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Trio

Francesca: 281 – Ripresa di nascosto in tre

By 7 Maggio 2020Maggio 16th, 2020No Comments

Ho la fortuna di essere giovane e bella, mi son fatta tingere i capelli lunghi, ora sono biondi ed incorniciano un bel viso dalle labbra carnose. Sono alta 1,68 molto snella ed ho una terza piena di seno. Il ventre è piatto e dietro sfoggio un culetto che l’invidia di tante ragazze e fa la felicità di molti maschietti.

Ho una buona intesa sessuale quasi con tutti e non posso negare che mi piaccia il cazzo che trovo essere un organo maschile che mi attrae ed a cui non so mai dire di no. Mi piace coccolarlo con la bocca e farlo diventare duro tra le mie labbra, per poi concedere sia la mia dolce fighetta che il mio bel culetto alla sua penetrazione.

Su invito di Rossana, colei che dovrebbe essere mia suocera di fatto, ma anche mia amante, così come le giovani mie cognate, sono tornata al Centro Estetico dove spesso ho fatto sesso al di fuori dei soliti canoni.

Con lei ci siamo confidate parecchio e non mi ha mai nascosto che le piacciono i ragazzi giovani e nelle nostre fantasie spesso ci raccontavamo di maratone di sesso con più uomini cosa che ci eccitava da morire.

L’idea di essere presa da altri uomini mi piaceva parecchio, era una fantasia che mi stuzzicava da molto tempo. Un’esperienza simile l’avevo già fatta ma è difficile mettere insieme dei maschi che vogliano scopare una ragazza, credono sempre che ci sia qualche fregatura, non credono al fatto che ad una ragazza come me possa piacere essere scopata da due o più maschi.

Appena arrivata al Centro Estetico, Rossana mi prende sottobraccio e andiamo insieme in una stanza. Sono sicura che con lei avrei fatto sesso. Già la mia mente era tra le gambe, invece mi ha aiutato a spogliarmi baciandomi ed accarezzandomi con molto erotismo, mi sono stesa sul lettino. Mi aspettavo che dopo i lunghissimi e numerosi baci, dati anche sui capezzoli, lei proseguisse sulla mia fighetta già bagnata, ma senza che me lo aspettassi mi ha salutato ed è uscita dandomi un ultimo bacio ed una palpatina al seno che subito si è inturgidito.

“Ciao amore, ti lascio sola. Mi raccomando! Controllati non si sa mai!”

Che intendeva dire?

Non capendo ma intendendo che avrei avuto un incontro con una persona particolare ho risposto “‘Ma certo amore! Non gli staccherò gli occhi da dosso!”

“Brava, sei un amore!” mi fa nel chiudere la porta sorridendomi in modo ambiguo ed ha aggiunto “Se puoi divertiti. Ci teniamo che tu faccia una bella figura”

Così nella mia grande meraviglia mi sono ritrovata sola con indosso un minuscolo perizoma ed un cortissimo vestito rosso con spalline ed una scollatura generosa a barca. Come al solito ho, per così dire, ‘dimenticato’ di indossare il reggiseno ed infine i sandaletti rossi col tacco a spillo che mi piacciono tanto.

Stare lì in quella stanza che conoscevo per esserci stata altre volte non so il perché ma mi mette in difficoltà. Non nascondo che mi sentivo agitata e nello stesso tempo eccitata.

Mi aspettavo che subito dopo entrasse una delle ragazze, invece bussa e fa capolino la testa di un giovane negro sorridente che apre la porta ed entra

‘Buon giorno!” mi dice con un sorriso che mostra la sua dentatura candida in contrasto con il colore della sua pelle.

‘Buongiorno!!’ risposi piacevolmente sorpresa.

Non ho mai nascosto il mio interesse per i giovani di colore che reputo dei buoni amanti e talvolta dotati di sessi decisamente grandi.

Ma le sorprese non erano finite. Dietro di lui entra anche un altro ragazzo, anche lui di colore che mi dà una lunga ed accurata occhiata.

