“Anita hai un momento vorrei presentarti una persona.”
La voce di Teresa interruppe i miei pensieri, riportandomi alla mia scrivania.
La persona che accompagnava lasciava qualche dubbio circa il sesso d’appartenenza, ma come aprì bocca mi fu chiaro che era una trans.
“Ciao sono Isabella, Isy per le amiche, ma anche per gli amici.”
Non avevo nulla di personale contro i transessuali, e in fin dei conti ero forse l’ultima persona a poter dare dei giudizi essendo oramai fin troppo chiaramente una bisessuale. Ma non comprendevo la ‘via di mezzo’, quell’essere mezzo uomo e mezza donna, verso il quale non avevo nessun interesse.
“Anita, prego accomodati e dimmi qual’è il tuo desiderio, in fondo noi realizziamo sogni, o almeno ci proviamo.”
Isy mi raccontò la sua storia, per certi aspetti un ‘classico’ del mondo trans, tranne che per due particolari non da poco. In primo era ben dotata, e bastò che s’alzasse in piedi sollevando poi la gonna per non aver alcun dubbio in materia. Ma soprattutto aveva avuto una cospicua eredità, lasciatale dall’uomo che l’aveva forgiata pagandole gli interventi di chirurgia, ma senza mai sottoporla a cure ormonale che ne potevano intaccare la virilità.
“Vedi Anita io mi sono stancata di scopare uomini che vogliono una donna col cazzo.” mi disse sfogando la sua rabbia “E se proprio non posso fare altro, almeno che mi portino la loro donna e che si facciano dominare insieme.”
“Quindi tu vorresti una coppia cuck-sweet da usare come meglio credi ?” le chiesi per essere sicura di sapere ciò che desiderasse realmente.
“Si ma senza eccessi, insomma una cosa leggera.”
“Teresa che ne dici di far scendere Isy in pista con quella tettona sui quaranta, se non sbaglio si chiama Giulia, che viene qui col marito, un sottomesso di cui non ricordo il nome, ma so essere mezzo impotente. Credo che sia una delle preferite di Aldo proprio perchè subisce di tutto senza dire nulla.”
“So chi dice.” mi rispose Teresa “E penso proprio che sia la coppia perfetta per Isy, così come credo che anche tu debba partecipare.”
“Perchè ? ” chiesi incuriosita.
“Semplice Isy non ha esperienza e tu sai guidare una debuttante come nessun’altra.”
“Anch’io desidero che ci sia tu con me.” le fece eco Isabella.
“Va bene avete vinto.” disse fingendo d’esser dispiaciuta per aver ceduto “Ora cerco il troione e organizzo la serata.”
Inutile dire che la coppia di porci fu ben lieta di partecipare all’evento principale di una serata, e non posero alcun limite al rapporto a quattro.
La sera Isabella si preparò insieme a me, entrambe indossammo una guepiere in pelle nera con calze dello stesso colore, e l’unica differenza fu che mentre io scelsi un perizoma, lei dovette optare per uno slip più contenitivo al fine di nascondere almeno inizialmente il pene.
Poco prima d’arrivare sul palco incrociammo vicino a Teresa Giulia e suo marito Aristide, coperti solo da una vestaglietta, pronti a seguirci.
Dopo La presentazione di rito, Isy tolse la vestaglietta a Giulia e io feci lo stesso col marito.
Mentre lei era la classica quarantenne con le tette fin troppo rifatte, ma sostanzialmente in buona forma, lui era fin troppo lo stereotipo del cornuto, pelato e con la pancia, ma soprattutto ben poco dotato.
Così mentre Isy passava una corda intorno alle tette di Giulia per farle sembrare ancora più grosse, io dopo aver ammanettato Aristide, iniziai a strusciarmici contro, facendo scivolare il suo pene nel solco delle mie chiappe. Con una certa sorpresa il porco venne quasi subito, sporcando il sedere col suo seme e mandandomi così su tutte le furie.
