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Storia di Veronica – capitolo 1

By 29 Dicembre 20202 Comments

Il mio nome è Veronica, sono una ragazza di 34 anni. 

Ero e sono una ragazza magra, purtroppo con poco poco seno, non arrivo alla seconda, ma compenso con delle belle gambe e un sedere che fa invidia a tutte. 

Capelli castano chiaro quasi biondo, viso da fotomodella con due occhi azzurrissimi e delle labbra perfettamente intonate. 

Ho avuto un’infanzia normale, fidanzatini e prime esperienze. Poi sul lavoro a 20 anni conobbi il mio attuale compagno. Pensavo non sarebbe durata, la vedevo come una cosa provvisoria.. avevo bisogno di qualcuno in quel momento, e c’era lui.. Invece il tempo passò e arrivai ai 27 anni così, essenzialmente insoddisfatta, e non innamorata. Decidemmo che era ora di dare una svolta alle nostre vite, e poco dopo naque il mio primo figlio. La situazione dopo il primo figlio non migliorò affatto, anzi, convivenza e ruolo da madre acuirono tutti i problemi. Tirammo ancora avanti, io ero sempre ammirata ma adesso non ero più la ragazzina più carina della classe. La cosa iniziava a pesarmi, c’erano ragazze più giovani e disponibili, io ero bella ma tra figlio e compagno, i ragazzi e gli uomini mi giravano al largo.. A 32 anni conobbi un giovane collega..  provai a provocarlo in tutti i modi ma lui niente, non era interessato. Delusa decisi che ormai ero una sciura, potevo solo fare altri figli.. e così fu. Arriviamo così ai tempi del covid 19 

In questi giorni rinchiusa la pressione si è fatta sempre maggiore. Litigi, sfoghi.. ogni cosa va puntualmente a rotoli. Per dare un senso alle giornate ho iniziato a fare ginnastica a casa, cosa che non facevo da anni. Il mio compagno si limita a fumare e fare grigliate sul balcone. E’ ingrassato anche.. Io no, ho una missione visto che non posso fare niente. Voglio che il mio corpo si riprenda da queste due gravidanze e da questo torpore. E fu così. Magra ero già, mi bastava “rassodarmi”.. In breve tempo decido di mettermi a fare esercizi di ginnastica seguendo un videocorso su internet.. non pensavo ma stavo davvero meglio! 

Fase2, ora posso uscire, ho iniziato a correre. Non l’avevo mai fatto. Devo uscire e questa è la scusa migliore possibile. I bambini staranno per un’ora col padre, che diamine non li considera mai. 

Per correre mi sono procurata un completino composto da top elasticizzato, che lascia scoperta la pancia, e dei leggingattillati.. molto o forse troppo, la taglia è un pelino stretta ma tanto devo rassodarmi no? Metto delle mutandine sottili perchè non voglio che si vedano sotto. Raccolgo i capelli in una coda. 

In genere parto con la mascherina, si vedono solo i miei occhi azzurri, e gli uomini che incrocio mi mangiano con gli occhi.  

Sarà il mio completo da corsa? Li vedo guardarmi mentre arrivo, il mio piccolo seno con i capezzoli turgidi..  

sento i loro sguardi su di me, li becco a guardarmi il sedere quando mi giro. I leggings in realtà tendono a diventare un  trasparenti… Due mesi di esercizi e ora la corsa.. sono stata brava, e modestamente mi è venuto proprio un gran bel sederino! Mi piace sapere che i maschi lo apprezzino, lo desiderino. 

Oggi si ricomincia ad andare in ufficio, 3gg a settimanaRicominciamo le levatacce mattutine. Mi guardo allo specchio mentre mi vesto: sono una donna ormai, nel mio completo da ufficio, camicetta bianca senza scollo, trucco perfetto, gonna attillata al ginocchio. Una gran bella gnocca ammetto. La gonna stretta disegna perfettamente il mio sedere e la mia vita stretta. Mi guardo e mi vedo bella ma triste: amo i miei figli, ma non il mio uomo. Il mio lavoro non mi piace. Almeno guadagnassi bene.. almeno guadagnasse bene lui.. e invece questa casa l’abbiamo comprata solo con un mucchio di debiti. Non faccio una vacanza decente da anni. Mia sorella è sempre in giro per il mondo col fidanzato, manco a dirlo a lui i soldi non mancano affatto. 

