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Trio

Irresistibile tentazione

By 23 Giugno 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Come potevo averlo fatto?
..Me ne stavo lì, completamente nuda, in quel letto sconosciuto, nella camera lussuosissima.. lui si faceva la doccia nel bagno a fianco, potevo sentire l’acqua scorrere, e io fingevo di dormire, per non doverlo affrontare, per non parlare di quello che era successo la sera prima, ma soprattutto durante la notte..
Il rumore dell’acqua cessò e poco dopo lui uscì dal bagno.. Non potevo vederlo, ma sentivo i suoi passi farsi sempre più vicini.. Poi il suo peso fece abbassare un po’ il materasso.. Mi sentii scoprire: una mano sul fianco, poi a stringere una natica.. Mi odiai, ma provai un tremito di piacere, che lui percepì..
‘Ah, allora non &egrave passata neppure a te la voglia, eh, piccola?’
Mi voltai e lo vidi.. Inginocchiato accanto a me, con i capelli pettinati all’indietro, ancora bagnati, il fisico asciutto e lucido, e un sorriso un po’ beffardo stampato sul volto.. Il membro svettava fra le gambe, durissimo, e non potei fare a meno di guardarlo.. La cappella scura luccicava, le vene pulsavano lungo tutta l’asta.. Era bellissimo e così enorme, e per un attimo tornai con la mente al godimento di quella notte.. Lui notò il mio sguardo, lo prese in mano e me lo avvicinò alle labbra.. Tirai fuori la lingua, e con piccoli colpi accarezzai la punta.. Poi mi sistemai più vicino e cominciai a leccare dal basso, partendo dalle palle, ricoprendo di saliva quel cazzo fantastico.. Lui cominciò a gemere, e a spingere la mia testa contro il suo bacino, così lo presi in bocca e cominciai a succhiarlo con forza..

‘Sei proprio brava, sembra tu sia nata per questo.. E che corpo che hai, andrei avanti a scoparti per giorni, lo sai..?’ Mi eccitava da morire sentire quelle parole, anche se le trovavo offensive e volgari.. In quel momento, ebbero l’unico effetto di farmi bagnare completamente, e raddoppiare la velocità del pompino che gli stavo regalando.. In pochi secondi il suo respiro si fece più affannoso.. Con delicatezza allontanò le mie labbra dal suo arnese, lo strinse con la mano, indirizzando la punta verso di me e schizzò fiotti di sperma caldo sul mio seno, sul collo, sul viso.. Il liquido bianco colava in rivoli copiosi sul mio corpo, e io mi sentivo eccitata, sporca, come la protagonista di un film pornografico. Questo mi fece andare ancora più su di giri, desiderare ancora il suo cazzo, che purtroppo stava perdendo consistenza..

‘Non pulirti, ti prego.. Sbrigati a farmelo tornare duro, ma non pulirti.. Ti voglio così.. Una troietta piena di sborra..’ Di nuovo, le sue parole furono decisive.. Mi abbassai sul cazzo e ripresi a succhiare, leccare forte.. Stringevo le palle tra le mani.. Intanto lui si era allungato verso la mia fighetta, che era un lago di umori e la penetrava con le dita, strappandomi piccoli gemiti.. In pochi minuti, il suo membro tornò duro quanto prima, se non di più.. Era sorprendente per un uomo della sua età..! Si sdraiò, e con una mano mi portò a cavalcioni su di lui.. Mi penetrò con un colpo di reni fortissimo, e io gridai, di dolore e piacere..
‘E’ grosso, eh, puttanella.. Ma mi sembrava ti piacesse stanotte..’
‘Si.. anche adesso.. Scopami.. Sbattimi come stanotte..’
Cominciai a muovermi su e giù, con le mani sul suo petto.. Gocce di sperma colavano dai capezzoli sulle mie braccia, su di lui..
‘Dovresti vederti.. mmh.. che belle tette..’ Le prese in mano e le strinse, poi cominciò a palparle con movimenti circolari, come a spalmare il liquido di cui erano ricoperte.. Mi mossi spostandomi indietro, sentendo il suo cazzo ancora più in profondità.. In quella posizione riuscivo a farlo entrare completamente, e il mio clitoride contro il suo pube era perfettamente stimolato.. Con le mani mi raccolsi i capelli per mostrarmi meglio a lui, e ripresi a cavalcarlo..
Mi afferrò per i fianchi, aumentando il ritmo dei miei movimenti.. Era incredibile farlo con lui.. Mi sentivo in preda a desideri animaleschi e incontrollabili, e non potevo fermarmi..

