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Trio

SEXYESCURSIONE IN MONTAGNA

By 30 Ottobre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Sto percorrendo l’ultimo tornante, dietro quella curva sta per aprirsi davanti al mio sguardo l’incantevole paesaggio di Sesto, meraviglioso paese della valle orientale dell’Alto Adige, da poche ore sono iniziate le mie vacanze fuori stagione fatte a posta per ritemprarmi e rilassarmi un po’ dopo un duro periodo di lavoro.
Parcheggio la macchina nel piazzale dell’hotel completamente immerso nella natura, scendo ed un venticello freddo ma piacevole mi accarezza il viso, mi affretto a sistemare bagagli e a prendere accordi con la receptionist, voglio godermi il tramonto del sole.
Cammino sulla fresca erbetta e arrivo fino in fondo alla staccionata che delimita il laghetto, proprio davanti all’albergo, mi siedo su di una panchina e respiro a pieni polmoni l’aria fresca di una limpida giornata di inizio novembre.
Rientrando in albergo mi soffermo sotto il porticato e seduta su una sedia a dondolo aspetto qualche minuto prima di andare a cena.
Una giovane coppia, Paola e Dario, con una bambina si siedono vicino a me e ben presto finiamo a chiacchierare dei nostri programmi per i giorni successivi. Un bel signore sentendoci parlare si avvicina a noi e si presenta come escursionista appassionato e ci espone il suo programma per il giorno dopo. Ha in mente di fare un giro sulle Tre Cime chiamate la Trinità delle Dolomiti dalle quali godere di un paesaggio mozzafiato.
Ci sediamo tutti e cinque a tavola insieme e continuiamo a parlare delle bellezze della montagna, fin quando Angelo, il nostro nuovo amico escursionista, non ci propone di seguirlo nella gita dell’indomani. Io ovviamente accetto subito, essendo sola mi fa molto piacere conoscere e trascorrere il tempo con altre persone, specialmente piacevoli e affascinanti come lui.
Non so se mi attirano di più le bellezze montanare o la profondità degli occhi di Angelo.
Dopo un momento di incertezza, accettano anche Dario e Paola: avrebbero affidato la piccola alle babysitter dell’hotel.
Dopo esserci dati appuntamento per il mattino successivo andiamo tutti a dormire, io sono molto felice di aver fatto subito amicizia, domani mi godrò un bel panorama, un’innaturale tranquillità e dell’ottima compagnia.
Salgo in camera e mi preparo per la notte, scivolo nuda sotto il piumino adoro sentirmi coccolata dalle coperte morbide, il mio pensiero va ad Angelo ha degli occhi profondi e mi ha affascinato con i suoi gentili modi di fare. Mi giro e mi rigiro nel letto ma non riesco a prendere sonno, inizio a fantasticare sul mio nuovo amico, lo immagino nudo vicino a me, sento il mio sesso pulsare di eccitazione, penso alle sue mani sul mio corpo, voglio abbandonarmi al piacere e godere pensando a lui. Mi allungo ed estraggo dal beauty il mio vibro, lo porto alle labbra e lo faccio scorrere sulla bocca per poi iniziare a leccarlo e a succhiarlo come fosse un membro vero. Faccio scorre la mano sul mio ventre, le gambe si schiudono per lasciare libero accesso al mio fiore carico di eccitazione, sfioro il clitoride, lambisco le grandi labbra intrise del mio succo, faccio scivolare il vibro sul mio seno e poi giù al ventre per poi soffermarmi sul clitoride, lo lascio massaggiarmi sorreggendolo con una mano mentre con l’altra inizio a penetrarmi la patatina gonfia ed eccitata.
