Skip to main content
Trio

Lui, Lei e… l’Altro

By 5 Aprile 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono fidanzata da poco con un ragazzo con cui ho da sempre avuto grande confidenza, e con la quale ora ho un rapporto in cui il sesso gioca indubbiamente un ruolo di grande importanza.
Una delle sue fantasie ricorrenti era il vedermi soggetto di attenzioni di altri uomini, in diverse situazioni, ma una mia iniziale timidezza aveva reso questo difficile da realizzare. Quando finalmente ho deciso che valeva almeno la pena provare prima di dare un giudizio, ci siamo subito messi all’opera per trovare un compagno di giochi disponibile e soprattutto discreto e la scelta è caduto su un amico comune carino e dalla mente aperta.
Per rendere le cose meno difficili avevamo decisi che come prima esperienza il mio fidanzato avrebbe preso parte attivamente al momento, almeno per aiutarci a vincere l’iniziale e naturale imbarazzo. In realtà imbarazzo da parte mia c’è stato comunque, in quanto ho scoperto solo in seguito che i piani erano stati modificati a mia insaputa, e l’incontro invece di svolgersi in tarda serata si è svolto di pomeriggio, lasciando me in seria difficoltà vedendolo entrare, particolarmente curato per l’occasione.
Anche da parte mia l’abbigliamento e l’intimo era provocante, adatto all’occasione…
Indossavo un abito corto e calze decorate semitrasparenti, con stivali a tacchi alti lunghi fino al ginocchio, che a fine pomeriggio trovai sparsi disordinatamente sul pavimento, tra una canottiera maschile e un paio di boxer.
Ma avvenne tutto molto lentamente, e ci fu tutto il tempo di abituarsi alla situazione che, seppur nuova per tutti, ci incuriosiva parecchio.
Il mio ragazzo mi fece sedere tra lui e l’amico, che inizialmente era piuttosto imbarazzato dalla situazione. Iniziò ad accarezzarmi le gambe lentamente, e invitò l’altro a fare altrettanto, commentando con malizia le mie calze che venivano accarezzate da due mani diverse. Dal canto mio, l’imbarazzo era forte.
Quando mi venne chiesto di mostrarmi un pò come una bambina ubbidiente tolsi stivali e calze, e le carezze proseguirono con le gambe poggiate sui ragazzi, una ciascuna. Con la coda dell’occhio vedevo il mio ragazzo guardarmi per controllare le mie reazioni e accertarsi che andava tutto bene. Con uno sguardo gli confermai che andava tutto bene, e questo lo spronò a farmi sfilare l’abito, rimanendo solo in intimo. Un reggiseno nero maculato con dettagli in raso e un perizoma di pizzo trasparente erano le uniche di cui mi vestivo. Sentivo gli sguardi dei due ragazzi accarezzarmi in ogni angolo: il mio ragazzo non si fece troppo problemi a fissarmi nei punti giusti, le occhiate dell’altro erano invece più timide, quasi rispettose, ma che con un rapido sguardo catturavano più di quello che lasciasse credere.
Dopo essermi fatta osservare bene mi fecero riaccomodare e le carezze si fecero più insistenti, cosa che mi procurò un brivido in tutto il corpo che si manifestò con tremore e un gran caldo tra le gambe. Sentii le mie mutandine bagnarsi ad ogni carezza, e mi sciolsi completamente quando il mio ragazzo fece scivolare la sua mano sotto il mio intimo: in quel momento la trovai una situazione perfetta, con il mio fidanzato che mi dava sicurezza e la presenza di un’altro ragazzo che contribuiva ad eccitarmi. Posa le mani sui pacchi dei ragazzi mentre (ormai completamente nuda), le mani si facevano strada nella mia figa. Resosi conto che potevo fare di meglio, il mio ragazzo contribuì a farmi bagnare mettendosi in ginocchio davanti a me e iniziando a leccarmi piano il clitoride, e mentre iniziavo a sospirare più forte per il piacere che mi procurava, sentivo le mani di Marco (il mio amico) che mi continuavano ad accarezzare le cosce e il seno, succhiandomi piano i capezzoli. Quando Claudio (il mio ragazzo) si spostò e lasciò che Marco finisse l’opera, bastarano pochi attimi per farmi venire, eccitata dal tocco della sua lingua e dalla situazione, mentre succhiavo con voglia il cazzo del mio ragazzo, che mi osservava godere per merito di un’altra persona. Ormai mi ero completamente abbandonata alla situazione, non esisteva più vergogna, inibizione e disagi di nessun genere. Ero lì, tra due ragazzi, e non avrei voluto essere in nessun altro luogo al mondo.
Poco dopo, rividi lo stesso guardo eccitato di Claudio mentre prendevo in bocca il cazzo di Marco, che si era rivelato ben più abbondante di quello a cui ero abituata, e non esitai a farlo notare al mio ragazzo. Come immaginavo, il commento lo toccò, ma non si arrabbiò, anzi, lo eccitava l’idea che adesso avessi un altro membro da paragonare al suo. Mi misi a fissarlo mentre lo masturbavo, e mi eccitò sentirmi osservata, sovrastata dal corpo di un’altro mentre tenevo in mano il cazzo del mio ragazzo, che si protendeva verso la mia figa dandomi piacere, toccandomi con insistenza e sputandomi sulla figa, sapendo bene che cose gesto mi eccitava molto. In quelle ore passate insieme a divertirci mi piacque sentirmi guardata dal mio ragazzo mentre i sospiri di Marco procurati dalla mia bocca si diffondevano per la stanza, e gli orgasmi di cui godevo mi lasciavano via via più stremata.
Fu eccitante, divertente e coinvolgente masturbare entrambi contemporaneamente, osservando i loro visi rilassati e i loro cazzi tra le mie mani, che a volte facevo scivolare tra le labbra, giocando con la lingua sulle loro cappelli calde, mentre non esitavo a spostare le loro mani che si posavano sulle tette, direzionandole tra le mie gambe se desideravo provare piacere per godere a pieno di quella giornata, che sicuramente ricorderò e farò ricordare al mio ragazzo.

Di sera, in giro con amici ignari della giornata che avevamo trascorso, gli sguardi complici tra il mio ragazzo e Marco continuarono a farmi ricordare dell’esperienza trascorsa, ed ebbi la conferma che alcune esperienze vanno almeno provate prima di dare pareri negativi.
In seguito seppi che Marco aveva ringraziato il mio ragazzo, cosa che mi confermo come il pomeriggio non fosse piaciuto solamente a me, bensì a tutti i componenti.
Per quanto mi riguarda ricordo quell’esperienza con divertimento e con una certa eccitazione, mentre Claudio a tratti è geloso e infastidito al pensiero di quello che ho fatto ad un’altra persona ma, come si dice…
Chi è causa del suo mal pianga se stesso ;)

BoccadiRosa

Leave a Reply