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Racconti di DominazioneRacconti Trans

THE CFANTELLE/DIANNA R. DREAM- Viaggio di nozze Parte 2

By 6 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo la scopata,stanchi,innamorati,prigioniero io,padrona lei,dormimmo.
I giorni seguenti furono all’insegna del relax e del divertimento. Facevamo colazione in camera,pranzavamo in piscina,andavamo alla spiaggia,io a prendere il sole,fumare erba,nuotare,mia moglie a dormire sul lettino, a giocare a carte con turisti americani e francesi,bere champagne e cocktail,a fare lunghe docce.
Le prime sere stanchi dalla spiaggia,dal mare dormivamo nella suite arieggiata dall’hotel,mia moglie sul letto a due piazze,io per terra su un materasso ai suoi piedi nel caso la notte si svegliasse con voglia di mangiare o bere o farsi massaggiare i piedi.
Alcune volte ero uscito di notte per procurarmi della frutta fresca che Dianna aveva improvvisamente voluto. Il paese era tranquillo,musica latina,gente allegra e tutto il resto. Ero proprio felice e speravo che quei giorni durassero a lungo.
Una sera però Chantelle volle uscire per andare a ballare. Andammo in un paio di locali. Pieni di turisti americani. Molti boys attaccarono bottone con mia moglie che era in gran forma. Bikini banco con strisce dorate fasciava il suo petto stupendo,nero,matronale e sexy,una gonna di velluto verde con strass e scarpe dorate con tacco 12 non la facevano certo passare inosservata. I boys le parlavano all’orecchio sfacciati o ridevano,la invitavano a ballare. Io sentivo tutto e stavo al fianco di mia moglie almeno fino a quando non spariva nella pista da ballo con qualcuno. Ero arrabbiato,ma pensavo anche che andava bene così. Dianna era mia moglie ma poteva fare ciò che voleva,lei comandava,io non avevo parola nella sua vita per quanto fossi suo marito.
Tornò con un ragazzo dal collo taurino,capelli afro e anelli ovunque,jeans larghi,mutande di Calvin Klein,maglia bianca attillata. Era sicuramente uno dei tipi che facevano tirare il cazzo a Chantelle. Si sedettero al tavolo e ordinarono champagne. Ridevano e flirtavano. Il giovane mise subito le mani fra le gambe di lei.
‘Questo &egrave mio marito..’ disse Dianna scansandolo e indicandomi. Il ragazzo scoppiò a ridere. Rideva come pazzo. Chantelle gli mollò uno colpo sulla spalla per farlo smettere,ma non con forza. Quello rideva,quindi mi tese la mano. Lo salutai.
‘Ehi..amico’mica nulla in contrario se io e la tua donna qui ce la spassiamo?- rise ancora – ‘sai’ce la intendiamo molto bene in pista,ehi amico,la tua donna &egrave proprio una forza della natura’dammi retta’amico..’
Cercai di ignorarlo. Quello pomiciò con Dianna che lo toccava sul petto e mi guardava sorridendo. Sapeva che ero geloso e scoppiavo di rabbia,ma sapeva che non avrei detto niente,perché lei era mia moglie e io solo il suo marito-servo.
‘Ehi amico-riprese quello ridendo- allora nulla in contrario se io e tua moglie ci bevaiamo dello champagne assieme e ci divertiamo un poco???’
Non risposi.
‘Che c’&egrave? Il cane ti ha morso la lingua,amico? Allora che ci dici? Tutto ok per te? Io ,tua moglie- e la strinse,le toccò il seno con fare di sfida- ci divertiamo stasera??’ e rise più forte. Chantelle sorrideva e stava zitta.
‘Dianna fa quello che vuole. Non deve chiedere a nessuno.’ Dissi e mi alzai.
Li lasciai a toccarsi e baciarsi al tavolo.
Uscii e andai in spiaggia.
Era una serata fresca e piacevole,la sabbia era ancora calda,le stelle in cielo erano manciate infinite di sogni. Coppie e ragazzi passeggiavano alle luci del porto,musica cubana e profumi di fiori caraibici e hot dog si catturavano attorno.
Dimenticai Dianna. Cio&egrave pensai veramente che lei faceva ciò che le piaceva di più ed io dovevo esser contento per lei e per me.
Bevvi una birra su una panchina parlando con delle ragazze di Boston.
Quando rientrai,Dianna attendeva al tavolo. Il tipo non c’era. Lei era adirata,lo vedevo da come agitava la bottiglia di champagne nel cestello dove poco ghiaccio si agitava in un mare d’acqua. Quando mi vide si arrabbiò. ‘Dove eri finito? Stupido! Andiamo all’albergo,subito!’
‘Scusi Signora ‘ feci io avvicinandomi a lei ‘ ma pensavo che fosse in comp..
Mi mollò uno schiaffo fortissimo. Alcuni degli avventori del locale si voltarono,qualcuno rise.
‘Zitto. Andiamo!’
Il taxi ci riportò in albergo.
‘Posso chiedere Signora cosa &egrave successo?’
