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Trio

L’estate e le fantasie che si realizzano

By 30 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Attimi in cui d’improvviso una fantasia diventa realtà. Ero andata ad una festa per il compleanno di M. Ero in un locale. La situazione era gradevole, una sera estiva in cui la brezza serale provava a cancellare l’afa del giorno. Avevo passato la sera con due miei amici fidati, Luca e Giorgio, coi quali avevo un’ottima intimità e un rapporto di amicizia consolidato e disinibito. Ci dicevamo tutto senza problemi, anche le questioni che riguardavano il sesso e le nostre fantasie. Erano anche due tipi carini, cosa che non mi spiaceva affatto, specialmente quella sera. Accadde che verso l’una ci eravamo un po’ stancati di stare alla festa, e decidemmo di andare a fumare in santa pace in un posticino tranquillo in aperta campagna che conoscevamo solo noi. Andammo col furgone di Luca. Iniziammo a fumare in tutta tranquillità, e più il fumo faceva effetto più la mente si faceva labile e la fantasia reclamava la sua fetta di realtà.
Fu così, per gioco, che Luca iniziò a baciarmi il collo. La mia fantasia si stava finalmente realizzando. Lasciai fare, e con la foga che da subito ci misi nel contraccambiare i baci, anche Giorgio capì che la situazione si stava facendo fluida e bellissima. Luca mi alzò la magliettina, e in attimo mi tolse il reggiseno mentre io facevo lo stesso con le loro magliette. In breve mi trovai coi miei due amichetti a lapparmi le piccole tette, mentre l’estasi saliva. Uno per uno abbassai le loro cerniere e tirai fuori i loro piselli non ancora completamente in tiro. Diligentemente mi inginocchiai davanti a loro che rimasero inizialmente in piedi. Mentre ne leccavo uno con l’altra mano segavo l’altro, e in breve raggiunsero la piena forma. Stanca di leccare iniziai a reclamare il pasto per la mia micina. Luca mi fece sdraiare e iniziò un orale da volare via, ci sapeva fare. Luca intanto me lo appoggiava sulla bocca, e guardandolo negli occhi gli tiravo ampie lappate con la lingua, riempiendomi la bocca della sua cappella. Finito di infilarsi il preservativo, Giorgio mi entrò dentro facendomi finalmente mugugnare di piacere. Iniziò una danza di cambi di posizioni e di penetrazioni alternate. Si davano continuamente il cambio, da veri amici! Io mentre gemevo mi curavo sempre di avere l’altro pisello ben saldo nella mano oppure in bocca. Mi fecero venire un po’ di volte, fino al momento in cui non sentii Luca spingere con sempre più vigore. Sentivo che stava venendo. Il pisello gli pulsava dentro di me e scoppiai anche io in un orgasmo violento quando sentii gonfiarsi il serbatoio del preservativo dentro di me. Nella foga stavo continuando a segare e leccare Giorgio che senza avvertirmi – maledetto – dopo pochi istanti mi colorò la faccia di schizzi. Ero esausta ed eccitatissima. Li ringraziai baciandoli teneramente, prima di farmi riaccompagnare a casa felice e soddisfatta di avere fatto succedere quella che fino ad allora non aveva rappresentato niente più che una immagine interna.

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