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Racconti Trans

07 – la villa sul lago

By 22 Settembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Apro la mia posta elettronica e trovo un messaggio di FB, organizzatore di incontri fetish e sadomaso, che mi invita ad un party sul Lago, nei pressi di Novara, la festa è riservata unicamente a coppie, con richiesta di confermare per telefono o mail la presenza e con l’occasione fornirà tutte le istruzioni, indirizzo, ecc.. Al momento penso subito che mi abbia inviato il messaggio per errore.
Lo chiamo al telefono
‘Ciao caro sono Julia’
‘Julia che sorpresa! Mi chiami per il party sul lago?’
‘Si proprio per quello, pensavo me lo avessi mandato per sbaglio, l’invito è solo per coppie, io che c’entro?’
‘Tu c’entri, eccome se c’entri’ Inizia a darmi le spiegazioni. La festa si terrà in una villa sul Lago, l’invito è esclusivamente per una decina di coppie al massimo, invito mirato. L’organizzatore è un personaggio abbastanza noto per cui ha chiesto a lui di provvedere agli inviti. E’ stato anche un paio di volte a qualche incontro della domenica pomeriggio, nel club privè gestito dai miei amici, era insieme alla moglie, indossavano una maschera per non farsi riconoscere. E’ lì che mi ha notata.
‘C’erano anche quando hai presentato tu la festa, qualche mese fa, ricordi?’
‘Si quando ho presentato ricordo, non mi ricordo però di una coppia in maschera, qualcuno con una maschera di cuoio però ricordo che c’era, ma come mai gradirebbero la mia presenza?’
‘Mi hanno chiesto se sei una mistress, sapendo che a te piace il ruolo gli ho detto che lo sei, lui è uno schiavo totale, la moglie un po’ uno, un po’ l’altro’
‘Bè è vero, ma sai che non esercito in pubblico’
‘Non preoccuparti tesoro, non so quante coppie verranno, non penso tutte, sarà una festa privata, per chi viene da lontano, come te, c’è anche la possibilità di pernottare nella villa, cerca di venire, farebbe piacere anche a me rivederti’
‘Farò il possibile, comunque se vengo verrò in coppia, ho un ‘compagno’ ora, preferirei venire con lui’
‘Non c’è nessun problema, basta che sia dell’ambiente’
‘Lo è, lo è, lo conosci anche tu, ma non chiedermi chi è ora’ e mi metto a ridere, sarcastica nella mia riservatezza.
‘Ok non chiedo nulla’ ride anche lui ‘Aspetto una tua telefonata di conferma, così ti dico indirizzo ed orario ‘
Il fine settimana mi vedo con Fabri, andiamo in un privè, gli dico della festa chiedendogli la cortesia di accompagnarmi. Certe situazioni piacciono anche a lui. Accetta.
Richiamo FB al telefono. Confermo la mia presenza, non sarò sola. Mi scrivo tutte le indicazioni. Appuntamento per le 13,00, buffet, dalle 15,00 alle 20,30 il party. Per chi si fermerà la notte è prevista anche una cena.
Passano tre settimane. Il giorno della festa parto da casa abbastanza presto. Sono vestita abbastanza classica. Una camicetta ed un paio di jeans, tutto l’occorrente in una borsa da viaggio. Esco al casello, vicino a casa di Fabri, parcheggio la mia auto e partiamo con la sua. Le indicazioni sono precise, difficile sbagliare strada. Alle 12,30 siamo di fronte al cancello della villa. Suono il campanello, mi presento, ci aprono. Circa 300 metri separano il cancello da un piazzale. Ci sono già alcune macchine. Tutte le persone sono nel piazzale. Mi viene incontro FB, con i padroni di casa. Me li presenta. Si lui è un volto noto.
‘Julia è un vero piacere averti qui’ baciamano, è un vero signore, la moglie mi riceve scambiandoci baci sulle guance ‘Eri la prima della lista degli invitati, te lo ha detto FB?’
‘Non mi ha proprio detto che ero la prima della lista, ma che ci tenevate molto ad invitarmi si, me lo ha detto chiaramente’ sorrido, contenta per il loro interesse nei miei confronti.