‘Quello stronzo non aveva capito che..’
‘Oh..’
‘Preparami la vasca,voglio fare un bel bagno. Dopo mi farai un massaggio al corpo e ti prenderai cura del mio culo fino a quando non mi addormenterò..’
‘Agli ordini,Padrona,con enorme piacere”
Quello stupido della discoteca non poteva immaginare cosa si fosse perso,mentre sistemavo mia moglie sul letto per la leccata di culo preparatorio al sonno(il corrispettivo della tisana serale per certe famiglie borghesi),pensavo a quanto fossi fortunato. Potevo prendermi cura di quel corpo transex perfetto per i miei gusti sessuali. La carne abbondante,nera,preziosa,fiera,dolce,profumata,il suo cazzo gigante,il suo culo che sapeva di sesso e di donna.
Le misi due cuscini sotto al sedere in modo che avesse le gambe un poco rialzate e riposate e il culo all’altezza della mia faccia inginocchiato. Chantelle aveva due cuscini sotto la testa tutta ripulita dalla doccia,oliata e massaggiata dal suo maritino,aveva già gli occh chiusi pregustandosi la mia morbida lingua sul suo buco di culo nero,forte e transex. Sorrideva brillando nella sua bellezza femminile piena e africana,gli zigomi alti,la bocca carnosa senza trucco,gli occhi verdi.
Affondai con piacere la mia lingua nel suo culo. Leccai da buon marito quell’orifizio dolce e pungente e permisi a mia moglie e mia padrona di addormentarsi beatamente. E quando inizio a russare,spensi le luci e mi accovacciai ai suoi piedi,da buon coniuge.
Al risveglio pensai a cosa si era perso quello sbruffone della discoteca. Servii a mia moglie la colazione a letto e mentre mangiava croissant e fette biscottate le massaggia i piedi.
Mia moglie mi ordinò di rimettere in ordine i suoi vestiti.
Si era portata 3 vestiti rossi,2 gialli,2 a fiori,uno a righe; 1 top giallo,2 verdi,4 gonne corte,3 lunghe,5 camicette,6 canottiere,10 t-shirt,1 paio di jeans,1 tuta bordeaux; vari costumi da spiaggia; e poi le scarpe: 2 infradito,3 zeppe di paglia,4 con tacchi,2 con tacchi bassi,2 paia di stivali,uno bianco,uno tigrato.
Fra le sue cose trovai anche il biglietto da visita della donna conosciuta in aereo,lo portai a Chantelle. ‘Ehi,buona idea,nel pomeriggio la chiamo e nadiamo a trovarla. Sì,mi va..’
Sistemai tutto e andammo alla spiaggia.
Dopo il mio bagno,la partita a carte coi francesi un piccolo spuntino di frutta, Dianna chiamò la tipa bionda.
‘Ciao Tesoro’sono Chantelle..sì..quella del volo..ah ti ricordi di noi? Bene..perch&egrave non abbiamo telefonato prima?ohhh’diavoletta’sai volevamo spassarcela da bravi sposini’tu mi capisci’.senti perché?..come? certo? Stasera da te? O sarebbe ottimo’ok’dolcezza’certo’a dopo”
‘Wuu’- feci io- stasera ci divertiamo,mogliettina?’
‘Spero di sì,dopo quello stronzo della disco..ieri’.’
La suitte della bionda era pazzesca,grande quanto un appartamento. Ci accolse eccitata. Indossava dei pantaloni chiari e un t-shirt bianca che le metteva in risalto il fisico e le tette rifatte.
‘Ohhh’carissimi’prego accomodatevi”
Prima di entrare Dianna mi aveva fatto mettere nel culo l’ovulo che dava le scosse. Indossavo dei jeans bianchi e camicia rossa,mocassini,mentre mia moglie era su troieggiante con top,scullo vertiginoso con vista sulle sue magnifiche zinne nere,gonna corta,tacchi altissimi,troccatissima. ‘Ehi’dolcezza’fatti dare un bacio!’ disse buttabndosi addosso alla bionda e toccandola e baciandola volgarmente, ridendo mi indicò,mostrò all’amica(?) il pulsante e lo premette. Sussultai. Loro risero. Nuova pressione. Saltai. L’ovulo vibrava. ‘Ahhh’.il coso’oh,che carini che siete’.K. vieni a salutare Chantelle e’.
Un uomo alto,sulla sessantina,vestito tutto impeccabile con completo blu,fiocco,rosa e camicia bianca si palesò: ‘Sono K.il marito di’piacere!’
Mia moglie gli saltò addosso e lo strattonò. Sembrava un palo conficcato per terra. Portava un pizzetto grigio e aveva l’aria stanca di un nobile decaduto. Chantelle mostrò a K.il marchingegno e mostrò la mia reazione. Poi lo passò alla bionda. Quella rideva. Lo azionò. Scarica. Sussulto. Rise più forte. Il marito ci guardò sdegnati e si congedò. La bionda lo ignorò e si divertì con il pulsante. Mia moglie gli dava spago e la teneva per le spalle,le toccava il collo. Quella vecchia troia rifatta era eccitata come una verginella. Si divertirono così per un po’. Quindi la bionda ci condusse al tavolo a bere qualcosa. Ci parlò di lei,dei suoi soldi,dei suoi due mariti. Mister K. Era il terzo. Era una tipa gioviale,anche simpatica,ma piena di sé. Il marito non disse una parola,limitandosi a bere rum. Lei parlava e parlava. Dianna rideva e beveva,anche io. La bionda era già eccitata per conto suo.
