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Trio

Domenica d’estate

By 26 Luglio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Fine settimana fuori casa, domenica ospiti da un amico (per me)’ per lei il suo capo. Uno dei due soci che controllano la ditta per cui lavora gia da tempo, come raccontato nei precedenti racconti. Festa estiva, mi aveva detto così lui, quando il sabato mi ha scritto l’sms, invitando me e pure la mia sorellastra maggiore ovviamente. Così nella sua villa in un paese alle porte di Roma col caldo appiccicoso tutto quello che ci voleva, pensavo mentre confermavo la nostra presenza, era un bel bagno nella piscina che ha in villa. Arriviamo li per pranzo, eravamo in tutto 20 persone, tra amici loro, mai visti, e operai che lavorano con loro nei vari cantieri che controllano. Tutta gente tra i 30 e i 45 anni piu o meno, chi single chi no, chi tresche chi no’
Un pomeriggio di bevute’ giochi, calcetto sul prato, bagni in acqua, perfetta domenica senza fare un cazzo’ praticamente’
Alcuni si sono fermati a cena, ma pochi, del totale degli ospiti molti hanno preferito andarsene nel tardo pomeriggio’
Cosi ci siamo ritrovati in 8′ cena veloce, poi chiacchiere infinite, troppe, onestamente mi stavo facendo due palle. Raggiungo Fabrizio in cucina, il padrone di casa per capirci’ tra una cazzata e l’altra mi chiese se restavamo oltre’ gli dico si visto che cmq non avevamo grossi impegni per la nottata’ Sembrava soddisfatto torniamo in soggiorno, la cena sarebbe finita da li a poco, se ne vanno altri di noi, si sono fatte le 23 passate’ restiamo in 5′ io, loro due, la mia sorellastra e una 35 enne conosciuta li stesso, amica dei due’ Poi lei se ne va, il ragazzo è passato a prenderla’ e addio sogni di scopata con questa Troietta’ pazienza’
S’è fatta mezzanotte intanto’ chiedo di usare il bagno e se c’era una camera per sdraiarmi un po, in vista del viaggio poi del ritorno in macchina’ lui mi dice di salire al piano sopra’ avrei avuto cio che cercavo’
Bene, mi congedo da loro, che continuano a parlare sul divano davanti alla televisione 42 pollici plasma’ e salgo’ mi sciacquo la faccia su nel bagno mi rinfresco e trovata la stanza degli ospiti, mi godo quel bel letto ad una piazza e mezza. Crollo all’istante o quasi, credo, non ricordo manco quanto c’ho messo a prendere sonno. La porta l’avevo socchiusa. Sarà passata un ora’ un’ora e mezza? Boh’ mi sveglio, mi alzo al buio trovo la via della porta della camera, apro il piano era ancora tutto buio come quando sono salito, dalla rampa di scale arrivava la luce del soggiorno. Dal mio cellulare vedo che l’orologio segnava le 2 di notte’ sono mezzo addormentato ancora per pensare’ ma appena piu sveglio quanto basta per realizzare chiedo a me stesso ‘ma quanto tempo cazzo è passato?’. Faccio due conti, erano piu o meno volate due ore? Faccio per avviarmi alla rampa di scale e scendere, avrei voluto dire ‘ehy non ci sembra ora di andare via a dormire?’ ‘ ‘sono le due”. Faccio in silenzio il primo gradino, complice la moquettatura delle scale’ poi sento le loro voci, delle risate a basso tono’ delle parole mi fermo, resto un attimo li mi abbasso e mi siedo sulle scale, mi sporgo e nascosto dal soffitto del piano scale seduto li al buio riesco a vedere un po la situazione’ Erano tutti e tre davanti al divano grande, c’erano accese solo le luci frontali del soggiorno, e poi la luce del tv color’ mia sorella era in piedi con loro, lei era in reggiseno e slip’ i vestiti stavano a un angolo del divano. Maglietta tshirt e jeans erano piegati li’ messi da parte. Loro due invece erano ancora vestiti, anche se avevo l’impressione ci sarebbero durati poco. Viste le nostre abitudini che chi ha letto conosce, sono abituato a vederla nella sua bellezza, ma stavolta mi piaceva l’idea di guardare’ Uno ha iniziato a baciarla l’altro le girava attorno, ha fatto il giro del divano per andarle vicino’ le ha slacciato il reggiseno’lo ha sfilato con lentezza per poi lanciarlo via vicino ai vestiti’ Era con i seni scoperti’quello che la baciava è sceso dalla bocca al petto e poi ai capezzoli’lei chiudeva gli occhi e poi diceva qualcosa’ l’altro la baciava ora’ li aveva tutti e due per se’ Il primo s’è staccato da lei, da loro, ha lasciato che fosse Mirko l’altro socio a darsi da fare’ cosi che lui potesse iniziare a togliersi qualcosa di dosso. Pochi minuti ed è rimasto completamente nudo’ ha ripreso il suo posto’ ha preso la mano di lei’ e l’ha portata sul pene’ancora