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MONTAGNE RUSSE

By 14 Maggio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Io e mia moglie Eda eravamo a S.Pietroburgo per lavoro da 2 settimane. Avevamo concluso un bello scambio finanziario e eravamo contenti. L’ultima sera uscimmo dall’albergo per cenare fuori. Era una serata di maggio ancora freddina,ma la luce del sole era ancora alta in cielo quando uscimmo dal ristorante ubriachi fradici dopo aver bevuto 3 bottiglie di vino in poche ore e una selva di vodka ai vari sapori. Barcollando e ridendo finimmo in una strada poco illuminata. Non avevamo idea di quanto avessimo camminato lontano dal ristorante e perché non avessimo ancora chiamato un taxi. Le strade erano più strette,a parte pochi caff&egrave dalle insegne modeste e qualche passante frettoloso non c’era nessuno in giro. ‘Chiama un taxi!’ fece Eda,ma rideva come un pazza. ‘E dove lo trovo accidenti?’ dissi ridendo pure io. ‘Boh..’ fece lei e riprese a camminare. Dove vai?le chiesi e non udendo la risposta le andai dietro. Si infilò in un vicolo,finiva in un muro cieco,lo risalimmo. Poi una strada più larga. Nessun taxi. Cercare la polizia?pensai. e come? Che pasticcio. Eda proseguì. Entrò in un bar e in inglese chiese che chiamassero un taxi. Nessuno pareva capirla. Uscimmo. Continuammo a camminare e finimmo in un altro vicolo cieco. Uscendone mia moglie andò a sbattere violentemente contro qualcosa. Rimbalzò indietro contro di me che l’afferrai alle spalle prima che cadesse,l’altro corpo invece finì dritto per terra,cacciando un urlo. Quando si rialzò di colpo perdeva sangue dalla faccia,si avvicinò e Eda,guardandola.Era un corpo lungo,robusto,molto imponente ma guizzante,forte,dal modo in cui si era rialzato di scatto sebbene,vedo nei fumi dell’alcool e della concitazione,che stava in piedi su grossi tacchi. Sbottò una parolaccia in russo e ci ringhiò contro. Sebbene ci fosse luce non capivo. Era una donna? I capelli erano dritti in testa ma solo al centro,perché ai lati la testa era rasata come quella di un marines. ‘Scusi..ehi un attimo,cosa..’ feci io,lei ringhiò ancora,poi urlò: ‘Fottuti italiani del cazzo,state attenti a dove andate,cretini!!’ parlava un inglese molto fluido e aveva capito subito che eravamo italiani. Eda si avvicinò. ‘Sanguini..’ ‘Sì,troia!’ ‘Ma come’ – e poi non so come,ma Eda fissò la donna e scoppiò a ridere. Una risata violenta,irrispettosa e assurda da ubriachi. Quella le mollò una spinta,ma Eda continuò a ridere ancora più forte. ‘Cazzo ridi,cretina?’ e mollò ancora una spinta,Eda rideva sguaiata e anch’io iniziai a ridere. Lei si rivolse a me. ‘Ehi,fottuto stronzo! Guarda qui come mi avete ridotto,bastardi,stavo andando ad esibirmi,coglioni! E mi mollò un calcio contro una gamba. Io la parai ma beccai ugualmente il calcio,ma continuai a ridere. Eda non la smetteva ed anch’io non trattenevo le risate sguaiate da ubriaco. Lei perse la testa mi colpì con un altro calcio e gridò:’Brutti cretini! Smettetela immediatamente i ridere!’
Eda la fissò. ‘Scccuu scuuussii..’ ma non resistette e riprese a ridere. Io feci lo stesso e allora quella divenne di ghiaccio. Gli occhi gli brillarono come serpenti nella notte russa. Gonfiò la bocca e il naso si contrasse. ‘FOTTUTI SRONZI!!’ e calò un pugno sul volto di Eda,violento, da stenderla. Io saltai su,CAZZOFAITROIAAA!! E mi beccai un pugno anch’io.