”e dimmi cara’com’&egrave il vostro rapporto’.?’
‘Vuoi dire a letto? Birichina?’
‘..beh..sì..fuori dal letto..sulle scale” e rise.
‘oh,sei una porcella,ma mi piaci! A letto mio marito &egrave bravo,sa fare ottimi servizi etti di bocca’sa leccarmi il culo come un buon cagnolino fedele’il suo culo bianco &egrave stretto quanto basta per farmi godere e poi’e poi’vuole vedere una cosa?’
Capii subito e avvampai di vergogna.
‘Cosa?sì sìì’
‘Il culo di mio marito &egrave solo mio. io ne sono l’unica proprietaria!’ e schioccò le dita. Io mi alzai calai i pantaloni e le mutande mi voltai di spalle alla bionda e lei lesse il tatuaggio sul mio culo bianco. Scoppiò a ridere e lo indicò al marito. Quello allungò il collo per sbirciare ma poi ornò subito al suo bicchiere.
‘ohhh mamminaaaa’.questa poi’.oh’tu sì che sai come trattare gli uomini,cara!!! Vedo bene!!’
‘Oh,puoi giurarci,finche lui sarà mio marito quel culo sarà solo mio,posso anche concederlo ad altre’ma solo se voglio io! Puoi rivestirti,dolcezza!’
‘Ohh my God!’
‘Visto,bellezza? Allora’cosa facciamo bellezza’ci scateniamo un po’? hai uno stereo? Musica’ci fai portare altro champagne,bionda?’
‘Ohh’,ma certo’.telefono subito’uno stereo? Certo ci deve essere per forza,K lo hai visto?’ quello annuì. Andò alla parete e aprì uno sportello. Un mega impianto giapponese si palesò. Dianna ci si fondò e cercò una stazione che trasmettesse samba. K. Tornò a sedere al rum.
Arrivò lo champagne e frutta,si ballava e si rideva.
La bionda era una furia ballava e beveva,si strusciava amia moglie,le toccava le grosse tette e poi veniva da me e mi baciava l’orecchio. K. Sempre in silenzio,seduto.
Dianna si scatenò. Bevve e ballò. Sudata si buttò sul divano. Mi ordinò di farle un pompino. Ringraziando mi fiondai sul cazzo di mia moglie. Presi a baciarlo e ciucciarlo. Lo leccavo in cima e lo prendevo in bocca. La bionda si arrapò non poco. Si spogliò. Toccava Dianna e poi la mia schiena,mi prese la nuca e mi spinse sul cazzo di mia moglie con forza. Dianna le fece cenno di sedersi a fianco a lei. la prese per le spalle e le mise la testa fra le grosse cioccie nere. K. Guardava fermo. Mia moglie le massaggiò le spalle mentre io le facevo un bocchino. Lei felice ed eccitata le baciò i capezzoli,li succhiò,li leccò. Il cazzo di Chantelle andava e veniva fuori dalla mia bocca. La bionda era eccitatissima.
‘Baciale la figa,tesoro’falla godere’e fai godere anche me” ordinò.
Presi a leccare la figa della bionda. Era bagnata fradicia. Dopo qualche toccò venne copiosamente strillando com una pazza. Il marito indifferente. Ripresi a ciucciare il cazzo di mia moglie,ma la bionda mi prese la testa e mi ficcò la faccia nella sua figa.’Ancoraaaa ancoraaaa ancoraaaaaaaa” mi rimisi a leccarla. Alternavo la figa col cazzo. Di qua di là. La bionda godeva e gridava, non si fermava un attimo,gridava come una troia presa da un branco di militari. Le leccavo la figa e godeva, ciucciavo il cazzo di mia moglie e lei si gettava sui suoi capezzoli e li succhiava. Venne altre volte. Si fermò esausta, baciò mia moglie come un amante di lunga dat. La lingua ficcata dentro la bocca di mia moglie. Chantelle era presa da quella passione. K. Guardava fermo e silente. Si baciarono con foga. In bocca,puttane. Erano due maiale in calore, la bionda era presa da una furia orgiastica,era seduta su mia moglie e su di me che continuavo a fare il mio lavoro di bocca ordinato. Come una pazza pomiciava con mia moglie gridando di gioia quando si femava e il corpo preso da brividi di piacere. Anche mia moglie venne nella mia bocca.
Ed io raccolsi tutto in bocca lo mostrai alla bionda che con la lingua ne prese un poco anche lei e poi me lo fece inghiottire tutto mentre rideva eccitata assieme a Dianna.

(per domande,suggerimenti,critiche: dorfett@alice.it)

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