Grande svolta nella vita di B. a 20 anni venne assunta in un ufficio in città il capo era un vecchio gentile anche se ogni tanto allungava un po’ le mani.
B. si sentiva realizzata la sua vita era cambiata, bei bar del centro, vetrine splendide da guardare e poi, un giorno, il suo principale le presentò un cliente da seguire.
G. aveva 35 anni, sposato bello ed atletico e con una fama di play boy ed iniziò a farle il filo. B. era meravigliata ma anche orgogliosa, un uomo maturo la riempiva di attenzioni. Qualche serata al cinema ed in discoteca e B. ricordandosi del suo primo ragazzo si prestò a soddisfarlo ma solamente con la mano.
G. voleva di più e riuscì ad invitarla in un appartamento in montagna di loro amici. C’era anche l’amica del cuore di B. ed un altro ragazzo. Arrivati in montagna B. si accorse che c’erano due camere da letto e lei doveva dormire con G.
La prima notte era imbarazzatissima, andò a cambiarsi in bagno e si mise a letto con uno spesso pigiama. Ma non servì a molto, G. entrò nel letto solamente con i boxer mostrando il suo petto muscoloso ed i peli che scendevano fino in basso.
B. gli disse che era vergine e che non voleva e lui stette al gioco, ma con molta calma le sfilò il pigiama il reggiseno e le mutandine e B. si trovò nuda davanti a lui che si era tolto i boxer e mostrava un sesso molto più lungo di quello del suo primo ragazzo.
Ma G. era un vecchio playboy e sapeva aspettare, accarezzò tutto il corpo di B. soffermandosi sui seni, sulla patatina e sul culetto sussurrandole parole dolci. Si accorse però che B. era molto agitata e non proseguì oltre solo avvicinando il viso di B. al suo pene. Lei non era pronta, gli diede solo alcuni bacini sulla punta e rimise il pigiama.
La notte successiva G. capì che poteva tentare, baci, abbracci, carezze ed infine puntò il suo sesso sulla sua passerina vergine. B. era spaventata ma in fondo lo desiderava e ricevette per la prima volta un sesso dentro di se. Non sentì dolore ed alla fine G. quasi si arrabbiò perché non aveva sanguinato e la accusò di non essere vergine. B. fece un gran pianto, disse che era vergine che non aveva mai avuto nessuno. Alla fine, pur dubbioso, G la perdonò.
Nei giorni successivi B. passò poco tempo sulle piste di sci e molto in camera da letto. Imparò posizioni dell’amore che non si era mai immaginata e ricevette sperma in abbondanza nella passerina. La cosa in fondo cominciava a piacerle.
Appena G. riusciva a liberarsi della moglie incontrava B. la portò perfino ad uno spettacolo di strip tease e le fece una cultura facendole vedere le posizione dell’amore raffigurate su “Le ore”.

13
34

Leave a Reply