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Mia moglie, io e l’altro Seconda parte

By 15 Aprile 2022No Comments

Mia moglie, io e l’altro Seconda parte

Non sapevo quanto fosse fattibile e se sarebbe stata da lei accettata ma soprattutto se io sarei riuscito ad accettarla nel tempo, però mi sembrò l’unica valida soluzione. Stupidamente non pensai che qualcuno all’esterno potesse aiutarmi in quel contesto, ci arrivai tempo dopo grazie ad una amica
Eravamo a letto quando le parlai con un tono che richiamò subito la sua attenzione.
Ti vedo strana da un bel pò, non è che l’hai rivisto?
Lei mi guardo rabbuiata e:allora non hai fiducia in me , ti ho promesso che non l’avrei più visto.
Allora ti pongo meglio la domanda: ti manca ?
Mi guardò un po’ sorpresa e poi: davvero lo vuoi sapere?
Si, vedo che non va, non stai bene e mi chiedo cosa possa essere e se si possa fare qualcosa.
Effettivamente sento che non sto bene sono nervosa e agisco ine modo inconsulto, non vorrei ma non riesco a controllarmi
Fammi fare una domanda, non mi dire che è assurda e rispondi con onestà.
La vidi irrigidirsi un pò spaventata .
Secondo te staresti meglio o peggio se tu avessi ancora l’amante? Insomma stavi meglio prima o adesso?
Che domanda , che ne so , forse stavo meglio prima, ma non so.
Mi sembrò talmente indecisa nella risposta che conoscendola sapevo non dicesse l’intera verità
Senti: se ti dicessi che puoi ancora vederlo ma non più di nascosto cosa diresti?
Si tirò su : ma dove ti vengono certe idee
Avevo buttato il sasso nello stagno e non potevo riprenderlo.
Hai capito bene se tu potessi avere un amante sapendo che questo non intacca per nulla il nostro matrimonio, ma anzi rende te più felice e quindi anche il nostro rapporto, lo vorresti?
Sei pazzo disse
Non hai detto no, lo prendo per un si allora . Lo vorresti?
Che ne so , forse si , ma, e dopo una breve riflessione :non si può fare.
Perché le chiesi?
Perché non si può, non esiste
Ma se ti dico io che puoi
Non prendermi in giro.
Dico mai bugie quando parlo di noi? Parlo seriamente
Fammi capire, a te andrebbe bene che io avessi l’amante? Non ti darebbe fastidio? Non saresti geloso? Non è che mi vuoi far fare questo per lasciarmi perché non mi ami più?
Certo che ti amo, proprio perché ti amo e sono convinto che tu mi ami sono così deciso di quello che ti propongo . Sono convinto che se continuiamo cosi come negli ultimi tempi scoppieremo e ci lasceremo, mentre se proviamo e tu starai meglio staremo meglio tutti e due e forse domani le cose cambieranno, vedrai e solo questione di tempo poi tutto tornerà come prima. Pensaci davvero.
Non so, mi hai confusa, sono confusa.
La baciai in bocca. Le nostre lingue si intrecciarono. La abbracciai, la spogliai e andammo quasi di corsa sul nostro letto; scopammo come non succedeva un pò
Dopo: cosa dici della mia proposta? Da come hai agito sul letto penso ti possa interessare.
Mi rispose : stupido, ci penso ma non è facile decidere
Ripresi l’argomento: se dici di si, tieni presente che voglio sapere dei vostri incontri ; nulla di nascosto, voglio sapere quando sei con lui il resto non mi interessa ( questo ultima parte la dissi a bassa voce , inconsciamente forse non volevo la sentisse). Qualche attimo dopo aggiunsi: solo noi tre dobbiamo sapere. Cosa pensi di fare?
Quel dialogo si chiuse con il suo : ci penso.
Passò poco più una settimana da quel giorno; avevo bisogno di parlarle per una cosa urgente ma il cellulare era irraggiungibile, allora telefonai in ufficio e parlai con la sua segretaria che conoscevo. Mi disse che era uscita nel primo pomeriggio dicendo che andava da un cliente ma senza specificare chi fosse e che l’avrebbe avvisata della mia chiamata se si fosse messa in contatto con l’ufficio.
Pensai fosse strana la cosa o il cell aveva dei problemi o il peggio . Non la cercai più.
Verso le diciannove mi chiamò, aveva visto le mie numerose chiamate.
Esordii: dove sei? In studio?
Si ho appena finito ero in riunione con clienti e non mi ero accorta di avere il cell staccato. Adesso vengo a casa
Si era incartata da sola.