“Bastardo impotente che non sei altro.” gli urlai contro “Pulisci immediatamente la tua merda. E Teresa prendimi una cintura di castità per questo maiale, non vorrei vederlo sborrare di nuovo.”
“Mi spiace..” tentò di scusarsi il cornuto, ma gli diedi subito un sonoro ceffone, e lui s’inginocchiò per iniziare a leccare il suo stesso sperma.
Non appena Teresa mi portò il guscetto contenitivo lo applicai al porco, proprio mentre Isy legava i polsi alle caviglie di Giulia.
Il troione così esposto fu subito preso di mira dalla trans e da me che iniziammo a penetrarle fica e culo con le dita. Anche se partimmo con un solo dito per orifizio, ben presto Giulia si ritrovò più dita di quante ne avesse una mano sia davanti che dietro.
“Teresa per piacere porta il carrello, questa puttana è già un lago e necessita di tutte le nostre attenzioni.” dissi alla mia socia che arrivò con tutto l’occorrente per sottomettere la coppia.
Isy afferrò subito un paddle,e con quello prese a colpire le chiappe di Giulia, all’inizio quasi per gioco, ma poi con sempre maggior vigore, tanto da farla quasi cadere in avanti per la forza dei colpi. Si fermò solo per sodomizzarla con un grosso plug, che fece entrare più volte prima di riprendere la sculacciata.
Io mi feci passare uno sgabello dal pubblico e, dopo essermi tolta il perizoma, ordinai ad Aristide di farmi godere.
“Leccami la fica frocio. E fallo bene altrimenti ti sfondo il culo con tutta la mano.”
Terrorizzato da quella minaccia, il mezzo uomo iniziò a leccarmi la passera con una devozione unica al mondo, facendomi godere ancor di più nel vedere scambiare il plug con un gancio anale nel culo della moglie.
Con grande maestria Isy passò una corda dall’anello del gancio al collare della donna, mettendola così in una dolorosa trazione.
“Succhiami il cazzo troia.” le disse dopo aver tirato fuori la mazza già mezza dura, mentre il pubblico era ancora sorpreso dalla scoperta che Isy era una trans.
La donna però non dovette fare una granché, dato che poco dopo Isy prese un flogger per frustarla con una certa rabbia.
“Ti ho detto fammi un pompino e non di prenderlo solo in bocca puttana.” le urlò dopo averle centrato in pieno l’ano col flogger.
Mentre la trans frustava quasi senza sosta Giulia, anche se mai con eccessiva violenza, decisi che era giunto il momento d’iniziare a scoparmi quei due maiali.
“Tu a terra a pecora, e tieniti le chiappe ben aperte.” dissi all’uomo infilando un grosso strap-on.
Una volta fissato il fallo in vita, unsi leggermente la punta prima di sistemarmi dietro il cornuto.
“Cosa devi dire se vuoi che t’inculi ?” finsi di chiedere ad Aristide.
“Mettimelo nel culo.” mi rispose a bassa voce.
“Così non va !” gli dissi dandogli due schiaffoni sulle chiappe “A voce alta e con più educazione.”
“Per piacere Padrona incula il tuo servo.”
“Cosa dite lo faccio felice ?” chiesi allora al pubblico che rispose “Si !” quasi all’unisono.
Con calma misi la punta del fallo contro l’ano dell’umo, che afferrai per i fianchi, prima di spingere con tutta la forza che avevo in corpo. Il cazzo di gomma finì quasi completamente nello sfintere del cornuto, che non seppe trattenere un urlo di dolore.
“Come prima mi supplichi d’incularti e dopo ti lagni ?” dissi dopo aver tirato fuori il fallo, che rientrò subito dopo al suo posto, entrando questa volta sino in fondo.
Lui non rispose, pur essendo evidente la sua sofferenza, ma quella non era certo la sera della pietà.