Non nascondo che quello sguardo mi ha fatto subito inturgidire i capezzoli, era come se mi avesse ispezionato la figa con gli occhi.

Li vedo con la pelle imperlata e mi chiedo se sia qualche crema che hanno messo o se siano leggermente sudati pertanto per togliermi la curiosità e per far sì che non facessi sesso con loro sudati chiedo “Sarete accaldati. Vi posso offrire qualche cosa da bere?!”

La risposta immediata è stata “Grazie. Un po’ d’acqua ci farebbe proprio piacere”

Allora scendo dal lettino ed ho prendo dei bicchieri di plastica da uno scomparto basso. Sapevo che erano lì e per prenderli mi sono inchinata mostrando il sedere ed anche la fessura della fighetta. L’acqua l’ho presa da un frigo basso lì al fianco e per prendere la bottiglia mi sono spostata affinché mostrassi anche le tette rivolte verso il basso.

Erano assetati di acqua ma da come vedo dai loro slip sono assetati di qualche altra cosa che a me piace tanto.

Sono entrambe belli e muscolosi ed i loro toraci, resi traslucidi dal sudore, son un vero spettacolo della natura.

La mia fighetta se ne è accorta subito bagnandosi abbondantemente.

Ho iniziato a girare per la stanza ed ovviamente i ragazzi non sono rimasti lì indifferenti alle mie grazie di cui offrivo la visione e, poco dopo, li ho visti darsi delle occhiate e fare gesti inequivocabili.

“Vado un attimo di là, ragazzi!” ho detto nell’avviarmi nel piccolo bagno attiguo. La mia era una scusa per vedere la loro reazione e sentire i loro eventuali accordi.

Socchiusa la porta mi sono fermata per ascoltare i loro commenti ed i ragazzi non mi hanno delusa.

“Mamma che figa! Ma quanto ci costa?” ha detto uno dei due e l’altro ha proseguito “A me sta scoppiando il cazzo!” ed il primo nuovamente “Mi sa che questa ha una voglia arretrata! Mi sa che il maritino è bel po’ carente!” e mentre termina di pronunciare la frase esco dal bagno e faccio finta di sentire solo le ultime parole.

Mi viene da ribattere “Lui non sa quanto si sbagli perché tu non sei certo carente, tesoro mio!” e proseguo a nel muovermi verso di lui baciandolo.

Avevo già acquolina in bocca ed i capezzoli cercavano di bucare il tessuto del vestito.

“Fa  così caldo qui!” dico nel sedermi sul bordo del lettino ed il vestito, già piuttosto corto, si era ulteriormente sollevato mostrando completamente le gambe ed anche il triangolino del perizoma.

Loro sono incantati, i loro movimenti mi sembrano impacciato e per rompere il ghiaccio ho proposto “Perché non ci diamo del tu? In fin dei conti siamo tutti giovani. Io sono Francesca”

“Piacere Francesca, io sono Louis, Luigi in italiano, e lui è Sader. Siamo ivoriani!”

“Piacere ragazzi” rispondo ed i due allungano il braccio per presentarsi ma Sader urta uno dei bicchieri pieni di acqua che ovviamente cade e sparge il liquido a terra. Immediatamente, inchinandosi, l’autore del misfatto si precipita con della carta assorbente per asciugare il liquido. In quella posizione si viene a trovare proprio tra le mie gambe un po’ divaricate.

È stato un attimo. Mentre lui mi mette le mani sulle mie gambe iniziando ad accarezzarmi, io le aprivo offrendogli la mia fighetta che ora è ad un palmo dal suo viso.

“Francesca, sei eccitata, sei bagnatissima!” mi dice mentre con le dita accarezza la stoffa del perizoma già con una evidente macchia.

“Sìì!” sibilo nel momento in cui anche l’altro si avvicina.

Luigi non resiste e mi mette subito la lingua in bocca ed a quella intrusione piacevole prontamente replico baciandolo spalancando la bocca mettendo le mani sul suo petto per accarezzarlo. Louis invece, infila le mani nella scollatura trovando le mie tette che aspettavano quelle carezze ed anche di più.