Nella mia mente immagino Angelo intento a scoparmi carico di eccitazione, immagino la sua bocca sulla mia e le nostre lingue che si intrecciano, appoggio la cappella del vibratore tra le grandi labbra e inizio a penetrarmi sempre più eccitata. Oh si’ esplora il mio corpo, fammi arrivare alla vetta del piacere, continuo a spingere sempre più forte ormai sono in preda al piacere, tengo le gambe larghe per agevolare la penetrazione voglio sentirlo tutto dentro di me. Con la mano libera mi stuzzico il clitoride ormai gonfio e duro, inarco la schiena un brivido di piacere mi sconquassa, apro la bocca e mi abbandono al godimento, un forte orgasmo mi scuote il corpo, ansimo e gemo e mi abbandono sul letto lasciando che il vibro accompagni il frenetico pulsare della mia fighetta.
continua…

Ringrazio il mio caro amico Angelo per la sua preziosa collaborazione. Ti voglio bene..

attendo come sempre vostri commenti su solidea69@hotmail.com
La sveglia suona insolitamente presto per me e dopo una doccia ricreativa mi vesto con pantaloni caldi e scarponcelli, ma non rinuncio alla mia biancheria sexy neppure in alta quota e sotto il maglione indosso un reggiseno in pizzo rosso e un mini perizoma coordinato: adoro sentirmi sempre seducente. Prendo lo zaino e scendo a fare colazione.
Angelo sta già sorseggiando il suo cappuccino, gli sorrido felice e stranamente eccitata nel vederlo, mi siedo vicina a lui e facciamo colazione insieme.
Dopo qualche minuto scende anche Paola e ci raggiunge con lo sguardo dispiaciuto, suo marito ha avuto un piccolo disturbo in nottata, adesso non sta bene del tutto e non se la sente di camminare tutto il giorno, ma vuol convincerla ugualmente a non rinunciare alla gita.
Io e Angelo insistiamo, in fin dei conti non &egrave niente di grave potrà riposare tranquillamente tutto il giorno e lei godere di una piacevole giornata.

Un po’ titubante si lascia convincere, poco dopo ci alziamo tutti e armati di zaini iniziamo per quella che ignoravamo essere un’eccitante scampagnata.
Angelo, che prima di colazione aveva letto il bollettino meteorologico, ci mette al corrente che in mattinata &egrave prevista una bella giornata ma che nel pomeriggio, a causa di una perturbazione in arrivo, il tempo si guasterà. Ci propone perciò un altro itinerario in ambiente meno impervio e con possibilità di ricovero in caso di improvvise variazioni meteo. Saliamo perciò sull’auto di Angelo, parcheggiamo al Passo M.te Croce di Comelico e, zaini in spalla, iniziamo il sentiero verso l’Alpe di Nemes.

Io e Paola sembriamo due bambine, siamo curiose di tutto, spesso interroghiamo Angelo per soddisfare tutti i nostri quesiti, ci fermiamo a guardare gli alberi e le piante, fotografiamo tutto e poi uscendo in quota dal bosco,rimaniamo incantate dalla splendida vista di un panorama che ti mozza il fiato per la bellezza. Le Dolomiti sorgono imponenti e magnifiche di là del Passo, baciate dal sole e scintillanti delle prime nevicate in quota.
Trovato un luogo adatti, ci fermiamo e mangiamo qualcosa al sacco ma il cielo in quota adesso si sta rapidamente coprendo di nuvole e l’aria, ora che non c’&egrave più il sole, &egrave decisamente fredda.
Angelo ci fa fretta, facciamo in tempo a bere qualcosa di caldo dal thermos per poi continuare la nostra escursione tra alberi e sentieri.
L’aria sembra quietarsi e benché sia freddo il vento si &egrave fermato, continuiamo imperterriti il nostro cammino affaticati ma felici, aggiriamo il monte, adesso non resta che scendere ma, rimaniamo sorpresi nel vedere che una nebbiolina sta ricoprendo il cielo, goccioline di acqua ghiacciata ci bagnano il viso.
Angelo ci fa ancora più fretta ma in meno di cinque minuti una coltre di nebbia ci impedisce di vedere a una distanza di 10 metri, le goccioline si trasformano in neve fredda.