Entrò in casa tranquilla come non avesse nulla da nascondere
Le chiesi? Allora tutto bene?
Si
Oggi dove eri?
In studio
Come?
Capi che qualcosa non andava.
Sei stata da lui?
Crollò e si difese attaccando : sei stato tu a dirmelo. Sei stato tu a spingermi di nuovo a farlo.
Ero freddo, lucido: allora confessi che eri con lui?
Cedette del tutto : si, ero con lui.
Perché non e l’hai detto subito?
Abbassò gli occhi, sembrò in difficoltà.
Non sapevo se dirtelo, è vero avevamo detto di dirci tutto ma non ero del tutto convinta che davvero tu fossi d’accordo che potessi vederlo
Però l’hai visto lo stesso?
Si , non ho resistito, scusa.
Non hai rispettato i patti dissi .
E’ vero ma non è facile fare certe cose e dirle a chi ami e vidi le lacrime rigarle il viso
Restammo in silenzio un po’. Ero incazzato per la sua disonestà ma aveva fatto quello che le avevo proposto io . L’abbracciai, le chiesi come si sentisse e come fosse stato il loro nuovo incontro.
Disse: mi sento bene, serena, e raccontò dell’incontro con lui.
Non era sorpreso di vedermi, disse che sapeva che era solo questione di tempo e sarei tornata a lui.
Stronzo arrogante pensai
Cosa gli hai detto? Gli hai detto tutto del nostro accordo?
Gli ho detto che tu sapevi che sarei andata da lui e che l’accettavi.
E lui?
Ha detto che non pensava tu fossi un cuckold?
E tu? Gli ho chiesto cosa fosse un cuckold? E lui ha detto che è un cornuto consenziente che gode a far scopare la moglie da altri . E’ vero?
E’ vero, ma io non sono un cuckold
Lo so e gli ho detto che non sei quello che dice lui ma che mi ami e per questo mi vuoi felice e accetti che vada con lui.
Ha detto comunque sia non mi frega nulla, l’importante è che possiamo scopare se poi tu sai e ti va bene meglio, meno problemi per incontrarci.
Gli ho detto di si, ma ho voluto ribadirgli che tra noi non cambia nulla; io sono tua moglie e ti amo e tutto deve continuare come prima
Mi immaginai il sorriso ironico sul viso di lui.
E poi?
Abbassò il capo come solitamente faceva con me quando era in difficoltà : abbiamo fatto sesso.
Adesso come stai?
Bene; mi abbracciò e mi trascinò sul letto dove facemmo l’amore.
Dopo le chiesi: hai altro da dirmi?
Si, mi ha detto: visto che possiamo incontrarci quando vogliamo sei disponibile a fare qualche week end con me? Soli noi due lontano dalla citta dove possiamo “muoverci “ come vogliamo.
Cosa gli hai risposto?
Che te l’avrei chiesto e che dipendeva da te; cosa ne pensi?
Decidi tu, ti ho detto se condividi con me mi va bene quello che decidi tu e che ti fa stare bene
La situazione aveva un nuovo equilibrio . Riprese ad uscire con lui ed io obtorto collo mi “abituai” alla nuova realtà . Faceva sesso con lui, faceva l’amore con me o almeno lo speravo. Io dedicai ancor più tempo al lavoro.
Eravamo a tavola quando poco tempo dopo mi chiese se potesse fare il prossimo week end con lui
Mi diede fastidio ma le dissi di si, tanto era inutile, se lei voleva : si puoi, non mi dispiace, anzi un po’ si , ma non esagerare con queste richieste ed in un rigurgito di amarezza , se ti dicessi di smettere di vederlo?
Segui un lungo silenzio ; se me lo chiedessi lo farei . Era stato un silenzio troppo lungo e non avevo detto quelle parole con il tono opportuno e in modo convincente ,
Mi chiese: perché mi fai questa domanda lo sai che amo solo te .
Non so, mi pari diversa da prima, più lontana.
Si accaldò : non è vero, io non rinuncerai mai a te solo tu puoi lasciarmi.
Non ne ero così convinto. Continuammo a mangiare in silenzio; dentro di me ero uno strazio.
Nei successivi due mesi, domandandomelo, fece altri due week end con lui; poi, era l’inizio dell’estate, non mi domandò , fu più una semplice informazione di cui dovevo venire a conoscenza, sarebbe andata in vacanza con lui in Sicilia in un villaggio vicino Siracusa per una settimana.