FB saluta anche Fabri, si conoscono, come gli avevo già preannunciato. Si presenta anche ai nostri ospiti. Raggiungiamo il resto del gruppo. C’è anche Spina, il mio carissimo amico gestore del privè di Milano, è stato invitato anche lui, assieme alla sua bellissima moglie, Iris. Ci abbracciamo e ci scambiamo un bacio sulle labbra, contentissime e sorprese di vederci, la lista degli invitati è stata mantenuta riservata. Conosco altre due coppie dei presenti, una di Mantova, lei mistress e lui schiavo, un’altra della provincia di Milano, quasi sempre presente alle varie feste, lui master e lei la sua schiava. FB è accompagnato da una sua amica, che non conosco. Ci presentano anche le altre due coppie. Ne manca solo una. Suonano al cancello. Con un portatile risponde il padrone di casa, apre, ci raggiungono. Ultima presentazione. Anche la coppia nuova arrivata è la prima volta che li incontro.
Entriamo nella villa, tutti insieme. Solo un’altra coppia si ferma, come noi, per la notte. La padrona di casa ci accompagna alle nostre stanze, per depositare il bagaglio. Prima uno spuntino. Già pronto nel salone. Resto affascinata dalla casa, un arredamento essenziale, di gran gusto, un immenso giardino sul retro a ridosso del lago. La grande tavola nella sala da pranzo è ricca di una vasta serie di spuntini, di varia natura. Non hanno di certo badato a spese. Mi limito ad assaggiare un paio di tartine con salmone, caviale e foie grasse, un bicchiere di ottimo vino bianco, fermo. Per chi non pernotta è stato messo a disposizione uno studio per cambiarsi. Iris e Spina seguono me e Fabri nella nostra stanza. Ci sistemiamo innanzitutto il trucco, accentuandolo molto, usufruendo del bagno. Aiuto Iris ad indossare un harness in cuio che le copre esclusivamente l’inguine, lasciandogli i seni completamente scoperti. Mentre si infila i suoi stivali mi vesto. Autoreggenti, stivali fino al ginocchio. Perizoma e reggiseno. Un vestito nero in latex, con lacci alla schiena, che lasciano intravedere tutto, dal collo alle natiche. Iris mi aiuta ad allacciarlo. I due uomini sono già pronti, stanno chiacchierando sul letto. Spina, come al solito, in totale nero, pantaloni di pelle e camicia. Fabri solo pantaloni in pelle e petto nudo. Scendiamo insieme nel salone principale. Ci siamo tutti. I nostri ospiti ci mostrano un’altra sala. E’ attrezzata per il sadomaso. Illuminazione prodotta esclusivamente da candele, in ogni angolo, su ogni parete. Una croce di Sant’Andrea, ganci e catene che pendono dal soffitto, da una parete, altra attrezzatura. Fruste, lunghe, medie, corte, frustini da cavallo, manette, catene, collari ed altro, in bella mostra, appesi sopra una spalliera svedese. Ci guardiamo tutti intorno per prendere confidenza con l’ambiente. Un paio di coppie iniziano a giocare fra di loro. Il suono di quale frustata comincia ad spezzare il silenzio.
Il padrone di casa mi si avvicina, cammina a quattro zampe, indossa esclusivamente un perizoma nero. Le braccia e le gambe sono coperte per metà da strisce di cuoio e lacci. Il viso è coperto da una maschera con a capo una crine di cavallo. La bocca è totalmente coperta dalla maschera. Può vedere solo grazie ad una serie di minuscoli fori all’altezza degli occhi. La sua voce esce ovattata
‘Padrona sono ai suoi piedi, sono il suo umile puledro’ la moglie, bellissima donna nonostante i suoi cinquanta anni, indossa un minuscolo completo in pelle che le copre a mala pena i capezzoli e l’inguine, autoreggenti e scarpe con 12 cm di tacco, ha fra le mani una sella
‘Mettigliela’ le ordino
Siamo nel centro della sala, ci stanno guardando. La moglie si inginocchia a sellare il proprio compagno. Le stringe le due cinghie sotto la vita. Controllo personalmente che siano strette. Le strattono. La maschera è dotata anche di briglia. Le prendo in una mano. Monto sulla sella e gli ordino di camminare. Ha sulla schiena il peso dei miei 64 chilogrammi. Inizia a girare per la stanza. FB, Fabri e Spina si occupano della padrona di casa. La bloccano sulla croce di Sant’Andrea con la faccia rivolta verso il muro. Le mettono anche un morso in bocca, per non farla parlare. FB inizia a frustarla, sulle natiche e la schiena. Fermo il mio cavallo davanti a loro. Mi si avvicina l’uomo di una coppia, un master, mi chiede cosa piace fare alla mia amica mora, indicando Iris
