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Trio

BIANCA,MILLY: UN AMANTE PER DUE

By 30 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa &egrave la terza e ultima parte della trilogia dedicata a Bianca.

BIANCA. MILLY: UN AMANTE PER DUE

Tom passò a prendere le ragazze alle tre come avevano stabilito, dopo la consueta discussione circa il film da vedere, salirono in macchina. Ebbero la fortuna di trovare un comodo parcheggio, entrarono nel buio della sala che non vi era quasi nessuno.
Benché non fosse necessario vista la vicinanza della sala cinematografica, Tommy aveva preso l’auto per poterle accompagnare prima a casa le ragazze e dedicarsi a loro, lo sussurro all’orecchio di entrambe, che reagirono con una risata compiaciuta.
Quasi quasi avrebbero voluto non uscire affatto, tanto più che Bianca facendo i calcoli aveva visto che Milly era nel suo periodo non fecondo e quindi non doveva temere sorprese indesiderate, lo comunicò all’amica che ne fu oltremodo contenta. In quanto ad andare al cinema ne avevano parlato fra di loro ma poi avevano deciso di non interrompere una consuetudine che li faceva sentire amici. Tom si sedette in mezzo alle due passando il braccio sulle loro spalle, rimasero cosi per tutto il film scambiandosi battute scherzose come facevano sempre. Quando uscirono fu Milly a chiedere:
– Tommy ci offri la pizza? Così non dovremo cucinare e avremo più tempo per stare insieme, o hai un’altro impegno?

Era arrossita nel fare quella proposta carica di sott’intesi, la risata dei due la gettò nella più grande confusione, Tom cinse affettuosamente i loro fianchi e a piedi percorsero la strada fino ad una vicina pizzeria. Appena seduti al tavolo rispose:
– A Mirella ho detto che ero fra amici.
– Solo amici? Questa volta era stata Bianca ad arrossire.
– Amici per la pelle e. . . qualcos’altro spero, non é così?
Tutti e tre risero per la maliziosa allusione, Mangiarono con appetito, poi Tom volle anche offrire il dessert.
– Per rendere la vostra bocca più dolce! Spiegò facendole ancora ridere.
Durante il tragitto verso casa le ragazze rimasero mute. Tom guidò lentamente gettando alle compagne occhiate cariche di sott’intesi, facendo battute idiote circa quello che si aspettava dalla serata, sorridendo nel vederle ancora arrossire.
Milly era alquanto contrariata per la fatuità del ragazzo, Bianca sembrava non fare caso al suo spirito da quattro soldi; non fosse per il desiderio che provava e che la rendeva impaziente avrebbe risposto per le rime. Gli chiesero di parcheggiare dietro l’isolato spiegando che nessuno avrebbe notato l’auto nel caso il ragazzo fosse rimasto da loro fino a tarda ora.
La casa era piacevolmente riscaldata, si sbarazzarono dei soprabiti.
– Perché non ci togliamo subito i vestiti? Propose il Milly aggiungendo: La casa la conosci Tommy, aspettaci nella nostra camera, d’accordo?

A quell’uscita Bianca guardò l’amica, non si aspettava tanta audacia da una che solo il giorno prima poteva dirsi quasi vergine. Le ragazze andarono nel bagno e si spogliarono completamente e mentre Milly era sotto la doccia, Bianca si lavò a fondo poi tirò fuori l’irrigatore con il sondino e quando la compagna uscì le porse l’asciugamano e l’aggeggio con un sorriso eloquente.
Milly sapeva cosa sott’intendeva quel gesto e quello che doveva aspettarsi, compì quell’operazione intima ancora bagnata, poi si asciugò con cura, aspettò che anche Bianca avesse compiuto l’operazione e dopo essersi asciugate Bianca chiese:
– Sei pronta? La biondina fece si col capo evitando di guardarla.
Così nude trovarono il ragazzo anch’esso nudo in mezzo al letto, aveva scovato un terzo cuscino e seduto con le spalle contro uno di essi stava fumando. Al loro ingresso fu molto galante nel complimentarsi per la loro avvenenza poi fece segno di accomodarsi ai suoi lati. Appena si furono sistemate le abbracciò alle spalle porgendo loro la sigaretta. Bianca tirò una boccata poi la passò a Milly.

La ragazza che non aveva mai fumato tossì provocando la risata dei due. Le faceva uno strano effetto trovarsi lì in attesa di fare all’amore, Bianca invece sembrava a suo agio, tirò un’altra boccata con il capo poggiato sulla spalla dell’amico.
La nudità donava a Bianca pensò Milly, invidiò la sua carnagione bruna, i seni non grossi ma sodi, il corpo mollemente adagiato pronto all’amore faceva dimenticare la bruttezza del suo viso, rifiutò di fumare ancora, si aspettava che Tom fosse impaziente, invece continuava a fumare.
Il pene che vedeva pendere molle la deluse, guardò la gobba bruna oltre la macchia dei peli chiedendosi come avrebbe fatto ad ergersi. Non dovette aspettare a lungo. Bianca si voltò, posò il mozzicone nel portacenere sul tavolino poi passando la mano sul ventre del ragazzo prese in mano il peduncolo inerte e lo mosse con aria ironica:
– Non sembra che tu abbia molta voglia!.
– Dipenderà da voi! Dicendolo volse il viso verso l’amica.
Milly vide i due baciarsi languidamente, poggiò anch’essa il capo sulla spalla di Tommy e quando questo si voltò verso di lei offrì la sua bocca socchiudendola appena sentì la lingua farsi strada fra i suoi denti. Quel bacio le fece dimenticare la sua iniziale ritrosia, lo ricambiò lasciandosi esplorare la bocca tutta, poi respinse la lingua con la sua, la sentì catturare e suggere, sospirò.

Sentì contro la guancia il solletichio dei capelli di Bianca china sui loro visi a guardare come si baciavano. Milly ad occhi chiusi, si lasciava lambire la bocca aperta dal ragazzo e quando sorpresa si volse, ebbe appena il tempo di rendersi conto che era dell’amica la bocca che si apriva, sua la lingua che le lambiva le labbra, i denti, il palato, con un sospiro serrò le labbra suggendola avidamente.
Anche il ragazzo volle prendere parte al gioco, infine smisero ma solo per fare a gara nell’assaporare la lingua che lui protendeva mentre le sue mani vagavano sui loro ventri, fra le gambe che le ragazze avevano aperto per sentire sui loro sessi le sue dita indiscrete.
Bianca fu la prima a staccarsi, poi Milly. . . Rimase a guardare come l’amica percorreva di baci rapidi il petto del ragazzo girandosi quando la bocca raggiunse sul ventre il cespuglio nero, frugando con la lingua i peli finché incontrò la base della verga. Rimase sorpresa della consistenza che questa aveva già raggiunto, Milly rabbrividì nel vederla sollevarsi lentamente come un serpente al suono del flauto finché fu un cazzo duro che la lingua di Bianca risaliva.