Venni non so quante volte, e sarei andata avanti per tutta la mattina.. Grazie all’orgasmo avuto prima, lui continuava a scoparmi, senza dare segni di voler arrivare.. mi prese in tutte le posizioni, e fu soddisfatto solo quando, penetrandomi da dietro, mi prese in mano i seni..
‘Vorrei che ti vedessi da qui.. Con le cosce aperte e un bel cazzone che ti allarga la figa.. Stai sbavando sul cuscino, puttanella.. E queste tette.. Mmh.. Io lo sapevo che sotto quell’aria da santarellina c’era un bel troione.. L’ho sempre detto a Paolo..’
Fu in quel momento che mi tornò in mente la situazione.. Sentendo il nome del mio fidanzato, mi chiesi ancora una volta come avevo fatto a finire a letto con il suo patrigno..
‘Ma lui non ci credeva.. Evidentemente non ti sei mai.. fatta.. sbattere.. così.., eh..?’ Accompagnò le ultime parole con quattro colpi fortissimi, stringendo i miei capezzoli tra le dita.. Nonostante il senso di colpa venni gridando tutto il mio piacere.. Sentii il cazzo uscire dal mio corpo, e un’altra scarica di sperma, questa volta sul sedere, sul sesso, sulle cosce.. Mi abbandonai di lato, sul letto, e mi chiesi ancora una volta come avrei potuto risolvere quella situazione..

(continua)

angelasegreto84@yahoo.com
Tutto era cominciato la sera prima. Paolo mi aveva invitato ad un party che si sarebbe tenuto nel giardino della splendida villa di sua madre e del compagno, ed io avevo accettato entusiasta.. Adoravo quelle feste piene di gente facoltosa ed elegante.. E, sinceramente, era anche un po’ per questo che stavo con Paolo. Non l’amavo, lo trovavo presuntuoso ed arrogante, però quell’ambiente, tutto quel lusso.. Mi avevano stregata. Nemmeno a letto mi faceva impazzire: Paolo era estremamente noioso, e troppo sdolcinato. Così, malgrado tutto, mi ero detta che avrei anche potuto farmi andare bene la situazione per un po’, e intanto godermi un po’ di quella vita..

La sera della festa mi ero preparata con cura: indossavo un vestito dorato, come imponeva la moda di quel momento, aderentissimo e lungo fino ai piedi.. La scollatura era molto generosa, e tra i miei seni spiccava il ciondolo di brillanti che mi aveva regalato Paolo la settimana prima. Avevo sciolto i capelli, che ricadevano sulle spalle in morbide onde, e il trucco perfetto era merito di un’estetista da cui mi recavo per ogni occasione speciale.. Nonostante l’estate fosse appena iniziata, la mia pelle era già perfettamente abbronzata e setosissima, anche questo grazie ai massaggi e alle docce solari del mio centro estetico di fiducia, completamente spesato da Paolo. Ai piedi avevo un paio di sandali con il tacco altissimo, ricoperti di pietre luccicanti.. Mi sentivo davvero irresistibile.