‘E’ una patita dello spanking’ lo informo
‘Interessante’
La prende per una mano e si avvia verso una poltrona in pelle nera, dall’altra parte della stanza. Ordino al mio cavallo di seguirli. L’uomo si siede, fa sdraiare Iris sulle sue gambe ed inizia a sculacciarla. Lei inizia a urlare e protestare, ma le piace, si vede, la conosco bene. Mi volto e guardo gli altri, nessuno è fermo, tutti stanno facendo qualche cosa. FB sta giocando con la sua amica ed un’altra coppia, giocano con varie pinze ai capezzoli delle due donne. Di tutte le coppie che ci sono solo una è composta da una mistress, il resto sono tutti padroni e schiave. Spina e Fabri si stanno dando da fare con la moglie del mio cavallo. Fabri conosce l’arte del bondage, la sta legando aiutato dall’amico. Mi sono un po’ stancata di andare a cavallo. Prendo le briglie e le lego ad un gancio. Allungo una mano sotto di lui, lo tocco fra le gambe, è eccitato. Prendo una frusta a 9 frange ed inizio ad infierirgli colpi sulle natiche. I suo lamenti sono strozzati dentro la maschera. Viene a darmi una mano la mia amica di Mantova. Lo frusta. Mi inginocchio vicino a lui e faccio uscire il suo uccello dallo slip. E’ gonfio di desiderio. Inizio a fargli una sega mentre continua ad essere frustato. Anche le situazioni intorno a noi continuano a cambiare, cambiano anche i partner. Quella che prima era una schiava, la padrona di casa, ora si sta divertendo con il marito della mistress, lo sta frustando alla croce. Non vedo ne Iris ne il marito. In casa non si può fumare. Hanno chiesto la cortesia di non farlo, neanche nelle stanze. Lascio il mio schiavo nelle mani della mistress. Faccio un segno a Fabri se viene con me in giardino a fumare. Mi segue. Per andare in giardino devo attraversare il salone. Vedo Iris, è inginocchiata insieme ad una bionda, stanno leccando insieme il cazzo di Spina. In giardino non siamo gli unici a fumare, c’è anche il marito della bionda e un’altra coppia. Parliamo un po’, scambiandoci qualche nostra esperienza nel campo. Ritorniamo a raggiungere il gruppo, Spina si sta scopando la bionda, a pecorina, mentre questa sta baciando fra le gambe la mia amica. Il marito della bionda li lascia fare, viene con noi nell’altra sala. Il mio cavallo è sempre lì, ora da solo
‘Ti sono mancata vero?’
Annuisce, gli slaccio la sella, prendo le briglie e mi avvicino ad una parete. Prendo tre candele dal candelabro, sono accese, inizio a far colare la cera sulla sua schiena. Mi si avvicina la moglie e mi sussurra in un orecchio
‘Al porco gli piace quando lo inculo’
‘Vai e mettiti addosso uno strap-on allora, il più grosso che hai’
La cera continua a colare sulla sua schiena, la donna ritorna, ha legato in vita un dildo di notevoli dimensioni. Guardo Fabri, è seduto sulla poltrona e si sta facendo fare un pompino dall’amica di FB. Sposto il perizoma del mio schiavo, cerco qualche unguento intorno, lo trovo, gli spalmo i buco del culo
‘Inginocchiati dietro di lui’ ordino alla moglie, intanto blocco le briglie in un altro gancio, appoggio la punta del grosso vibratore al suo buco, invito la donna a spingere. Entra, piano, nel suo culo. Mi posiziono dietro di lei, in piedi. Le metto le mani sulle spalle e la spingo ancora più a fondo. Lo schiavo urla, di piacere.
Vado a fumarmi un’altra sigaretta, l’amica di FB si sta facendo scopare da Fabri a smorzacandela. In sala le parti si sono invertite, Spina sta scopando sua moglie. In giardino incontro l’uomo della ragazza bionda, fumiamo insieme. Quando torno dal mio schiavo la moglie lo sta ancora montando. Mi abbasso, prendo il cazzo dell’uomo-cavallo in mano e gli faccio una sega, mi sborra su una mano dopo neanche cinque minuti. Dico alla moglie di uscirgli dal culo. Con un piede premo il mio schiavo sulla nuca finchè non ha il viso a terra
‘Ti piacerebbe vedere la troia di tua moglie scopata?’