Si sentì fremere avrebbe voluto essere lei a percorrere quel membro e quando l’amica ebbe raggiunto il glande, lo vide lambire tutto facendone il giro, poi sorrise ad entrambi spalancando la bocca, e gli occhi fissi sui loro visi, la calò lentamente. Milly premette la mano del ragazzo fra le sue cosce e la mantenne finché sentì muovere il dito nell’apertura della sua vagina.
Entrambi guardavano la testa che si sollevava e si abbassava sul ventre del ragazzo, Tom scostò i capelli per vedere il membro scomparire nelle labbra strette che risalendo mostravano la verga bagnata di saliva mentre con le guance incavate la suggeva.
Tom con un sospiro chiese di fare piano, con la mano libera accompagnava il movimento del capo bruno le dita serrate nei capelli lo calavano, tirandoli per sollevarlo, fermandola quando il piacere diventava per lui troppo forte. Ma Bianca continuava a succhiarlo, allora la costrinse a staccarsi ma non poté impedirle di inseguire ancora il suo pene, di leccarlo facendolo oscillare.
Milly non avrebbe saputo dire quanto durò quel conturbante fellatio, gli occhi sbarrati seguivano i movimenti dell’amica, le mani che tendevano la pelle, palpavano i testicoli spingendo il membro nelle sue fauci spalancate.
Infine il ragazzo scostò il suo capo sottraendosi alla bocca ingorda e sollevandosi si spostò ginocchioni. Milly si aspettava che volesse ricompensare l’amica che l’aveva così soavemente omaggiato invece fu davanti a lei che si mise e chino sul suo ventre le aprì le gambe.

Milly avvampò, mai si era vergognata tanto, la sua intimità esposta al ragazzo eccitato, vide come guardava la fichina che le sue dita avevano stimolato, le sentì ancora mentre accarezzavano il suo monte di Venere nudo poi la voce alterata che diceva quanto fosse bella la sua fica.
Era sincero, era la prima volta che guardava veramente il sesso della ragazza, fu meravigliato dalla sua delicatezza, di come fosse così infantile, dell’ingresso della vagina socchiuso, delle labbra appena pronunciate che si innalzavano subito dopo lo stretto orifizio in lobi sottili, pallidi, quasi diafani come lo sono nelle bionde.
La carne di un rosa acceso e contrastava con il pallore delle piccole labbra, il suo sguardo ne seguì il disegno fin dove queste declinando si congiungevano abbracciando quasi il clitoride che appariva teso per l’eccitazione che la fanciulla già provava. Si, era veramente una bella fichetta!
Il profumo che emanava gli fece desiderare di aprirla, di immergervi il pene che sentiva duro, pulsante, scaricando in essa il desiderio che la bocca di Bianca aveva reso quasi irresistibile. Si trattenne ma alimentò la sua bramosia sollevando le belle gambe seguendo con lo sguardo la curva deliziosa delle piccole natiche aperte sull’ano contornato da pieghine che l’assenza di peluria rendevano ancora più conturbante.
Trattenne a forza le gambe che la ragazza cercava di chiudere, spingendole ai lati del suo busto, la udì sospirare quando Bianca in ginocchio prese le braccia dell’amica costringendola a trattenerle agganciate sotto la piega delle ginocchia.

Sospirò ancora Milly, scuotendo il capo in un diniego inutile. Sentì l’alito caldo nelle sue carni, poi il calore della bocca che sposava il suo sesso e il muoversi della lingua umida. . .
Smise di scuotere il capo, le piaceva come la leccava, quello che la turbava era essere guardata dall’amica. Bianca sorrideva spiando le sue reazioni, Milly chiuse gli occhi estraniandosi con il sesso in fiamme. Si abbandonò alle sensazioni della lingua che percorreva le sue carni, le sentì separare le sue labbra, sentì quando le suggeva con delicatezza per poi riprendere a lambirla di sotto in su.
Un gemito le sfuggì suo malgrado, ora la sentiva alla congiunzione delle piccole labbra, sul clitoride divenuto sensibilissimo, poi la piccola cresta fu nella sua bocca, gridò finche lui non la lasciò per percorrere nuovamente la fichina tutta fino all’apertura della vagina poi sentì la calda appendice tuffarsi in essa, ritirarsi, tuffarsi ancora e. . . ancora, ancora.
Sospirò fortemente e portando le mani sotto le natiche le sollevò per offrirsi alla bocca che non si saziava di baciarla. Non si vergognò quando sentì colare il suo desiderio, il rumore bagnato della lingua giunse alle sue orecchie, era osceno ma così bello che ondulò languidamente.
Mai Tom aveva provato tanta libidine nel leccare la fica ad una ragazza, il sapore che aveva invaso la sua bocca gli fece capire che continuando avrebbe scatenato il suo piacere, Sollevò il viso per guardare il sesso luccicante della sua saliva, nudo nel gonfiore del pube.

Le mani della ragazza continuavano a mantenere sollevato il piccolo culo, Tom fu attirato dal bottoncino rosa, non resistette e chinando il viso nelle chiappette aperte saggiò con la lingua la consistenza della deliziosa rosellina.
Milly cercò di scostare il capo del ragazzo, poi si arrese limitandosi a lamentarsi debolmente quando lo sentì immergere completamente il viso nelle sue natiche, lasciò che ne esplorasse il solco, lambisse il pertugio delicato e duro finché con uno sforzo lo costrinse ad allontanare il capo.
Bianca gettò un’occhiataccia al ragazzo, le sue mani accarezzavano il viso dell’amica che i capelli sparsi sul cuscino respirava affannosamente, capì che la giovinetta era agli stremi, il viso accaldato la faceva sembrare sofferente, lo guardò mentre lui le si avvicinava aprendo le ginocchia per far posto fra le sue cosce al piccolo culo, la vide fremere quando poggiò la verga sopra la sua fichina.
Milly lasciò le gambe che descrissero un arco prima che Tom le afferrasse alle caviglie mantenendole sollevate e aperte, era bella Milly nel suo desiderio, come lo sono tutte le donne quando vogliono il maschio.
Mosse adagio le reni sfregando la verga nella ferita del giovane sesso, la ragazza aprì la bocca e portando le mani fra le cosce premette il membro chiudendo gli occhi nel sentirlo scorrere sopra il taglio bagnato poi afferrò l’asta con entrambe le mani costringendolo ad arretrare le reni per sfregare il glande nelle sue carni matide.

