Skip to main content
Trio

Diventare troia è bello

By 31 Marzo 2019Dicembre 16th, 2019One Comment

Da un po’ di tempo mio marito mi parlava di nuove esperienze sessuali per cercare di ravvivare il nostro rapporto che era diventato monotono. I nostri accoppiamenti avvenivano sempre più scarsamente e gli orgasmi non erano soddisfacenti per entrambe, inoltre li avevamo in momenti diversi e con stimolazioni diverse.
Era quindi subentrata in noi la voglia di trovare qualcosa o qualcuno che ci stimolasse maggiormente.
Abbiamo provato con i film porno e dopo circa 8-9 mesi avevamo visto più o meno tutti generi e la carica si era esaurita.
Abbiamo così cominciato a pensare di trovare qualcuno che avesse attributi sessuali simili agli attori dei film e Giorgio, mio marito, si era dimostrato molto interessato ad esperienze che potessi fare con altre persone. Di ciò ne parlavamo spesso ed alla fine, a dire il vero, qualche tentativo glielo avevo lasciato fare.
Abbiamo così iniziato a frequentare cinema dove proiettavano film porno. Sceglievamo i posti più oscuri ma anche dove qualcuno potesse vederci. I risultati li abbiamo avuti. Ogni volta che andavamo, dopo pochi attimi esserci seduti, già qualcuno provvedeva ad accarezzarmi le cosce o tentava di raggiungere le mie tette.
Io mi lascivo toccare senza reagire e non mi azzardavo ad andare più in là più di tanto, toccando. Il risultato è sempre stato deludente e finiva che uscivamo non molto dopo essere entrati.
Giorgio usciva dal cinema con una bella maschera di delusione dipinta sul viso dopo i tentativi ogni volta andati male forse a causa del buio, forse per la non visibilità delle persone che si accostavano, forse per il luogo stesso ampio e pubblico. Non avevamo mai trovato una scusante plausibile.
Era comunque entrata nella nostra mentalità la voglia di fare sesso davanti ad altri ed anche con altre persone.
Io avevo voglia e lui pure ma a casa nostra, pur facendolo, non eravamo soddisfatti perché l’arrapamento non era sufficiente per renderci abbastanza erotici.
Così durante uno dei nostri accoppiamenti casalinghi ne abbiamo parlato proprio mentre Giorgio mi chiavava e con il cazzo nella mia figa allargata gli ho proposto almeno per vedere, se le nostre fantasie si potevano realizzare, di andare in un luogo abbastanza conosciuto perché frequentato da puttane di passaggio e soprattutto da coppie in cerca di avventure. Era evidente che chi frequenta quel luogo si vuole mettere in mostra e cercare partner sessuale.
Era di sera inoltrata, dopo cena, ed era già buio. Su mia proposta, io e Giorgio, siamo andati in giro, come fanno i ragazzi, da un pub all’altro, fermandoci anche con dei conoscenti per ridere e scherzare ma senza fermarci con loro. La nostra speranze era quella di trovare qualcuno che ci stesse.
Il fatto che cercassimo un partner, maschio o femmina che fosse contava poco, era più per curiosità che per altro, almeno da parte mia.
Durante il tragitto ha guidato Giorgio ed io cercavo di osservare ogni persona ed ogni atteggiamento che fosse un richiamo per un accoppiamento.
Nei pub non abbiamo avuto contati con nessuno ed allora, ripresa l’auto, ci siamo diretti verso il luogo di cui ho accennato prima.
A dire il vero appena arrivati lì non ho visto scene particolari ed eravamo abbastanza delusi ma nell’andare via, Giorgio ha guidato a bassissima velocità. Io avevo lo specchietto di cortesia interno all’auto abbassato e, nonostante guardassi anche con il retrovisore, non mi era accorta che eravamo seguiti.
Giorgio ha fatto delle manovre e le auto che pensavamo ci seguissero in effetti lo stavano facendo; ci siamo così resi conto che c’erano quattro fari accesi segno che le automobili erano due.