‘Si, è una troia, falla sbattere’
‘Ok seguimi allora’ lo aiuto a liberarsi della maschera. Lo faccio sedere sulla poltrona. Uno degli invitati mi aiuta a bloccarlo alla poltrona con delle corde. La moglie è di fronte a lui, inginocchiata a novanta gradi a meno di un metro di distanza, si sono fatti intorno a lei FB, l’uomo della bionda, l’uomo che mi ha aiutata a legare il marito e l’unico schiavo. Se la fanno a turno in ogni orifizio, in bocca, figa, culo. Contemporaneamente. La mistress è in un angolo con altre due donne, stanno lesbicando. La donna di FB è passata dal cazzo di Fabri a quello di un altro, il mio compagno è vicino a me ora, mi tiene un braccio affettuosamente dietro la schiena
‘Come va Julia? Una bella festa vero?’
‘Si molto mi sto divertendo, hai scopato?’
‘Si ma non sono ancora venuto’ ridiamo tutti e due, conoscendo la sua resistenza.
‘Guarda che troia tua moglie, ha proprio voglia di farsi sbattere’ ogni tanto mi rivolgo anche al mio schiavo personale della festa
Sto per andare a fumarmi un’altra sigaretta, Spina e le due donne sono ancora sul divano in pelle bianca. Lui è in piedi, le altre due se la stanno leccando reciprocamente. Mi avvicino
‘Ste stronze, si fanno scopare ed inculare tutte e due, poi se la leccano fra di loro e a me mi lasciano qui a guardare ed ho ancora i ciglioni da svuotare’ ride ovviamente, eccitato a vedere sua moglie con l’altra
‘Ok ho capito, ci penso io a te’ mi inginocchio, gli prendo il cazzo in bocca
‘Ohhhh finalmente’ Spina adora i miei pompini
‘Troia’ è la voce di Iris che ha abbandonato per qualche secondo il clitoride dell’amica
Qualche minuto e con un enorme sospiro mi sborra in bocca, ingoio anche l’ultima goccia, mi alzo, mi avvicino alle due donne e bacio la mia dolcissima amica su una guancia. Mi guarda sorridendo.
Fumo la sigaretta e ritorno dal mio schiavo. La moglie è alle prese con una doppia penetrazione, uno degli uomini e Fabri che le sta facendo il culo, ha il viso ricoperto di sperma, qualcuno le è già venuto in faccia. Il padrone di casa è sempre lì, non può muoversi, il suo uccello è fuori dallo slip, eccitato nel vedere la propria donna che si è fatta sbattere da quattro uomini prima ed ora ne ha altri due contemporaneamente in figa e in culo.
‘Sei eccitato porco’ ho il suo uccello in mano, mi abbasso e lo prendo in bocca, non può parlare, la sua bocca è bloccata da un morso, ma sta tentando di dirmi qualche cosa. Lo libero dal morso, avvicino il mio orecchio alla sua bocca
‘Ho voglia di incularti, ma non adesso, più tardi, stanotte’
‘Ok va bene, ora continua a divertirti con la puttana di tua moglie’
Anche i due uomini sono venuti. La donna è sdraiata sul pavimento, sfinita. Nessuno più sta giocando, sono passate più di quattro ore. Siamo tutti abbastanza stanchi. Ci hanno raggiunto anche Spina e le due donne. Liberiamo il padrone di casa dalla prigionia delle corde.
Sono abbracciata ad Iris, ci vogliamo molto bene noi due.
‘Troietta ti piace il cazzo di mio marito, porca!’
‘Ha solo un difetto il tuo maritino, che quando viene ne fa mezzo bicchiere’ scoppiamo a ridere, andiamo insieme in bagno per una rinfrescata.
Ci siamo spostati tutti nel salone principale, tutti seduti sui divani, la nostra ospite arriva con un carrello con alcolici, bibite varie, ghiaccio. Fabri gentilmente mi prepara un drink, non c’è il Pampero, un Havana va bene comunque, con la Coca-cola. La maggior parte delle persone va a cambiarsi ed a prepararsi per il ritorno a casa. I nostri ospiti chiedono anche a Spina ed Iris se si fermano per la cena, è la mogliettina mora che decide per entrambi, ha voglia di restare un po’ in mia compagnia, Spina chiama un suo collaboratore dicendogli che arriverà più tardi al locale. Sono tutti pronti, una serie di abbracci e arrivederci, salutiamo tutti quelli che se ne stanno andando.