Poi riaprendo gli occhi li piantò in quelli del ragazzo quasi a sfidarlo e con gesto repentino spinse sulle mani facendo superare al glande il tratto pelvico. . . Questo Tom non se lo aspettava! Sentì la carezza delle natiche che il membro separava, poi il calore bruciante dell’ano sul quale le mani lo spingevano, l’attiravano e la voce che diceva che era lì che lo voleva. Tom le aveva detto che gli piaceva il suo culo e lei glielo offriva incurante di cosa pensasse la sua amica.
Tommy si lasciò cullare dalle sensazioni che gli dava la rosellina bagnata sulla quale la fanciulla sfregava il glande. Si rese conto che non poteva metterglielo nel sedere, non dopo il trattamento che il pene aveva subito dalla bocca di Bianca, sarebbe venuto troppo presto e questo non voleva, voleva soddisfare la ragazza che lo guardava fiduciosa.
Milly lasciò la verga puntata nel suo culetto e portò le mani sul cuscino mimando inconsapevolmente la sua resa, lui mosse il membro fissando il viso accaldato che le mani dell’altra accarezzavano dolcemente, poi imprecando dentro di se spostò il glande sulla morbida fichina e con un lento movimento lo affondò.
Milly chiuse gli occhi, le sue labbra si aprirono sui denti candidi, Tom assaporò la carezza del grembo caldo lungo tutta la sua verga, poi il bel viso che si rilassava mentre lui lo ritirava. Cielo com’era calda Milly e come scivolava il suo cazzo in quella vagina stretta ma bagnata!
Ebbe una contrazione, la ragazza la percepì e gli sorrise poi il capo di Bianca sottrasse il viso dalla sua vista, la bruna china in ginocchio la baciava languidamente, il suo sedere sollevato mostrava le natiche aperte, la vulva socchiusa, umida di eccitazione, vide le dita della ragazza che si muovevano stringendo i capezzolini rosa, udì i lamenti fievoli della biondina soffocati dalla bocca che la baciava golosamente.

Gli occhi calamitati dalle rotondità che Bianca teneva sollevate, Tom muoveva le reni in affondi lenti, si sentiva follemente eccitato dai globi rotondi, pieni che Bianca non si curava di esibire alla sua libidine. Un piacere sottile si irradiava dal suo pene e si diffondeva in tutto il suo corpo, non seppe resistere a passare la mano fra le natiche esposte, gli sembrò che Bianca sculettasse accettando la carezza fin sulla fica che trovò bagnata.
Piegandosi sul fianco raggiunse con la bocca il taglio odoroso, sentì che Bianca apriva le ginocchia ma quando fece andare la lingua nelle carni bagnate, la ragazza sembrò accorgersi solo allora dell’inconsueto omaggio e sottraendosi volse il capo rimproverandolo con lo sguardo. Tom si raddrizzò, Bianca che aveva lasciato di baciare l’amica si portò accanto a lui cingendo con le braccia il suo collo, lui fremette nel sentirsi leccare l’orecchio, glielo mordicchiò poi gli alitò contro che era un gran porcello!
Bianca era fortemente eccitata, il ragazzo lo capiva da come sfregava i seni dai duri capezzoli contro la sua spalla poi non ancora contenta si mise in piedi dietro di lui e china sulla sua testa gli fece sentire il calore delle mammelle contro il suo collo, le sue orecchie. Sentì le sue mani sul petto, le dita che cercavano i suoi capezzoli, li pizzicavano. . .
Oh come piaceva a Tom tutto questo! Ora anche Bianca guardava la verga scomparire nel gonfiore liscio presto celato dai peli neri e arruffati del ragazzo, come riappariva trascinando le labbra sottili che l’accompagnavano. Esclamò:
– Milly. . . dimmi, ti piace?

La ragazza sembrò uscire dal sogno nel quale era immersa, si le piaceva la presenza che l’allargava salendo nel suo ventre, scendeva, risaliva instancabile. Sorrise come in trance ai visi che guardavano il suo ventre, rispose all’amica:
– Si. . . si tanto. . .
Non poteva dire altro, come poteva descrivere il piacere che le dava la presenza dura che scorreva in lei, la carezza soave, il godimento che l’estasiava e che aumentava ad ogni battere dei testicoli nel suo culo, provava il rammarico di non poter vedere la sua fica mentre riceveva quel cazzo poderoso, ma lo sentiva, oh come lo sentiva!
Una libidine mai provata prima le fece portare le mani a toccare il membro, il ragazzo si fermò per permetterle di palparlo, lei lo sentì scivoloso, fremette: com’é grosso! Pensò stringendolo prima di spingerlo nuovamente fra le sue cosce.
Bianca con occhi sbarrati guardava la fica dell’amica ingoiare il cazzo. Cielo com’é lungo! Come fa a prenderlo tutto? Si chiese meravigliandosi nel vedere come la verga scompariva, riappariva, scompariva nuovamente. I capezzoli del ragazzo fra le sue dita si erano allungati come quelli di una fanciulla, li tirò, li pizzicò finché udì il suo lamento, passò le palme sui bottoncini che sentiva duri, dolenti per l’amico.
Quasi era pentita, lo aveva voluto lei quel coito, non vedeva l’ora che finisse per godere anch’essa del giovane, fu con gioia che udì l’ansimare di Milly.
– Guardala, é tua. . . per il tuo cazzo! Ohh. . . dammelo ancora. . . tutto!

E’ singolare come le parole che si dicono nel piacere non siano mai all’altezza di quello che gli amanti provano; era la prima volta che Milly diceva liberamente il suo godimento, lo aveva espresso frammisto ai lamenti che si levavano dalla sua gola e che continuavano ritmando gli affondi del ragazzo. Anche lui godeva, ansimava, sospirava per i capezzoli che Bianca aveva ripreso a torturare e che gli procuravano dolore ma anche un piacere perverso che si sommava a quello che provava nel pene.
La biondina mosse languidamente il bacino, allora lui afferrandola alle anche l’attirò infilzandola sul cazzo, vide le tettine tremolare, arretrò le reni e lo cacciò fino in fondo, le tettine tremolarono ancora, ritirò la verga e attirò ancora la ragazza.
Cielo come gli piacevano i seni che i suoi colpi facevano tremare, continuò ad immergersi finché i lamenti si tramutarono in piccole grida, Milly portò le mani alle mammelline per accarezzarle brutalmente le dita strette ai capezzoli, pizzicando i cari bottoncini, tirandoli. Aveva chiuso gli occhi, le labbra socchiuse, le guance colorite, sembrava il viso di un angelo coi capelli dorati sparsi sul cuscino.
Tom già percepiva le prime fitte della vagina stringere il suo membro, mosse le reni in sintonia con le mani che attiravano la ragazza finché sentì il piacere raggiungere il culmine allora rallentò immergendosi lentamente per tutta la lunghezza respingendo l’utero col glande senza farle male. Milly muovendo di qua e di la il capo esprimeva il suo godimento con gridolini che non riusciva a trattenere, sempre più rapidi finché si immobilizzò con gli occhi sbarrati.

Bianca lesse l’orgasmo sul viso dell’amica, il ragazzo lo sentì nel pene che la vagina stringeva, rilassandosi, stringendolo ancora e ancora finché gridò:
– Ahhh. . .adesso. . . adesso. . . ah ahh. . . ah ahhh. . . ahh! ! !
Tom sentì un fiotto caldo bagnargli il membro, mosse rapidamente le reni finché il piacere si fece per lui irresistibile, allora si immerse un’ultima volta in fondo al ventre della ragazza in orgasmo, il glande contro il suo utero e si immobilizzò con un grido rauco.
Milly gridò sorpresa sentendosi irrorare poi si abbandonò assaporando per la prima volta il piacere che da il ricevere l’eiaculazione di un uomo, dimenticò le sue paure percependo gli schizzi che si susseguivano copiosi.
Vide il viso del ragazzo rilassarsi poi sorridergli, anche lei gli sorrise, non si era mai sentita così felice. Bianca si scostò quando lui lasciate le sue gambe si distese sopra l’amica baciandola teneramente. Lo strinse contro di se, Milly era contenta che fosse rimasto nel suo ventre, lo sentì afflosciarsi, ritirarsi lentamente mentre le ultime sue contrazioni serravano ancora il pene che stava diventando floscio, molle. . .
Tom si sciolse dolcemente e si alzò. Il pene scivolò fuori trascinando un liquido che Milly sentì colare fra le natiche, portò le mani fra le gambe e si alzò anch’essa, correndo piena di vergogna in bagno seguita dall’amico.

