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Racconti Trans

La prima volta con intimo da femmina

By 6 Febbraio 2022No Comments

Ricordo chiaramente che avevo 18 anni, prima di allora non mi era mai passato per la mente di fare qualcosa del genere anche se il mio comportamento e le mie preferenze erano e restano femminili.
Ero solo in casa, ovviamente mi annoiavo, quando ho visto per terra una grande busta bianca piena di vestiti, l’ho aperta ed ho frugato. Prima ho visto una giacca, poi un paio di pantaloni, poi ho visto una maglietta, e proprio quando stavo per finire di frugare, ho visto un reggiseno carino con dei fiori sopra ed in quel momento, non so perché, ho sentito in me la forte curiosità di mettermelo addosso.
Subito dopo averlo indossato ho sentito il sangue scorrere velocemente nel mio corpo come se avessi presso chissà quale medicina per farmi scaldare ed eccitare. Avevo 18 anni e mi è venuto subito duro tanto da avre difficoltà a tenerlo nei boxer.
Molto velocemente ho svuotato tutta la borsa cercando di trovare un paio di mutandine per completare il set, purtroppo non ce n’era. Nella mia mente speravo fortemente di trovare almeno un tanga, il meglio sarebbe stato un perizoma. A quel punto ero così eccitato che ho dovuto giocare con il mio cazzo, che ora chiamo clitoride, finché non sono venuto.
Di quegli indumenti mi sono tenuto il reggiseno ed è iniziata la mia nuova vita ed ora mi sento femmina.
Sono passati un paio d’anni, mi sono trasferita in un’altra città e la sensazione di indossare qualcosa di più di un semplice reggiseno è diventata più forte.
Così sono andato in un megastore vicino alla casa in cui abitavo e sono andata direttamente nelle corsie dedicate agli indumenti femminili in cerca di mutandine e non ho impiegato molto a trovarne qualcuna. Ero così nervosa e timida e non volevo rimanere troppo a lungo in quelle corsie, così ho preso il primo pacco di mutandine che ho visto e sono andata alla cassa. Mi è parso che molte persone mi stessero guardando poiché una persona dall’aspetto di un maschio è strano che sia lì a scegliere intimo femminile.
Anche alla cassa con in mano quelle mutandine in contrasto con la mascolinità era osservato da chi aspettava sia prima che dietro di me. Io ero come la terza persona in fila e mi è sembrato di essere lì ad aspettare da un’eternità finché e questa sensazione è durata finché è arrivato il mio turno. La gentile ragazza alla cassa mi ha chiesto se avessi trovato ciò che cercavo ed ho risposto “Oh sì. Ho trovato proprio ciò che desideravo” ed in lei ho visto un sorriso sul suo viso quasi come se sapesse che quelle mutandine erano per me e non per una ragazza. Messo quell’intimo nella busta, sono andata a casa e poi direttamente in camera mia dove ho aperto velocemente il pacco scoprendo che non erano tanga né mutandine sexy, sembravano più mutandine della nonna con, stampate, delle piccole figurine molto semplici e per nulla sexy.
In quel momento non mi importava niente, neanche la loro forma e né il significato.
Solo il pensiero di avere tra le mani biancheria intima da donna per me era abbastanza arrapante. Mi sono levata i pantaloni e l’intimo da uomo che indossavo ed ho indossato le mie prime mutandine in assoluto.
Proprio in quel momento sapevo che stava per succedere qualcosa di concreto e di nuovo nella mia vita.
Ho indossato quelle mutandine per il resto della giornata, non me le sono tolte, il mio clito ha continuato a sbavare per tutto il tempo che ho indossato le mie mutandine come se fossi lì lì per sborrare e non mi sono sentita a disagio, anzi tutt’altro.
Quella notte non sono riuscita a dormire, ho tenuto indosso le mutandine, il mio clitoride (leggi cazzo) era così duro e bagnato da tutto il lubrificante che avevo messo sopra poiché speravo di farmi una sontuosa sega a mano piena che prima di mettermi a letto non aveva avuto esito.
