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Racconti 69Trio

La carrozza centrale

By 7 Gennaio 2010Febbraio 9th, 2020No Comments

Mi chiamo Andrea ed ho 37, sono alto un metro e settanta, mi considero un normotipo, ne bello ne brutto e cerco di mantenere un fisico tonico andando in palestra tre volte la settimana.. .
Da sempre mi sono piaciuti i culi, ogni mio rapporto sessuale ha sempre avuto come obiettivo massimo quello di possedere analmente la mia compagna di giochi; non sempre purtroppo questo è stato possibile, spesse volte però sono riuscito nel mio intento.
Da quattro anni sono sposato con Lara. Con lei riesco sempre nel mio intento.
Ogni nostro rapporto è una felice e spasmodica alternanza tra bocca,fica e culo, fino a venire in quest’ultimo.
Mia moglie Lara è molto bella, capelli biondi ondulati, occhi verdi, è alta 1,70, porta una quarta di seno ed ha un culo da fare arrapare un santo. Forse l’unica cosa che non mi piace più dei nostri rapporti è che sono ormai quasi automatici, manca la sorpresa, è stato cosi anche l’altro ieri: baci, sessantanove, con leccate alla figa e leccate del buchetto con insalivazione in abbondanza. Lara forse mai mi aveva visto cosi arrapato e mentre eseguivo la mia super prestazione mi è venuta in bocca per due volte. I suoi umori mi riempivano le fauci, più leccavo e più lei sbrodolava nella mia bocca, fino a quando girata di lato, lei stessa si è preso il mio cazzo e lo ha infilato in culo con fare deciso. Il mio arnese è lungo circa cm.18, usciva ed entrava a ritmo frenetico, mentre con una mano le stringevo una tetta e con l’altra le sgrillettavo il clitoride. La figa si bagnava sempre di più, ed aumentando il ritmo lei gemeva dicendomi che stava venendo anche di culo,ululava pregandomi di venirle dentro, fino a quando, oltre al cazzo ho inserito nel culo un dito che facevo andare in modo rotatorio.
Dopo pochi minuti la mia sborra gli riempiva il culo e fuoriusciva in abbondanza, lei eccitata come mai, si è alzata e messa con il culo sopra la mia bocca e mi pregava di leccarglielo fino a farla venire di nuovo di figa. Completamente bagnata dal sudore, mi chiedeva come mai tutta quella foga in un rapporto che di solito facevamo ogni giorno.
Certamente, non potevo svelare il mio segreto.

Il giorno successivo, cioè ieri, alle ore 15 mi sono recato all’appuntamento con Giusy, la mia amante.
Io e Giusy ci siamo conosciti in palestra 6 mesi fa, le ho fatto la corte per 3 settimane, poi complice un contrattempo di lavoro che ha tenuto Lara per 4 giorni fuori città, ho – diciamo cosi – stretto i miei rapporti con Giusy. ‘.
Ci vediamo 3 volte la settimana, lunedi, mercoledi e venerdi, stiamo in palestra un’ora invece che tre come facevamo prima, e le successive 2 ore scopiamo come ricci in un alberghetto che dista 50 metri dalla palestra. Il vecchio portiere ‘ proprietario della stamberga non vuole i documenti e per 20 euro a seduta si fa i cazzi suoi.
In verità si fa pure un po’ i cazzi nostri visto che ci spia da un pertugio che ha ricavato dalla parete che divide la nostra stanza da quella dove alloggia lui.
Comunque Giusy è una gran troia, bella, mora, mediterranea, pompinara superba. Le piace leccarmi il buco del culo, lo insaliva per bene e poi fa entrare il suo dito indice..piano, piano. Poi però si fa inculare sempre, anzi con lei ho sperimentato, per gioco una variante. Dopo che le ho sborrato in culo, passati un paio di minuti in cui rimaniamo fermi, immobili, col mio cazzo che si smoscia dentro di lei, mi piace pisciarle dentro, è una cosa bellissima..un clistere di pipi dopo averle riempito il sederino di sborra, lei apprezza.
Ho convinto Giusy ad avere un’avventura in 3. Lei all’inizio ha finto di essere contraria, poi ha accettato ma ha voluto essere lei a scegliere la partner. Giusto, ho pensato. Basta che sia bona e troia, ho detto. Lei mi ha assicurato che sarei rimasto a bocca aperta.
Cosi eccomi qui suono alla porta di Maria, amica di Giusy. Mi si presenta davanti uno spettacolo unico. Lei molto più alta di me, con un seno ben fatto,capelli biondi lunghi,un culo da urlo.