“Sai cosa ti dico frocione ? Ora m’inculo quella troia che hai sposato, voglio proprio vedere quant’è sfondata la ‘signora'”
Lo lasciai ma solo dopo avergli infilato un plug nel culo.
Il fondoschiena di Giulia era ormai rosso vivo per tutte le frustate prese, e per lei dovette quasi essere un conforto farsi sodomizzare da me, che misi così fine alla fustigazione.
“Cazzo Isy questa è tanto sfondato che la mia mazza ci balla.” dissi mentre Isy teneva le testa di Giulia schiacciata contro di se.
“Sai che ti dico ? Questa troia non ha ancora imparato a fare un pompino come si deve, quindi tanto vale scoparsela insieme.” mi rispose la trans.
Così scivolai sotto di lei per sodomizzarla nuovamente, lasciando però spazio a Isy che non tardò ad arrivare.
Isy fece uscire di poco lo strap-on dal culo di Giulia per poi infilare anche la sua mazza in quel buco ormai sfondato, che subito iniziò a gemere dal piacere.
Muovendoci a nostro piacere iniziammo a sfondare in tutti i modi il culo della tardona, lasciando ora una mazza dentro di lei e muovendo l’altra, oppure entrando e uscendo insieme.
Ad un certo punto allungai una mano verso il buchetto di Isy, che apprezzò le mie attenzioni cercando di aprire il più possibile le gambe. Così facendo avvicinai l’orgasmo di Isy che venne colpendo in pieno viso Giulia, chiamando poi il marito per le pulizie di rito.
“Amici un attimo d’attenzione.” dissi al microfono che mi ero fatta passare da Teresa “Fra qualche minuto questa coppia di culirotti, sarà a disposizione di chiunque ne voglia approfittare nella saletta numero due. Mi raccomando nessuna violenza gratuita, ma allo stesso tempo continuate a sfondargli il culo.”
Un applauso pose fine al mio piccolo annuncio, che lasciò basita la coppia di aspiranti slave nonostante ciò facesse parte degli accordi presi in precedenza.
Portai quindi Isy nel mio ufficio con la scusa del doverci rivestire, ma appena chiusi la porta dietro di noi ci avvinghiammo in un lungo e passionale bacio. Non appena finì la foga iniziale, la mia mano corse sul suo pene, che ben presto tornò duro anche se non completamente.
Feci sdraiare sul tappeto la trans per poi mettermi sopra di lei, nel più classico dei sessantanove, e poter così assaporare il gusto del suo cazzo. All’inizio mi fece quasi impressione quella gran mazza, senza però alcun pelo pubico, ma poi stimolata anche dalle sue leccate alla mia fica, pensai solo a succhiare. Solo quando gli sfiorai con un’unghia il buchetto, il pene di Isy arrivò alla completa erezione, pronto così a darmi il piacere che tanto desideravo.
‘Scopami che non resisto più.’ le dissi sdraiandomi al suo fianco.
Sentii la sua mazza quasi scivolare dentro di me senza trovare alcuna resistenza, tanta era la voglia di essere posseduta da Isy. Non era la ‘solita’ scopata, ma qualcosa di realmente diverso, perchè lei aveva si il cazzo di un uomo, ma scopava come una donna.
Avvolte com’eravamo nel piacere, non ci si accorse dell’arrivo di mio marito Francesco, che c’aveva seguite dalla pista per vederci fare sesso.
‘Ma brava la mia mogliettina…’ mi disse lui spogliandosi di tutta fretta ‘Uomini donne e ora anche trans, insomma va tutto bene basta che scopi !’
‘Perchè invece di parlare non vieni fra noi ?’ gli risposi quasi stizzita ‘Ops quasi dimenticavo, Isy lui è Francesco, mio marito.’
Lui non disse più nulla, ma s’inginocchio al mio fianco, offrendoci il suo pene, che dopo alcuni secondi sparì nella mia bocca.
