Skip to main content
Trio

il dovere è dovere

By 7 Agosto 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Buongiorno Sig. Roberts’, ‘Buongiorno Signorina Kimber’. Il capo &egrave arrivato e si dirige come ogni mattina nel suo ufficio.
Essere la segretaria personale di James Roberts, uno tra i più grandi imprenditori del territorio, mi ha portato grandi giovamenti, questo &egrave sicuro!
Prendo la sua posta, i documenti del giorno e lo seguo.
‘Ecco, le carte per la riunione, i suoi appunti, due chiamate e infine la posta del giorno. Le ricordo che stasera &egrave a cena con sua moglie per l’anniversario di matrimonio. Torno immediatamente col suo caff&egrave’ ‘Grazie Signorina Kimber’.
Un caff&egrave ristretto, come vuole lui e sono di nuovo in ufficio: ‘Il suo caff&egrave’. Lo poso sulla scrivania e poi, come d’abitudine, mi infilo sotto la scrivania e gli sbottono i pantaloni. ‘la riunione &egrave alle 10.00, perciò stamattina ha più tempo Sig. Roberts’ ‘Perfetto, cominci pure’.
Ho una procedura stabilita, guai a me se salto un passaggio, potrei rimetterci il posto di lavoro, il Sig. Roberts poi &egrave così esigente!
Prima lo accarezzo, poi tolgo gli slip e lo prendo in mano cominciando a segarlo nel frattempo avvicino la bocca e gli lecco la punta, lo scopro totalmente e lo prendo in bocca mentre gli accarezzo le palle e comincio a succhiare. In quell’istante il viso di una donna fa capolino alla porta …’Caro, posso? Ero nei dintorni e volevo passare a salutarti. Spero che non ti dispiaccia. Non vedo la signorina Kimber, si &egrave presa un giorno di ferie anche oggi? Oh, James caro, non mi piace quella ragazzaccia, sembra avere così poca voglia di lavorare’. ‘Tesoro non preoccuparti, non mi disturbi affatto, mi fa piacere vederti, soprattutto oggi!’. ‘Oh amore come sei dolce!’. La signora Roberts si avvicina al marito per salutarlo con un bel bacio, io mi stacco da lui restando nascosta sotto la scrivania, ma la signora abbassa lo sguardo e vede il cazzo in tiro del mio capo. Lui se ne accorge e si arrampica sugli specchi: ‘Amore!mi mancavi così tanto! Ma ora… sei qui!’ La avvicina a lui, le sbottona la camicetta e le alza la gonna. Strappa via l’intimo, la fa sedere sulla scrivania e le infila due dita nella fica. ‘Oh, te-soro co-me sei foco-so!’ Urla balbettando.
Devo dire che ha un bel coraggio a scoparsi una racchia del genere! Però… la famiglia e la famiglia…!
La sento ansimare da sopra la scrivania, il maritino ci sta dando dentro di lingua. Ora la signora ha gli occhi chiusi e gode gridando. Vedo che la cosa va avanti un po’ troppo per i miei gusti, così mi intrufolo tra le sue cosce e comincio a leccargli le palle, la base del cazzo e poi la punta. Lei raggiunge il culmine del piacere e si accascia sulla scrivania. Poi, sfinita, comincia a rivestirsi ‘Tesoro, dovrei venire a trovarti pi spesso, in ufficio sei così generoso e volenteroso! Però il meglio lo teniamo per stasera! Ti saluto, vado a prepararmi! Ti amo!’ ‘Ti amo anch’io cara, mi raccomando fatti bella!’
…Si… come se fosse possibile!…
Esco dal mio nascondiglio. ‘Signorina Kimber! Continui pure il suo lavoro’.
Ora tocca a me. Continuo a leccarglielo e a succhiarglielo. Quando sta per venire mi fermo, mi alzo in piedi e mi giro alzando la gonna. Sotto rigorosamente senza slip, mi siedo sul cazzo del Sig. Roberts e comincio un sali e scendi molto eccitante, finché non mi viene dentro completamente.
Mi alzo, lasciando il suo sperma gocciolare sulle mie cosce e mi inginocchio per ripulirgli il bastone ormai non più duro. ‘Grazie Signorina Kimber, il suo caff&egrave &egrave sempre ottimo!’
‘Dovere Sig. Robert! Se ha bisogno di me sono qui fuori sulla mia scrivania’

Leave a Reply