Con Giorgio ci siamo scambiati delle parole di conferma ma non di quanto avremmo poi fatto e tantomeno di come io mi sarei dovuta comportare. Lui ha continuato a guidare con molta lentezza per un piccolo tratto, poi ha accelerato non di molto e ci siamo diretti verso la casa di suo fraterno amico di cui aveva le chiavi. L’amico gli aveva detto che sarebbe stato fuori città per due settimane ed aveva chiesto a Giorgio di controllare l’appartamento. In realtà sia il mio compagno sia il proprietario si scambiavano le case per andare a fare sesso con le ragazze o con altre donne ed a volte fare delle piccole orge.
Io ero emozionata e per un attimo i freni inibitori si erano ristabiliti; in quel frangente avevo paura di fare qualcosa di sconosciuto pensando che mi potesse portare delle conseguenze sulla morale delle persone di cui mi circondavo. In realtà stavo per diventare una troia ed anche una puttana. Avevo rischiato di essere una puttana di strada e mi era andata bene ma ora potevo diventare una di quelle di classe che si dà in casa.
La casa dove eravamo diretti era lontana da dove era avvenuto l’aggancio con le due auto e nessuno degli autisti mollava l’inseguimento tenendosi sempre a debita distanza.
arrivati a destinazione Giorgio mi ha proposto di andare su in quella casa che lui conosceva ma che per me era totalmente sconosciuta. Nell’avvicinarci in auto, mi ha chiesto di fare qualcosa di diverso.
In un’altra occasione avrei risposto negativamente e mi sarei arrabbiata parecchio, ora però ero talmente presa dalla nuova stimolante situazione che gli ho risposto “Sali tu e apri. Io intanto parlo con uno dei due e poi ti raggiungo”
Giorgio ubbidendomi si è messo a ridere e mi è rimasto il dubbio se lui immaginasse che cosa avrei fatto con quell’uomo. Forse pensava che gli avessi detto una scusa per allontanarlo e fare la troia ma non ne avevo nessuna intenzione.
Una automobile si è avvicinata a me subito dopo aver aperto la portiera ed aver messo piede a terra mostrando bene la coscia e la parte bianca della pelle che contrastava con le calze scure tenute dal reggicalze. Ma dopo avermi visto come se fossi mercanzia in mostra, si è allontanato senza darmene spiegazione. Non è che ne chiedessi ma almeno dirmi una parola, invece niente e ci sono rimasta male.
L’altro uomo, dopo che si era allontanata la prima auto, era andato un po’ più avanti ma sicuramente osservava dallo specchietto, allora ha fatto una rapida inversione e mi ha raggiunta in pochi attimi.
Non so dove ho trovato la forza e la sfacciataggine di dirgli se volesse salire in casa per bere un drink. Era un’offerta casta ed ingenua ma in quel momento non mi era uscito nient’altro dalle labbra.
Immaginavo a che cosa stessi andando incontro e in quei pochi istanti non mi riconoscevo, non mi sentivo già più io.
L’uomo che guidava l’auto era un bell’uomo che si è avvicinato ame senza chiedere niente anche se nell’ascensore eravamo a stretto contatto dei corpi.
All’arrivo Giorgio non credeva ai suoi occhi. Solo in quel momento ci siamo presentati reciprocamente e con un bicchiere in mano ci siamo messi a parlare di come avremmo voluto fare sesso. Iniziare il discorso è stato difficilissimo ed è toccato a me iniziare.
Il nome dell’uomo era Loris.
Quando lui ha parlato mi ha dato subito l’impressione di essere un uomo molto esperto in merito e mi molto colpito anche la sua gentilezza e la sua educazione. Anche il suo aspetto non era male, in fondo non era così brutto come a Giorgio era sembrato.
