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Racconti Trans

Confessioni di un uomo

By 13 Agosto 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Oggi ospito un racconto del mio amico Roberto, a lui non piace molto scrivere le sue storie, ma ieri ne ha vissuta una travolgente ed ha deciso di renderla pubblica, penso che valga la pena di leggerla!
L’abbiamo scritta a 4 mani dopo che me l’ha raccontata.

Sono un uomo di 34 anni, direi un etero curioso, ho sempre amato le donne e non mi sono mai mancate, sono una persona intelligente e mi &egrave capitato di pormi delle domande sul sesso alle quali si può ripondere solo facendo quello che la domanda propone; cerco di spiegarmi meglio: facendo l’amore con una donna, da uomo, sai il sapore del suo sesso, la sensazione che hai entrando in lei, l’effetto delle sue carezze sul tuo sesso etc. se ti chiedi una donna cosa prova, non puoi risponderti a tutto, una carezza sul collo la puoi provare anche se sei un uomo, così un bel massaggio alla schiena, ma quello che una donna prova quando qualcuno le entra dentro un uomo non potrà mai saperlo. Come una donna non potrà mai sapere le sensazioni legate al sesso dell’uomo. Ma c’&egrave un confine che l’uomo può attraversare e provare le sensazioni che prova la donna.
Un uomo che incontra un altro uomo può provare cosa significhi prendere in mano un oggetto moscio e sentirselo crescere tra le dita, sentirne l’odore da vicino, baciarlo e anche farsi penetrare dietro.

Io sono sempre stato solo con donne, ma la curisità &egrave sempre stata tanta, si che quando una donna provava ad entrare in me con un dito o mi baciava subito dopo aver baciato il mio uccello, non mi sono mai tirato indietro.

Ultimamente, per via dell’estate che risveglia la sessualità, mi sono trovato spesso in chat a parlare con altri uomini di queste sensazioni scoprendo che chi si &egrave completamente spostato sull’altra sponda &egrave arci-entusiasta del rapporto sessuale con un uomo.

Non ho intenzione di cambiare sponda, ma dovevo dare una risposta alle mie domande, così ho iniziato a frequentare qualche posto isolato dove ci sono uomini che attendono altri uomini per poter dare sfogo alle proprie fantasie sia in modo attivo che passivo.
Ne ho trovato uno interessante, un poco appartato, con molta gente e la possibilità di avere nicchie dove stare soli; mi sono fermato una decina di volte ed in tre o quattro occasioni ho assaggiato qualcuno, senza arrivare a bere.
La mia risposta &egrave che sono tutte barriere psicologiche e buttarle giù da più soddisfazione che l’atto stesso, di nuovo cerco di spiegarmi: un uccello in bocca non ha un gran sapore, un po’ di odore se la persona si &egrave lavata bene, puzza se &egrave sporca, ma tutto lì, prenderlo in bocca non da lo stesso gusto fisico che si ha leccando una fica, anzi se te lo infilano fino in fondo alla gola dà fastidio, sensazione di soffocamento e di vomito, ma nessun sapore; psicologicamente il concetto &egrave diverso, stare in ginocchio di fronte ad un uomo, sentirlo ansimare per i tuoi movimenti, sentirti mettere le mani in testa come sottomesso ai suoi piaceri, il sapere di stare a fare una cosa di sesso che ti hanno insegnato che “non dovresti”, dà delle soddisfazioni che devastano il godere fisico. Tanto &egrave vero che non mi sono mai eccitato fisicamente.
Non ho mai bevuto il latte dei miei avventori, ahim&egrave non ho la classe di Marta, ma anche quella &egrave solo una barriera psicologica e sanitaria; inutile dire che non l’ho mai preso dietro, anche se qualcuno mentre lo accarezzavo ci ha infilato un dito o mi ha proposto la cosa.

Finita questa immensa premessa, arriviamo a ieri sera. Avevo dato appuntamento ad uno in chat per incontrarci, ma ero uscito in anticipo e non volevo arrivare troppo presto, sulla strada per arrivare all’appuntamento c’&egrave il luogo che vi ho descritto prima, ho deciso di fermarmi, sicuro di non trovare nessuno e poi ripartire per il mio appuntamento.

Mi ero sbagliato, come sono sceso dalla macchina ho notato dietro una cespuglio qualcosa che si muoveva, ma era troppo vicino alla strada per essere qualcuno appartato a fare cose. Mi sono avvicinato con discrezione ed ho subito visto che erano tre persone che stavano facendo qualcosa, poi ho guardato meglio, al centro c’era una donna di colore ed ai lati due ragazzi che le leccavano il seno; la ragazza mi ha visto e mi ha fatto un chiaro segno di invito ad avvicinarmi, l’ho fatto ed ho scoperto che era un trans.