non completamente eretto. Lei la toglieva e poi toccava di nuovo’ quando non lo faceva da sola lui ce la riportava’ La baciava. L’altro s’è spogliato anche lui’ s’è chinato’ ha abbassato e tolto le mutandine a mia sorella maggiore’ ha sfiorato con la mano il pelo scuro della vagina’ la toccava, la stuzzicava con un dito prima’ lentamente’ e lei gemeva piano con gli occhi socchiusi’l’ ha baciata li, piano, poi s’è alzato erano tutti e due di fronte, l’hanno spinta indietro’ di colpo che lei non si aspettava’ cosi è caduta a sedere sul divano’ ora era l’unica seduta’ completamente nuda’di fronte i due’ si sono avvicinati, e mentre io me ne stavo li sempre in silenzio loro erano convinti dormissi ancora di sopra’ Le hanno messo piu vicino i loro sessi ‘ cosi che lei potesse adesso averne facile preda. Uno, quello sposato, dei due le ha messo una mano dietro la testa mentre lei era ferma cosi, e ha fatto per avvicinarle la testa al cazzo’ glielo ha fatto prendere in bocca’ lei ha iniziato a leccarlo piano, poi smetteva, lui insisteva e lei ha preso il giro’ succhiava ora’seppur lentamente ma con precisione e volontà. L’altro si alternava con il fortunato nel toccarla praticamente ovunque, le loro mani andavano dai seni alla testa, ai capelli, alle cosce, alla vagina’ cercavano in ogni senso di trovarle i punti caldi per farla uscire di testa’
Poi anche il secondo s’è fatto prenderei l cazzo in bocca’ quando il primo ha fatto uscire dalla bocca il suo pene l’altro le ha avvicinato il suo, cosi eretto e ha spinto delicatamente dentro appena lei ha aperto le labbra’ saranno andati cosi avanti per almeno 15 minuti’aspettavo solo la parte piu bella’
Sento lei che si ferma’ ad un tratto’ il primo fa per rimetterglielo in bocca..lei respinge’ mormora qualcosa’ sento malapena dirle ‘se scende mio fratello che cazzo si fa’.” Il primo dei due, non risponde’le riprende la testa e la riavvicina al cazzo che lei riprende’poi rismette’
‘Se viene si unisce’che vuoi che ce ne freghi, mica ci vergogniamo noi” l’altro tizio ride’ e poi continuano ad alternarsi come prima’
Stavolta no, non sarei sceso mi era sembrato di capire che stavano facendo sesso sempre con il sentore che potessi scendere da un momento all’altro quindi no, non avrei mai fatto il loro gioco mio malgrado’ Ho preferito sbirciare tutto e basta, stavolta’
Se la sono messa in ginocchio sul divano’ con le braccia e mani fisse alla spagliera’ uno dei due passava di la, dietro il divano per porgerglielo in bocca’
Soffocava con i bocchini e i pomponi il suo gemere mentre chi dei due stava dietro lei, e cioè di fronte al divano glielo metteva in fica’
Se la sono scopata cosi per mezzora buona’ lentamente alternando botte veloci e possedimenti da film hard’
Si scambiavano, sempre, spesso, continuamente. Pompini e scopata a non finire, un vortice di sesso’ l’hanno proprio messa in mezzo’
Poi dopo lei supina sul divano e loro due, singolarmente, uno alla volta, sopra’ scopandola e penetrandola ancora per bene’
Hanno concluso in ginocchio, lei , e loro due in piedi che insieme le schizzavano tutta la faccia col loro seme caldo e voluttuoso’
Lei è corsa in bagno al piano di sotto’ l’ho vista ricomparire poco dopo con un asciugamano in mano’ e si rivestiva’ sono corso in camera dove stavo all’inizio’ facendo finta di dormire quando loro sono tornati su tutti e tre’
Ma devo eseermi riaddormentato. S’èera fatta mattina, il sole entrava sdalla finestra’ mi bussano alla porta apro’ era l’altro amico di lui, con l’asciugamano attorno la vita’ mi fa ‘ehy ma quanto hai dormito” e io ‘eh penso parecchio se mo c’è il sole fuori” ‘ ‘ma che avete fatto poioi ieri notte.?’
Lui sorride e mi fa ‘niente stavamo tutti cotti abbiamo dormito tutti qui’ tanto sarebbe stata un ammazzata per voi ripartire ieri sera’a quell’ora”
Chiedo di poter usare il bagno’ in fondo al piano’ camminando gia vestito coem ero’ vedo l’altra stanza porta socchiusa’ Lui era sceso di sotto per andare a fare un giro fuori’ all’aperto della casa’
Io mi soffermo davanti quella minuscola fessura’ della porta della camera del padrone di casa’
Mia sorella stava rivestendosi davanti allo specchio dell’armadio ad ante’ lui stava nudo sul letto’
Avevano contiunuato a scopare ancora per gran parte della nottata’
Oggi mi farò raccontare i dettagli’
A quel punto, ci siamo sistemati e siamo tornati a casa’

mk4281@hotmail.it

per chi volesse scrivermi come sempre’

Mik

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