Ciao a tutti, sono Michi cinquantaseienne siciliano, sposato con prole adulti universitari, sto con Rebecca da 30 anni, la nostra intesa è molto soddisfacente sia coniugale che sessuale.
Ho sempre lavorato in giro per l’Italia come manager di una grossa azienda, occasioni e tentazioni sono state tante, ma a casa ho trovato sempre la soddisfazione, anche se me la facevo piacere, infatti sono un cultore dell’intimo ricercato, elegantemente “da porca”, la donna piace vederla con tacchi e lingerie sex , da cui perdo il lume della ragione, in questi anni non so quanto regali del genere ho portato a casa, un centinaio fra intimo, calze perizomi, scarpe stivali, ma il piacere di vedere mia moglie con questi regali addosso, nei 30 anni li posso contare sulle dite di una mano.
Questa la premessa, ultimamente da un anno a questa parte non disdegno qualche occasione che mi può capitare, ultimamente sono sempre eccitato e in tiro
Dopo questa premessa, vengo a descrivere una situazione accaduta all’inizio del 2024
MI trovavo a Bari in un noto hotel in centro, arrivo intorno alle h 20 al check in mi metto in fila davanti a me una donna di circa 40 anni, in gonna sopra al ginocchio e giacca con una camicetta bianca e cravatta tutta in Blu, un paio de decolté blu con tacco 12, ho iniziato a guardarle il culo metre le prendeva la tessera della camera ed il concierge le indicava dove cenare appena fuori dell’Hotel , arriva il mio turno faccio prima in quanto cliente abituale e mi avvio verso l’ascensore, trovo la signora in attesa, scambiamo i convenevoli e prendiamo l’ascensore, stesso piano camere affiancate, saluto con educazione augurandole buona serata, e pensando fra me e me che la buona serata la trascorrerei volentieri fra le sue cosce.
Mi fiondo in stanza, doccia e sega pensando alla strafiga, mi vesto comodo vado al ristorante indicatomi dall’hotel, tutto pieno, moscio cerco di capire dove cenare quando una mano mi fa segno di avvicinarmi era la signora che si chiama Debora, mi invita al suo tavolo, le dispiace cenare da sola, non mi sembrava vero, iniziamo la cena lei aveva già ordinato, ordino anche io una bistecca e delle patate al forno e lei si mette a ridere, dicendomi che aveva ordinato lo stesso piatto ma con un calice di rosso, prontamente in modo scherzoso meglio un bella bottiglia di rosso in puglia ci sono degli ottimi vini, mi fa scegliere, scelgo un nero di troia, alche si mette a ridere, per il nome del vino non pensava che esistesse, inizio a fare allusioni inventandomi che era un elisir dell’amore, scambiamo chiacchiere sul lavoro su chi ci aspetta a casa sulla difficoltà della famiglia ecc ecc. il vino faceva effetto sia su di lei che su di me si abbassavano le inibizioni e uscivano frasi a doppio senso velate di erotismo, finito di cenare ci incamminiamo verso l’hotel, chiedo se gradisce un bicchiere di amaro oppure un cono gelato, rimarcando la parola cono, Lei sorride e si preferisce prima l’amaro e poi il cono, risponde guardandomi negli occhi con un sorriso sarcastico, ci avviamo al bar dell’hotel sfortunatamente è chiuso, io senza malizia dico che in camera il frigo bar è pieno di bottigline di amaro ci si può accontentare , la prendo per mano con fare da cavaliere e ci incamminiamo verso l’ascensore, saliti rimaniamo vicini senza parlare guardandoci negli occhi nessuno fa una mossa, arriviamo al piano e sussultiamo come usciti da un limbo, ci avviamo ma mi indica la sua porta entriamo, con un atmosfera più rilassata dell’ascensore, lei si avvicina al mobile bar si abbassa a 90°, le chiedo fra il serio e faceto la cortesia di alzarsi di non mettersi in quella posizione che non risponderei delle mie azioni, Debora si alza mi guarda con un sorriso sulle labbra e si riabbassa lentamente, mi avvicino da dietro finalmente le