Poi non ricordo più niente.

Quando mi riprendo sono legato ai polsi e alle gambe.
La testa mi duole.
Sbatto gli occhi.
Dove mi trovo?
Cazzsuccede?
Mi accorgo che Eda &egrave al mio fianco,legata pure lei. i polsi con corde tenute fra loro,con le nostre braccia divise,e legata a loro volta ad una barra al soffitto. Le gambe serrate in corde legate anche quelle alla trave.
Dove siamo finiti? Provo a urlare ma ho la bocca tappata.
Anche Eda &egrave con la bocca tappata da del nastro isolante. Mi guarda impaurita. &egrave nuda. Pure io lo sono. Siamo stesi su un letto,legati mani e piedi ad una trave di ferr. Nudi. I sessi esposti. Attorno silenzio. Cosa &egrave successo?
Una porta si apre. Vediamo una figura scendere delle scale di ferro.
&egrave alta,bionda coi capelli rasati.
&egrave la donna del vicolo, quella che ci ha aggrediti.
Eda si agita, mi muove,siamo stretti e nudi prigionieri di questa pazza?
Lei scende piano. Indossa una tuta rossa di pelle,lunghi tacchi sotto le scarpe eleganti. &egrave sicura e comanda il gioco.
Li raggiunge lentamente.
Sorride.
I due coniugi sono impauriti.
Tremano si agitano.
Tentano di liberarsi di gridare.
Ma sono ben legati muti.
Lei li fissa.
Sorride.
Ha occhi azzurri coperti di trucco pesante nero. Volto pallido e pronunciato. La bocca e coperta da una benda di lato.
Li fissa sdegnata. Cupa. Violenta.
Eda si agita.
Ho paura.
Sono nudo. Che cazzo succede qui?
FIGLI DI TROIA. AVETE INCONTRATO LA PERSONA SBAGLIATA. AVETE FATTO INCAZZARE LA TROIA SBAGLIATA FIGLIDIPUTTANA ITALIANI!!!!!!!!!!!
Ehiii’fermaaaa’cerco di dire.
ADESSO LA PAGHERETE CARA. LA PAGHERETE PER AVERMI FATTO PERDERE UN CONTRATTO DA 1000 DOLLARI.PER AVERMI RIDOTTO LA FACCIA SPACCANDOMNI IL LABBRO!!!! E molla uno schiaffo a Eda.PER AVERMI ISULTATO RIDENDOMI IN FACCIA. E mi colpisce al culo. Mi molla uno schiaffo e poi colpisce Eda.
NESSUNO RIDE DI ME. NESSUNO.INTESI???NESSUNO.
E ci colpisce a turno. Schiaffi. Botte. Schiaffi ancora.siamo in sua balia. Siamo prigionieri di una pazza che vuole farci del male.
Tremiamo.
Presi in trappola.
LA STORIA STA COSì. ORA IO MI DIVERTIRò CON VOI. VI FARò PAGHARE CARO IL FATTO DI AVERMI FERITA E OFFESA. VI RIEMPIRò DI BOTTE,SPUTI E CALCI. E POI. E POI”POI VI SCOPERò TUTTI E DUE!!VI ROMPERò IL CULO. A TE- e mi colpì ‘ A TE ‘ e colpì Eda. TUTTI E DUE ASSEGGERETE LA MIA VENDETTA. LA MIA PUNIZIONE. INTESI???
Ci tolse le bende. Eda urlò di dolore. Io gridai:BRUTTATROIAAAAPAZZA LIBERACI SUBITO!QUESTO &egrave SEQUESTRO DI PERSONA TI FARò ARRESTARE E SBATTERE IN PRIGION lei mi si avventò contro. Mi ficcò una mano in bocca,con lunghi guanti neri. Soffocandomi. Iniziai a piangere e temevo di morire. Lei tolse la mano ma mi tappò la bocca col dorso.