Per rilassarmi continuo a correre la sera. Buone abitudini non si cambiano. Stasera prima della doccia mi sono fatta delle foto col telefono, nel mio completo, in tutte le angolazioni. Mi valorizza. Ho anche fatto qualche scatto senza veli.. sono molto soddisfatta del mio corpo, seno a parte. Ho sempre avuto problemi col mio seno, prima misura. Ho provato a dire al mio compagno che vorrei fare un intervento di aumento, ma si è solo arrabbiato. Con le mie amiche (nella stessa condizione) avevamo già pianificato tutto, il chirurgo ci faceva anche lo sconto di gruppo.. rimarrò solo io senza tette. Lo odio, lo fa apposta perché sa che con le tette qualsiasi uomo mi vorrebbe. 

I giorni passano monotoni, pochissima gente in giro, lavorano tutti da casa tranne me a quanto pare. Una sera mentre torno a casa dalla corsa, si scatena un temporale. Sono tutta inzuppata. Ad un semaforo un uomo nella macchina mi fa cenno dal finestrino di andare da luiIl finestrino è abbassato, lo guardo e mi fissa negli occhi. Mi dice pss ehi bionda. Lo ignoro. Di nuovo mi chiama: bionda. Esce il verde e inizio ad andare. Mi si affianca. “Ehi ma dove vai sotto l’acqua, vieni che ti do un passaggio. Sono tentata. È pure un bel ragazzo. Facciamo questa follia. Mi avvicino: “ciao, ma sono tutta bagnata, i sedili?” 

“non preoccuparti dei sedili sono in pelle, e poi preferisco aiutare una bella ragazza.. bagnata”. 

Sorride e quindi decido di salire, il doppio senso mi ha fatto ridere dopo tutto. 

Ciao mi chiamo Franco. Piacere, Veronica. 

Allora dove ti porto? 

Abito xxxx 

Caspita, lontano! Una bella corsa da qui.  

Eh già! Mi tengo in forma. 

Si vede.. si! 

Lo vedo un po’ distratto, continua a guardarmi. Mi guardo. Ho i capezzoli duri che puntano il top, il leggings bagnato completamente.. incollato al monte di venere, mi sembra quasi mi si possano vedere le labbra della vagina.  

Allora Veronica, ti piace tenerti in forma vedo.. 

Eh si sai, dopo due gravidanze, devo tenermi per forza in forma 

Caspita! Due gravidanze? Ma non si vede proprio, sei veramente tonica. 

Mi mette una mano sulla coscia! La cosa mi paralizza. 

Non dico nulla così inizia a muovere la mano su e giù. 

Anzi.. proprio soda..  

Piove sempre fortissimo e siamo in silenzio a un semaforo. La sua mano è passata sull’interno coscia ora. Chiudo gli occhi. Le sue dita mi passano sul leggings, arrivano sulla pancia scoperta.. lentamente salgono sul seno. Inizia a giocare col capezzolo, sento i brividi nella schiena e calore la sotto 

Sento l’auto ripartire ma rifermarsi dopo poco. Apro gli occhi e siamo in un grosso parcheggio deserto, nei pressi di un cimitero. 

Devo andare a casa Franco..  

Solo 10 minuti dai.  

Non rispondo, non so nemmeno io cosa sto facendo. Mi sento calda, ho voglia di qualcosa che non provo da tempo. 

L’auto si ferma più lontano possibile dalla strada, dietro qualche albero. 

Ci rilassiamo un  Veronica? 

Non rispondo, richiudo gli occhi, la sua mano mi accarezza il viso, poi il collo, infine si impossessa con le mani dei miei seni, massaggiandoli. Dalla mia bocca esce un gemito. 