Io accettai, non potevo fare altro se non mandarla a vaff per sempre. Questa era una ulteriore conferma dei miei dubbi: diceva che ero il suo unico “amore” ma anche a lui riservava alcune delle cose che dedichi solo al tuo uomo: le vacanze. Sarebbero stati giorni lunghissimi ma forse mi sarei abituato alla situazione.
Mi telefonava tutti e giorni per chiedermi se tutto fosse ok, Lei era ok .
Era tornata radiosa più che mai ; non le chiesi nulla della vacanza e lei non mi disse nulla come non fosse mai avvenuta
Un paio di settimane dopo il suo rientro stavamo scopando e sto venendo in lei quando improvvisamente si scosta e mi un fa pompino succhiandomi tutto. La sera dopo ho ancora voglia e glielo faccio capire , mi dice: ho un po’ di male dentro se vuoi? Mi abbraccia e mi fa una bellissima sega. Dopo mi domandai quale fosse il motivo del male ma non chiesi.
La volta successiva , stranissimo ,sono pronto a penetrarla che lei prende un preservativo, non so da dove; non ho mai amato il preservativo e poi prendeva la pillola. Non dico nulla e lei me lo mette; mentre sono disteso su lei e scopiamo con il preservativo mi fa interrompere e mi dice in un orecchio: lui vuole che smetta la pillola
Perchè? ( che domanda stupida, lo realizzai subito)
Vuole un figlio da me
Ero sconvolto, mi uscì: nooo, è pazzo, ma tu cosa vuoi fare che mi dici questo?
Lei: dipende da te
Non ho bisogno di pensarci, dico no , che non se ne parla neanche
Non capisco cosa stia succedendo ma non mi torna qualcosa, penso al preservativo che ho su. Mi scatta un dubbio: non è che l’hai già interrotta?
Il suo silenzio alla risposta mi spaventa e mi alzo dal letto e vado stralunato in soggiorno.
Mi raggiunge subito, è ridente: stupido era uno scherzo non farei mai una cosa del genere nemmeno se lo me chiedessi tu di avere un figlio da lui.
E’ stato lui a propormi questo per vedere come reagivi perché secondo lui sei un vero cuckold e un cuckold può accettare anche questo. Ma tu non sei un cuckold. Non capivo se questa fosse una affermazione o una domanda.
Non mi aveva convinto e mi resi conto di quanto fossero devastanti quando erano insieme. Una coppia pazza e perversa che avrebbe potuto fare del male agli altri oltre che a loro stessi, in particolare a mia moglie perché ritenevo che il punto debole della coppia fosse lei che alla ricerca della soddisfazione delle sue intime psicologiche esigenze venisse coinvolta ed agiva come voleva lui.
Sino ad allora una cosa in positivo era che non scopavano a casa nostra a dire il vero nemmeno a casa sua. Le avevo chiesto come mai non facessero sesso da lui visto che viveva da solo o da noi quando ero via Non mi sarei stupito, avevo inquadrato che anche lui aveva qualcosa di perverso che lo univa a lei. Quale miglior piacere per lui che scoparla nel letto dove dormiva con il marito? E forse sarebbe riuscita a convincerla facendole capire la perversione della cosa.
Mi disse che in realtà lui non viveva da solo, ma con una coppia di domestici e non voleva che loro sapessero gli affari suoi e che, per quanto riguardava casa nostra, lui effettivamente gliela aveva proposto ma lei si era sempre rifiutata. Pensai : per quanto ancora avrebbe resistito?
Ritenevo che il fondo del baratro fosse stato raggiunto purtroppo non fu così; un altro accadimento cambiò radicalmente in peggio il nostro rapporto.
Il tempo volò in quella situazione che cominciavo a sentire sempre più stretta e iniziava a farmi sentire insofferente. Speravo che la mia concretizzata, proposta potesse avere una durata limitata e un positivo risultato e che dopo un periodo di trasgressione lei comprendesse il suo stato e potesse tornare alla normalità di una moglie che amava il marito, ma mi ero un illuso.
I nostri rapporti sessuali erano diventati rari e anche quelli personali erano sempre più distanti. Nel poco tempo che eravamo insieme, solitamente a cena, i nostri discorsi toccavano tutto meno che quello che stava accadendo, c’era sempre meno feeling ed almeno da parte mia ero sempre meno interessato ad ascoltarla e ciò accadeva anche nei week end che trascorrevamo insieme.
Nonostante questo sentivo in fondo di amarla.