Riusciamo a camminare per un altro po’ fino a intravedere in mezzo agli alberi una baita usata occasionalmente dai cacciatori del luogo.
La porta non &egrave chiusa a chiave e dentro non c’&egrave nessuno, noi donne siamo bagnate e intirizzite, non abbiamo la mantellina e non &egrave prudente affrontare la discesa in quelle condizioni e perciò entriamo.
All’interno non c’&egrave niente, solo un piccolo camino e un tavolino con due sedie, ci sono dei ciocchi di legno e Angelo accende il fuoco per far luce e calore.
Ci togliamo le giacche ma anche le maglie e i pantaloni sono bagnati, e non ci rimane altro che spogliarci per farli asciugare.
Vedo Paola arrossire per l’imbarazzo, poi si toglie la maglia rimanendo solo con il reggiseno a balconcino di seta nera che rende dolci le curve del suo seno, non abbondante ma bello sodo, poi toglie anche i pantaloni e il suo sedere rotondo salta fuori coperto solo da un minuscolo perizoma anch’esso di seta nero.
Io già svestita mi ritrovo a fissare Paola, magnificamente perfetta nelle sue nudità: i capelli neri le arrivano appena sotto le spalle, i suoi occhi grandi e le sue labbra carnose. E’ così bella e dolce da lasciarti senza parole.
Anche Angelo, ritto davanti al fuoco in mutande, lo vedo interessato ed eccitato.
Certo non era una sosta prevista, ma dal suo sguardo noto però che &egrave cosa gradita. Col telefonino avvisiamo giù in albergo che siamo temporaneamente bloccati in baita dicendo loro di non preoccuparsi.
Chiacchieriamo un po’ del più e del meno finendo a parlare di sesso e di completini intimi, Paola sembra molto più disinibita di quanto credessi e ben presto finiamo a parlare di seno perché a lei piace molto il mio abbondante e prosperoso, la sento sfiorarmi il collo e scendere verso il seno, lo accarezza e lo guarda, sento un brivido percorrermi la schiena, scosto il bordo del mio reggiseno facendo scivolare il capezzolo fuori, lei continua a toccarmi e ad elogiarmi, poi la vedo chinarsi e prenderlo in bocca, scorre dolcemente la sua lingua, la sento succhiare e palpeggiarmi.
Sorpresa ed eccitatissima volgo lo sguardo verso Angelo che ci guarda voglioso: i suoi slip non lasciano molta incertezza sulla sua eccitazione.
Sgancio frettolosa il reggiseno facendo sobbalzare fuori i miei prosperosi seni, lei li prende tra le mani e continua a baciarli e a leccarli, le sollevo il viso e le bacio le labbra.
I nostri corpi si avvicinano e i nostri seni si toccano, sento un’eccitazione fortissima, siamo sedute a terra con le gambe incrociate le une su quelle dell’altra, davanti al focolare, e ci stiamo baciando calorosamente davanti ad un uomo che a mala pena conosciamo e che ci sta guardando arrapato, bramoso di infilarsi in quell’intreccio di gambe e di corpi nudi.
Aiuto Paola a togliersi il reggiseno: ho voglia di lei, voglio vedere le sue tette, voglio toccarle, succhiarle, continuiamo a baciarci e a far scorrere le nostre mani sui nostri corpi.
Ci voltiamo verso Angelo, la sua eccitazione &egrave al limite, il suo membro e gonfio e voglioso, con un occhiata d’intesa lo invitiamo a unirsi a noi.
Angelo adesso si spoglia completamente’ il suo affare ora svetta superbo!
Ma ci stupisce e ci inorgoglisce chiedendoci, per il momento, di continuare da sole: &egrave curioso di vedere fino a che punto noi donne arriviamo. Poi sarà della partita. Stende per terra la coperta che ha portato per la colazione al sacco, io e Paola ci accomodiamo e Angelo si siede su una sedia con gli occhi che brillano’
continua..