Quella chiacchierata avrei voluto non terminasse mai ma allo stesso tempo ero arrapata e volevo che il cazzo di quell’uomo mi entrasse e mi facesse avere un orgasmo strabiliante. Desideravo questo senza averlo visto sotto gli abiti ma solo al vederlo lì davanti a me a parlare. In me c’era un gran subbuglio di sensazioni. Sapevo molto chiaramente di essere ad un bivio importante.
Pensando di finirla lì e sapendo che sarebbe stata ancora una volta una delusione, gli ho chiesto il numero di telefono per un eventuale incontro futuro.
Mi ha risposto gentilmente dandomi il numero poi, guardandomi come se mi volesse mangiare con gli occhi mi ha chiesto “Ti do ciò che vuoi e se ci sono delle cose che non vuoi per me va bene comunque, ma non vorrei andare via di qui senza nemmeno aver avuto l’occasione di ammirare il tuo corpo, che deve essere splendido”
Forse in quel momento ero predisposta, forse aveva saputo dire le parole giuste, forse la cosa mi stava intrigando, il fatto è che mi son levata la gonna e sono rimasta in piedi davanti a lui e Giorgio con la camicetta semiaperta ed un minuscolo perizoma sollevata più del normale dai tacchi a spillo da 17 centimetri e plateau che è l’unica calzatura che mio marito mi chiede di indossare ogni volta che usciamo per incontrare amici di sesso.
“Giorgio, mi devi dare una mano! Siediti sul divano. Io mi metto tra voi due” sono state le sole parole che sono riuscita a pronunciare.
Seduta sul divano in mezzo a loro due, il mio compagno si è dedicato alle mie tette scoprendole e baciandole.
Aspettavo di sentire le mani di Loris sul mio corpo ma è stata un’attesa vana; lui guardava e basta. Solo dopo un cenno di approvazione e di via libera di Giorgio fatto a mia insaputa, Loris ha cominciato a darsi da fare levandomi il perizoma ed iniziando a sgrillettarmi. Poi si è chinato tra me mie cosce e con la sua lingua ha cominciato a leccarmi la figa mentre la testa mi stava scoppiando.
Loris fin dal primo momento mi era sembrata una persona esperta in fatto di sesso e la mia convinzione ha avuto conferma.
Infatti mi ha fatta chinare davanti a Giorgio e mi ha detto di prendergli il cazzo in bocca, cosa che ho fatto. Lui nel frattempo e rapidamente si è spogliato e si è posizionato dietro appoggiando il suo cazzo alla mia figa per procedere alla penetrazione. Credevo di impazzire ma avevo anche una voglia da impazzire. Erano sensazioni contrastanti di cui non potevo farne a meno.
Non pensavo mai che al mondo potesse esistere un cazzo di quelle dimensioni.
Pensavo che mi squarciasse ed invece ho cominciato a godere come mai avevo fatto prima. Era un orgasmo dietro l’altro, mi sentivo sciogliere ma, non so perché, non volevo lasciarlo intuire.
Giorgio era eccitatissimo. Era da tempo che non lo vedevo così preso. Lui ci ha messo poco a venirmi in bocca, dopodiché Loris è uscito dalla mia figa e si è risieduto sul divano invitando ad impalarmi.
E’ stato il momento in cui ho potuto vedere la sua meravigliosa ed incredibile verga che, per quanto lunga e grossa potesse essere, era entrata tutta nella mia figa senza alcuno sforzo procurandomi solo piacere. Era un piacere unico tanto desiderato e cercato. Il suo cazzo occupava tutta la mia figa aderendo alle pareti vaginali e battendo in fondo sulla bocca dell’utero che ad ogni colpo mi faceva provare la sensazione di sfondamento.
Il mio compagno di vita, seduto accanto a noi a guardarci, era già tornato in erezione e si stava segando.
Io mi dondolavo avanti ed indietro con quel meraviglioso e bollente perno dentro la figa mentre chi mi chiavava schiaffeggiava i glutei e con l’altra mano mi tormentava i capezzoli che avevo duri come sassi e che offrivo a Loris.