NON CI SIAMO CAPITI. NON AVETE SCAMPO. NON POTETE SLEGARVI. NON POTETE CHIAMARE LA POLIZIA. O NESSUN ALTRO. IO STASERA VI FARò LA FESTA CH LO VOGLIATE O NO. NON MI ASPETTO COLLABORAZIONE. MI PRENDO LA MIA VENDETTA. CHARO?
E tolse la mano. Urlai di dolore,ma presi a tossire. Piangevo dal pericolo scampato e mi sentivo in trappola. Eda piagnucolò.’Ci scusi. Ci scusi,abbiamo sbagliato,ha ragione,ma ci liberi la pregoooo” lei la colpì sul volto. Con uno schiaffo. Poi un altro. TU SARAIA LA PRIMA CHE MI SCOPERò.IL TUO MARITINO TI VEDRà SCOPATA E TI VEDRà COME SOFFRI E GODI CON ME. POI SARà IL SUO TURNO.
Noooo nooo urlai disperato.
Nooo la pregoooooooo nooo..fece Eda,ma quella ci rificco il nastro in bocca e si allontanò.

Tornò dopo una mezzora.
Aveva una frusta corta in mano.
BENE.ECCOCI.
Passeggiò davanti a noi sorridendo. Altera. Felice. Cattiva.
Andava avanti e indietro piano. Il corpo sinuoso,alto,massiccio. La pelle molto delicata bianca. I capelli ritti in testa e poi rasati ai lati. Gli occhi azzurri. Di ghiaccio. Cupi. Cattivi. Il seno era bello,massiccio sotto la tuta rossa. Il cerotto che le copriva la bocca era grosso. Camminò avanti e indietro. Quindi di colpo fece partire la frusta. Mi colpì al culo e poi colpì Eda. Di nuovo. Un colpo a me,uno a Eda.
Colpi secchi,violenti,dolorosi.
Al mio culo.
A quello di Eda.
Uno due. Uno due.
La frusta volava.
Lei colpiva feroce ed esperta.
Si concentrava sui seni di Eda li colpiva e rideva,un suono gutturale,di uccello rapace,agitando il corpo atletico. Quindi passava al mio culo,prendeva la mira e faceva schioccare la frusta. Cacciavo un urlo e soffrivo.
Andò avanti così,quindi si fermò. Si posizionò di fronte a noi.
ADESSO MI FARò I VOSTRI CULI E LA SUA FIGA. GUARDATEMI LURIDI BASTARDI!GUARDATEMI!!
E guardammo. Lei si allontanò un attimo e si voltò dandoci le spalle. Iniziò a spogliarsi lentamente,aprendo la lampo del vestito rosso. Le spalle bianche erano lucenti e appena al di sotto di esse,un enorme tatuaggio verdenerorosso di un drago colorava il suo corpo.
Fece cadere il vestito a terra.
Si voltò di scatto.
Il seno nudo era grosso,i capezzoli piccoli,sopra disegnate delle rose.
Il ventre era statuario,segnato da profondi solchi di addominali scolpiti.
In mezzo,al posto della figa,c’era un grosso cazzo bianco.
Un grosso cazzo dalle dimensioni esagerate in larghezza,meno in lunghezza.
Urlammo all’unisono io e Eda.
Lei/lui si approcciò.
NON VE LO ASPETTAVATE,STRONZI??EHHHH?SARà CON QUESTO CHE VI FARò LA FESTA STASERA!!! E si prese il grosso cazzo in mano e venne avanti.
Lo sbatt&egrave contro la figa di mia moglie.
Uno,due volte. Il rumore della grossa cappella rosa che sbatteva contro le grandi labbra della figa di Eda era impressionante. Un suono carnoso,duro ed eccitante allo stesso tempo. Le afferrò il collo e la squadrò dura: ‘ADESSO TE LO FICCO DENTRO E TI FACCIO IMPAZZIRE DI GIOIA. NON LO HAI MAI PRESO UN CAZZO COME IL MIO!!’
