Luna è una cagna fedele. Tutti sanno che è mia anche se non vive con me, per me impazzisce e, se l’incontro, attorno a sé fa il vuoto, perché vuole solo me. M’annusa, mi intenerisce con i suoi occhi dolci, mi tira per i pantaloni: andiamo, andiamo, è tempo nostro.
Mi guarda, mentre scrivo, e nuda m’offre il suo vello; e se m’alzo, d’istinto allarga le cosce, socchiude gli occhi e guaisce leggero. Le vellico il ventre, s’abbandona, e le piace che carezzi leggero il suo pelo, là tra le cosce. S’offre meglio, e la mia mano tira il vello, mentre carezza; tende l’antro mentre sale sul piccolo monte. E se le tocco i capezzoli, sospira, sospira se le tendo il vello, e non vuole che io smetta.
M’annusa il sesso, m’annusa i piedi, io l’accarezzo e sembra in estasi. Io mi alzo, lei mi segue, si sdraia subito, ancora, e mi punta con i suoi occhi dolci: ancora, ed ancora l’accarezzo.
Luna è una cagna fedele, che gode delle mie carezze. Ne vuole tante, le vuole sempre. E se m’incontra per la strada, lì, sfrontata, s’allarga, e vuole le mie carezze. Gli amici passano e sorridono a Luna che, con gli occhi socchiusi, si gode le carezze del vello e dei capezzoli.
La gente non sa perché Luna guaisce per me, solo per me. Senza famiglia e senza dimora, annusa, in giro, e si ciba di tanti, ma guaisce solo a me, che l’accarezzo dal vello ai capezzoli. Non conosco compagna così fedele; leale e sincera fino a morire per il suo amore.
L’hanno coperta e s’è scelta i migliori compagni. Bell’aspetto, tenaci, appassionati. E’ andata via in comitiva una settimana, tutti compunti ed emozionati sono venuti a salutarmi: Luna mi ha guardato negli occhi, felice di annunciare e condividere la sua gioia…
M’hanno raccontato di Luna, degli amici che facevano la fila, del felice accoppiarsi con ognuno. Le carezze e l’amore sono gesti spontanei, per Luna non conta se il cuore le si apre per la via o in un cantuccio. Non tiene nascoste le sue storie, non turbano il suo amore per me, che resto l’unico a cui guaisce, se solo mi vede, se l’accarezzo.
Luna è una cagna fedele, che vive di carezze e sguardi languidi: se ha l’estro si concede nel bosco, lontano, ad amici forti e giovani. Torna. Si sdraia e m’annusa, si rassicura: che carezzi il suo vello, ora, e i capezzoli. Ancora e ancora perché è solo mia e si nutre di coccole. Ah, l’Amore…
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono