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Erotici Racconti

Boccadirosa

By 21 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Perché quando pensava a lei, la pensava nuda.
Pensava alle sue gambe che l’avevano incantato, alle sue curve morbide, al seno generoso. Pensava alla sua pelle ambrata, liscia e morbida al tatto, agli occhi castani, frangiati da lunghe ciglia ricurve, penetranti e dolci al tempo stesso.
Pensava alle sue labbra. Quelle labbra umide. Quelle labbra che inducevano, a ragion veduta, a pensieri impudichi e licenziosi. Quelle labbra che , quando voleva, ci sapevano così fare … che gli percorrevano tutto il corpo con alacrità e dedizione, dal petto alle cosce… per poi risalire, tra le gambe, fino all’inguine…
…. e lì, proprio in centro….indugiavano sui suoi testicoli, con studiata, esasperante lentezza …
…fino a fargli desiderare di affondare tutta la sua asta nella bocca!
La bocca, la sua ossessione: quelle  labbra piccole e carnose, dall’espressione così distaccata, spesso imbronciate da un velo di mal dissimulata spocchia, che lo faceva diventare matto dal desiderio di mordergliele…
Una spocchia che, per contrasto, gli faceva desiderare di profanarla, quella bocca, piccola e superba, gli faceva desiderare di riempirla tutta del suo membro , giù, giù… fino alla gola… per vedere le guance gonfiarsi, il respiro farsi affannoso, le pupille dilatarsi nello sforzo di controllarsi, di non vomitare…
La voleva riempire, turare, tappare tutta… quella piccola bocca impertinente…fino a soffocarla….per arrivare a leggere nel suo sguardo il rancore… la rabbia verso lui…
Le voleva rovesciare il capo all’indietro, violentemente, bloccandoglielo con le mani, affondando le dita tra capelli fulvi, folti e sempre un po’ ribelli… ribelli come lei.
Voleva demolire la sua signorilità, la sua grazia soave e distaccata … voleva provare il gusto di umiliarla, di sporcarla… di piegarla… di essere sul punto di azzerarne orgoglio e amor proprio…
… sul punto di distruggerla…
… e poi… proprio all’ultimo istante, quando gli occhi suoi avessero brillato di odio e di livore…
… un attimo prima di essere divorato dal suo rancore…
….liberarne la bocca!

E baciarla fino a lasciarla senza fiato.
E stringerla tra le braccia.
E penetrarla a fondo, nella vulva dilatata e calda, già umida e irrorata della recente eccitazione.
E farla sua con un amplesso lungo, interminabile, intenso, gioioso e appassionato.
Ed aspettarla nell’esplosione del piacere… per arrivare insieme a toccare il cielo con un dito.

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