La scopata non è durata a lungo. Infatti Loris mi ha chiesto di prenderlo in bocca per vedere se fossi brava a fare pompini.
Ho ubbidito cercando di metterci del mio meglio. Non finivo più di ingoiarlo. Mi ero inginocchiata davanti a lui e lo leccavo con tutta l’abilità di cui ero capace dovuta all’esperienza sia della pratica sia dei filmati pornografici.
A sentire i gemiti di gusto emessi da Loris la cosa non gli spiaceva affatto.
Giorgio intanto si era alzato in piedi e segandosi mi era venuto spruzzando la sborra su di me in pieno viso.
Intanto sentivo che Loris nella mia bocca stava pulsando in modo frenetico ed ho immaginato che stesse per venire.
Allora mi sono fermata perché volevo cavalcarlo ancora.
Lui ha esaudito la mia richiesta e così ho iniziato a godere fino ad avere delle vere proprie convulsioni.
Dopo un attimo di riposo durante il quale in due mi tormentavano tette e figa mi sono nuovamente dedicata con la bocca a quel meraviglioso membro maschile.
Nel fare il pompino al cazzo di Giorgio, Loris mi ha chiesto di mettermi il suo cazzo nel mio culo.
Era una cosa che non ho mai fatto fare a nessuno, neanche a Giorgio non sopportando il dolore le poche volte che ci abbiamo provato, quindi gli ho detto che non ero disposta a farmi slabbrare il culo da quel magnifico grosso cazzo.
Lui non mi parso particolarmente deluso ma aveva un sorrisino lasciava intendere molte cose.
Ho ripreso il pompino e Loris mi è venuto in bocca ma, diversamente da Giorgio, i suoi fiotti di sperma non finivano mai e per la prima volta nella mia vita sono venuta senza avere nulla dentro la figa.
La sborra che ho ricevuto in bocca l’ho deglutita con molta naturalezza; la sborra di Giorgio non l’ho mai ingoiata nonostante me lo abbia chiesto tante volte. Non avevo mai ingoiato sperma, neanche di altri ragazzi prima che mi sposassi ma con quello di Loris mi è sembrata la cosa più naturale del mondo.
Sentivo mentre mandavo nello stomaco la sborra di aver fatto qualcosa di sconvolgente, qualcosa per me di impressionate in senso positivo; mi sembrava di aver sostenuto la tesi di laurea da troia e, oltre ad essere stata promossa, ero felicissima di aver fatto ciò che mai avrei immaginato.
Con me soddisfatta e sfinita, i due maschi anch’essi stanchi e soddisfatti, ci siamo salutati con Loris il quale si è raccomandato di chiamarlo ogni volta che avessimo voluto. Per me era già sicuro che lo avrei chiamato anche da solo senza la presenza di Giorgio e non avrei fatto passare molto tempo.
Chiuso l’appartamento e controllato che tutto ‘fosse a post’ siamo tornati a casa.
In auto ci siamo accorti che né io né Giorgio eravamo sazi.
Prima di salire in casa mi ha scopato nel garage dentro l’auto.
Da quella notte e per un lungo periodo siamo stati entrambe eccitati ricordando quei momenti ed abbiamo fatto sesso con una frequenza ed intensità sconosciuta fino a quel punto della nostra vita coniugale.
Nei nostri amplessi facevamo molte fantasie e rievocavamo Loris e quell’incontro che ha ravvivato il nostro rapporto sessuale.
Sembrava che Loris fosse sempre più distante per avere un altro incontro ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi ed un giorno in assenza di Giorgio l’ho chiamato al telefono.
Era il momento di fargli quel dono che lui desiderava e che mi aveva detto essere un regalo speciale a che si può solo prendere con delicatezza: il mio culo.
Ero ormai con mio grande piacere diventata una troia di lusso. Avrei potuto fare anche la escort.

One Comment

Leave a Reply