Fecero insieme le loro abluzioni, lei accovacciata sul bid&egrave lui in piedi davanti al lavandino in una intimità che alla ragazza parve bellissima. Si lasciò guardare mentre si asciugava fra le cosce poi volle asciugare il suo pene, provò tenerezza per il peduncolo che benché molle le piaceva moltissimo.
– E’ stato bello lo sai cara?
Lo disse accarezzando il capo chino, guardando il visino serio, le manina che manipolava il suo pene mentre con l’altra lo asciugava. Milly sollevò il viso con espressione quasi materna, aveva lasciato cadere l’asciugamano ma teneva ancora il suo peduncolo, lui vide i suoi occhi posarsi su di esso, il suo sguardo farsi tenero, non pensava le piacesse tanto anche così.
Prima che Tom potesse impedirlo, la vide avvicinare le labbra a deporvi piccoli baci sostenendolo delicatamente come se nelle mani tenesse un uccellino, lo baciò dappertutto muovendo il viso, si inginocchiò per raggiungere i testicoli.
Cercò di sottrarsi, ma non riuscì a dire nulla che già la ragazza aveva aperto la bocca e l’aveva preso tutto, anche le sue palle avrebbe potuto prendere se avesse voluto pensò Tom. Un fremito percorse la sua spina dorsale sentendo il calore diffondersi nel pene, cerco di tirarsi indietro ma lei glielo impedì afferrandolo dietro le cosce, poi percepì i movimenti della sua lingua. . .

Mai erezione giunse così rapidamente, vide l’asta spuntare dalle sue labbra, il suo ingrossarsi costrinse la fanciulla ad arretrare il viso, sentì ancora la lingua accarezzare il condotto, vide le guance incavarsi, udì il rumore che faceva nel succhiarlo.
Ancora poco ed era su un’asta rigida che le labbra scorrevano in un soave bocchino, gli occhi azzurri fissi sul suo viso erano dolcissimi, le mani l’attiravano e l’allontanavano.
– Oh cara. . . cara. . .
Lei continuò ad ingoiare il suo cazzo muovendo il viso, roteandolo di qua e di la per fargli sentire le labbra per tutta la verga, il ragazzo avrebbe voluto che continuasse ma lei si staccò dicendogli di andare da Bianca che lo aspettava.
Tom lasciò la dolce fellatrice ancora in ginocchio e uscì percorrendo il corridoio e come in trance entrò nella camera. Trovò Bianca seduta in fondo al letto, i piedi poggiati a terra; la ragazza vedendolo apparire col membro teso capì, aprì le ginocchia per fargli posto poi lo prese in mano, sorrise nel trovarlo bagnato.
L’abbracciò alla vita attirandolo, fremette nel sentire la verga contro il suo petto, strinse i gomiti imprigionandola fra i seni, lascio che muovesse le reni per sentire la durezza dell’asta fra le mammelle poi lo lasciò e sollevò il viso per farsi baciare; era contenta di sentirlo gia eccitato e pronto poi cedendo alla pressione delle sue mani si lasciò andare all’indietro.
Adesso lo voleva, sollevò le gambe aperte, lui le sollevò maggiormente piegandola in due, lei stessa prese le sue caviglie e aprendo le braccia si offrì, impudicamente aperta.
Lo vide troneggiare su di lei, vide com’era teso il suo cazzo, vide con quanta bramosia guardava il suo corpo, vide come guardava le sue natiche aperte, lei conosceva i desideri di quel maschio che ormai considerava suo ed era pronta a soddisfarli tutti.

Le mani di lui si mossero, Bianca chiuse gli occhi quando si posarono sui suoi seni accarezzando le mammelle piene, dure, sentì inturgidirsi i capezzoli fra le sue dita, sospirò, sentì i polpastrelli saggiare il rilievo delle sue aureole, ritornare sui capezzoli che ora le facevano male. Soffocò un gemito, voleva che continuasse, invece lui li lasciò per accarezzare le sue anche, scendere sul sedere esposto, le dita si mossero nel solco delle sue natiche, le sentì sul bottoncino dell’ano. . .
Si, Bianca era pronta, si era preparata proprio a quello, facesse solo presto! Fremeva per l’attesa, invece lui passando le mani fra le sue cosce, ne ridiscese l’interno fino alla vulva che già stillava il suo liquido amoroso, sentì le dita separare le sue labbra intime, gemette sentendole nell’apertura della vagina.
Lo vide arretrare le reni, sentì pesare il membro sul taglio della fica poi la morbidezza della cappella nell’apertura. Emise un lungo sospiro quando scivolò dentro di lei; oh era bello sentirsi allargare dal suo cazzo, l’aveva talmente desiderato e ora che era dentro temette di venire ai primi suoi colpi.

Le piaceva sentirlo per tutta la lunghezza, le arrivava su, su, si pentì di essersi accarezzata da sola mentre i due erano in bagno, ora sapeva che ai primi suoi movimenti si sarebbe contorta nell’orgasmo, non voleva, non ancora!
Respirò di sollievo sentendo che lo estraeva, sapeva quello che voleva fare e quando lo sentì scivolare fuori del tutto ne fu certa. Fremette sentendo che lo strofinava fra le sue natiche, lui la interrogò con lo sguardo, lei fece si col capo.
Era per questo che si era messa in quella posizione esponendo l’ano alla libidine dell’amico e appena lui lo puntò Bianca alitò:
– Piano amore, piano. . . ti prego!
Lui lasciò le sue caviglie protendendosi, col petto sfiorò i suoi capezzoli irti titillandoli dolcemente, sentì che le allargava maggiormente le gambe; portò le mani ad aprirsi le natiche mentre lui spingeva adagio.
Un grido le sfuggì suo malgrado, il petto del ragazzo schiacciò i suoi seni, si sentì allargare, allora rilassò del tutto lo sfintere al cazzo che lentamente saliva nelle sue viscere.
Ora che era tutto dentro scoprì che non le aveva fatto poi tanto male, sentì il calore dei testicoli contro le natiche e la presenza del membro che l’allargava inchiodandola sul letto e quando lui cercò la sua bocca lei la dischiuse alla lingua che si insinuava. L’aspirò voluttuosamente, la succhiò, si lasciò esplorare sospirando rumorosamente poi mosse la lingua contro la sua, la spinse nella bocca aperta e gemette.
– Mhhh. . . Lasciò le sue natiche per sentirsi accarezzare dal cazzo che si ritirava, lo toccò, toccò l’ano dilatato dal membro che usciva, palpò i testicoli, li spinse per riceverlo ancora. . .
Era contenta di essere rimasta sola col ragazzo, di godere pienamente della presenza che la riempiva scivolando dolcemente, lui aveva sollevato il viso, Bianca si aggrappò alle sue spalle per resistere alle spinte che premevano il ventre di lui contro le sue cosce ogni volta che il membro affondava, vide i suoi occhi che la scrutavano, alitò la domanda che da tempo occupava la sua mente

– Tommy. . . cosa provi quando lo metti nel culo ad una ragazza?
Il ragazzo arrossì, avrebbe voluto dire della freschezza delle natiche che accarezzavano la verga che affondava, del calore che l’avvolgeva ogni volta che la spingeva nel suo sedere, della carezza dell’ano che come delle labbra la stringevano in un dolce massaggio invece disse:
– Lo sai che mi piace da impazzire!
Durante quelle parole era rimasto immerso nei suoi glutei, prese ad penetrarla con movimenti lenti, gli piaceva come le natiche accarezzavano il membro mentre entrava e usciva dal suo culo, era contento di udire i lamenti che la ragazza emetteva ad ogni entrare; si accorse dell’altra ragazza vedendo il rossore che imporporò all’improvviso le guance della sua compagna di piacere ancor prima che questa salisse sul letto.
Appena entrata Milly credette di assistere ad un coito come aveva avuto lei ma quando fu accanto ai due si rese conto vedendo il cazzo apparire nella curva delle natiche, che era nel sedere dell’amica che il membro scorreva. Si stupì leggendo sul suo viso il godimento che provava perché i gridolini che Bianca emetteva erano inequivocabilmente di piacere.
‘Stà. . . inculando anche lei!’ Pensò ricordando le sue sensazioni del giorno prima.

Il ragazzo si raddrizzò del tutto continuando a far andare le reni, Milly guardò affascinata il pene andare e venire fra le natiche umide che lo sfregamento del membro aveva lievemente arrossato poi il suo sguardo venne calamitato dalla fica dell’amica che appariva più corta, socchiusa come una boccuccia. Solo il clitoride era quello che conosceva ma ora appariva più lungo ma ugualmente conturbante nella cornice delle labbra grassocce.
I lamenti dell’amica la eccitanvano fortemente, se avesse osato avrebbe voluto baciare quella fica come tante volte aveva fatto, ne ricordava il sapore, i fremiti al passaggio della sua lingua, era questo che sembrava aspettare così aperta! Si trattenne ma inconsciamente portò la mano fra le cosce, cielo, la sua fichina era bagnata, se l’accarezzò gli occhi fissi sul membro del ragazzo.
I gemiti aumentarono trasformandosi in gridolini che Bianca sembrava incapace di contenere, anche lui godeva, Milly lo capiva dal suo ansimare, dalle sue esclamazioni che stranamente non le sembravano oscene.
Le contrazioni che la ragazza imprimeva all’ano lo stavano portando Tom al piacere, ora era lui che temeva di non trattenersi. Con una sorta di furore prese a far scattare le reni, Bianca gridò rilassando lo sfintere, i colpi che cacciavano il cazzo nei suoi intestini la scuotevano tutta facendo ballonzolare i seni bellissimi, ne fu attirato, già si stava chinando ma Milly lo precedette.
Bianca gridò, la bocca dell’amica aperta su uno dei suoi seni la succhiava facendole dolere il capezzolo, poi sospirò di piacere sentendo la lingua danzare sul bottoncino teso, il cazzo che scorreva nelle sue natiche le dava un piacere perverso che si trasmetteva alla fica stimolandola sempre più. Con una mano guidò il capo biondo sull’altro suo seno poi spinse l’altra mano fra le coscette dell’amica accarezzando la fichina bagnata.

Era eccitata al massimo Bianca, sentiva che la sua libidine si trasmetteva all’amica, la udì sospirare, ghermì la coscia della ragazza attirandola, invitandola sopra di se.
Milly si spostò rendendosi solo vagamente conto di quello che stava facendo. Nello scavalcare con la gamba l’amica distesa urtò col bacino il corpo del ragazzo, lui l’aiuto ma fu solo sollevandosi sulla gambe che Milly vi riuscì. si rese conto della postura che aveva assunto solo quando sentì le mani palpare il suo culetto, non fece in tempo a sottrarsi che le mani la trattennero e quando sentì la bocca del ragazzo, cercò di urlare con l’unico risultato di provocare dolore all’amica. Allentò la stretta dei denti sul capezzolo e serrando le labbra mosse velocemente la lingua.
Bianca si contorse lamentandosi forte, Millyfece andare la lingua per tutto il seno coprendolo di saliva, poi passò all’altro guidata dalle mani che scompigliavano i suoi capelli. Prese anch’essa a sospirare poi a lamentarsi per la lingua che il ragazzo muoveva nel suo sesso, divaricò le gambe e puntellandosi con le braccia aperte, le mani sul letto, si abbandonò con la fica in fiamme.

Lo specchio accanto al letto rimandava l’immagine del loro singolare trio, Tom non avrebbe mai pensato che si potesse fare nulla di simile, le gambe della ragazza distesa sollevate alte, il cazzo che appariva e scompariva nella curva delle sue natiche, la più giovane quasi piegata in due col viso congestionato, il culo sollevato e aperto, il viso fremente di Bianca che godeva ad occhi chiusi, le labbra aperte in un lamento continuo.
Spinse il viso protendendo la lingua nelle carni lisce della fica morbida salutato dai sospiri della giovinetta che ancheggiava languidamente sollevando il delizioso culetto per porgere il clitoride alla sua bocca e appena lui riuscì a catturarlo fra le labbra udì i gridolini estasiati della giovane.
Si sottrasse subito, allora lui risalì il bel taglio a piccoli colpi, la lingua accarezzata dalle labbra sottili che separava, raggiunse l’orifizio della vagina, si tuffò in essa gustando il sapore particolare del suo piacere, il naso fra le morbide chiappette sull’orifizio del piccolo culo. Udì le sue grida proprio mentre le contrazioni che sentiva nel pene gli facevano capire che era agli stremi.
– Mhhh. . . manca poco. . . ahhh. . . ah dai. . . ah ahhh. . . dai. . . daiiii! ! !
Era stata Bianca ad urlare, allora Tom con un solo movimento estrasse la verga dalle sue natiche e l’introdusse nel grembo pronto. Percepì subito le contrazioni del suo piacere e con rapidi movimenti prese a scorrere nella vagina scivolosa; bastarono pochi colpi e riuscì a provocare l’orgasmo della ragazza:
– Sto venendo. Amore. . . adesso. . . adesso. . . ahhhh. . .

Continuò ad andare nella vagina che si stringeva e si rilassava in fitte che massaggiavano il suo pene così soavemente che rantolò nella fica che stava baciando, si sentì venire all’improvviso e con un grido rauco iniziò ad eiaculare. Bianca in pieno orgasmo si sentì irrorare dai getti caldi, rapidi e muovendo languidamente il bacino aiutò il suo piacere estasiata dai sobbalzi che faceva il membro scaricandosi.
Durante tutto l’orgasmo Tom non lasciò di leccare la sua giovane amica, e anche quando il suo piacere cessò continuo a far andare la lingua nella fica aperta finché ebbe la gioia di ricevere in bocca il piacere della ragazza, la mantenne ferma malgrado questa cercasse di sottrarsi, finché gridò:
– Ahhh. . . sto godendo. . .leccami ancora. . . si. . . ahhhhh. . . basta. . . basta. . .
Solo allora la lasciò, Milly si lasciò andare di fianco, il viso accaldato. Tom con movimenti lenti delle reni continuava ad andare nel ventre di Bianca ricevendo nel pene ancora duro le ultime sue contrazioni. Milly fu sorpresa della resistenza che il ragazzo dimostrava, guardava l’asta rigida apparire e scomparire fra le labbrette brune meravigliandosi di vedere che era nella fica che aveva soddisfatto la sua amica e non nel suo culo.
Bianca sospirava ancora, le piaceva sentire scorrere in lei quella forza che l’accarezzava dentro piacevolmente, lo sentì perdere rigidità e lentamente afflosciarsi. Anche se sazia si sentiva pronta a ricominciare, sorrise al giovane che si sedette accanto a loro abbracciando entrambe affettuosamente.

La biondina arrossì nel sentire nell’alito del ragazzo il profumo del suo sesso, si tirò su dicendo:
– Cosa facciamo adesso? La domanda provocò la risata di Bianca.
– Una bella doccia poi faccio un caff&egrave. . . dopo si vedrà.
Dieci minuti dopo erano in cucina, le ragazze indaffarate ai fornelli gli giravano la schiena dandogli modo di ammirare le loro nudità. Le piacevano entrambe seppur in modo diverso, la bellezza piena, matura della bruna, la figura delicata della biondina che accanto all’altra appariva fragile.
Più piccola della compagna, Milly sembrava una ragazzina, le gambe erano quelle di un’adolescente, gli occhi del ragazzo ne seguirono il disegno fino alle cosce lisce dove sotto al tenero culetto mostravano una luce attraverso la quale poteva vedere le grandi labbra prive di peli e quel taglio delizioso. . .
Le gambe di Bianca erano anch’esse diritte ma più tornite, le cosce piene formavano col sedere delle pieghe adorabili, lo sguardo di Tom si soffermò sul culo rotondo, fermo, poi si spostò sul sederino della compagna, seppur piccolo, era incantevole! Si reputò fortunato di poterle amare entrambe.
Quando vennero verso di lui era in erezione! Bianca portava sul vassoio le tazzine fumanti, rise vedendo la sua eccitazione.
– Tommy. . . e se non avessimo più voglia? Chiese ridendo.
Anche la biondina rideva ma un delizioso rossore colorava le sue guance, si sedettero davanti a lui, prese la tazzina e girando il cucchiaino nella nera bevanda, rispose:
– Volete che me ne vada di già? Abbiamo appena cominciato . . .

Terminarono in silenzio a prendere il loro caff&egrave, la più giovane riportò il vassoio in cucina ritornando subito. Tom si alzo e chinandosi galantemente invitò le due a precederlo. Seguì le ragazze nel corridoio ammirando le figure armoniose dei corpi che sapeva nuovamente pronti.
Nuovamente in camera sistemò i cuscini contro la spalliera in modo da formare un soffice schienale poi fece segno a Bianca di salire. Lei ubbidì sedendosi, vi appoggiò la schiena e raccolse i piedi contro il sedere come lui chiedeva, poi lasciò che il ragazzo le divaricasse le ginocchia esponendo la sua intimità agli sguardi dei due chiedendosi cosa avesse in mente col cazzo così teso.
Non dovette aspettare perché lui la indicò a Milly esprimendo esplicitamente il desiderio di vedere le due ragazze in azione.
La più giovane arrossì dalla testa ai piedi, i suoi occhi si riempirono di lacrime nel veder rivelare quello che credeva un segreto fra lei e l’amica. Disse con voce rotta:
– Sei uno. . . sozzone! No, non voglio. . . non ci penso neanche!
La risata dell’amica la gettò nella più grande confusione, vide che le tendeva le braccia, la invitava. . .

Tommy la spinse dolcemente, Milly salì sul letto come un automa e ginocchioni si avvicinò all’amica, gli occhi verdi si piantarono nei suoi poi scesero guardando la sua bocca, una mano premette sul suo capo, chiuse gli occhi appena senti contro le sue le labbra morbide dell’altra Con un sospiro si dischiuse alla lingua che si insinuava fra i suoi denti, l’aspirò timidamente prima, poi voluttuosamente accarezzandola con la sua mentre la suggeva.
La sentì fremere al contatto delle sue tettine contro i suoi seni duri, Bianca mosse languidamente il busto, lo sfregamento dei capezzoli tesi contro le suo cosine le provocava sempre un effetto sconvolgente che si trasmetteva alla sua fichina. Dimenticò il ragazzo e si abbandonò alle sensazioni di quella bocca dolcissima. Quando si staccarono Bianca la fissò teneramente.
– Va meglio?
– Si. . . si. . .
Anche Tom era salito sul letto guardando affascinato la biondina che aveva inclinato il capo per lambire delicatamente le labbra dell’altra finché questa protese la lingua muovendola languidamente alle carezze della linguetta rosa. Si sentiva fortemente eccitato, il sangue pulsava prepotentemente nel suo pene facendolo sensibilmente oscillare, vide le mani della bruna spingere sul piccolo culo per portare le tettine alla sua bocca, udì i sospiri della giovane nel sentirsi suggere i teneri bottoncini, mosse il busto per porgere i capezzolini alla bocca che la deliziava.
Bianca allentò la pressione, Milly si chinò ancora sulla bocca della compagna, questa volta il loro bacio fu vorace, fatto per eccitare; cedette alla pressione delle mani sul suo capo e percorse la gola, giù fino al solco dei bei seni, risalì una mammella, incappucciò un capezzolo. . .

