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Racconti EroticiTradimento

Tradimento scoperto sul cellulare – 3

By 28 Novembre 20223 Comments

Tradimento scoperto sul cellulare – Parte 3

Questo racconto è tratto liberamente da fatti realmente accaduti, rielaborati con fantasia dell’Autore, e collocati in uno scenario liberamente disegnato senza riferimenti a personaggi e luoghi determinati..
Ogni diritto di autore, compreso quello di riproduzione (in tutto o in parte) è strettamente riservato all’avente diritto.
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3. Quando il sesso si fa stellare

Mi ero appena nascosto, quando li sentii muoversi e camminare abbracciati verso la (nostra, si fa per dire) camera da letto matrimoniale passando nel corridoio innanzi al rientro dove si trovava la stanzetta dove ero nascosto. Erano eccitatissimi e concentrati nella loro nuvoletta di piacere.

Dall’uscio socchiuso della stanzetta ripostiglio dove mi trovavo vedevo la camera ed il grande letto fresco ed invitante, con il lenzuolo superiore calato in fondo insieme al copriletto.

Mia moglie si tolse il reggiseno e le micro mutandine che ancora indossava, mentre lui si disfava dei boxer che costituivano il suo unico indumento. Lei si butto di schiena sul letto, allargò le lunghe gambe a compasso, sorridendo ed invitandolo: “Adesso scopami, voglio il tuo cazzo dentro di me.”

L’amante non si fece pregare ulteriormente, salì sul letto, mettendosi tra le sue gambe. Si piegò a succhiarle i capezzoli ritti delle sue tette che afferrò con le mani, impastandole mentre le leccava le aureole, alternando piccoli morsi sui capezzoli duri e ritti di Maura, per poi afferrarli e stringerli con le dita, come se mungesse le mammelle di una vacca.

I mugolii di approvazione che riceveva da mia moglie lo incitarono e scendere sulla sua fica per un’altra generosa leccata che le lasciò uno strato di saliva, che appoggiandovi sopra il cazzo come un pennello, sparse sulle labbra della figa, passando la punta del pene su e giù per la fessura che, finalmente, lo accolse, quando lei si spinse con il bacino contro di lui, facendo entrare il suo pene dentro con una specie di osceno risucchio. Maura emise un gridolino di piacere mentre il cazzo di Andrea entrava agevolmente in lei, e finì con alzare e serrare le lunghe gambe abbronzate intorno alla sua schiena.

Erano ormai uniti saldamente dai loro sessi mentre le bocche erano appoggiate l’una sull’altra.

Era come assistere ad una perfetta scena erotica e di alta pornografia, persino affascinante. solo che quella donna sotto a quell’uomo che la scopava era la mia compagna di vita. Provavo una strana eccitazione nel seguire l’azione combinata dei due corpi.

Lui iniziò a muoversi dentro di lei con il bacino spingendo il cazzo dentro e fuori, mentre lei accompagnava con leggeri movimenti delle anche quell’ancestrale rito di accoppiamento. Andrea accelerò il ritmo; la scopava sempre più forte e veloce. Mia moglie parlava in modo incontrollato, offuscata dal piacere intensissimo che provava, e continuava a ripetere: “si, cosi, scopami così, non smettere, continua, non smettere.”

Andrea la penetrò per un bel po’ così, alternando ritmi veloci a periodici rallentamenti, come se volesse portarla sull’orlo dell’orgasmo, impedirle di godere, per poi riprendere il trattamento. I corpi dei due amanti si coprivano di sudore per l’intensità e durata dei movimenti.
Poi il ritmo divenne forsennato e, infine, lui si fermò, quasi immobile, compiendo solo contrazioni dei fianchi mentre il cazzo era interamente penetrato nella fica di lei: si stava svuotando della sua sborra dentro di lei, che lo accoglieva sottomessa ed appagata.

Il momento dell’accoppiamento si era compiuto e lui lentamente si sfilò da lei, con il cazzo che, ormai moscio e svuotato emerse dalla fica con filamenti di sborra e muco. Si lasciò andare sul letto, supino, accanto a mia moglie, accarezzandola e baciandola. Si scambiarono alcune affettuosità e poi lui le chiese di prendere il suo membro in bocca, per assaggiare i loro umori.

Vidi mia moglie sollevarsi su un fianco, con un’espressione soddisfatta, piegarsi ed iniziare a baciarlo e leccarlo sul petto fino all’ombelico, infine si spinse ancora più giù scivolando con la bocca gelatinosa di saliva fino al suo inguine, dove, senza usare le mani, gli prese in bocca il glande, leccandolo per bene dagli umori, per poi imboccarlo tutto e succhiarlo con passione e dedizione. Lo rilasciò solo quando fu lucido, pulito da tutti gli umori che lo ricoprivano.

Andrea esprimeva la sua approvazione, lodandola come una grande pompinara.

A questo punto, mi sentii la testa leggera. Quasi un mancamento, per la tensione provata, un misto di malsana ed incontenibile eccitazione, mescolata al dolore profondo di avere perso mia moglie.

Dopo quello che avevo osservato e filmato, quella donna che avevo amato e pensato che fosse incondizionatamente divenuta una cosa unica con me si era trasformata in un altro essere, che non provava più interesse per me, perché posseduta dal suo amante in modo completo. E chissà quante volte lo avevano fatto insieme, sino a stabilire una perfetta coordinazione.

Se avevo pensato di coglierli in flagrante mentre facevano sesso per creare spavento e timore, affermando le mie ragioni, invece mi ero trovato a filmare scene di un sesso famelico, istintivo ed animalesco che indicavano un affiatamento incredibile, travolgente, che non avevo osato disturbare.

Quello era un amore primordiale, che mi annichiliva per la sua intensità. Chi ero io per pensare di interromperlo ?

Con la testa piena di quei confusi pensieri, l’unica cosa che potevo fare era di prendermi una pausa e riordinare le idee.

Mi ritirai lentamente dalla porta della camera, ed arretrai sino in salotto, protetto dalla penombra. Giunto alla porta, con la telecamera in mano, mi mossi silenziosamente per aprirla e poi richiuderla senza fare rumore, uscendo sul pianerottolo.

Presi l’ascensore, scesi fino al garage interrato ed uscii da lì per raggiungere la mia auto.

(continua)

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