E inarcandosi,dando un colpo di reni forte spinse dentro. Eda si contorceva costringendo anche me a incurvarmi a finire da una parte. Quella si fece strada,spinse tenendo mia moglie per il collo,prigioniera,succube. Spinse con energia e sapienza e fu dentro la figa. Eda urlava prigioniera,ma quella non pose tempo in mezzo,iniziò a scoparla.
Spingeva con forza,il cazzo ben dentro la figa di Eda. Spingeva dentro e fuori,dentro e fuori. Scopava come una pazza violentandola con forza.
Spingeva e la scopava.
Dentro fuori. Dentro fuori.
Dava sapienti colpi di reni,quando spingeva anch’io rinculavo,preda della maglia che mi legava a mia moglie e alla trave sul soffitto che ci faceva ondeggiare sotto la spinta dei colpi che quel transex sferzava nella figa di Eda.
Andò avanti a scopare con forza. Le grida di Eda,prima insistenti e disperate si trasformarono in un singhiozzo sempre più debole. Poi si fermarono. Quella continuava a fottere. A spingere come una barbara,una forza violenta e decisa che faceva ondeggiare la trave,il corpo di Eda e anche il mio.
scopava.
Dentro fuori. Dentro fuori.
Si sbatteva mia moglie sotto i miei occhi: io incapace di fare alcunché,legato,nudo.
Scopava Eda e il suo corpo teso,atletico e allo stesso tempo violentemente sexy,coperto di tatuaggi,guizzava avanti e dietro mentre violentava mia moglie.
Ad un tratto uscì dalla figa di mia moglie.
Sbatté come prima il grosso cazzo contro le grandi labbra della figa di Eda e vidi bene come umori caldi luccicavano sulla sua figa e sul cazzo massiccio dalla cappella enorme e rosa. Il suono delle due carni che si incontravano questa volta non era secco e duro,ma bensì appiccicoso e denso. Era come sentire sbattere qualcosa contro l’acqua,solo un po’ più appiccicosa. Eda non stava più piangendo,il suo volto era attraversato dal piacere. Lo vedevo. Lei toccò la figa bagnata di mia moglie e sorrise. Spinse un suo dito dentro di lei e sorrise ancora:
BRUTTA TROIA,TI PIACE VERO?TI PIACE IL MIO CAZZO VERO???
Eda reclinò la testa,scosse la testa ma i suoi sensi dicevano altro.
TI PIACE DIMMELO!DIMMELO E TE NE DARò ANCORA! E intanto continuava a solleticarle la figa con un dito. DIMMELO CHE TI PIACE CHE NE VUOI ANCORA E TE LO DARò!!!!
”mi piace”mormorò appena lei.
NON HO CAPITO,TROIA,DIMMIC HE NE VUOI ANCORA’.
‘..ne voglio ancora’ti prego”
OH,BENE COSì CHE SI PARLA. CHIEDIMI SCUSA PER AVER RISO DI ME E DIMMI CHE VUOI IL MIO CAZZO!! E la colpì con uno schiaffo in piena faccia. Io rimbalzai indietro e lei come accortasi che c’ero pure io,mollò due schiaffi anche a me,violenti,secchi.
‘Scusi..-disse Eda-scusi’.la prego’mi scusi’per prima..non volevo”
DIMMI CHE VUOI IL MIO CAZZO,ORA!!!!
”lo voglio..la prego..lo voglio”
Lei rise di gusto e rinfilò il cazzo nella figa di mia moglie. Quella esplose di gioia gridando piacere!
La foga della transex riprese,si chinò ancora su di lei e riprese a fottere facendo ondeggiare la trave e i suoi colpi facevano sobbalzare anche me.