Siamo rimasti solo noi otto, ci diamo appuntamento nella sala il tempo per sistemarci. Saliamo nelle nostre camere, Iris e marito salgono nella nostra. La mia amica ed io entriamo insieme nella doccia, lavandoci una con l’altra, mi aiuta anche a scegliere il vestito per la serata. Siamo tutti e quattro pronti, rilassati, vestiti. Scendiamo nella sala.
‘Siamo solo otto, bastano due macchine per andare al ristorante’ precisa quello che è stato il mio schiavo per tutto il pomeriggio
‘Pensavo cenassimo qui, se andiamo fuori forse è meglio che mi metto qualche cosa di più adeguato’ non vorrei essere fuori luogo, ho un vestito corto che mi arriva a malapena sotto il pube
‘Tesoro stai benissimo così, non preoccuparti, la coppia che ci dà una mano in casa l’abbiamo lasciata, ovviamente libera per il week-end, io sono una frana in cucina perciò abbiamo prenotato qui vicino’ mi rassicura la moglie
Saliamo sulle macchine, Fabri ed io insieme ai nostri ospiti. L’altra coppia con i miei amici.
Raggiungiamo il ristorante, molto elegante, tavolo riservato a bordo lago, a lume di candela.
Una cena ottima, a base di pesce di lago, sono quasi le 22,30. L’altra coppia di invitati saluta e si ritira nella propria stanza. I miei amici restano, non hanno problemi di orario. Andiamo a sederci in un angolo attrezzato del giardino, vicino al lago. La moglie arriva con il carrello delle bevande. Ci serviamo da bere. Il padrone di casa è seduto al mio fianco, all’orecchio mi sussurra
‘Ti ricordi cosa ti ho detto prima che finisse la serata?’
‘Certo che mi ricordo, dimmi quando’
Non risponde, mi bacia sulla bocca. Davanti a tutti. La moglie si toglie il vestito, restando completamente nuda. Iris si alza
‘Non avevo mica capito che la serata sarebbe continuata’ si fa una risata e si toglie a sua volta il vestito, anche lei è nuda sotto gli abiti, si avvicina all’altra donna, le si inginocchia davanti e inizia a leccarla fra le gambe.
Il padrone di casa mi prende una mano, se la porta in mezzo alle sue gambe, lo tocco, lo tiro fuori, è eccitato.
‘Prendimelo in bocca’ lo faccio.
Fabri va alle spalle dell’altra donna, la prende per il seno e inizia a toccarla. Spina è già dentro al culo di sua moglie.
Il mio partner si spoglia, resta seduto. Mi fa alzare e sedere sopra di lui. Mi impalo sul suo cazzo, tutto dentro al culo, fino ai testicoli. Sono rivolta con la faccia verso gli altri, li guardo. Godo. Fabri viene verso di me. Mi fa inclinare in avanti fino a mettermelo in bocca.
‘Brava così Julia, che troia che sei’, ‘Te lo metto in culo fino in fondo’, ‘Succhiamelo porca’ le loro voci accompagnano i miei movimenti. Le due donne stanno leccando il cazzo a Spina. Le abbandona, viene anche lui da me per farselo succhiare.
Mi fanno mettere in ginocchio sul prato, Fabri mi entra nel culo. Iris si sta facendo scopare dal padrone di casa, mentre la moglie sale sul cazzo del terzo per prenderselo tutto nel culo. Il campanile ritocca la mezzanotte, nessuno dei tre è ancora venuto, ci hanno prese in ogni buco. Sono ancora a novanta gradi con il nostro ospite che mi sta inculando da un po’ di tempo. Ho in bocca il cazzo di Fabri.
‘Ti voglio sborrare in bocca porca’ mi sussurra in un orecchio il mio inculatore
‘Si tutti e due in bocca’ sono eccitata mi sento una gran vacca nel giardino
Dietro di me sento le urla di godimento delle due donne, sono venute tutte e due, leccandosi a vicenda.
‘Anche tre, maiala’ si è avvicinato anche l’amico, anche lui mi vuole venire in bocca.
