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Un frammento il 30 dicembre: non è Natale, non è Capodanno, è una festa solo nostra.

By 5 Gennaio 2022No Comments

Non tutti possono far festa seguendo il calendario. Dovevano essere due settimane di grande libertà ma alla fine, si sa, le Feste sono sempre complicate da gestire per chi vive di momenti “rubati” alla quotidianità. Questo non ci ha spaventato dal ritagliarci i Nostri attimi di libertà, per volerli in qualche modo definire, ma non è solo quello. E così si può festeggiare il Natale, anche se con qualche giorno di ritardo. Ma non importa, perché non è importante il Quando ma il Come.

Il “frammento” Visto da LEI:
Non ti vedo da poco più di una settimana, solo una settimana ma già mi manchi terribilmente.
Arrivo e ti trovo lì che aspetti, che aspetti me. Mi vieni incontro, mi abbracci e mi baci mentre i nostri occhi urlano “finalmente”.
La voglia di relax, di staccare dal solito tran-tran quotidiano è tanta, ma ancora di più è la voglia che ho di te ed è così che in un batter d’occhio passa tutta la stanchezza, svaniscono i pensieri e tra le bolle dell’idromassaggio rimane solo la voglia di averti.
Finalmente posso accarezzarti, finalmente posso baciarti, finalmente posso viziarti… e ti stringo forte mentre vorrei urlare al mondo: “lui è mio”. La tua pelle, il tuo profumo, ore a far l’amore e poi io e te… abbracciati sul letto, ancora sopraffatti dal piacere e già con la voglia di ricominciare. Perché sì, io e te ricominceremo sempre, perché io e te non ci perderemo mai un momento insieme.
Ed ogni tanto mi fermo a pensare ai nostri frammenti e a come i nostri incontri siano sempre più intensi, più intimi e di come diventi sempre più difficile spiegare con le parole cosa tu sei per me. Sei libertà, sei passione, sei tutto quello che aspetto quando non ci sei, tutto ciò che io possa desiderare. Ringrazio questo 2021, che è stato per me un anno importante, di grandi cambiamenti e che mi ha regalato tanto…e tu indubbiamente sei tra i regali più belli. Buon 2022 a noi!

Il “frammento” visto da LUI:
Avevamo detto che sarebbe stato il nostro Natale. E il mio regalo arriva subito, sei Tu. Ti sei anche “infiocchettata” per l’occasione, per strappare un sorriso che portasse via già da subito tutto lo stress di quelle giornate così pesanti. Ma fiocco o meno non importa, perché il regalo, come detto, sei Tu, che rubi ore al Tempo per trascorrerle con me, solo quello è l’importante.
Come al solito l’orologio corre veloce sotto i vari modi di esprimersi del piacere, che siano dolci carezze, baci profondi o più intensi attimi di godimento fisico, dove i corpi si uniscono in profondità per portati a godere. Ancora e ancora una volta. E poi di nuovo, per poi prendere fiato e poi ricominciare. E sentirti, e vederti così è per me felicità allo stato puro, che renderà tanto più intenso il momento in cui finalmente anche io arriverò all’estasi.
Oggi abbiamo scelto di essere un po’ cattivi, lasciando vedere ad altri la nostra furia amorosa e provocando quegli sguardi che ti bramano, quelle mani che vorrebbero intrufolarsi dove chiaramente non si può, quelle labbra morsicate da chi vorrebbe far a cambio. Abbiamo acceso così il nostro gioco erotico, facendogli partecipi di quel che non potevano avere, per aumentare ancora di più quel senso di possesso che sappiamo non possiamo esprimere tutti i giorni.
“È mio”, “è tuo”, parlando del corpo, diventano a poco a poco “sei mio”, “sei mia” e queste frasi si rincorrono, sussurrate come piuma all’orecchio o gridate con l’accentuarsi dell’amplesso. In questo pazzo 2021 le stagioni sono passate, tu sei restata, facendo evolvere qualcosa di speciale che fatichiamo a definire, che ci fa dimenticare tutto il resto, anche se un solo frammento alla volta. E che cresce nell’attesa di metterne assieme un altro, il primo del nuovo anno.

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