Fecero un altro week end al mare, era la settimana prima di Capodanno., Gratificandomi di una spiegazione non chiesta, mi disse che lo facevano perché lui non ci sarebbe stato per le festività di fine anno; sarebbe andato all’estero con degli amici ed allora in quel week end avrebbero festeggiato anticipatamente il fine d’anno. Mia moglie mentre mi diceva queste cose era molto serena come parlasse con la sua segretaria
Andarono, pensavo rientrasse a casa come al solito la sera della domenica, ma a tarda ora non era ancora arrivata. Mi stavo preoccupando quando arrivò un wats up: abbiamo fatto molto tardi ci fermiamo a dormire in un hotel lungo la strada domattina vado direttamente in ufficio ci vediamo domani sera.
Presi atto e neanche risposi al suo messaggio
La sera dopo rientrai a casa sul tardi pensando di trovarla ma non era in casa ;stavolta non mi preoccupai feci le mie cose e andai a dormire.
A tarda notte dei rumori mi svegliano, è lei che stava facendo la doccia. Provo a riaddormentarmi e la sento entrare nel letto e appoggiarsi alle mie spalle. Ti ho svegliato? Dormi?
Dico di no, che ero sveglio anche se non era vero.
Dice: mi sei mancato, e intanto allunga una mano prendendomi il pene. Io posso essere incazzato e deluso e per certi versi vorrei farle del male, ma quando la sua mano inizia a masturbarmi accantono tutto. Da mesi ormai i nostri rapporti sessuali sono al lumicino per non dire inesistenti ed io non ho mai trovato sfogo da altri parti o in alcun modo. La sua mano mi segava facendomi salire alla testa un’ondata di piacere. Lo faceva diversamente dal solito, teneva il pene stretto tra il suo indice e il suo pollice e muoveva la mano su e giù. Mi chiese con voce bassa e mielata : ti piace?
Non risposi, non c’era bisogno, il mio uccello duro parlava per me.
Ero pronto a scoparla, ne avevo voglia e mi girai. Mi disse : aspetta e portò la mia mano al suo pube; con mia sorpresa lo trovai depilato ,liscio . Non aveva mai tenuto un folto cespuglio ,lo teneva corto e ben curato, ma mai si era depilata totalmente.
Percepì la mia sorpresa e disse: a lui piace così.
Passai anche su questa provocazione e mi accinsi a congiungermi a lei, ma lei mi fermò.
No, mi spiace, non puoi entrare , lui non vuole. Ha detto che se faccio l’amore con te mi lascia e non voglio che accada .E’ un maiale, dice che i miei buchi sono solo per lui e per chi vuole lui anche se questo non sono d’accordo. Non posso fare l’amore con te a sua insaputa; lo sai che non so dire una bugia che mi becchi sempre e lui anche. Non saprei mentirgli e non voglio perderlo.
Però ha detto che posso masturbarti per adesso quanto e quando vuoi poi però potrebbe dirmi di non fare nemmeno questo, l’ultima parte la disse con tono smorzato, ma avevo ben compreso.
Se mi ami puoi accettare, io amo sempre te.
Pazza, era pazza.
Posso? Senza attendere la mia risposta cambiò l’impugnatore sul mio uccello prendendolo con l’intera mano e prese a muoverla su e giù in maniera lenta, anzi lentissima, tenendomi in uno stato di eccitazione costante.
Avrei dovuto forse tirami indietro, ma cosa sarebbe cambiato? Intanto mi godevo la sua mano sul mio uccello
Poi la mano si mosse più velocemente e con l’ altra mano andò a massaggiarmi i testicoli . Mi lasciai catturare. Avevo gli occhi chiusi e sentivo il piacere montare e dopo poco venni ; emisi tanto sperma che fini sul materasso . La guardai e pur nella penombra della camera vidi il suo sguardo che rivelava un senso di compiacimento; continuò a segarmi lentamente ancora per qualche secondo poi si girò e si mise a dormire. Era come se avesse goduto anche lei
Non è che da quel momento cambiasse chissà cosa, ma un conto è che fossi io restio a fare sesso con lei un conto è che lui le avesse imposto di non far sesso con me, suo marito.
Incassavo sempre nuove brutte situazioni, ma volli resistere , darle ancora un pò di tempo.
Lei diceva di non essere innamorata di lui e diceva che neanche lui lo fosse , ma io per tutto quanto accadendo mi rendevo conto che la stava portando completamente a se , se fosse perché innamorato o per godersela solo lui non posso saperlo, ma la stava plagiando; anche il suo abbigliamento era cambiato , non quello esteriore, ma quello intimo si. Lei è sempre elegante e femminile e c’è poco da cambiare se non vestirla come una battona ma questo diventerebbe impossibile almeno nell’ambito dell’ ambiente lavorativo ;come la facesse vestire diversamente lontano dall’ ufficio o durante i week end non posso saperlo.
