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Racconti di DominazioneRacconti Trans

LA VENDETTA DI VALLERIQUE

By 2 Ottobre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Marco e Leonardo era usciti quel sabato per una notte di baldorie. Lasciate a casa le fidanzate,avevano preso la jeep bianca e fiammantemente nuova di Marco ed erano andati in discoteca. Dopo 3 ore di balli e bevute erano usciti.
‘Si va a troie!!’aveva annunciato Marco
‘Sììì’ aveva approvato il compagno.
Così si erano diretti ai viali e lì avevano importunato tutte le puttane della strada: nere,polacche,vecchie battone italiane e trans.
Si erano fermati per pisciare e bere due vodka ed erano ripartiti:
‘Torniamo indietro!? Un nuovo giro,dai??!!’
‘Ok!’
Avevano rifatto il giro,ma proprio vero la fine,Marco aveva perso il controllo della jeep ed era andato a sbattere contro una Mercedes rossa. Un bel botto,ma la jeep corrazzata non si era fatta granch&egrave mentre l’auto era finita da una parte con uno squarcio sulla fiancata. I due ridevano ubriachi e dalla Mercedes era uscita una donna alta,seminuda a parte mutande cortissime,scarpe tacco 12 e un top di pelle. Si teneva la fronte,dove usciva un poco di sangue:
‘Brutti figli di puttana!! Che cazzo avete fatto alla mia macchina!! Stronzi..mi sono tagliata..venite qua..bastardi’che cazzo ridete??’
I due avevano continuato a ridere:
”cazzo,una troia’no..non ci posso credere’Marco..una puttana..’
‘Datemi i nome,stronzi e l’assicurazione..’incalzava quella.
Al sentire quelle parole,il guidatore aveva innescato la prima ed era sgommato via.
La troia era scattata,ma era inciampata subito,rompendosi un tacco. Aveva tolto la scarpa e l’aveva presa in mano:
‘FERMATEVI BASTARDI!!!VENITE QUI!!!’
La jeep aveva frenato di botto. Marco aveva cacciato fuori il dito medio e aveva urlato:
‘FANCULO’PUTTANA’!!!’
Lei aveva lanciato la scarpa colpendo il vetro dell’auto.’
Leonardo era uscito ridendo. Aveva raccolto la scarpa e l’aveva presa:
‘Grazie!!!! CIAOOOOOOOOOO’ era risalito in auto ed erano sgommati via.

1 settimana dopo.

Leonardo &egrave in casa a guardare la tv. Suona il campanello e lui si alza per aprire.
‘Chi &egrave?’
‘UPS,c’&egrave un pacco per lei. deve firmare.’
Lui apre la porta.
‘Ci deve essere un errore io non ord..’
Un tubo di plastica lo colpisce in testa e cade per terra.

1 ora dopo.

Si rianima lentamente. La testa in fiamme. Si ritrova steso sulla pancia. Le gambe contro qualcosa di duro,legno forse. Ginocchi a terra. Le braccia tirate in avanti. Legate? Cazzo..ma che..sì sono legate. Prova a liberarsi,niente. Nota i lacci,le corde. Ma che diavolo sta succed..
Prova a urlare ma ha la bocca tappata. Anche i pied sono legati. Oh..merda..ma che???
Alza la testa e vede. Marco &egrave legato pure lui. Stessa posizione,nudo. Ehiiii prova a chiamare inutilmente. Lui si volta e lo vede. I suoi occhi sono terrorizzati e rossi di pianto. Anche lui si chiede dove cazzo &egrave finito.

30 minuti dopo.