Ora sento che sta cercando di sollevare il top.. alzo le braccia istintivamente, così me lo sfila. Sono a seno nudo. Di nuovo le mani, giocano co i miei capezzoli. Poi sento la sua bocca , apro gli occhi e lo vedo chino su di me, mi sta succhiando un capezzolo. Le sue mani mi spostano dal sedile e mi tirano a lui, ora mi tiene la schiena mentre continua a leccarmi i seni. Mi bacia il collo mentre le mani scendono, fino a stringermi il sedere. Vagano alla ricerca del mio corpo, dai seni al sedere.. si infilano sotto i leggings da dietro, alla ricerca della mia intimitàche non riesce ovviamente a raggiungere data la posizione. Ma non si arrende. Mi sposta e in qualche modo si fa strada davanti, tra le gambe. La sua mano è posata sul mio sesso, sotto i legging, ma sopra al perizoma , mentre iniziamo a baciarci. In pratica sono a seno nudo, inginocchiata su un sedile e sto baciando uno sconosciuto che mi tiene una mano in mezzo alle gambe. 

Poi mi fa sdraiare, abbassando leggermente il sedileCerca di tirare giù i leggings e il perizoma. Le mie mani si fermano sulle sue. 

No dai.. 

Come no, lo so cosa vuoi, lasciami fare.. ti piacerà vedrai. 

Gli lascio le mani e sollevo il sedere, e in un attimo mi trovo con i leggings alle ginocchia. Nuda, vedo la sottile striscia di peli che ho tenuto sul pube. 

Sei bellissima. E si fionda su di me. Ci baciamo mentre la sua mano inizia ad accarezzarmi il sesso 

E che bella figa che hai.. bella e bagnata.. 

Le dita scorrono fra le grandi labbra. Vorrei solo essere posseduta, sentirlo spingere dentro di me. Il mio bacino smuove alla ricerca delle sue dita, apro le gambe al massimo. Se mi fosse saltato addosso lo avrei lasciato fare, invece improvvisamente lo sento scendere con la bocca. Inizia a leccarmela, passando la lingua su e giù e stuzzicando il clitoride. 

Ooohhh ti prego.. fammi godere 

Sento che ho bisogno di essere penetrata. E infatti dopo poco, finalmente sento le sue dita affondare dentro di me. Muovo il bacino, lui muove le dita.. dopo pochi istanti, vengo. Mi lascio andare sul sedile qualche istante. Quando lo guardo vedo che se l’è tirato fuori, è durissimo e si sta facendo una sega guardandomi.  

Che ne dici ora Veronica se.. insomma, potresti toglierti del tutto i leggings.. 

Mi vorrebbe scopare insomma.. ma ormai non se ne parla! Mi tiro su i leggings e glielo prendo in mano.  

Dovrai accontentarti di questo.. mi spiace! 

Stavolta è lui a rilassarsi mentre io inizia a muovere su e giù il suo arnese duro. Lo guardo con i miei occhi blu mentre mi avvicino sempre più. Sono a pochi centimetri, lo sento fremere dal desiderio.. Vorrebbe che glielo succhiassi, lo so. Lo lascio in attesa un po’, poi improvvisamente accolgo la sua cappella in bocca e inizio a succhiarlo.  

Ohh siii.. succhiamelo.. così 

Con la mano accompagna il movimento della mia testa, senza esagerarePoi inizia ad accelerare.. vorrei liberarmi, non voglio berla. Ma non faccio in tempo. 

Ahhhhhhh siiii bevi 

Mmmmmph  

Mi esplode in bocca, riempendomela di sperma. Apro lo sportello e sputo fuori, non mi è mai piaciuto il sapore dello sperma.  

Mi rimetto il top mentre lui si sistema. 

Portami a casa per favore. 

Ci rivedremo Veronica? 

Non so Franco, non credo. 

 

Questo è stato il mio primo tradimento.  L’inizio di una trasformazione. 

 

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