Col dito bagnato degli umori di mia moglie quella iniziò a stuzzicare il mio culo. Spingeva piano il dito umido contro il mio ano esposto. Leggermente si fece strada e infilò l’indice nel mio culo. Si fermò. Tolse il cazzo dalla figa di Eda e sorrise. Mi moglie gridò: ‘No,la prego! Ancora!’
NE AVRAI TROIA..MA ANCHE IL TUO MARITINO HA BISOGNO DI UNA LEZIONE E IO AMO FARMI I CULI VERGINI!!!
E ficcò il dito che fino ad allora era nel mio culo dentro la figa di Eda. Ne uscì con un dito umido di umori di mia moglie e lo puntò contro il mio ano. Ci sputò sopra varie volte e poi mi infilò con rabbia. Il suo dito si faceva strada in me. Spinse e dopo il primo dito passò al secondo. Io ero in sua balia,due dita ficcate nel culo,prigioniero,nessuna possibilità di liberarmi e quella che faceva i suoi comodi col mio culo.. tenendo le dita nel mio culo,rinfilò il suo cazzo nella figa di mia moglie e riprese a stantuffarla,facendo ondeggiare la trave alla quale erano legati i nostri corpi prigionieri. Solo che stavolta la spinta era doppia. Da una parte fotteva mia moglie nella figa col suo cazzo massiccio e larga,dall’altra si faceva strada nel mio culo con le dita. E devo dire che dopo l’iniziale lancinante dolore,quel suo ravanare nel mio buco del culo stava producendo un piacere sempre più forte. Era dolore ma anche piacere.
Mentre ci fotteva a quel modo urlava parole in russo che non capivamo,ma certo erano epiteti contro di noi poco piacevoli.
Spingeva come una furia,il cazzo dentro la figa di Eda,le dita dentro il mio culo. Noi preda delle voglie di questa transex russa,una furia,assettata di vendetta.
Mentre Eda veniva gridando di piacere,quella si fermò,le afferrò le tette martoriate dalle frustate e le strizzò. Mia moglie fu presa da un orgasmo senza fine,la vedevo urlare e ondeggiare di piacere mentre i suoi seni erano sottoposti a morsi e strizzate. Godeva come una troia,proprio come aveva detto la tipa.
La transex iniziò a baciare con violenza la bocca di Eda e quella legata e prigioniera,accolse quel bacio come se fosse stato quello di suo marito,cio&egrave io durante un nostro rapporto i primi tempi dle matrimonio,con passione! Si faceva baciare da quella transex ed era un fremito,tanto da sballottarmi verso di lei nel tentativo di ricevere quel bacio,inseguire quella passione. Nel mentre Lei aveva rimesso le dita nel mio culo,tre,le sentivo spingere e deflorarmi con cattiveria,con rabbia. Si era appena scopata mia moglie,la stava baciando ed Eda non sembrava cercare altro che quel bacio voluttuoso e si stava facendo il mio culo con le sue dita. Mollò Eda e venne da me.
BENE &egrave IL TUO TURNO,BASTARDO,HAI VOGLIA DEL MIO CAZZO???
‘NO’!’ urlai disperato,ma sapevo che non voleva dire niente,se lo sarebbe preso comunque. Tolse le dita dal culo e le infilò nella figa di Eda raccogliendo gli umori di quella. Quindi tornò a spingere contro il mio culo.
Rinfilò le dita e gridò:
PRENDI BASTARDO,TE LA FACCIO PASSARE IO LA VOGLIA DI PRENDERTI GIOCO DI ME!!!PRENDI BASTARDO!!
E spinse le dita dentro il mio culo.
Prese a aprirmi il culo con le dita velocemente con rabbia.
Urlavo di dolore.
Urlavo e lei rideva.
Eda era immobile accanto a me,soprafatta dal piacere appena ricevuto.
E ORA IL CAZZO!!! Urlò la transex russa e sentii premere qualcosa di diverso al mio ano.