Sentono scender le scale e impauriti si voltano a guardare. Ticchettio. Passi,tacchi. Intravedono solo delle lunghe gambe.Una donna scende lentamente. &egrave alta,bionda,indossa un corto abito di pelle bianca e lunghi stivali. In mano ha una scarpa da donna dal lungo tacco. I due ci mettono un attimo a riconoscerla poi capisco e si agitano in preda al panico.
‘BENE bene..chi abbiamo qui?’
Si avvicina a loro,ponendosi a metà fra i due tavolinetti bassi ai quali sono legati.
‘..i due piccioncini..i due stronzetti che qualche tempo fa..’
Passa una mano sulla schiena di Marco facendolo rabbrividire. &egrave una figa incredibile,alta,pelle di seta,grosse poppe,lunghe gambe inguainate in sexy stivali.
‘..giusto una settimana fa..per la precisione..’
Schiaffeggia il culo di Leonardo.
”hanno pensato bene di sfasciarmi l’auto,lasciarmi lì..ferita..
E uno sculaccione secco e preciso si abbatte su Marco.
‘..e andarsene”
E afferra la testa di Leo,la tira e poi la fa sbattere con forza in avanti.
‘..e prendendomi pure in giro..’
E tira selvaggiamente i capelli di Marco.
‘..chiamandomi..troia..
E colpisce Leo e poi l’altro sul culo,più volte.
‘..eh..no..non si fa così..come due vigliacchi..stronzi..
E nuovi schiaffi e tirate di capelli.
‘..sbeffeggiandomi poi e fregandomi..
E ancora sculacciate su entrambi che si dibattono,si agitano,piangono.
‘..fregandomi pure una scarpa..’
E la scarpa si abbatte sulla schiena di entrambi e sul culo lasciando segni rossi,forti,duri.
‘..ma,cari stronzetti..avete provato a fare i furbi con la tipa sbagliata..’
Silenzio. Si allontana. Passeggia lentamente. Quelli piagnucolano,guardano atterriti.
No,no,no paiono dire i loro occhi.
‘..sapete chi sono?’
Silenzio.
‘..io sono VALLERIQUE!’
Si avvicina a Marco e gli toglie della stoffa dalla bocca. Quello sbuffa,sputa,tossisce. Dopo urla:
‘BRUTTA PAZZA!!! MA LO SAI CHE QUESTO &egrave SEQUESTRO DI PERSONA???????????????????’
‘Lo so,avvocato Marco Rizzi. Lo so benissimo. Ma la cosa non mi preoccupa.’
‘MA IO TI ROVINO!!!!’
Lei gli rificca la stoffa in bocca.
‘Fai silenzio,coglione. Ascolta bene. Non mi conoscete?ma da oggi non mi dimenticherete mai. Mi vendicherò di voi a modo mio e voi uscirete di qui,domani,senza dire una parola a nessuno. Potete giurarci. Io sono Vallerique e la Mercedes che avete distrutto &egrave di Pinuccio,un boss casertano che non ci impiegherebbe un minuto a farvi la festa. Ma ve la farò io invece. Come credete di essere finiti qui? Vi ci hanno portati gli uomini di Pino. L’avete combinata grossa non c’&egrave che dire. Per molto meno quello vi accoppa entrambi. Ritenetevi fortunati che lo abbia impedito. Perché voglio farvela scontare io’.
Adesso: perché non parlerete? Perché filmerò tutto e mi terrò i file. Se parlerete con la polizia,i files finiranno dritti in tutti i cellulari e le mail delle persone che avete in rubrica:dalle fidanzate alle nonne,dagli amici al capoufficio. ‘ ad agita il blackbarry di Marco ‘ Vero Leonardo M. di professione impiegato di banca e Marco G. avvocato? Vi piacerebbe come scherzetto? E poi se lo farete,quante notti passerete svegli a temere una vendetta di Pino?’
Apre la bocca di Leo e poi di Marco.
NOOO NOO NOOO
Gridano quelli in coro.
”bene..così ci siamo’tornaimo a noi: cosa ho in mente? Semplice vi farò passare 3 ore di incubo: frustate,schiaffi,botte poi’per somma gioia mia..mi farò i vostri due culi vergini!!!’
Urlano. NO NO NOO, gridando spergiuri e preghiere,piangendo.
Lei si abbassa le mutandine e un bel cazzo,lungo,curvo vero la sinistra,con una grossa cappella rossa,brillò nella stanza.
Era un trans??
‘..sì’belli miei’avete giocato un brutto tiro alla puttana sbagliata’io sono la trans più figa della città e valgo 200 euro a scopata. Voi assaggerete la mai mazza gratis,ma non vi piacerà per nulla perché voglio farvi male e spaccarvi il culo!!!!!!!!!!!!’
Quelli urlano ancora. Lei ficcò la stoffa in bocca ad entrambi. Quindi si allontana dalla stanza.

20 minuti dopo.