attendo i vostri commenti anche su solidea69@hotmail.com Continuiamo a baciarci vogliose e calde.
Sento lo scoppiettio del fuoco mentre gli occhi di Angelo sono dritti su di noi e mi eccita il corpo di Paola, i suoi seni, la sua bocca: mi fa impazzire fare la porca mentre uno sconosciuto, nudo e voglioso, ci osserva famelico.
Lentamente le tolgo il perizoma ormai madido di umori e lo porgo ad Angelo che ne odora i profumi, inebriandosi del dolce aroma della soffice patatina depilata di Paola.
Apre le gambe la dolce micetta calda per permettermi di tuffarmi nel suo paradiso, le bacio il ventre, le accarezzo i fianchi, poi scendo giù e le prendo in bocca il clitoride duro e turgido, lo succhio dapprima lentamente come fosse un pene, poi sempre più avidamente aumento il ritmo lasciando che le mie dita la penetrino con decisione.
Paola ansima e gode, grida di piacere, si inarca tremante per il piacere mentre io continuo a penetrarla frenetica e, dopo poco, la sento gridare più forte: sul suo corpo gli spasmi del piacere, si muove e geme mentre la sua patatina come un fiume inonda la mia bocca, il suo piacere mi invade, sento i suoi umori colarmi sulla faccia. &egrave stremata e si lascia cadere sulla coperta calda ed appagata. Dopo alcuni secondi mi avvicino in ginocchio ad Angelo che &egrave ancora seduto sulla sedia e lui con la sua lingua sapientemente mi ripulisce la bocca dagli umori della nostra bollente amica. Mi accorgo di avere il suo pene duro e focoso proprio tra le mie abbondanti tette, lo faccio giocare per un po’ nel mio capiente parco giochi e mentre ci divertiamo a menarlo su e giù sento Paola riemergere dal torpore post-orgasmo e venire vicina a noi.
Dopo un’occhiata d’intesa, prendiamo a leccare insieme il durissimo pene di Angelo, le nostre lingue si intrecciano su quell’asta calda, saliamo alla dura cappella rossa per poi sprofondare giù ai testicoli per prenderli in bocca e succhiarli golosamente.
Angelo &egrave arrapatissimo e ci ordina di metterci carponi sulla coperta e prende a sbattermi con forza mentre io e Paola ci baciamo e ci lecchiamo.
Sento il suo pene duro farsi spazio nella mia fighetta calda, sono piena di lui, la sua carne bollente mi riempie, ho voglia di lui, ho voglia che Paola continui a leccarmi il collo e gli orecchi, voglio che continui a palparmi il seno ma Angelo ingordo passa a sbattere lei: vedo muoversi ritmicamente le sue chiappe sollecitate dai colpi profondi e decisi della nostra guida escursionista, mi accuccio sotto di lei e le succhio un capezzolo mentre lei grida presa da un altro orgasmo.
Poi &egrave ancora il mio turno, Angelo torna a possedermi tenendomi saldamente i fianchi, sapienti colpi mi penetrano profondamente, godo, godo tantissimo e Angelo ormai preso dalla frenesia inizia a sculacciarmi le chiappe e ad aumentare il ritmo. Vedo Paola porsi sotto di me e, in una sorta di 69, prende a leccarmi la fighetta da sotto e a succhiarmi il clitoride mentre Angelo continua a penetrarmi, poi mi piego in avanti lasciando alto il bacino e mi avvicino alla patatina di Paola e riprendo a leccarla.
L’orgasmo ormai sta scuotendo il mio corpo: brividi mi pervadono, sento pulsare la fighetta intorno al pene infuocato di Angelo mentre Paola continua a succhiarmi, grido, grido… lasciandomi andare al piacere.
I miei umori erompono copiosamente mentre la mia amabile compagna di gita continua a leccare il mio dolce miele.