Al mattino sapevo che l’avrebbe incontrato quel giorno anche se lei non me l’aveva ancora detto. Metteva le scarpe con il tacco più alto, quelle che prima indossava con me solo per le uscite importanti. Adesso che non tornava a casa per uscire poi con lui le metteva sin dal mattino.
Sapeva che io sapevo, ma se ne disinteressava.
Cambiò anche il suo intimo , si può dire non molto ma qualcosa cambiò per il piacere di lui.
A me piaceva e lei lo sapeva che mettesse le autoreggenti, dei reggicalze si era sempre rifiutata dicendo che fossero scomodi, ma le autoreggenti le metteva spesso se non altro nelle occasioni importanti come le scarpe con i tacchi alti; lo faceva per me diceva.
Per il resto indossava sempre dei coordinati: mutandine a culotte di seta ricamate e reggiseni della stessa fattura.
Ebbi modo di vedere il cambiamento di cosa indossasse come intimo quando usciva con lui poichè avevamo un bagno riservato alla nostra camera da letto e spesso lo usavamo insieme. Metteva calze con reggicalze e dei tanga il cui filo posteriore spariva tra i glutei ; il reggiseno era come il tanga , invisibile.
Solo a guardarla mi si drizzava, inutilmente, il pene. Lei se ne accorgeva e mi sorrideva, ma nulla di più.
Percepivo tutto quei cambiamenti come una strategia di lui per allontanarla sempre più da me e dalla sua normalità e avvicinarla a lui e ai suoi desideri.
Ebbi la controprova dei miei ragionamenti poco tempo dopo.
Era a letto con mia moglie quando lei con fare titubante mi disse: devo dirti una cosa o meglio fartela vedere. Mi spiace ma sono obbligata.
Prese il suo smart dolo in funzione camera e fece partire un video dandomi lo smart.
Ero curioso , riconobbi subito che il video era girato in casa nostra, nella nostra camera da letto.
All’inizio il video inquadrava il nostro letto vuoto e una voce diceva: oggi utilizziamo il tuo letto per scopare con la speranza che tua moglie rimanga pregna.
Nelle successive immagine c’era mia moglie a fianco il letto.
Lui le diceva : spogliati facci vedere come sei bella. Lei era vestita come da ufficio e guardando verso lo smart si tolse la giacchetta blu e poi si sbottonò e sfilò la camicetta e poi sganciò il reggiseno lasciando le grandi tette al vento. Dalle dimensioni dei capezzoli compresi che era eccitata.
Lui le disse : brava, continua.
Sganciò la chiusura della gonna lasciandola cadere a terra e rimase in reggicalze nere con calze nere e mutandine. Stava togliendo anche il resto quando lui la fermò: no togli solo le mutandine, tieni il resto come tu fossi una puttana.
Mia moglie fece un “brutto” viso, ma gli obbedì. Va tutto bene gli domandò lui?
Nonostante la tensione del momento sapendo che quel video sarebbe stato visto da me lei continuava a fare quello che voleva lui.
Notai dove era orientato il suo sguardo lubrico quando lui “entrò” nel video.
Aveva il cazzo eretto e non potevo non notare lo sguardo compiaciuto negli occhi di lei. Le si avvicinò tenendo in una mano il cazzo puntato verso lei.
Le disse : sei bellissima. Appoggiò il cazzo contro la sua pancia e con le mani giocò con i suoi capezzoli facendolo rotolare tra le dita.
Poi si stesero sul letto.
Avevo subito notato che non si vedeva il viso di lui. Il video era stato manipolato e la sua faccia era sempre coperta da un’ombra. E dall’inquadratura fissa sul letto vidi che lui prese a menarsi con lentezza il pene.
Sotto la sollecitazione delle sue mani vidi il membro crescere fino a diventare di una lunga dimensione. Ricordai cosa mia moglie mi avesse detto: più lungo del mio, ma più stretto. Effettivamente era molto più lungo del mio e non mi aveva detto che era completamente depilato e forse ciò lo faceva apparire ancora più lungo.
Mia moglie lo guardava . Lui le disse: preparalo tu e con una mano prese quella di mia moglie portandola sul proprio pene imprimendole un movimento di su e giù lasciandola poi continuare da sola. Vidi il pene di lui crescere ancora poi le disse: apri le gambe; fai vedere a tuo marito la tua figa prima che ci entri.
