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Racconti Trans

Cap. 2 – Il sapore del maschio

By 8 Marzo 2023No Comments

Nei giorni successivi scambio qualche messaggio con Dario. Mi scrive che vorrebbe rivedermi ma resta sempre molto vago sull’organizzazione concreta di un incontro. Infine è costretto a confessare che è fidanzato! Da cinque anni ormai!

Provo un misto di rabbia e delusione ma poi penso anche di essere stata stupida ad illudermi. Voleva solo divertirsi, è normale, così va il mondo, così sono fatti i maschi. Non sa nemmeno che è stato il mio primo pompino e non può certo immaginare quanto per me sia stato importante quel momento.

Andiamo avanti a flirtare via whatsapp, ci scriviamo soprattutto in settimana alla sera. Mi diverto un po’ a provocarlo:

MIRIAM – ” Uscito con la fida stasera? Ti sei divertito?”

DARIO – ” Nah, niente di che, film sul divano 😕 ”

MIRIAM – ” Solo film???”

DARIO – ” Eh purtroppo si ”

MIRIAM – ” Vieni da me allora prox volta a vedere un film….”

DARIO – ” Magari, mi manchi tanto!”

Faccio un po’ la stronzetta ma dentro brucio dal desiderio di rivederlo. Non tanto per lui, anche se in fondo è un bel ragazzo, ma per me stessa, per sentirmi femmina, bella e desiderata. Certe sere mi trovo a sognare di uscire tutta tirata, andare con il primo che trovo per strada, ma sono troppo timida ed insicura, non mi sento ancora pronta per presentarmi al mondo esterno come una donna. Poi, dopo un paio di settimane, un mattino mentre sono a lezione all’università, arriva un messaggio di Dario:

DARIO – “Stasera sono libero, posso venirti a trovare se vuoi”

Vado completamente in confusione, come una stupida adolescente, con il cuore che batte a mille e i calori che sfogano sul viso. Ricompongo i pensieri prima di rispondere:

MIRIAM – “Ok ti aspetto alle 19.00?”
DARIO – “Perfetto a dopo!”

Finite le lezioni, a metà pomeriggio, torno subito a casa a prepararmi.

Prima di tutto serve una doccia calda, depilazione accurata, crema idratante e profumo. Passiamo al trucco: ombretto lilla, matita sugli occhi e gloss rosa sulle labbra. Scegliamo l’outfit: tubino nero aderentissimo senza maniche, gonna a metà gamba, accollato sul davanti e aperto sulla schiena. Sotto metto un piccolo perizoma nero di pizzo, puh up coordinato e collant in tulle con fantasia a fiori. Ai piedi decollete rosse con tacco a spillo 11, non sono molto brava sui tacchi, ma mi sono esercitata abbastanza per gestirli dentro casa.

Manca mezz’ora alle 19, sono nervosa, mi guardo allo specchio, mi vedo uno schianto ma ho anche il timore di non piacergli. Sistemo qua e là il soggiorno, abbasso le tapparelle e accendo una luce soffusa in sala. Non so cosa aspettarmi, non so nemmeno cosa vorrei, neppure lo conosco in fondo. Respiro a fondo e riorganizzo le idee sulla serata: lasciarsi andare prima di tutto, vada come vada, posso anche non fare niente, ci penserà lui, come gli piace, io voglio solo sentirmi di nuovo donna, rivivere l’ebbrezza che avevo provato quella sera.

Finalmente arriva, dopo qualche interminabile minuto di ritardo.

“Benvenuto! Tutto bene ? ” Lo saluto con voce bassa e tremante dall’emozione.

“Adesso si, molto bene” mi risponde, togliendosi la giacca di pelle e sorridendo con aria furba. Indossa una tuta blu sportiva di felpa e i pantaloni un po’ stretti non riescono a nascondere la sua eccitazione.

Lo prendo per mano e lo faccio accomodare sul divano. Mi inginocchio sul tappeto davanti a lui e lo aiuto a togliere scarpe, pantaloni e boxer. Ammiro il suo cazzo duro, non è molto lungo, probabilmente 16 cm, ma perfettamente dritto e solcato da vistose vene.

Inizio a segarlo lentamente, gli lecco la cappella come una gattina e poi la prendo in bocca, avvolgendola con la lingua. Il suo sapore di maschio mi eccita e ho la pisellina durissima dentro i collant. Me lo voglio gustare tutto con calma e rallento il ritmo: gli lecco l’asta, lo bacio dolcemente sulla punta e poi lo riprendo un po’ in bocca.

Sembra proprio che il trattamento gli piaccia molto: “Sei fantastica Miriam… che bocca stupenda…. mi fai impazzire….avanti così…. come sei brava…” sussurra Dario a voce bassa, accarezzandomi i capelli ed invitandomi con delicatezza ad accelerare il ritmo.

Sento il suo cazzo pulsare nella mia bocca, dalla punta escono alcune gocce che hanno un sapore leggermente salato. Capisco che sta per venire. Le mie labbra bagnate scorrono sempre più veloci attorno alla sua carne dura. Chiudo gli occhi e mi preparo ad accogliere il suo orgasmo. Un potente e abbondante getto di sborra calda mi riempie la bocca seguito da altri quattro, forse cinque, schizzi. Cerco di bere tutto ma è troppa, mi esce fuori dai lati della bocca e sono costretta a staccarmi, lasciando il suo cazzo a colare gli ultimi liquidi sul divano.

Dario si riveste e, senza tanti giri di parole, mi ringrazia per la serata e se ne va, scusandosi perchè è tardi e il giorno successivo deve lavorare. Proprio un grandissimo stronzo, penso delusa, guardandolo dalla finestra salire in auto.

Quando vado in bagno a sistemarmi per andare a letto, mi accorgo di essere venuta nei collant. Probabilemente quella vibrazione più intensa percepita nel momento in cui mi è esploso in bocca è stato un orgasmo, diverso ma pur sempre un orgasmo.

Sto diventando proprio una femmina….

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