‘Ma sei proprio un’ingorda !’ mi rimproverò Isy ‘Come vedi un cazzo lo vuoi tutto per te !’
Lasciai così il cazzo di Francesco che finì fra le labbra di Isy, mentre io presi in bocca le sue palle dure come non mai. In effetti mio marito era parecchio eccitato, non so se per il solo vedermi con un’altra, anche se ben dotata, o se per il semplice fatto che Isy fosse proprio una trans. Quello che era evidente è che più passava il tempo, più lui guardava quasi ipnotizzato il pene di Isy.
Così mi girai per ritrovarmi carponi e, mentre la trans continuava a scoparmi senza sosta, afferrai il pene di Francesco con una mano, mentre feci scivolare l’altra fra i suoi capelli per poi avvicinarlo a me.
‘Scommetto che vuoi provare la mazza della trans.’ gli dissi a bassa voce.
‘No ma che dici, non sono mica frocio.’ mi rispose con ben poca convinzione.
‘Dai che non c’è niente di male, lo so che non sei gay, prendila solo come un’esperienza diversa dal solito.’
‘Si tratta sempre di prenderlo nel culo, e io preferisco metterlo dietro.’
‘Allora non vuoi sapere cosa provo quando lo prendo nel culo ?’ continuai a chiedergli mentre strusciavo il sedere contro il pene di Isy ‘Cosa vuol dire sentirsi posseduti, a disposizione di un’altra persona che può fare ciò che vuole, farti provare dolore o piacere a seconda della sua volontà.’
‘Ma si ma non a pecora.’ fu la sua capitolazione.
Mentre lei si metteva del gel lubrificante che avevo preso da un cassetto, feci sdraiare Francesco sulla scrivania per poi prendergli il pene in bocca.
Isy lo sodomizzò con calma, quasi senza fargli provare alcun dolore, ma solo un immenso piacere la cui prova più evidente era l’incredibile erezione che Francesco stava avendo.
Lasciai con la bocca il cazzo di mio marito per ritrovare le labbra di Isy, e potermi rituffare in una lunga serie di baci sempre più perversi. Allungai una mano verso l’incavo delle sue chiappe, che lei allargò il più possibile per poter ricevere le giuste attenzioni che meritava, e molto velocemente un dito scivolò dentro il suo ano.
Così facendo aumentai a dismisura la sua eccitazione e il ritmo con cui stava fottendo Francesco, il quale però di guardò bene dal protestare, anzi gemeva come una puttanella.
‘Dillo che ti piace porco che non sei altro !’ dissi a mio marito sfiorandogli il pene.
‘Si godo !” mi rispose quasi stringendo i denti
“Non ho sentito bene ! Dillo come si deve o ti strappo il cazzo !”
“Mi piace !” urlò anche se non troppo forte “Godo con un cazzo in culo come godi tu.”
‘Siete tutti uguali.’ sentenziò Isy ‘Fate tanto i maschi e poi vi piace prenderlo in culo come delle femminelle in calore.’
Guardai mio marito sotto una nuova visuale, e non fu certo positiva. Non solo era incapace di farmi sentire completamente donna, ma ora scoprivo che gli piaceva farsi scopare da una trans. Per un attimo mi chiesi se ero tanto puttana dentro da averlo contagiato con la mia voglia di cazzo, ma poi mi resi conto che stavo solo viaggiando troppo con la fantasia, e tornai ad occuparmi di lui alla mia maniera.
‘Vedi che avevo ragione io ! Sei solo un maialino che vuol solo godere, ora però aumentiamo il ritmo come dico io.’
Mi ricordai di uno strano fallo con manico che mi avevano regalato, e che non avevo mai usato forse perchè era sempre mancata l’occasione.
Il solo prenderlo in mano fece si che gli occhi di Isy s’illuminassero di piacere.