Mia moglie subito spalancò le cosce accontentandolo e potei vederla liscia pronta ad essere aperta. Poi lui si stese su lei che allargò le gambe per accoglierlo e si posizionò tra le sue gambe. Poi le disse: fai vedere a tuo marito come lo prendi. Mia moglie gli prese il cazzo con una mano guidandolo ad appoggiarsi sulle grandi labbra e poi lui spinse deciso penetrando a fondo.
Fu una sola entrata che le fece fare un lungo gemito di piacere poi ne usci , la baciò sul collo e sotto l’orecchio.
Le accarezzò la schiena e le natiche, poi l’afferrò baciandola con passione facendomi ben vedere come le lingue mischiassero la loro saliva.
Poi la spostò dal cazzo e si dedicò al suo collo e scese ai capezzoli turgidi, e infine ancora più giù fino all’ombelico e tra le cosce.
Mia moglie gemeva ,cercava di allargare ancor più le gambe permettendo così alla lingua di lui di muoversi proprio dove voleva lei.
Il suo volto tradiva il piacere e quando la sua bocca si soffermò sulla clitoride gli prese la testa con le mani premendola contro la passera come se volesse spingerla dentro.
Lui la accontentò utilizzando la lingua per darle quel piacere che desiderava poi all’ennesimo grido di piacere di mia moglie sollevò il capo ed il corpo da lei.
Lei: adesso scopami e allargò, per quanto possibile le gambe offrendosi impudicamente e vogliosa.
Lui: si Mo, ti voglio così.
(Bastardo, la chiamava come la chiamavo io nei momenti di passione, forse glielo aveva detto lei).
Ora sei pronta per essere messa incinta e tornò a sistemare il cazzo tra le sue cosce.
Dapprima lo fece scivolare su e giù tra le grandi labbra aprendo la via e facendola gemere di piacere.
Lei, presa, sollevava il bacino verso lui. Lo voleva; voleva il suo cazzo
L’accontentò. Penetrò sino in fondo facendola sobbalzare ed urlare parole sconnesse quando la punta del suo pene arrivò a fondo toccando sicuramente la cervice
Forza, le disse, allargati bene, lo devi sentire fino in fondo e prese scoparla velocemente.
Poi a mio uso e consumo le disse :dimmi che vuoi il mio sperma nella tua figa. Dillo che vuoi ti metta incinta su questo letto.
Mia moglie sbatteva “impazzita” la testa sul materasso e si muoveva come quando godeva intensamente.
Lui insistette: dimmi che vuoi rimanere incinta di me. Dillo.
Lei ,penso, inconsapevole: si, si , tutto quello che vuoi.
Si chinò e le prese un capezzolo tra i denti; glielo succhiava tirandolo in modo osceno
Ti piace, non è vero? Dai ancora un po’ e ci siamo e spingeva come un toro infoiato in lei
Mia moglie seguiva il suo ritmo andandogli incontro, lo desiderava. Lo capii ancora meglio quando dimentica di quanto stava facendo e del video che avrei potuto vedere la sentii dire: continua a parlarmi, fammi sentire sporca, insultami per quello che sto facendo in questo letto, il letto del mio matrimonio. Lui la accontentò
vuoi essere chiavata nel vostro letto e rimanere incinta del mio cazzo ;è vero? Vuoi godere ed essere riempita come una troia?
Lei: si, si, lo voglio, voglio tutto dentro il tuo uccello e il tuo sperma. Voglio che mi metti incinta adesso, ora, in questo letto.
Si vedeva che godeva immensamente.
Mise le gambe attorno alla schiena come per aprirsi di più e sentire il suo cazzo fino in fondo. La scopò con impeto e alla fine le mise le mani sotto le natiche ancorandola al suo cazzo . Le sue ultime “spinte” furono si violente che mia moglie non riuscì a tenergli le gambe intorno alla schiena e dovette divaricarle al cielo. Sembrò che stesse aprendola con un pestello di marmo per il mortaio. Mia moglie gridava non so se fosse solo piacere e infine gridò lui mentre la riempiva del suo sperma; poi la pompò alcune volte lentamente prima di cadere esausto al suo fianco.
Mia moglie era con il viso rivolto verso l’alto ed aveva ripreso a respirare normalmente. Era rilassata ,pareva non rendersi conto di come si fosse comportata.
Non avrei mai pensato di vederla comportarsi in quel modo.
Lui era appoggiato a lei e le mise una mano attorno la testa facendo poggiare sul suo petto in una romantica posa.
Gli occhi di lei guardavano il suo cazzo che seppure svuotato aveva una bella presenza e la sua mano, non so se su invito di lui, lo prese in mano iniziando una lente e dolce sega.
A seguire piegò la testa in direzione del cazzo e aprì la bocca per appropriarsi di quel cazzo che tanto piacere le donava.
