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Trio

Luna, cagna fedele

By 3 Novembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Luna &egrave una cagna fedele. Tutti sanno che &egrave mia anche se non vive con me, per me impazzisce e, se l’incontro, attorno a sé fa il vuoto, perché vuole solo me. M’annusa, mi intenerisce con i suoi occhi dolci, mi tira per i pantaloni: andiamo, andiamo, &egrave tempo nostro.

Mi guarda, mentre scrivo, e nuda m’offre il suo vello; e se m’alzo, d’istinto allarga le cosce, socchiude gli occhi e guaisce leggero. Le vellico il ventre, s’abbandona, e le piace che carezzi leggero il suo pelo, là tra le cosce. S’offre meglio, e la mia mano tira il vello, mentre carezza; tende l’antro mentre sale sul piccolo monte. E se le tocco i capezzoli, sospira, sospira se le tendo il vello, e non vuole che io smetta.

M’annusa il sesso, m’annusa i piedi, io l’accarezzo e sembra in estasi. Io mi alzo, lei mi segue, si sdraia subito, ancora, e mi punta con i suoi occhi dolci: ancora, ed ancora l’accarezzo.

Luna &egrave una cagna fedele, che gode delle mie carezze. Ne vuole tante, le vuole sempre. E se m’incontra per la strada, lì, sfrontata, s’allarga, e vuole le mie carezze. Gli amici passano e sorridono a Luna che, con gli occhi socchiusi, si gode le carezze del vello e dei capezzoli.

La gente non sa perché Luna guaisce per me, solo per me. Senza famiglia e senza dimora, annusa, in giro, e si ciba di tanti, ma guaisce solo a me, che l’accarezzo dal vello ai capezzoli. Non conosco compagna così fedele; leale e sincera fino a morire per il suo amore.

L’hanno coperta e s’&egrave scelta i migliori compagni. Bell’aspetto, tenaci, appassionati. E’ andata via in comitiva una settimana, tutti compunti ed emozionati sono venuti a salutarmi: Luna mi ha guardato negli occhi, felice di annunciare e condividere la sua gioia…

M’hanno raccontato di Luna, degli amici che facevano la fila, del felice accoppiarsi con ognuno. Le carezze e l’amore sono gesti spontanei, per Luna non conta se il cuore le si apre per la via o in un cantuccio. Non tiene nascoste le sue storie, non turbano il suo amore per me, che resto l’unico a cui guaisce, se solo mi vede, se l’accarezzo.

Luna &egrave una cagna fedele, che vive di carezze e sguardi languidi: se ha l’estro si concede nel bosco, lontano, ad amici forti e giovani. Torna. Si sdraia e m’annusa, si rassicura: che carezzi il suo vello, ora, e i capezzoli. Ancora e ancora perché &egrave solo mia e si nutre di coccole. Ah, l’Amore…

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