Una donna, alta circa un metro ed ottanta, un seno non grande, una terza scarsa, sodo, un pochino sovrapeso, un uccello da paura.
Mi sono avvicinato, ha provato a toccarmi sui pantaloni tra le gambe, ho aperto i jeans, ha messo la mano dentro, ma ha subito capito che non ero lì per quello, mi ha messo la mano sulla testa e mi ha invitato al suo banchetto.
Ho iniziato a lavorarlo al meglio che potessi, uno dei due ragazzi -aveva un marsupio che gli cadeva continuamente- continuava a leccarle il seno mentre lei gli teneva il pisello e l’altro ragazzo -con i pantaloni corti- toccava l’uomo sul sedere e cercava di toccargli anche lui il pisello.
Io in ginocchio, ero non eccitato fisicamente, ma la mia mente stava girando a mille all’ora, una situazione sconvolgente. La trans (“La” perché &egrave una donna con l’uccello, non un uomo con le tette) contiuava ad ammiccare ad altri ragazzi, un primo mi &egrave arrivato vicino, ha guardato un po’ segandosi e poi si &egrave allontanato, uno mi &egrave arrivato sul lato sinistro, lei glielo ha tirato fuori, segato sue secondi e poi mi ha indirizzato a prenderlo in bocca, il tizio mi &egrave quasi venuto in bocca subito, ho sputato ed ho ripreso a giocare con il giocattolone di lei, era lungo più di 20 centimetri e la mia mano non riusciva a gincerlo tutto.
Intanto con l’altra mano giocavo con le palle del ragazzo con il marsupio e con il cazzo di quello con i pantaloni corti. Non posso descrivere le mie sensazioni, sapevo di stare a fare una cosa che “da maschio” non avrei dovuto, ma la mia mente era in una specie di nirvana afrodisiaco, mi sentivo una troia e mi piaceva, la direzione della trans sulle persone mi eccitava, tutti questi uomini che ci giravanmo intorno mentre la spompianvo mi estasiava.
Arriva un altro ragazzo, di nuovo la trans glielo tira fuori e poi me lo ripropone in bocca, ma a lui non va, preferisce la mano della trans, mentre sul lato sinistro i due continuano nel gioco di leccare ed accarezzarsi. La trans mi ferma: “Fammi vedere il culetto”, non so’ obbedendo a quale istinto interno, avrei potuto benissimo dire “no”, mi sono alzato, ho slacciato i pantaloni, li ho calati e mi sono messo a novanta, lei si &egrave fatta passare un condom ed ha provato ad entrare, un dolore lancinante, ho gridato, lei ha provato di nuovo, ma non ce l’ha fatta, mi sono girato ed ho detto: “Mi spiace ma &egrave la prima volta” lei di rimando “La prima volta? allora facciamo con calma, riproviamo” io ho chiesto un attimo, il ragazzo con il marsupio si &egrave offerto di allargare la strada, ho risposto che mi tremavano le gambe, di aspettare, la trans ha proposto al ragazzo con i pantaloni corti di mettersi giù, lui ha risposto: “Con quel coso proprio no”, ed io: “Proprio perch&egrave &egrave grande &egrave invitante”, mi sono piegato di nuovo e lei con calma ha riprovato, &egrave entrato un poco, ha iniziato a muoversi, ma io ho perso l’equilibrio ed &egrave uscito.
Lei si &egrave tolta il condom ed io ho ripreso a spompinarla, non capivo più nulla, il ragazzo con il marsupio si era posizionato dietro a lei, sulla mia sinistra c’era uno che si faceva segare, &egrave arrivato un signore anziano sulla mia destra, lei l’ha toccato un poco poi ha fatto abbassare anche lui, ci siamo divisi quel giocattolone da leccare, la trans preferiva il mio lavoro.
Ad un certo punto il ragazzo con il marsupio e la trans si sono detti qualcosa, ho capito che stavano insieme, lui si &egrave portato davanti allungandole un condom, lei lo ha messo ed &egrave entrata in lui senza sforzo, una ventina di colpi ed &egrave venuta, si &egrave tolta il condom ed io le ho accarezzato quella bestia che ha tra le gambe con la mano, regalandole gli ultimi istanti di goduria, lui si &egrave finito di segare da solo per venire. In un attimo il gruppetto si &egrave dileguato e io con gli altri.
Devo dire che come ho premesso, fisicamente non mi sono eccitato per nulla, ma ho rotto e superato molti schemi riduttivi della mia mente, prenderlo in bocca non ha sapore, iniziare a prenderlo dietro mi faceva male, ma psicologicamente era una goduria.

Mi dispiace per il chatter, ma non sono andato all’altro appuntamento.

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