Avevo conversato, riso e scherzato con tutti fino a tarda notte.. Avevo incrociato Paolo soltanto un paio di volte, e ad un certo punto lui mi aveva annunciato che sarebbe andato a letto, perché l’indomani aveva un appuntamento importante molto presto, e voleva essere riposato. Ma non si sarebbe fermato alla villa, c’era troppo rumore. Dunque mi aveva baciato e con la sua mercedes era partito in direzione del suo appartamento in centro. Insieme a sua madre e al patrigno avevo salutato tutti gli ospiti.. Appena dopo la partenza dell’ultimo, lei era salita nella sua stanza accusando un gran mal di testa, ed io e Alfredo avevamo preso un ultimo drink, accomodandoci sulle poltroncine a bordo piscina..
‘Ti sei divertita?’
‘Si, molto..’
‘Ho visto.. Questo &egrave il genere di feste che piacciono ad una come te, vero?’
‘Cosa intende dire?’
‘Oh, nulla.. Solo che ti ho vista molto a tuo agio. Ti va un bagno?’
‘Con questo caldo mi andrebbe.. Ma non ho il costume..!’
‘Oh, non preoccuparti, dovrebbero essercene un paio nelle cabine laggiù.. Li teniamo per casi come questo.. Su, va’ a cambiarti che facciamo un tuffo..!

L’idea mi allettava, così mi avviai alla cabina e cercai il costume.. Ne trovai uno su uno scaffale, ancora chiuso, che sembrava essere stato messo lì apposta.. Ed era proprio della mia misura..! Lo indossai e mi guardai nello specchio.. Non era proprio un capo casto.. Anzi! La parte inferiore era costituita da un microperizoma bianco, ed il reggiseno copriva poco più che i capezzoli ed era tempestato di perline, che enfatizzavano il seno.. ero imbarazzata ad uscire in quel modo.. Ero praticamente nuda! Tuttavia mi scosse un brivido di eccitazione, come succedeva sempre qando mi capitava di mostrare il mio corpo..

Alfredo mi aspettava già in acqua.. Sorrise in modo strano, quando mi vide, e io mi tuffai.. La temperatura era perfetta. Cominciammo a scherzare, schizzandoci come due bambini.. Ad un certo punto, mi prese per la vita e mi lanciò lontano nell’acqua.. Quando riemersi, lo vidi venirmi incontro e chiamai aiuto divertita.. Mi spinse contro il bordo della piscina e mi afferrò per i fianchi..
‘Ora non scappi più..!’
‘Ahah.. No.. Lasciami..’
‘Questo costume ti sta divinamente, ma.. Ora &egrave mio..!’ E detto questo mi sfilò le mutandine, lanciandole fuori dalla piscina, verso le sdraio.. Presa dal gioco continuai a ridere, ma dopo pochi secondi mi accorsi della situazione.. Ero praticamente nuda, abbracciata al patrigno del mio fidanzato.. Tornai seria..

‘Alfredo, non &egrave divertente, vallo a prendere..’
‘Non ci penso nemmeno.. vai tu..’
‘Lo sai, non posso uscire così..’
‘Si che puoi.. Non vedo l’ora di vedere che bella fighetta hai..’
‘Ma Alfredo cos..’ Aveva infilato una mano tra le mie gambe, e giocherellava con il clitoride, che aveva individuato subito..
‘Mmh.. Ti dispiace..? Qui sento che si sta ingrossando qualcosa..’
‘Smettila subito..!’
Con un balzo uscii dalla piscina e corsi a prendere il costume.. Lui rise e continuò ad osservarmi..
‘Si si, proprio un bel sederino..’ Uscì dalla vasca e mi raggiunse..
‘Non fare la timida.. Ti piaceva e si sentiva..’