– Oh si. . . si. . . si. . .
La voce dell’amica la incoraggiò, sapeva come le piaceva essere baciata, flagellò il bottoncino le cui vibrazioni strapparono alla ragazza flebili lamenti, spostò la bocca sull’altro seno. . . Bianca contorcendosi offriva or l’uno or l’altro seno alla lingua che ne lambiva le punte titillandole finché la pressione delle mani costrinsero la bocca a lasciare i capezzoli dolenti ma continuò a leccare le mammelle sode, seguendone l’attaccatura.
Ora Bianca guardava lui, col viso congestionato, l’espressione di sofferenza come hanno le donne nel piacere, vide il suo sguardo spostarsi sulla sua verga. . . non resistette al richiamo di quella bocca. Si alzò in piedi e scavalcando con la gamba le ragazze si appoggiò con le mani alla parete e spinse il ventre, la bocca si aprì facendolo sospirare per la dolcezza delle labbra che si serrarono sul suo membro, si sentì aspirato, succhiato finché prese a respirare rumorosamente.
Milly udendo i sospiri del ragazzo sollevò gli occhi, non aveva mai visto un cazzo dal di sotto, vide la mascella spalancata, la bocca che l’ingoiava, udì il rumore delle labbra che lo suggevano. . .
Ricordando il bocchino di poco prima, si meravigliò che la sua boccuccia avesse potuto contenere una nerchia così poderosa, la vide riapparire ricoperta di saliva, vide le labbra strette sotto il colletto del glande, udì ancora quel risucchio! Già lui la stava nuovamente affondanando.
La vide scomparire quasi completamente, rimase dentro la sua bocca un tempo che a lei parve lunghissimo, immaginò il lavorio della lingua dell’amica dai sospiri estasiati del ragazzo, vide i testicoli bruni, grossi, compatti, ne fu attirata. . .
Non seppe spiegarsi perché lo fece, perché rovesciò il capo per raggiungerli, seppe solo che spalancò la bocca incurante dei peli e quando serrò le labbra sentì attraverso la pelle fine una delle sue palle, la prese in bocca, la succhiò. . .
La voce del ragazzo che la incoraggiava la eccitò ancora di più, aveva ripreso a muovere le reni costringendo Milly ad inseguire con la bocca il cazzo nel suo va e vieni fra le labbra della compagna; mosse di qua e di là il capo tirando la pelle dello scroto, lo sentiva nettamente il testicolo che succhiava come fosse una grossa caramella.
Lo lasciò per lambire la verga finché urtò col mento il mento dell’amica, ne lambì le labbra, i sospiri del maschio la incitavano a continuare ma lei si staccò per ripercorrere la gola tesa, la sua bocca incontrò nuovamente i seni umidi, i capezzoli eretti, Indietreggiò e abbracciandola prese a flagellarli passando dall’uno all’altro.
Oh come si contorceva Bianca! E come vibravano i capezzoli che la lingua picchiettava. Milly li suggeva delicatamente ma erano talmente sensibili che la ragazza gridava, gridava. . . i lamenti le giungevano soffocato dal grosso cazzo, scese impaziente lungo l’addome lasciando una scia di saliva, si spostò appena ebbe raggiunto il suo ventre, baciò il rilievo del pube. . .

Si accorse che il ragazzo si era spostato, Milly sentì la sua vulva bagnarsi tanto era eccitata, la sua bocca percorse il gonfiore del pube, passò le mani sotto il culo pieno, lo sollevò. . . Sentì il ragazzo dietro di lei, divaricò le ginocchia. Oh la prendesse pure come voleva! Ora che aveva sotto di lei le cosce aperte di Bianca, che vedeva la fica umida socchiusa.
Avvicinò il viso, il profumo pungente del desiderio dell’amica l’inebriò. Allungò la lingua separando le labbra brune, la passò nelle carni lisce del bel sesso. Bianca si inarcò sospirando.
Applicò la bocca alla sua fica baciandola come si bacia una bocca. Sentì che lui le accarezzava le cosce, palpava il suo sedere, sentì la durezza del membro che strofinava sulla sua fichetta, fra le natiche aperte, sull’ano, udì l’apprezzamento che espresse per il suo culetto.
Milly non protestava, la sua testa continuava a muoversi fra le cosce dell’amica estasiata nel sentire la lingua che la lambiva. L’ano era bagnato, viscido Tom vi puntò il glande e spinse.
La biondina si lamentò, il suo tentativo aveva fatto oscillare il corpo candido, il cazzo puntato nel piccolo culo aveva appena cominciato a socchiudere l’ano il cui calore fece aumentare il suo desiderio. Spinse ancora e ancora, infoiato nel sentire che si apriva sempre più.

Milly emise piccole grida senza smettere il lavorio della lingua fra le cosce della compagna che si lamentava dolcemente guardando il ragazzo accanirsi sulla groppa della sua giovane amica, un ultimo colpo di reni e Tom sentì sotto la cappella la morbida stretta dell’anello di carne cedere, aprirsi.
Si raddrizzò esaltato per vedere il cazzo piantato nelle piccole natiche. Fu un momento entusiasmante, si afferrò alle sue anche e spinse lentamente. La ragazza sollevò il capo, si irrigidì poi spinse il sedere contro il suo ventre.
Questa volta urlò mentre il cazzo scompariva ingoiato dal suo culo.
Ora che era dentro di lei, che sentiva il calore delle sue interiora riprese fiato. Milly aveva nuovamente calato il viso fra le cosce dell’altra che osservò:
– Ti piace prenderlo nel sedere? Anche a me sai. . . Mhhh . . . cara!
Il ragazzo aveva preso a scorrere muovendo adagio le reni. Il corpo candido oscillava appena ogni volta che il cazzo sprofondava nel bel culetto. Milly lo riceveva lamentandosi con piccoli guaiti senza smettere di prodigarsi nel sesso dell’amica mandandola in estasi.
Un piacere perverso si diffondeva dal pene dolcemente stimolato. Si, avrebbe voluto continuare fino a godere stretto fra quelle natiche bellissime ma Bianca agli stremi si sottrasse all’amica.
– Basta. . . non resisto più! Gridò respingendo la sua bocca.
Milly alzò il capo lamentandosi, lasciò che il ragazzo la inculasse ancora, infine supplicò di farla godere.
Tom l’accontentò e estraendo il pene dalle sue natiche entrò nel suo grembo.

Milly rimase estasiata sentendo il cazzo scorrere lentamente, si mosse ondulando, venendogli incontro, schiacciando il sedere contro le sue cosce per sentirlo fino in fondo al ventre, sottraendosi mentre si ritirava, offrendosi ancora, incitandolo con parole audaci:
Era bello sentirla gioire, i gemiti si fecero acuti, Tom prese a scorrere ancora finche la fanciulla rovesciò la testa, urlò:
– Ah godo. . . godo. . . aahhhh! ! !
Prese a montarla selvaggiamente sbattendo il ventre contro i bei emisferi facendo andare il membro nella fica in orgasmo. Milly urlò senza ritegno il suo piacere, il corpo scosso vacillò il avanti, schiacciò il corpo della bruna, la sua bocca si aprì su un seno suggendo avidamente il capezzolo.
Gli spasimi stringevano così piacevolmente il suo membro che Tom fu sul punto di venire, ancora pochi colpi e. . .
– Oh basta. . . mhhh tienilo dentro. . . mhhh. . .
Rimase nella ragazza finché non si fu ripresa poi si sollevò. Milly rotolò a fianco dell’amica. Guardò la bruna, Bianca fissava il bassoventre del ragazzo, il piacere della biondina era colato lungo il membro fin sopra i testicoli.

Allora strisciò in basso e sollevò alte le gambe aperte. Era follemente eccitata, nella sua totale mancanza di pudore esibiva il culo liscio, le cosce aperte sulla fica vogliosa, il viso incorniciato dai suoi polpacci sorrideva mentre Tom si chinava su di lei. Sentì sotto il glande la morbidezza della sua vulva, sfiorò le labbra rosse.
Bianca aprì subito la bocca attirando la sua lingua. Fu un bacio lascivo, la ragazza eccitata dal pene che sentiva pesare sulla fica era impaziente. Supplicò di prenderla subito.
Tom afferrò le sue caviglie e allargò le braccia, rimase così, giocando con la sua lingua, leccandola voluttuosamente. La ragazza era fortemente eccitata dal sapersi aperta, di sentire che la pressione del glande stava separando le labbra della sua vulva.
– Oh prendimi. . . infilalo piano. . . Ohhh. . . sta entrando!
Scivolò in lei lentamente. Oh aveva dimenticato com’era calda dentro! Gustò la carezza che la vagina regalava al pene già provato dalla sua bocca e dal coito con Milly. La contrazione che ebbe nel ventre della bruna gli fece capire che non avrebbe resistito a tanto piacere.
– Oh manca poco. . . muoviti piano. . . oh fammelo sentire. ..
Si mosse adagio nel ventre della ragazza, entrambi presi dal piacere che sentivano aumentare avevano completamente dimenticato Milly, che benché sazia si era chinata ad accarezzare il volto dell’amica sfiorando con le sue le labbra della compagna
– Come sei bella quando godi. . . Disse.