Non potevo immaginare che avrebbe ficcato quel cazzo dal diametro così massiccio nel mio culo,ma non passò molto che fu dentro.
DAIII DAIII DAIIIIII DAIIIIII
Gridava quella e spingeva.
Prese a incularmi.
Quel grosso cazzo mi apriva il culo a forza di colpi secchi e ripetuti.
Per fortuna non era lungo,ma il diametro mi stava spaccando in due.
Gridavo di dolore e mi muovevo per sfuggire a quel supplizio.
Ma ero prigioniero e il mio ondeggiare non faceva altro che caricare quella che gridava più forte e spingeva il suo cazzo dentro di me.
DAIII Sìììììììììììì SìDAIII DAIIII DAI DAI Sìììììììììììììììììì
E spingeva si faceva strada nel mio culo aprendolo in due.
ORAAAA Sììììììììììì DAIII DAIIIIIIIIIIIIIIIIII
Mi inculava e mi sbatteva alla grande.
Il dolore era fortissimo.
Ci andava giù e sapeva il fatto suo.
La sua forza era incredibile. Un atleta. Un atleta russo scolpito e con due tette da troia messicana. Corpo lucente e tatuaggi con draghi.
Mi inculava a forza,Eda rideva sollevata accanto a me. Come me prigioniera. Quella mi scopava,mia moglie rideva ed io,dopo il dolore,iniziai a sentire il piacere di quel cazzo russo nel mio culo. Il calore rendeva tutto più morbido,bello,rilassante e quell’incedere di scopata si trasformò in piacere. Inizia a gemere,rovesciai gli occhi dal piacere e fui investito da un’ondata di orgasmo.
Godetti urlando.
Quella se ne accorse.
BRUTTA TROIA IN CALORE.BASTARDO FIGLIODIPUTTANA NON PUOI GODERE SE IO NON VOGLIO!!!!!!!!!!!!!!!!!
E uscì dal mio culo,prese la frusta e iniziò a colpirmi sul petto e sul pene. Poi colpì Eda e poi di nuovo me.
Gettò la frusta a terra e ci salì sopra a cavalcioni.
Noi legati sotto.
Prigionieri di quella transex russa con i capelli rasati,la bocca rosso fuoco,due grosse tette e un cazzo massiccio.
Iniziò a masturbarsi e dopo qualche colpo ci venne addosso.
Ci inondò il petto,la faccia,i sessi.
Quando ebbe finito con lo sperma,continuò a menarselo fino a esplodere in una pisciata che ci spruzzò addosso,sul volto,sui capelli,sul ventre,sulle tette di Eda.

Ci risvegliammo dopo qualche ora.
Eravamo ancora legati,ma questa volta in un’altra posizione. Eda era sotto di me. Le gambe aperte e tenute in aria da corde,alle quali ero legato anch’io:le gambe in basso,le braccia tirate avanti a me. Soffrivo. Eda era più rilassata. Sui suoi occhi c’erano sofferenza e umiliazione ma anche tanta gioia,tanta voluttà.
La porta in alto si aprì di nuovo e la transex russa scese lenta le scale.
Con il suo portamento sexy e violento colorava la stanza grigia. Portava una gonna rossa molto corta,un top rosa e dei guanti rossi come la gonna.si avvicinò a noi. Teneva in mano una paletta nera. Mi colpì d’improviso sul culo esposto. Un colpo secco,doloroso che mi fece sobbalzare e la scossa fece ondeggiare anche Eda sotto di me. Un altro colpo. Fortissimo. Un terzo. Una sferzata.
BENE,BASTARDI!PENSAVATE FORSE CHE AVESSI FINITO CON VOI? NO’VOGLIO ANCORA SPACCARVI IL CULO. MI &egrave PIACIUTO PRIMA. VOGLIO RIFARLO. E ANCHE A VOI &egrave PIACIUTO,VERO FIGLIDIPUTTANA? LA MOGLIETTINA QUI HA GODUTO COME UNA VACCA. NON &egrave VERO???
E ci colpì con la paletta. Due tre colpi. Ci raggiungevano precisi. Sul culo,sulla schiena,sulle gambe di Eda, sulle mie.
ADESSO VOGLIO FARE DIVERSAMENTE. PRIMA MI SFONDO IL CULO DEL MARITINO,E QUANDO TI MONTERò VOGLIO CHE TU BASTARDO,TI CHIAVI LA FIGA DI QUELLA TROIA PATENTATA DI TUA MOGLIE? INTESI?
Annuii prima di essere preso di colpi.
Mi afferrò i capelli,lì tirò facendo mi gridare di dolore. Colpì Eda sulle cosce. Più volte.
ORA DATEVI DA FARE,BASTARDI. Salì sopra Eda e le ficcò il grosso cazzo,dal diametro impressionante,nella bocca di mia moglie che lo prese a succhaire con foga. E TU,BASTARDO,LECCAMI LE TETTE. MUOVITI DEFICIENTE. E mi schiaffeggiò con forza,tirandomi i capelli e forzandomi sulle sue grosse tette,siliconate e durissime. Due rocce di carne russa.
Presi a succhiare e baciare i capezzoli. Leccavo e baciavo quelle tette enormi,mentre il transex mi tirava i capelli e si faceva succhiare il cazzo da mia moglie.
Ben presto si eccitò.
Era una forza della natura quella russa.
Ci dominava e ci umiliava a suo piacimento.
E aveva la forza e il carisma per farlo.
Soffocavo fra le sue tette. Eda accoglieva qul cazzo sempre più grosso.
Quando fu dura e i suoi capezzoli dritti come fragole, si alzò e venne dietro di me.
ECCO IL CAZZO,PUTTANA. PIEGATI,TROIA E PRENDILO TUTTO!!!!!!!!!!!
Sentii la cappella sbattere sul mio culo.
La transex mi speinse giù la schiena. Schiacciai Eda e sentivo già il mio cazzo un poco più gonfio,ero eccitato. Fra poco avrei ripreso quel cazzo gigante nel mio culo. Avevo sentito male,ma poi era stato bello. Ero nervoso ed eccitato. Anche Eda sotto di me lo era.
Il tranmsex si sistemò bene e spinse.
Con due colpi fu dentro.
Gridai con forza.
ZITTO,BASTARDO,PRINDITI IL CAZZO NEL CULO,COME MERITI!!!
Mi tirò i capelli e spinse.
Altre grida. Mi tirò ancora di più i capelli,temevo che me li strappasse. Spinse il suo cazzo più a fondo. Non era lungo,ma era grosso.
Affondò i colpi nel mio culo e mi tirò i capelli. Soffrivo,ma mi eccitavo e Eda con me.
La sentivo fremere e vogliosa. Quel transex stava spaccando il culo a suo marito,eravamo prigionieri,in balia di una pazza,poteva capitarci d tutto e quella troia di mia moglie godeva.
BASTARDO,PRENDI!!
Urlava quella spingendomi il suo cazzo nel culo.
TROIA,GODI!!PRENDI BASTARDO!! E mi tirava i capelli fino a farmi gridare mentre mi scopava con forza.
Mi ritrovai eccitato anch’io come Eda,mentre quella transex mi fotteva.
Il mio cazzo si indurì come non mai.
Fregavo il membro sulla figa di Eda e quella era eccitata.
METTIGLIELO DENTRO,BASTARDO!NON VEDI COME LO VUOLE QUESTA TROIA???
Le corde tirate ci facevano ondeggiare mentre i colpi di bacino della transex mi penetravano con rabbia. Sballottati dalla foga esplosiva della russa.
FICCAGLIELO DENTRO,ORA!!
E mi riempì di colpi,tirandomi i capelli e schiaffeggiandomi.