‘Cosa aspetti inculami.’ mi disse la trans neanche avessi bisogno di un simile invito.
Unsi la punta del fallo per poi mettermi dietro Isy. Lei si abbassò per agevolare la penetrazione, ma non appena mezzo fallo le fu dentro, si rialzò dando un forte colpo di reni.
‘Così mi piace, una puttanella a cui sfondare il culo e qualcosa dietro per godere ancora di più.’ disse Isy mentre riprendeva a fottere Francesco con una certa foga.
‘E io godo nel vedervi godere, soprattutto tu maritino mio, che facevi tanto il maschio e ora provi un gran piacere a farti scopare da una donna col cazzo.’
‘Stai zitta e fottila, da quando ha il culo pieno ha anche il cazzo più gonfio.’
Le loro urla di piacere diventarono una sola tanto godevano entrambi, io scopavo Isy che faceva lo stesso con Francesco, e ben presto arrivarono insieme alla soglia dell’orgasmo.
‘Vienimi in bocca.’ dissi a Isy spingendola leggermente all’indietro e inginocchiandomi davanti a lei.
Mio marito s’alzò per mettersi al suo fianco e offrirmi il suo cazzo pronto ad esplodere, così mi ritrovai due idranti caricati a sperma che mi riempirono il palato col loro piacere.
Non so dire quale dei due eruttò di più, ma non fu facile trattenere in bocca tutto il loro orgasmo.
Era mia intenzione continuare quell’insolito rapporto a tre, ma Isy era davvero stanca, e volle andare a casa in tutta fretta senza sentire alcuna ragione. Così dopo un breve saluto ci ritrovammo io e Francesco, ma soprattutto con la mia voglia di farmi una sana scopata.
‘Sai che ho giochino giusto per te ?’ gli dissi cercando nel cassetto dei sex toy.
‘Anita ma sei proprio insaziabile !’ protesto lui per poi incuriosirsi per l’oggetto che avevo in mano.
‘Questo è uno stimolatore per la prostata, e visto come ti si è rizzato prendendo il cazzo di Isy, credo proprio che sia quello che ci voglia per fartelo tornare bello duro.’
Lui non provò nemmeno una timida protesta, ma si fece infilare quello strano oggetto nel retto dopo che l’ebbi ben lubrificato.
‘Vedi il cazzo è già bello duro.’ gli dissi leccandogli la mazza ‘Ora due colpi di bocca e poi si scopa.’
‘No ti scopo adesso.’
Mi ritrovai sul tappeto con lui sopra che mi parve esser stata penetrata per aria, tanto era stato veloce.
Fu però lentissimo in tutto ciò che seguì, facendomi godere per ogni affondo che portò stringendomi sempre a se. Spesso si dice che bisogna cambiare posizione se si vuole provare il massimo piacere, ma a noi due bastò rimanere avvinghiati muovendosi il meno possibile, per godere come non eravamo mai riusciti a fare prima. Alternavamo lunghi baci a dolci parole d’amore come due adolescenti ai loro primi rapporti, senza pensare all’aiutino che lui aveva nell’ano.
Alla fine s’irrigidì bloccandomi sotto di lui e mi venne dentro, senza dire nulla ormai allo stremo delle forze.
Rimanemmo a lungo uno a fianco dell’altro senza pronunciare una parola, stanchi ma felici di quell’inattesa sintonia ritrovata dopo tanto tempo.
Anche il viaggio verso caso fu molto silenzioso, ma del resto cosa dire ?
Avevo scoperto un lato nascosto della personalità di Francesco, e stando nel club, le occasioni per fare nuove sperimentazioni non sarebbero certamente mancate.
Per commenti : miss.serenasdx@yahoo.com
Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
Complimenti per la facile lettura e presa diretta
ciao cara,ho letto attentamente il tuo racconto ad alto contenuto erotico, e debbo dirti, per quanto possa sembrare raro, che…
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?