In un attimo mi denudano lasciandomi solamente i sandaletti come elemento feticista e si spogliano a loro volta.

Ho capito cosa vogliono e non mi resta che Inginocchiarmi ai loro piedi per impossessarmi dei loro cazzi soppesandoli prima con le mani e poi a turno con la lingua e la bocca.

Tra le mie labbra quei bei membri neri sembrano lievitare diventando dei veri e propri bastoni di carne.

I due africani non sfigurano affatto rispetto a quanti ne ho conosciuti, anzi sono due cazzoni che promettono godimento ed orgasmi in quantità.

Il mio godimento non diminuisce nello svolgere la mia parte attiva. Li sego e li succhio con vero piacere fino a farli diventare duri e lucidi di saliva tra i loro incitamenti “Mmmmhhh, succhia, sìì!! Cazzo che bocca! Sei una vera maiala! Succhia bene, dai, falli diventare belli duri!!”

La mia figa secerne in abbondanza umori e poco dopo mi ritrovo stesa sul lettino con gambe spalancate e per aria con la lingua di Louis che fruga tra le grandi labbra per poi soffermarsi sul clitoride inturgidito.

Sader non resta in disparte, infatti si impossessa di un capezzolo titillandolo e succhiandolo.

La situazione è talmente eccitante che rapidamente, come poche volte mi è accaduto, mi lascio andare al piacere della scopata e la stanza vengono a spandersi i miei mugolii ed anche i miei gridolini ”Siiiii, sìì! Mmhhh  mi state facendo venire! …. Vengo, sì,sì,sì, daii, continua! Eccomi … che godo, sìììììì!!” così l’orgasmo esplode in me come una bomba.

Resto lì ad occhi chiusi ma sento i Sader e Louis dire “Ma che le hai fatto? L’hai uccisa leccandola! Cazzo che figa!”

Riesco però a dire “Voi non siete ancora abituati ai miei orgasmi. Solitamente sono intensi come questo ed anche molto più violenti”

“Dimmi un po’ piccola troietta, ora chi mi fa scopare? Io sto scoppiando!” ed ho replicato “Continua! A me piace essere scopata anche dopo”

A quel punto Sader si sdraia accanto a me e mi fa salire su di lui.

“Aspetta! Ho voglia di averlo dentro” e lui ”Sì, svelta! Così mi piace di più, ora mi sembri più troia. Dai, cavalcami e mettilo dentro, sfondati la figa!. Infilalo fino alla fine”

Non me lo sono fatta ripetere due volte. Sono salita su di lui e lentamente mi sono seduta sul suo cazzo che è scivolato nella mia fighetta come una lama nel burro.

“Mmmhhh, mmmhhh!”

“Coma sei stretta! Bella! ..mmmhh, ti riempio tutta!”

Mettendomi su Sader ho allargato le gambe mettendole oltre le sue all’esterno. In questa posizione Louis se si fosse avvicinato avrebbe visto il cazzo del suo amico dentro di me ed anche la figa allargata e piena nonché le grandi labbra bagnate e lucide.

Messa così ho iniziato a cavalcarlo godendomi ogni centimetro di quel cazzone che mi allarga la fighetta sentendolo pulsare dentro di me.

Lo spettacolo che offro è molto invitante e Louis non ha bisogno di inviti; si serve senza chiedere.

Infatti si è messo dietro ed ha iniziato a leccare il buchino del culo in modo magistrale; lui ci sapeva fare. Sentivo la lingua inserirsi ed aprire le grinze dello sfintere come se un piccolo cazzo.

A me piace parlare mentre faccio sesso.

“Sììì, lecca! Sììì, godo! Inculami ora! Mettimelo dentro!” aspetto quel cazzo come se la fighetta fosse vuota ma in realtà è bella piena. Anche lui probabilmente non aspettava altro.

Non so da dove abbia preso del gel ma me lo ha spalmato sul buchetto posteriore e ha lubrificato anche il suo magnifico cazzo, infine impugnandolo alla base, puntata la cappella sul culo, lo ha spinto lentamente ma inesorabilmente nel mio culo.