Mi afferrò il cazzo e lo diresse nella figa di Eda.
Vi entrai di colpo, lei era bagnata come una fontana.
Ficcai il cazzo nella sua figa e lei gridò di piacere: AHHHHHHHHHHHHHHSììììììììììììììììììì
La transex fermò la sua calvacata. Mi dette il tempo di sistemarmid entro mia moglie. Il cazzo duro nella sua figa.
Il cazzo grosso della russa nel mio culo.
Prese tempo. Lo accomodò dentro.
PRENDI BASTARDO.!!
Fece e mi spinse il serpente bianco nel culo.
Gridai e spinsi.
Sììììììììììììììììììììììììì fece Eda che sentì il mio cazzo più dentro di lei.
Poi la tipa mi afferrò le spalle. Mi spinse sotto. Penetrai con ancora più forza Eda. Lei gridò ancora di gioia. Era bagnata fradicia.
AVANTI BASTARDO!
E affondò di nuovo. Sentivo il suo cazzo bianco dal diametro grosso dnetro il mio culo. Era doloroso ma piacevolissimo. Godetti con forza e iniziai a pigiare Eda contro di me. Le corde si tendevano,tutto ondeggiava. La tipa dette ritmo. Spingeva, fotteva e mi tirava i capelli. Ci gridava in itlaiano e in russo. Schiaffeggiava,scopava il mio culo ed io fottevo mia moglie.
Era un trenino incatenato per noi.
Prigionieri. Violentati.
Scopati.
Schiaffi e sputi. La tipa ci dominava. Ci scopava entrambi quasi. Anzi di sicuro. Era lei che spingeva dietro di me ed io di rimando dentro mia moglie. Era una foga. Una potenza. Mi sfondava il culo,godevo e scopavo. Tutto oscillava,ondeggiava,era un terremoto.
Un portento,una gita folle.
Una scarica di adrenalina. Cazzi che fottevano. Eda che gridava di gioia. Io di piacere.. mi fotteva come una troia e io scopavao mia moglie.
Tutto vibrava.
Temevo che cadesse tutto. Le corde puntavano, l’oscillazione era fortissima.
Montagne russe.
La transex urlava e mi schiaffeggiava. Io fottevo più forte.
Le corde tiravano tutto vibrava.
Montagne russe.
Il cazzo di quella dentro di me.
Io mi fottevo Eda.
Eda gridava Sììììììììììììììììììììììì GODOOOOOOOOOOOOOO
Quella spingeva,il suo cazzo massiccio mi spaccava tutto.
PRENDI BASTARDOOO FOTTIIII TI SPACCO TUTTO TROIAAAAAAAAAAAAAASììììììììCOSìììììììììììììììììììììììTI SVENTRO TROIA. VI INSEGNO IO IL RISPETTOOOOOOOOOOOO
Montagne russe.

Venni dentro >Eda con una foga impensabile. Un fiotto violento e caldo mi scoppiò nella sua figa.
Quella mi tirò i capelli.
Si sistemò dentro di me ancora meglio e riprese a pigiare come una pazza.
Mi scopò ancora con rabbia vomitandomi dentro il culo il suo sperma mentre veniva con forza,picchiandomi in faccia,urlandomi epiteti violenti in inglese,russo ed italiano.
Uscì dal mio culo,sbatte il cazzo contro il mio culo. Si pulì la mano sulla mia faccia,poi prese il cazzo e lo ficcò in bocca per farselo pulire da Eda. Quella succhiò quel cazzo come se fosse la cosa più bella del mondo. E lo era per lei.
La transex russa rise.
BENE BASTARDI. ADESSO AVETE CAPITO LA LEZIONE. PASSERò DOPO A LIBERARVI!!
E sui tacchi scarpinò via,spegnendo la luce e lasciandoci in un lago di sudore,sperma,sofferenza,piacere estremo,testa in fermento,lussuria negli occhi di mia moglie.

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