metto le mani sul culo, inizio a massaggiarlo ed ad alzare la gonna, mentre alzo la gonna, inizio a vedere la balza delle autoreggenti il mio cervello va in tilt, continuo a massaggiare a palpare sembravo un polipo, mi chiedeva quante mani avevo, scoperto il culo fantastico trovo un filo di un perizoma color pesca infilato in mezzo alle natiche , mi inginocchio ed inizio a leccare, Debora comincia ad ansimare , con le dita entro nella fica che è un colabrodo e lecco e lecco fino allo sfinimento, si appoggia alla scrivania della stanza e mi spinge con la mano a leccare di più premendomi la testa sulla sua fica, mi sposta si siede sul bordo ora è di fronte a me, tolgo il maglione e la camicia , appaiono due tette una terza abbondante senza reggiseno, inizio a ciucciare i capezzoli ed a infilare le dita nella fica , lei urla ancora ancora e viene bagnandomi la mano, si riprende va in bagno si sciacqua sento che fa pipi, ritorna in camera nuda con le autoreggenti e le scarpe ancora sono vestito, inizia togliermi la cinta baciandomi il collo, inserisce la mano nei pantaloni e va cercare il cazzo non appena lo trova inizia a massaggiarlo finisco di spogliarmi, ci mettiamo al letto con lei che stringe il mio cazzo nella mano, come a non voler perdere il contatto, dopo scende giù lo imbocca ed inzia un pompino magistrale, dopo un po la giro si mette supina e ritorno con il cazzo nella sua bocca e a leccare la fica, meno male che mi ero sparato una sega prima di cena, poi prima che sborro lei si toglie e mi fa cenno che lo vuole in figa inizio a pomparla nella posizione più classica, fino a che lei vuole mettersi a cavalcioni, in questa posizione mi arrendo e dopo qualche minuto vengo in modo spropositato lei viene ansimando le manca il fiato per circa dieci minuti rimane immobile addosso a me, pensavo che si era addormentata.
Riprendiamo vita, andiamo a lavarci insieme nella doccia scherzando ci insaponiamo a vicenda giochiamo con l’acqua e ritorniamo a letto, ci addormentiamo come ghiri.
La mattina dopo io mi alzo presto esco dalla camera vado a prendere il caffè e ne porto uno a lei, ed ordino la colazione in camera per due per le 8 erano le h 6:30, rientro con il caffè in mano la trovo seduta sul letto, – pensavo che eri andato via senza salutare, – non l’avrei fatto mai sono un signore e le porgo il caffè, rimane colpita del gesto, pensava che me ne sarei andato, invece dopo che ha preso il caffè iniziamo a chiacchierare degli impegno giornalieri, io dovevo rientrare su Roma mentre lei doveva andare a Napoli, siamo a letto e vede che sotto la tuta si alza qualcosa, inizia a toccare le dico di non giocare con il fuoco che può rimanere bruciata, non vede l’ora di bruciarsi la sua risposta, inizia a pompare come se non ci fosse un domani, lecca tutto l’asta le palle , ingoia fino alle tonsille e una macchina da guerra, fino a che sborro in gola tutto , non ne perde nemmeno una goccia, si rialza e dice questa si che è una buona colazione.
Bussano alla porta e lei si spaventa, dico tranquilla mi sono permesso di ordinare la colazione in camera, lei va in bagno,………….. se gradite conoscere la mattinata scrivetemi
Grazie! Aspetto di avere un pò di tempo per concentrarmi. Lo sforzo maggiore è cercare di entrare in modalità "psicologia…
Un peccato che poche persone commentino i racconti / capitoli, sarebbe utile avere feedback dai lettori riguardo al gradimento della…
Grazie mille! Sono davvero felice che tu abbia apprezzato! La mia speranza è che piaccia anche ad altri. Intanto aspetto…
Grazie, Rebis. Volevo che Gabriele si ritrovasse a dover gestire sia la sua attrazione verso l'insegnante gnocca che il rischio…
Molto eccitante come racconto , hai descritto le sensazioni provate dalla protagonista in maniera divina Racconto di fantasia? leap74n@gmail.com