La presenza del cazzone del nero nella figa non rende agevole la penetrazione, così Sader si sfila un pochino favorendo la manovra dell’amico.

Da come si muovono e da come assumono le posizioni della monta, capisco che sicuramente non è la prima volta che si trovavano a soddisfare qualche bella cliente del Centro Estetico.

I due amici si muovono entrambe con movimenti sincronizzati che sembrano studiati a tavolino.

Così mi trovo completamente piena di cazzo, in figa ed in culo, mentre il mio piacere aumenta a dismisura.

Presa dalla lussuria ho immaginato che un terzo ragazzo mi avrebbe potuto dare il suo cazzo da succhiare e se ci fosse stato lo avrei succhiato con piacere.

Ormai non conto più gli orgasmi che si susseguono ad ondate.

I due dopo un po’ si danno il cambio assaggiando ognuno un buco diverso.

sono quasi distrutta dal piacere.

Ero sempre tra loro due che si scambiavano i buchetti e godevo tantissimo in quella posizione a sandwich ma sono usciti da me interrompendo gli accoppiamenti multipli per passare alla bocca. Infatti all’approssimarsi della sborrata si avvicinano a me, si segano furiosamente e poggiano i loro cazzi alle mie labbra sborrando in bocca e sul viso riempiendomi del loro piacere.

In quel momento sono venuta anche io.

 ‘Wow Francesca! Ti sei divertita parecchio!” mi fa Sader.

“Oh sì! Tantissimo!”

“Mi fa piacere, ne sono felice. Che ne dici se adesso ti scopiamo singolarmente?” mi dice mentre io già mi preparo sdraiandomi sul letto.

Le due scopate fatte con Sader e Louis sono state memorabili, decisamente migliori di tante precedenti.

Quando i loro cazzi si sono rilassati ed hanno perduto il loro turgore mi chiedono se mi siano piaciuti. Rispondo che ne sono entusiasta e spero che capitino altre volte avventure così appaganti con loro due.

“Posso chiedervi dove avete imparato a scopare così bene in sincronia quando fate il sandwich?”

“beh, vedi! Io sono senegalese lui è del Ghana ma viviamo in Italia da bambini. Siamo stati adottati da famiglie italiane che ci hanno mandato a studiare negli USA e lì per arrotondare facciamo gli stalloni o meglio siamo attori porno”

Resto allibita, non so che dire. Porto le mani alla bocca per la sorpresa inaspettata e mi rendo conto che anche per gli attori porno ci sono situazioni reali in cui vengono sborrando perché ne hanno necessità.

Per un attimo mi chiedo se io fossi adatta a girare un film di quel genere ma mi viene da afre un’altra domanda “Com’è che siete qui? siete venuti a depilarvi?”

“no, beh, sì, non proprio!” mi fa Louis.

“Cioè?” faccio io.

“Siamo qui per fare un film”

“Con chi?”

“Ma con te!” esclama Sader e Louis aggiunge “Anzi lo abbiamo già fatto!”

Un istante dopo appare, entrando dalla porta, Rossana.

“Non mi dire che tu sapevi di loro due!” dico un po’ incazzata.

“Ebbene sì! Lo sapevo. Il film lo abbiamo fatto riprendendo tutto da delle telecamere nascoste e ti dirò che sembri fatta proprio per girare film porno. Se non ci credi andiamo di là a vedere”

Non sapevo che ci fossero in quella stanza delle telecamere ma la mia curiosità è veder le immagini e sono talmente incuriosita che vado così nuda come sono senza curarmi di vestirmi.

Quando sono entrata nella sala ‘regia’ ho ricevuto un applauso. Ora non so se è stato perché fossi nuda o perché la mia prestazione mi dicono essere stata ottima.

Dei due negri così belli e ‘boni’ non ne ho saputo più niente ma chiederò informazioni a Rossana la quale mi sa che li conosce molto bene intimamente.

 

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