Vallerique scese le scale con delle fruste in mano. Andò verso il treppiedi che aveva una videocamera e l’accese. Verificò che fosse partita e tornò dai prigionieri. Si posizionò fra di loro e passò le mani lungo le schiene di quelli legati. Andò avanti e indietro con malizia. Toccò i loro culi e tirò con forza i loro capelli. Si legò le due alle mani e le fece mulinare in aria con maestria. Vorticavano svelte e leggiadre in aria. Quindi si abbatterono sulle schiene di quelli. Smak.smak smak frustata dopo frustrata. Uno due. Le fruste in aria. Uno due. Le fruste in aria. Uno due. Le fruste in aria. ‘Come va?’ rideva a quelli che bruciavano di dolore e umiliazione. Uno due. Le fruste in aria. Uno due. Le fruste in aria. ‘ Allora bastardi figli di troia??? Vi sta passando la voglia di fare i gradassi..di fottere chi non si deve fottere’!!’ Uno due. Le fruste in aria. Uno due. Le fruste in aria. Rideva e colpiva ‘Avanti..bastardi..siamo solo all’inizio..’ Uno due. Le fruste in aria. Uno due. Le fruste in aria. ‘ Sentiamo cosa avete da dire..!’ si fermò e tolse la stoffa di bocca. ‘ttti pregooo..basta’per favore”attaccarono in coro..piangendo..sbavando.
‘Ohh..basta??state scherzando..’
‘No..nooo abbiamo capito.scusa.scusa.scuasa.ti prego nooo” faceva Marco.
‘Per favore’siamo stati deglis tronzi perdonaciiii..’ piangeva Leo.
‘Silenzio o vi rimetto le calze. Continuiamo!’
Si tolse le fruste e prese in mano la scarpa. ‘Questa ha il suo posto. Vero Marco??’ e aprì il culo di quello. Palpò il buco del culo. Ci sputò dentro e ci ficcò il tacco della scarpa. Il dolore fu straziante.una fitta clamorosa. Marco urlò. ‘Bene.fatto questo riprendiamo. Ecco una cara amica.!’ E prese una paletta di pelle dalla forma quadrata in cima. ‘Sentiamo se ancora funziona bene. &egrave qualche tempo che non la uso” e sparò un colpo fortissimo sul culo di Leo. Dolore. Poi un altro colpo e ancora uno. ‘Ferma’ti prego..scusa’ti ripaghiamo la Mercedes e ti diamo 1000 euro’2000..vero Marco??
Un colpo di paletta si abbatt&egrave su di lui. Poi un secondo,un terzo.
‘Zitto’credete che mi servano i vostri soldi??adesso poi??’
La Mercedes sarà in Marocco adesso,Pino me ne ha data un’altra. I vostri 2000 dollari me li ficco in culo”
Altri colpi. Anche su Marco. Uno,due. Uno,due, li alternava. Andò avanti per un po’. Quelli piangevano e gridavano,quando lei non lo sopportava più rimetteva la stoffa. Passò ad una paletta più grossa. I due culi divennero rossi e martoriati. Da quello di Marco cadde la scarpa,lei ce la rimise,spingendo più a fondo e facendo scomparire il tacco nel culo.
‘Ehi..,ma anche il tuo amico qui ha bisogno di qualcosa nel suo culetto’prima di assaggiare il mio cazzo. E si allontanò. Torno con un cazzetto rosa con dei fili che terminavano ad una scatoletta. Aprì il culo di Leo. Lo inumidì con la saliva e ci ficcò il cazzetto. Ridendo si allontanò e azionò il comando. Il cazzetto prese a vibrare dentro il culo di Leo e lei si divertiva a farlo andare ora forte ora piano,godendo dei gemiti di Leo. ‘E tu?? Solo un tacco? Ficchiamoci qualcosa di più grosso”
E tornò con un cazzo rosa di belle dimensioni. Tolse il tacco e disse: ‘Qui non basterà la saliva..’
Tolse il fazzoletto dalla bocca di quello e fece: ‘Lecca bene,dolcezza..ti farà meno male”
‘BRUTTA TROIA MA IO TI AMMAZZZOZZZOOO NNNNON LO FARERREEEEEEE..’
Lei rimise la stoffa. ‘Peggio per te! A nudo!’ e prese a spingere quel cazzo nel culo stretto di Marco. Non entrava ma lei fu paziente,calma,un passo alla volta,ruppe le sue resistenze,gli ruppe anche il culo e lo spinse dentro. ‘ENTRATO!!! Non ci credevo”
Divertita guardò i due. Si dibattevano impazziti. Leo con un vibratore nel culo. Marco con un fallo rosa piantato nel culo. Che spettacolo!!! Era contenta.
Si allontanò e tornò con le fruste. Le piaceva farle vorticare e colpire i due corpi legati. E così fece ancora. Colpi,frustate,risate,i loro corpi che sussultavano, il rumore del vibratore. Era uno spasso. Quando quelli furono sfiniti tolse il fallo dal culo di Marco e il vibratore da quello di Leo e uscì dalla stanza.

25 minuti dopo.

Vallerique tornò con indosso solo gli stivali. Aveva due preservativi in mano e annunciò:
‘Ora l’ultima parte della mia vendetta. Vi inculerò! Non siete mai stati scopati da una trans,scommetto!??’ tolse la stoffa dalla bocca di Leo e ripet&egrave la domanda: ‘No’no’-pianse quello-la smetta..la prego’non lo faccia” ma lei lo schiaffeggiò e rimise la stoffa. ‘E tu? Mio avvocatino ruspante?’
‘Zoccola’bastarda”
‘Così non ci siamo’..no.no!! stupidino inizierò da te allora” rimise la stoffa e si posizionò alle sue spalle. ‘Adesso assaggerai la mia sorellina qui” e prese ad infialre il suo lungo cazzo,rosso in punta nel buco di quello. Con calma e forza si fece strada e lo prese con violenza. Cavalcava e trombava. Se lo possedeva e se lo scopava alla grande,con la schiena segnata dalle frustate e il culo piegato dai colpi. Andò avanti a scoparselo. Dentro fuori. Dentro fuori. Lo scopava e inculava fino a stenderlo a togliergli il fiato a lasciarlo piegato e immobile legato sul pezzo.
Quindi si prese anche Leo allo stesso modo. Dentro fuori. Ficcando,scalciando,invendo,sbattendo la sua verga nel culo,affondando,scopandolo. Tolse la stoffa e lo sentì urlare di dolore. Lo cavalcò ancora godendo le sue urla e i suoi desideri di fermarsi. I suoi pianti. Lo inculò e quello finì come l’amico,distrutto. Lei tolse il cazzo e si masturbò. Venne sulla schiena di Leo,poi si pulì la mazza sul volto di Marco e lì lasciò lì,legati,stremati,violati.

Ecco la mia vendetta pensò Vallerique risalendo le scale fiera.

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