Però non riuscendo a prendere sonno mi sono detta che forse smanettandomi avrei sborrato e poi finalmente mi sarei addormentata. Infatti mi sono dedicata a segarmi e ci sono voluti solo pochi colpi per ricoprire di sborra le mutandine. É stato fantastico avere quell’orgasmo ed è stato quello l’inizio del mio modo di vivere da femminuccia.
Per due anni ho frequentato tanta gente e molti uomini facendomi anche pagare ma con nessuno di loro ho stabilito dei rapporti sentimentali.
Una sera in una discoteca ho conosciuto una donna che fin da subito ha iniziato a frequentarmi. Anche se avevo quelle sensazioni feticistiche date dal mio abbigliamento sia esterno che intimo, mi sentivo femmina ed avevo il bisogno di stare con quella donna che trovavo fantastica e con lei anche il sesso era fantastico tanto che qualche anno dopo ci siamo sposate.
Sebbene lei mi soddisfasse facendo sesso eterosessuale, sentivo sempre di aver bisogno di qualcos’altro che con il suo aiuto ho individuato essere qualcosa legato all’essere pur sempre di sesso maschile. Avrei voluto stare con un uomo ma non ero sicura di voler stare con lui o meno, il mio desiderio era solo di aver bisogno di qualcosa di diverso.
Quando finalmente l’ho conosciuto non abbiamo tardato a metterci insieme ed allora ho dovuto liberarmi delle mutandine della nonna, perché non volevo farmi beccare con quegli indumenti intimi. Infatti li ho dovuti nascondere per un po’, lo dovevo fare a causa dei miei suoceri molto conservatori.
Non ricordo bene quando, ma più o meno passati circa due anni, mia cognata è venuta a vivere con noi perché non ce la faceva più a vivere con i suoi genitori. Non è necessario citare il suo nome ma era bellissima ed aveva poco più di 20 anni. Aveva un taglio di capelli a Bob, culo tonico tondo, ed il suo volto incredibilmente carino, le sue tette erano piuttosto piccole, probabilmente quanto una tazza da tè e così in tre la convivenza è andata avanti.
Una notte mio marito era fuori per una sera tra amici maschi a cui io ho rinunciato e sono andato da mia cognata nello studio per sapere se dovesse studiare ancora per molto. Lei mi ha risposto che aveva ancora molto da ripassare per l’esame imminente ed allora ne ho approfittato per andare a vedere di nascosto quale tipo di biancheria intima indossasse. Nell’aprire il cassetto mi è venuto da esclamare “Oh, mio dio!”
Non potevo credere a quello che vedevano i miei occhi. Avevo davanti a me dei minuscoli slip sexy di diversi colori, alcuni con fiori, altri con ciliegie e così via, ho anche aperto i cassetti sottostanti ed ho visto degli splendidi reggiseni, anche con colori diversi e disegni, e non ho resistito a rubarle un paio di mutandine e un reggiseno sperando che non si accorgesse della loro mancanza.
In quel momento il mio clitoride ancora una volta si drizzato ed ha emesso della sborrina come fosse un rubinetto rotto. Ho preso le mutandine e il reggiseno e mi sono diretta in bagno e li ho indossati e quando ho visto il mio riflesso sullo specchio non potevo credere a quanto fossi sexy. Il mio clitoride sbavava sulle mutandine di mia cognata che ho spostato per accarezzarlo. Ho impiegato si e no solo 5 secondi quando un grande flusso di sborra è stato espulso dal mio clitoride. Quell’orgasmo è stato fantastico, sembrava che il mio clitoride stesse pompando sperma senza fine, alla fine dell’eruzione mi sono asciugata e per un momento volevo rimettere la biancheria intima nei cassetti ma il le mutandine erano già intrise di seme maschile ed ho quindi deciso di tenere con me sia le mutandine che il reggiseno.
Ora gli anni sono passati ma in questo periodo tutto quello che ho sempre fatto è stato indossare mutandine e reggiseno sotto i vestiti da uomo quando andavo nei negozi, in discoteca, teatro, ecc.
Per me è stata una grande svolta tanto che diverse volte li ho indossati anche al lavoro e, dato che il reggiseno era una coppa A, nessuno se ne è accorto, o almeno questo è quello che ho pensato. Loro non so se l’hanno fatto ma ero così eccitata che non mi è importato.

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