Ero arrabbiatissima, ma anche eccitata da morire.. Sapevo che se ci avesse riprovato non avrei resistito.. Sapeva come trattarmi, a differenza di Paolo. E capì cosa fare anche in quell’occasione.. mi prese per mano, vincendo la mia riluttanza , si sedette su una sdraio, e mi obbligò a sedermi a cavalcioni su di lui.. Mi teneva bloccata per i fianchi, e cominciò a muovere il bacino sotto di me.. Sentivo il suo membro durissimo e gonfio spingere contro il mio sesso.. nonpotei reprimere qualche gemito.. Lui cominciò a massaggiarmi il seno, poi lo tirò fuori dal microtop, scoprendo i capezzoli durissimi..
‘Mmh.. Che belli..’ Cominciò a leccarli palpando con forza le tette.. Il mio sesso si bagnava sempre di più a contatto col suo.. Ora desideravo soltanto che mi penetrasse.. Dopo pochi secondi, infatti, mi fece alzare, e mi sfilò nuovamente le mutandine.. Poi tolse anche lui il costume, rivelando il suo bellissimo cazzo.. mi prese per le natiche, e mi ci impalò su, tornando a sedersi..
‘Ora non ti lamenti più, eh?’ Cominciò a scoparmi con colpi decisi, spingendo il suo arnese tutto dentro di me..
‘Non.. ti.. lamenti.. eh.. Puttanella!’ quelle parole mi eccitarono ancora di più.. Aumentai il ritmo della cavalcata, mentre lui mi toccava il seno, il sedere, infilava le dita nel mio buchino.. Venni urlando dopo qualche minuto, e allo stesso tempo mi sentii invadere dal suo seme.. Mi accasciai ansante contro il suo petto..
‘Adesso ti porto in camera.. La tua notte da troietta &egrave appena cominciata..’

(continua)

angelasegreto84@yahoo.com
E così avevo passato quella notte nell’enorme letto di Alfredo, accontentandolo in tutte le sue richieste e godendo come mai mi era successo nella vita. Ed ora ero lì, con le tracce del suo piacere sparse sul mio corpo, prova inequivocabile della lussuria che ci aveva travolti.. Avevo temuto che la moglie di Alfredo potesse svegliarsi e trovarci, ma lui mi aveva assicurato che conducevano vite separate e stavano insieme solo nelle occasioni speciali.. Così da quel punto di vista mi ero tranquillizzata. Mai mi sarei aspettata quello che stava per accadere.. Dopo un paio di minuti dall’ultimo amplesso, infatti, vidi apparire Paolo sulla soglia. Istintivamente cercai di coprirmi con il lenzuolo, e mi voltai verso Alfredo, che lo guardava compiaciuto. Stranamente, nemmeno Paolo sembrava sorpreso o arrabbiato: un sorrisino beffardo gli increspava le labbra.

‘L’hai vista, la tua fidanzatina per bene?’
‘Puoi dirlo.. Una gran brava ragazza..’ Disse avvicinandosi..
‘Cara Angela.. Ho detto a Paolo che gli avrei mostrato la tua vera natura, e lui mi ha lasciato campo libero.. Direi che ho fatto bene il mio lavoro..’
‘Da.. Da quanto tempo sei qui?’
‘Abbastanza da averti vista cavalcare come una puttana.. E credo proprio che ora tu mi debba qualcosa..’ Detto, questo si avvicinò a me slacciandosi i pantaloni ed estrasse il cazzo durissimo, come non lo avevo mai visto. Evidentemente vedermi in quel modo non l’aveva soltanto fatto arrabbiare.. Mi prese per i capelli, infilandomi l’arnese tra le labbra..
‘Succhia, troia!’ Lo spinse così forte che mi sentii soffocare, ma cominciai lo stesso a dargli piacere.. Avevo bisogno di tempo per trovare il modo di giustificarmi, così volevo prolungare quella situazione il più a lungo possibile.. E poi, mi vergogno ad ammetterlo, ero ancora terribilmente eccitata e vogliosa.

Gli feci un pompino da vera professionista, stuzzicando con la lingua e con le labbra ogni centimetro del suo sesso.. Paolo godeva e mi insultava, premeva violentemente il mio capo contro il suo bacino, come a volermi scopare la bocca.. Quel modo di trattarmi mi stava facendo impazzire, non capivo più nulla, e quando sentii Alfredo prendermi per i fianchi e penetrarmi da dietro, venni subito.. Spalancai la bocca in un grido e l’orgasmo mi scosse tutta. A quel punto Paolo si prese in mano l’uccello, lo masturbò con la mano e mi scaricò sul viso fiotti di sperma caldo e vischioso, mentre il patrigno continuava a sbattermi da dietro, sempre più forte..