Mi bacia in bocca, la mia nuova amica Maria e con una mano mi tocca il cazzo già in tiro,mi fa accomodare in salotto, Giusy è già arrivata e si sta servendo da bere, nuda. Bellissima. Maria si avvicina a me, ha lo sguardo deciso di chi è abituato a comandare, se non fossi arra patissimo, direi che ho quasi soggezione di lei ‘ mi bacia in bocca e mi strappa via la camicia, sento i bottoni volare via ‘ uno ad uno ‘ intanto Giusy mi è dietro, mi accarezza il collo e la schiena, mi mette le mani intorno alla vita, mi sbottona i pantaloni, li accompagna giù a terra insieme agli slip. Per farlo si inginocchia e mi lecca prima la schiena, poi le chiappe, poi dopo avermi spogliato mi fa allargare le gambe e mi lecca il buco del culo. Sono eccitatissimo. Maria mi bacia e intanto mi prede in mano il cazzo e lo carezza con dolcezza. Io la incomincio a spogliare, prima la maglietta aderente nera, poi il ressi seno di pizzo, poi la gonna bianca. Lei all’improvviso mi spinge giù mentre si leva le mutandine. Grossa sorpresa. Davvero grossa. Maria è fornita di cazzo. Qui inizia la danza. Prima mi mette il cazzo in bocca, cosa che non avevo mai provato, sentivo la sua pelle liscia e l’aumentarsi di volume,le lecco le palle e poi passo al buco del culo. Nel frattempo Giusy, infoiata più che mai anche lei, si mette il mio cazzo in bocca e comincia a sbocchinarmi a ritmo frenetico,la prego di fermarsi se no vengo subito.
Allora prendo Maria di lato e dopo averle smanettato il cazzo,mi metto un profilattico e piano piano comincio ad entrare, sento lo sfintere che si dilata e comincia ad accogliere il mio uccello, Giusy si è spostata davanti a Maria e la sta sbocchinando, comincio lentamente ad andare su e giù, mi sentivo il sangue alla testa ed un’eccitazione mai avuta, la faccio girare con il ventre in giù e la pompo da sopra, lei ansima e mi chiede sempre più forte, la rigiro con la schiena sul letto è la scopo davanti con il mio cazzo sotto il suo e le gambe sulle mie spalle, smanettandogli l’uccello che aveva preso notevole dimensioni, mi abbasso su di lei e mentre la bacio in bocca,vengo copiosamente nel suo culo. Giusy soddisfatta dello spettacolo ci guarda. A questo punto, Maria mi dice che vuole ancora continuare perché non è venuta, mi dice che mi vuole inculare. Sinceramente, mi sono subito opposto perché oltre al fatto che no lo avevo mai fatto, avevo paura del dolore e che eventuali macchie di sangue avrebbero fatto insospettire mia moglie. Maria inizia a baciarmi di nuovo in bocca, mi fa girare e comincia ad insalivarmi il buco del culo, il mio cazzo si indurisce di nuovo ed ho voglia di scoparla, ma lei non si ferma, continua a leccarmi il buco del culo. Ad un certo punto ho visto che a preso una bottiglia di crema e mentre con un dito mi toccava il buchetto ancora vergine, con l’altra mano metteva la crema sul suo cazzo. Non credevo che lei mi inculasse, infatti,io ancora dicevo di no. Ad un certo punto,Giusy torna da noi, si stende sul letto, mi chiama a se e preso il mio cazzo ‘ tornato duro, se lo infila in figa. è fradicia, entro ed esco che è un piacere. Ma dov’è Maria? La stronza è dietro di me e con un colpo secco me lo ha infilato profanandomi lo sfintere e facendomi un dolore atroce, per il quale ho urlato come un abbacchio. Lei mi teneva ben stretto e più gridavo e lei più affondava, fino a quando lo sentivo andare su e giù. Ero la carrozza centrale di questo folle treno dell’amore.
Avevo una sensazione di pieno, tutto il dolore di prima ora era piacere, mi stantuffava a ritmo cadenzato,mentre io allo stesso ritmo scopavo Giusy. Maria, vera dominatrice della situazione, con una mano toccava il mio petto e con l’altra il cazzo e le palle. Dopo un quarto d’ora di quel trattamento mi sentivo il buco del culo dilatato ed umido, Maria esce, si toglie subito il profilattico e mette il cazzo in bocca a me e poi a Giusy, una volta uno, una volta l’altra. Poi una sborrata che la mia faccia e quella di Giusy si dividono in egual misura. Maria soddisfatta ci bacia e si riprende in bocca la sua sborra.
Dopo la sensazione di pieno, mi sentivo il buco del culo vuoto e largo. Sul suo profilattico c’erano macchie di sangue, comunque alla fine il piacere ha superato il dolore.
Ora è tardi, Giusy è andata via da qualche minuto, Maria mi ha lavato e mi ha detto che è stata felice di avere sverginato il mio culetto.
‘. un mese dopo ‘..

Da quel giorno, dopo ogni rapporto anale è mia moglie Lara che si infila la cinghia con il cazzo di plastica, per possedermi e farmi felice. Lei crede che la prima volta il mio culo è stato suo. E’ felice di questa ‘conquista’. Chi sono io per deluderla?
Spero che questo racconto vi faccia eccitare nel leggerlo come ha eccitato me nello scriverlo… Buon divertimento! Sono ben accetti consigli o considerazioni alla mia e-mail: monteirorossi2007@libero.it

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