Era persa nel godersi in bocca quel cazzo , mi sembrava incredibile.
In breve il cazzo tornò in stato da scopata e anche lui se ne accorse perché le disse: adesso scopami tu
Lei si mosse andandosi a sedere su lui e guardandolo in viso, aiutandosi con una mano si sedette facendolo lentamente penetrare nella sua passera.
Non so come fece ma si calò fino a che le palle di lui fossero a contatto del suo culo.
Come anticipando una sua domanda gli disse: si , è tutto dentro e comincio a cavalcarlo con movimenti verso l’alto e laterali.
Le sue tette sobbalzavano ad ogni movimento e lui si godeva sicuramente la vista di quella bellissima donna che gli strapazzava il cazzo.
Non durò molto; il viso di mia moglie si atteggiò prossimo al godere e continuando a cavalcarlo disse: sto venendo e poi la vidi fermarsi e poi piegarsi verso il viso di lui. In contemporanea vidi il cazzo di lui che si sfilava dalla vagina, era venuto anche lui, e lei stendersi sazia e felice su lui.
Mia moglie era stesa al suo fianco poggiata parzialmente sul suo petto e lui le carezzava la schiena con movimenti lenti e circolari mente immagino la coprisse di dolci baci; lei da femmina soddisfatta si faceva coccolare.
Poi la voce di lui ed il suo corpo si rivolsero allo smart che aveva ripreso tutto, teneva mia moglie stretta al suo fianco come fossero una vera coppia e disse allo smart , ossia a me, ti è piaciuto quello che abbiamo fatto nel vostro letto? Se è andata bene tra nove mesi avrete un figlio in più. Poi il video terminò.
Guardai senza parole mia moglie che volle giustificarsi: non è come appare, io ti amo quanto di più non si può, amo te, la nostra famiglia, il tuo modo di amarmi e come vivo con te.
Per me sei stato il primo uomo e continuo ad amarti come fosse ieri.
Io non parlavo, mi limitavo a guardarla negli occhi; occhi che tolse al mio sguardo quando continuò dicendo:
poi è arrivato lui ed abbiamo avuto dei rapporti sessuali per i motivi che ben conosci e nel frequentarlo è successo quello che mai avrei pensato potesse accadere.
La interruppi: vuoi dire che sei innamorata di lui? Come è possibile?
No, non è così, se così fosse ti avrei lasciato e sarei andata a vivere con lui.
Io, irato: e i nostri figli?
Lei: li avrei portati con me e comunque è una cosa che non esiste, sono innamorata di te e non ti lascerei mai ma vi desidero entrambi. Se vuoi sapere di cosa sono innamorata di lui è solo per come fa e mi fa fare sesso e non riesco a negargli nulla.
Nel silenzio che seguì mi girai e uscii di casa per prendere “aria”.
Quell’episodio si chiuse così.
Non rimase incinta ,mi confessò che continuava ad usare la pillola mentre lui era convinto del contrario
Arrivò infine il giorno di san Valentino, il giorno della svolta, lo ricordo come fosse ieri
Quel giorno, San Valentino, andammo con gli amici nel nostro piano bar preferito che è su un famoso canale, conoscevamo molti anche degli altri presenti. Stavamo cenando quando si avvicinò una persona e guardando Monica disse: ciao. La guardai, lei rimase interdetta a fissarlo senza avere nessuna reazione. Lui continuò come se io e gli altri non esistessimo: è un piacere vederti, come al solito sei molto bella, il tuo vestito è incantevole, ti ho vista quando sei arrivata.
Lo misi a fuoco e pensai fosse lui , il suo amante. Si, aveva ragione lei, dovevo averlo già visto.
Lei si alzò ed io anche e mi misi al suo fianco. I miei amici ripresero a parlare tra loro .Lui le aveva preso una sua mano e rivolto a me: sono Adr…. Ebbi un flash ,adesso mi ricordavo su lui. Quando l’avevo conosciuto fu un saluto velocissimo ,mi aveva colpito come somigliasse a Galliani e per assurdo che avesse lo stesso nome.
Ma il suo nome non l’aveva ancora completato che dissi: so chi è, grazie
Lo guardai bene non era un brutto uomo, era alto ed elegante, l’abito che indossava doveva essere su “misura”, era imponente, ma non rispecchiava certamente i canoni degli ex che mia moglie aveva avuto. Era alto ma non magro, anzi tirava al grosso, il viso non aveva nulla di particolare salvo il naso adunco e come il Galliani teneva il cranio liscio senza capelli. Si percepiva che fosse un uomo di potere. Mi accorsi di non essere per nulla imbarazzato in sua presenza; tante volte avevo pensato alla possibilità di incontrarlo chiedendomi come sarebbe stata la mia reazione. Ero freddo e distaccato come quando valuto un investimento; il contorno, le soggettività non mi toccano, sono le oggettività che considero in quei momenti e in quel momento mi sentivo come fossi al lavoro.