‘E’ solo questo che ti meriti, zoccoletta..’ Sparì in bagno, e io tornai a dedicare il mio corpo, ormai totalmente preda del piacere, alle attenzioni di Alfredo. Il suo membro infliggeva duri colpi alla mia passerina, completamente dilatata e arrossata, e intanto sentivo le sue dita farsi strada nel mio buchino ancora stretto.. Quella notte Alfredo non l’aveva toccato, e siccome con Paolo avevo solo rapporti ‘tradizionali’, era moltissimo tempo che nessuno vi dedicava attenzioni speciali.. Le dita di Alfredo, dunque, mi davano un piacere intenso, ma allo stesso tempo mi facevano un po’ male.. Venni una seconda volta prima di sentire gli schizzi colpirmi le natiche, e quel buchetto ormai abbastanza largo.. Le gocce sulle pareti delicate mi diedero brividi di piacere, prolungati dalle mani sapienti di Alfredo, che si intrufolavano di nuovo all’interno del mio culetto.. Chiusi gli occhi gemendo, a pecorina, con le gambe allargate, ormai totalmente senza pudore..

I passi di Paolo pochi minuti dopo mi fecero capire che si stava avvicinando.. Aprii gli occhi e lo vidi, con indosso solo la camicia, un’espressione rabbiosa, e il cazzo nuovamente durissimo.. Aggirò il letto e raggiunse il suo patrigno..
‘Che ne dici? E’ pronto?’
‘Non me ne frega niente.. Preparati, puttana, adesso ti inculerò, e ti farò tanto male.. Così ti ricorderai del mio cazzo..’
In quel momento compresi perché Alfredo aveva trascurato quella parte di me.. Voleva lasciare a Paolo il piacere della vendetta.. Non ebbi tempo di finire il pensiero, che mi sentii afferrare per la vita.. Paolo appoggiò la cappella sul mio buchino e con un colpo secco mi penetrò, facendomi gridare di dolore..
‘Urla, urla.. Voglio farti piangere dal male..’
Non volli dargli quella soddisfazione e mi morsi la lingua per non lamentarmi più.. Lui pompava fortissimo, e ad ogni colpo un bruciore insopportabile si impadroniva delle mie viscere.. Ma non durò molto: Ben presto riuscii a rilassare i muscoli e cominciai a godere di quella che sembrava una tortura.. Pian piano iniziai ad assecondare i movimenti e a gemere.. Mi piaceva anche quello.. anzi, di lì a poco sarei venuta.. E così fu.. Alfredo si accorse di tutto..
‘Senti come gode.. E’ proprio una troia vera..’
Paolo continuò per un po’, ancora più inferocito per la mia reazione.. Prossimo all’orgasmo, mi fece voltare con un colpo, rovesciandomi sul letto a pancia in su, venendomi addosso ancora una volta..
‘Vedi di sparire, non voglio più vederti, puttana.’

Prese i suoi vestiti dal bagno e se ne andò, lasciandomi lì. Non sapevo che pensare, ero totalmente stravolta dal piacere, ma triste per aver perso l’occasione di vivere nel lusso che mi ero goduta fino a quel giorno. Mi ero anche dimenticata della presenza di Alfredo. Lui, però, non tardò a ricordarmela, sedendosi accanto a me e cominciando a massaggiarmi la fighetta piena di umori e sperma..
‘Lo so cosa stai pensando.. Sei triste perché non potrai più permetterti la vita che facevi con Paolo.. Ma non preoccuparti, piccola, l’ho fatto apposta.. Sogno di scoparti da mesi, e non smetterei mai.. Che ne dici di darmi l’esclusiva? Diventi la mia troietta, e io ti compro quello che vuoi.. Tutto quello che vuoi.. Ci stai?’
Ero allibita, ma la mia mente riuscì a tornare per un attimo lucida e vagliare la proposta di Alfredo. Mi tirai su facendo un piccolo sforzo e salii a cavalcioni su di lui.. Il suo cazzo era di nuovo durissimo..

Ringrazio tutti i lettori che mi scrivono: Le vostre e-mail mi fanno un immenso piacere.. angelasegreto84@yahoo.com

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