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Racconti Trans

Mattina presto di S.Stefano

By 8 Gennaio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa mattina ho portato in stazione Centrale a Milano una signorina, mia normale cliente visto che faccio il tassista; nel tornare a casa ho trovato per strada due amiche trans, una brasiliana bionda, l’altra di S.Domingo Jane chiedendomi se per favore le portavo in una discoteca a Cinisello Balsamo vicino al Parco Nord, mi danno un bacio ciascuno e le porto, man mano che procedo continuano a baciarmi per ringraziarmi del favore ma tutti questi baci non certo casti mi hanno scaldato non poco, ma per fortuna siamo arrivati.

Una volta scese chiedo al portiere o buttafuori che sia se potevo entrare soltanto a bere qualcosa;lui mi assicura di poter andare ed entro.

Dentro &egrave molto scuro con continui bagliori che escono al tempo della musica, mi avvicino al bancone e chiedo una birra chiara, il barista mi propone una ‘Menabrea’ ed io accetto con vivo piacere, naturalmente non salgo sui grandi sgabelli, sarei troppo goffo, quindi rimango in piedi, ad un tratto mentre sto sorseggiando la birra mi sento leggermente palpeggiare e poi avverto una persona appoggiata a me, piu’ alta, questa persona mi abbraccia dal dietro, le sue grosse mani mi palpano tutto il petto, &egrave talmente stretto l’abbraccio che non riesco a girarmi, sento distintamente un cazzo che struscia sul mio didietro, va su e giu come a scoparmi, sono come bloccato, anzi sono completamente bloccato perché l’abbraccio si fa piu’ stretto, l’uccello sempre piu’ duro e consistente, non faccio in tempo a finire di bermi la birra e pagare che la persona mi trascina completamente via, non riesco ad oppormi, mi trascina in un angolo nascosto del salone, qui mi appoggia al divano e sempre da dietro continua a palparmi sul sedere, e qui chissà perché inizia a baciarmi e leccarmi sui miei punti piu’ esogeni, inizia lentamente a leccarmi orecchie e collo, lo fa in modo lento, languido, insistentemente, le mie gambe dopo circa 3 minuti di questo trattamento cominciano a vacillare, il mio respiro sempre piu’ ansimante, a questo punto la persona responsabile di questo trattamento mi viene davanti sempre tenendomi abbracciato ed intravvedo un ragazzo sicuramente brasiliano, veramente molto bello, mi sorride dolcemente e mi dice che gli sono piaciuto subito appena entrato, ha capito della mia tendenza quando mi ha palpato il culo insistentemente e non ho reagito, comunque una volta davanti mi ha baciato teneramente,

gli chiedo perché si &egrave fermato quando aveva capito che stavo cedendo alle sue avances e lui sempre sorridente mi risponde che non gli piace fare l’amore in discoteca e se volevo continuare con lui mi avrebbe portato a casa sua, lì vicino; io ormai ero in ebollizione ed ho accettato subito, allora lui mi ha preso x mano e siamo usciti dalla discoteca.

La sua casa come aveva detto era infatti lì vicino, un appartamento piccolo diciamo un monolocale ma arredato in modo molto intimo, con molti cuscini rosa, divano a due posti ed un letto diciamo di un posto e mezzo, appena entrati mi ha fatto sedere sul divano e mi ha offerto una birra, mentre bevevo ha iniziato subito a palparmi, a baciarmi, mi ha tolto il maglione e la maglietta sottostante ed ha ricominciato a stuzzicarmi i capezzoli, a palparmi il petto, poi si &egrave ricordato la mia debolezza e quando ha visto che avevo inito la birra, mi ha abbracciato e ricominciato a leccarmi orecchie ecollo, dopo un po’ di questo trattamento cominciavo già a gemere, a rilassarmi e pino piano diventare l’ggetto sessuale del ragazzo, ero ormai sua, ma continuava imperterrito il trattamento, fino a quando i miei gemiti denunciavano una completa resa, allora si &egrave abbassato i pantaloni, i boxer e la mia bocca ha potuto prendere l’uccello del ragazzo, ormai soggiogato ho iniziato lentamente a leccare tutta l’asta, dalla punta fino alle palle, il ragazzo gradiva il pompino, si complimentava con me, il suo cazzo grazie alla mia cura si stava inturgidendo, ma non l’avevo ancora preso in bocca, allora l’ho aperta tutta ed ho ingoiato tutto il cazzo per poi lasciarlo fuoriuscire piano piano lavorando all’interno con la mia lingua, ora era diventato un pezzo di marmo, allora si &egrave alzato, si &egrave messo le mie gambe sulle spalle e con un colpo deciso mi &egrave entrato dentro; incredibile! Non ho sentito nessun dolore, ero talmente partito che non ho sentito nulla, neppure la mia piccola emorroide ha sofferto; lui &egrave partito invece con un ritmo pazzesco, ad ogni suo affondo io venivo sballottato come una bambola di pezza, piano piano cominciavo sentire un gran calore salirmi dal culo e piano permearmi tutto, cominciavo a godere anch’io ed allora incominciava a piacermi il ritmo, anzi ho iniziato ad incitarlo, a dirgli che ero la la sua vacca da montare, che ero una zoccola, la sua zoccola pronta a soddisfare il suo uomo, ma lui continuando imperterrito ma sorridendomi mi ha detto’No, tu non sei una zoccola, sei la mia donna, la mia fidanzata, e sanciremo il nostro fidanzamento con la mia’.. sbo’rr’ata’..!’Mentre mi parlava mi ha sborrato e riempito della sua calda sborra il mio culetto.

Alla fine non &egrave uscito subito ma si &egrave chinato su di me ed abbiamo iniziato a baciarci proprio come due fidanzatini, alla fine siamo rimasti abbracciati.

‘Sai, non ci siamo neanche presentati’ gli ho detto,’io mi chiamo Ivano e tu?’ ‘io mi chiamo Giulio, ma tu mentre facevamo l’amore eri Deborah la mia fidanzata’

‘Va bene, io sono la tua Deborah, e la prossima volta, mi vestirai proprio come una donna e staremo insieme un giorno intero’

Prima di uscire l’ho baciato ancora.

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