Il mio ospite esce dal mio culo, mi sdraio sull’erba. Si inginocchiano tutti e tre vicino al mio viso, si masturbano. Ho la bocca aperta.
Vengono uno ad uno, sborrandomi fra le labbra. Ho la bocca piena, una quantità enorme di sperma sulla lingua. Ingoio il tutto.
Il tempo di riprendersi, rinfrescandoci con qualche cosa d’altro da bere. Salutiamo Spina ed Iris, devono rientrare. La donna li accompagna alla loro auto ed al cancello.
Torniamo anche noi verso casa, siamo tutti abbastanza stanchi, ci diamo appuntamento per la mattina seguente.
‘Se domani vi va, prima che partite ci possiamo divertire ancora un po” ci dicono entrambi, guardo Fabri, acconsente
‘Si certo, a domani allora, buonanotte’
Mi sveglio che è quasi mezzogiorno, Fabri è già sveglio, sul balcone a fumare. Mi trucco e mi vesto e scendiamo dopo aver chiuso i nostri bagagli. I nostri ospiti sono svegli da un po’, l’altra coppia è già partita. Restiamo noi quattro a chiacchierare un po’, seduti in giardino, all’ombra, la donna mi chiama a se e mi chiede di seguirla un attimo
‘Julia, a mio marito piacerebbe averti per se per un’oretta prima che andate via, lui da solo, sempre che a te vada bene’
‘Per me non c’è nessun problema e tu? Ti fai Fabri?’
‘Se a te non dispiace si’
‘Certo che no, va bene, digli al tuo uomo di raggiungermi nella stanza fra quindici minuti’
‘Ok va bene, divertitevi’
‘Anche voi due’ ci sorridiamo con complicità, vado nella stanza, apro nuovamente la borsa e indosso un reggicalze con le calze, reggiseno, perizoma, mi sdraio sul letto ed aspetto. Cinque minuti e bussano alla porta
‘Posso?’ è lui
‘Si entra pure’ entra. Chiude la porta, si spoglia e sale sul letto.
Mi faccio scopare in bocca e culo per più di un’ora. A suo piacimento. Viene due volte, entrambe in bocca.
‘Sei proprio una porca stupenda, è da sempre che volevo farmi una trav. Poi quando ti ho vista la prima volta a Milano ho fatto di tutto per conoscerti’ sorrido e lo ascolto ‘Spero di vederti ancora, ti lascio una mia mail ed un numero di cellulare’ scrivo il tutto ‘Ovviamente bisogna organizzare sempre con molta discrezione, data la mia posizione, puoi venire anche da sola, oppure con il tuo uomo, se sei da sola procurerò un paio di stalloni per mia moglie’
‘Capisco, non preoccuparti’ gli do un bacio sulla cappella ‘Onorevole sarò la sua troia personale’ un altro bacio sulla cappella
Mi sto rivestendo e lui resta in piedi a guardarmi. Ho già il vestito addosso. Si avvicina, mi prende con una mano il viso e mi bacia in bocca, con la lingua. Sento la sua altra mano sotto il vestito, mi sta infilando qualche cosa sotto l’elastico dietro del perizoma.
Cerco cosa ha messo, dei soldi. Lo guardo
‘Perché? Mica sono una puttana!’
‘Non per quello, ma per il disturbo, il viaggio, prendili, mi offendo al contrario’
‘Va bene, accetto, allora la prossima volta mi devi trattare anche come una puttana, ma sarò anche la tua padrona’
‘Si, padrona e troia’ scendiamo le scale, torniamo in sala.
Si apre anche un’altra stanza. La moglie è stravolta dopo la scopata con Fabri. Prende le nostre borse e le carica in macchina.
Ci salutiamo e partiamo. Abbiamo un po’ di strada da fare. Lungo il tragitto Fabri ed io ci raccontiamo del pomeriggio trascorso con i due ospiti, di come si è scopato la donna, di come mi ha scopata il suo uomo. Sono arrivata a casa che ormai era sera, tardi.

Ha organizzato un altro party, l’anno seguente, non ci sono potuta andare per una serie di impegni personali. Con lui però mi sono rivista altre volte, un paio di volte con Fabri e l’onorevole è stato mio schiavo, altre volte sono andata da sola e sono stata la sua puttana, mentre la moglie aveva altri cazzi per le mani. Sono sempre tornata a casa con un regalino nel portafoglio e, qualche volta, con un vestito in più nella mia borsa da viaggio.

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