Forse fu colpito dalla mia imperturbabile freddezza e sicurezza che sembrò meno sicuro. Scambiammo qualche frase di circostanza e poi si allontanò, ma mi rimase un pensiero a cui non resistetti.
Mi sentii di testare “pesantemente” mia moglie. Volevo vedere come avrebbe agito.
Lei ,dopo che si fu allontanato, continuava a guardami aspettando forse che le dicessi qualcosa su lui. Quello che dissi la sorprese, pensavo alle cose che mi aveva raccontato, alle insane voglie che gli venivano quando era con lui
Le dissi : vai pure a parlare un po’ con lui se vuoi.
Mi guardò stupita e come purtroppo non speravo disse : davvero vuoi?
Io: se vuoi tu qual è il problema ? Solo stai via poco non farmi fare figura di merda con gli amici.
Andò.
Quel poco durò un quarto d’ora e stavo andando a cercarla quando tornò da me giustificandosi : scusa c’era molta gente al bar ed abbiamo perso tempo, poi mi si avvicinò e mi diede un bacio con la lingua, sentii un sapore particolare.
Si era verificato quanto maledettamente avevo temuto; era sapore di sperma, gli aveva fatto un pompino. Mi accorsi che mia moglie guardava alle mie spalle, mi girai. Lui ci stava guardando sorridendo; avevano concordato tutto, persino il bacio. Erano ambedue malati “ sessualmente” anche se la vera malata era mia moglie ,lui era un dominante; ecco perché stavano bene insieme.,
Il bastardo sorrideva; mia moglie gli aveva appena fatto un pompino, aveva bevuto il suo sperma e me lo aveva fatto sentire.
Ribollii , guardai mia moglie dissi: ho capito tutto e il mio tono diceva tutto. Abbassò lo sguardo.
Una sua personalità soffriva l’altra ma non si poneva limiti; era una cosa che ormai avevo ben presente
Verso fine serata stavamo lasciando gli amici per tornare a casa quando la vidi guardare il cellulare . Guardò il cellulare, guardò me? Dissi cosa c’è? .
Disse: è lui
Cosa vuole?
Mi ha chiesto se vado via con lui.
Solo il fatto che me lo dicesse mostrava la sua voglia e il suo stato d’animo, non feci una piega: dissi vai.
Rispose : se vuoi, come se fossi io a mandarla. Non fiatai , era inutile.
Ci pensò un istante e poi disse: non voglio ci vedano andar via insieme
Le dissi cosa fare. Mentre andavamo verso la nostra auto mi disse: se ti dispiace glielo dico e non vado.
Le dissi con ironia da mal di stomaco: ma no, è solo la notte di San Valentino e tu hai voglia di scopare bene con un altro che non sono io, tuo marito.
Si morse le labbra e stava forse per dirmi che non andava, ma la anticipai, tanto non avrebbe scopato con me: adesso vai, quel che è detto è fatto
Mi guardai attorno e vidi lui andare verso la sua auto.
Salimmo sulla nostra e partimmo, mi accostai nella prima rientranza lungo la strada, lui si affiancò. Lei prima di uscire dall’auto mi diede un bacio sulla guancia e mi disse scusa , ma…. Capii che era l’altra in quel momento, non mia moglie.
Scese dalla macchina e salì sull‘altra ; volevo vedere se si baciassero in mia presenza.
Se c’era una cosa che mi faceva star male era pensare alle labbra di lui che si poggiavano su quelle di lei. Sin da quando mi disse del loro primo bacio soffrii di questo.
Può essere assurdo mi fa più male pensare che si bacino che pensarli scopare.
Persino le puttane non si fanno baciare ; è il gesto intimo che fai solo con la tua donna o con il tuo uomo.
Ebbe o ebbero il buon senso di non farlo.
Rientrò a tarda notte. Ero sveglio ma finsi dormire. La sentii andare in bagno e poi venire a letto. Si mise vicino a me mettendo una mano sul mio fianco come volesse unirsi a me come solitamente faceva da quando era mia moglie, ma quella donna era ancora mia moglie? Non mi mossi.
Da quella sera/notte in me cambiò qualcosa; ero diventato uno che sa ma che non accetta più quella situazione e che vuole cambiare.

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