Bianca si lamentava con voce stranamente infantile, lui sentì la vulva stringersi in uno spasimo attorno alla verga. si fermò e calò la bocca sui seni adorabili. Lei si inarcò appena le labbra presero uno dei suoi capezzoli.
Milly soffocò le grida della compagna baciandola golosamente, Bianca si agitava mentre lui mordicchiava i bottoncini duri, tesi, passando dall’uno all’altro suggendoli, torturandoli con la lingua.
Bianca gemeva agitandosi come un’anguilla, lui passò le mani sotto il suo culo palpandole le natiche, il solco era caldo, l’ano bagnato dal liquido che colava dalla fica in calore, era scivoloso, vi introdusse il dito senza incontrare resistenza.
Era eccitato al massimo e estasiato dal piacere che saliva inarrestabile, dimenticò tutto e prese a scoparla brutalmente sbattendo il ventre contro il suo. Lei ebbe un’altro spasimo, un’altro ancora. . .
– Ah sto per. . . venire! Ahhh fottimi, fottimi forte. . . ah. . . dai. . . dai. . .
Aveva respinto il viso dell’amica ed era bellissimo vederla godere. Tom rallentò il suo scorrere per meglio sentire la stretta della vagina attorno al membro, assaporando il piacere che arrivava in ondate che fra poco lo avrebbero travolto.
Rantolò che stava per venire, Bianca lo respinse facendolo uscire dal suo ventre poi si tirò su appoggiando nuovamente la schiena contro i cuscini.
– In bocca. . . dammelo in bocca! Urlò.

Avanzò sulla ragazza col cazzo grondante, lei lo ghermì dietro le cosce attirandolo nella bocca, Tom rantolò sentendosi aspirare, succhiare. . . Con lenti colpi di reni prese a scorrere fra quelle labbra, la ragazza rovesciò la testa per prenderlo tutto, sentì la sua lingua, il rumore che le labbra facevano nel suggerlo. . .
Milly vide l’espressione estasiata del ragazzo, vide le labbra dell’amica strette alla base della verga, le guance incavate mentre lo succhiava poi. . . Bianca tossì al primo schizzo che colpì il fondo della sua gola, vide il ragazzo arretrare, un getto chiaro si innalzò sulla sua fronte, colò sui suoi occhi, Bianca li chiuse, rise afferrando il cazzo lo inclinò, uno schizzo colpì i suoi denti poi la sua bocca si chiuse sul membro che sobbalzando si scaricava nell’eiaculazione che fu copiosa.
Il ragazzo rantolò ancora per le carezze della lingua mentre lo succhiava bevendolo fino all’ultima goccia, mosse ancora istintivamente le reni per sentire le labbra morbide lungo tutto il membro poi si fermò. Lei lo tenne ancora suggendolo dolcemente anche quando lo sentì afflosciarsi, titillando l’inizio del condotto sotto la cappella poi lo lasciò uscire ma lo prese ancora in mano per lambirlo delicatamente.
Gli sorrise poi voltando il capo verso la compagna mostrò lo sperma che ricopriva la sua lingua prima di ingoiarlo poi disse una cosa che il ragazzo non capì:
– Hai ragione Milly, é come ingoiare un’ostrica ma. . . ‘ molto più buono.
La biondina arrossì e con un lembo del lenzuolo pulì il suo viso dallo sperma poi l’aiutò ad alzarsi, il ragazzo abbracciò entrambe e insieme andarono in bagno.

Nei mesi che seguirono incontrò molte volte le ragazze e questo cambiò notevolmente la vita di tutti e tre: Mirella la ragazza di Tom sentendosi trascurata lo lasciò, a lui non dispiacque più di tanto trovando abbondante consolazione nelle braccia delle amiche amanti che lo colmavano di attenzioni.
Bianca sessualmente soddisfatta non cercò altri innamorati, gli incontri con l’amico le procuravano un piacere che si rinnovava ogni volta, la presenza della compagna aggiungeva un sapore peccaminoso agli amplessi del ragazzo che sembrava instancabile.
Milly ora che aveva vinto le sue paure, si concedeva senza pudore provando gioia e appagamento nei giochi erotici che anche lei sapeva inventare. Non si masturbava più e questo fece sì che le orribili occhiaie che deturpavano i suoi occhi scomparvero il che migliorò notevolmente il suo aspetto. A differenza dell’amica accettò il corteggiamento dei ragazzi, concedendosi anche diverse distrazioni.
Più di una volta rientrava a casa con le mutandine nella borsetta, le mostrava trionfalmente alla compagna spiegando senza vergognarsi:
– Sai, sono uscita con. . . Il nome cambiava sovente, era in macchina che si concedeva, mai però completamente, acconsentendo che il partner le rendesse omaggio baciando la sua fichina mentre lei stava attenta ai guardoni che si aggiravano nei luoghi frequentati da coppiette poi era lei a deliziare il compagno con un sapiente fellatio.

Quegli incontri non la soddisfacevano mai completamente ma consentivano a Bianca di godersi da sola il ragazzo. A volte tornando a casa trovava i due abbracciati, non si scandalizzava ma correva in bagno dove si spogliava frettolosamente e dopo essersi lavata con cura le parti intime, li raggiungeva e con grida gioiose partecipava ai loro giochi.
Le piaceva essere nuda in mezzo a loro, offrire la fichina fresca ai loro baci, riceveva con gioia il membro, non ne ebbe più timore dal giorno che Bianca l’aveva convertita alla pillola. I giorni di festa uscivano tutti e tre insieme, Tom le portava al cinema oppure a ballare. Fu in discoteca che Milly incontrò Sergio, le piacque subito e da allora sovente era con lui che usciva trascurando persino gli incontri con i compagni.
Fu appunto con Sergio che si fidanzò, conobbe i suoi genitori e la prima volta che lui le chiese di fare all’amore, su consiglio dell’amica finse di provare dolore alla penetrazione. Si sposarono un anno dopo gli avvenimenti appena descritti.
Tom si trasferì in casa di Bianca. all’inizio fu una convivenza all’insegna del sesso poi la ragazza apprezzo le attenzioni di lui quando venne ricoverata per un’operazione al naso, chiese che il chirurgo le facesse anche la plastica. Appena le vennero tolte le bende, il ragazzo scopri che la compagna aveva un bel nasino alla francese il che aumentò l’amore che già provava.
Il lettore si chiederà se incontrarono ancora Milly, non lo racconterò perché é un’altra storia!
F I N E

Mi rendo conto che la descrizione di un trio amoroso può risultare alquanto lungo, per questo chiedo scusa se ho tediato i lettori.
Roca

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