Ci voltiamo verso Angelo e riprendiamo a spompinarlo in sincrono, aperte, bagnate ed appagate ma ancora vogliose. Ben presto Angelo scoppia in un bellissimo orgasmo, lo sperma zampilla riccamente sulle nostre facce e sulle nostre bocche, liquido che provvediamo a bere ripulendoci con le nostre avide lingue l’una sul volto dell’altra.
continua..

attendo i vostri commenti anche su solidea69@hotmail.com Ancora increduli ma eccitati dall’esperienza appena vissuta decidiamo di tornare indietro, l’aria &egrave fredda e il terreno carico di neve fresca rende difficile il cammino.
Angelo ci precede mentre io e Paola camminiamo vicine e ci aiutiamo di tanto in tanto abbracciandoci, un po’ per scaldarci e un po’ per sentire i nostri corpi anche se coperti dalla tuta.
Camminiamo per un’ora e mezzo nel freddo incrociando di tanto in tanto i nostri sguardi complici e birichini.
Vediamo in lontananza il nostro hotel avvolto nella fitta nebbia, la sua vista ci riempie di gioia ma in cuor nostro sappiamo che quell’esperienza sarà irripetibile e che non la dimenticheremo facilmente.
Ci apprestiamo ad entrare dentro la recinzione dell’hotel e Paola mi attira a se e mi bacia avidamente sulle labbra: sento la sua lingua entrare delicata nella mia bocca, intrecciarsi con la mia, giocare, danzare al ritmo dei nostri cuori che battono forti.
E’ un bacio molto dolce, il sapore delle sue labbra mi fa impazzire, sanno di noi, di desiderio e di natura. Vorrei che questo momento non finisse mai, mi dico tra me e me ‘voglio volare con le tue labbra attaccate alle mie, voglio sognare, voglio continuare a vivere le nostre fantasie!’.
Anche Angelo si avvicina a noi e teneramente ci bacia entrambe.
Entriamo nella hall dell’hotel intorno alle 17 infreddoliti e stanchi, Dario ci attende nel salottino adiacente, vedendoci entrare tira un sospiro di sollievo, era molto preoccupato per noi, dopo aver salutato la moglie inizia a parlare con Angelo mentre io e Paola andiamo al bar: una bella cioccolata calda &egrave quello che ci vuole per rimetterci in sesto.
Ci sediamo l’una di fronte all’altra e mentre ci guardiamo negli occhi lei mi parla del suo attuale stato d’animo, &egrave elettrizzata e felice per quello che &egrave successo nella baita ma il pensiero di aver tradito suo marito la fa agitare e sentire in colpa.
Mi dice ad un certo punto:’Certo che se fosse stato lì anche lui, se avesse partecipato… mi sentirei meno in colpa… b&egrave ma cosa vado a pensare, che sciocca’ ma &egrave proprio quella frase che mi fa venire un’idea geniale.
Senza curarmi delle mie parole le spiego ciò che mi &egrave venuto in mente: nell’area spa c’&egrave una stanza con l’idromassaggio che può ospitare 4 persone, potremo ricreare lì la situazione della baita ma questa volta anche suo marito sarebbe stato dei nostri, così da regalare a lui attimi di piacere infinito e lei non si sarebbe più sentita in colpa.
Vedo brillare i suoi occhi per l’eccitazione e solo dopo alcuni istanti di incertezza mi strizza l’occhio come gesto d’intesa e continuiamo a sorseggiare la nostra cioccolata sorridendo ansiose ed elettrizzate come bambine in attesa dei balocchi.
Dario e Angelo ci raggiungono e si siedono con noi, loro ordinano un parampampoli, tipica bevanda alcolica servita alla fiamma: un mix di caff&egrave, grappa, miele e zucchero. Tra una risata, un aneddoto e l’altro le bevute diventano due e poi tre… io e Paola ci guardiamo complici e sorridiamo maliziose.
La proposta della sauna arriva dalle mie labbra buttata lì tra le chiacchiere; Angelo accetta di buon gusto e Paola fingendo indecisione, chiede al marito il quale, dopo un attimo di indecisione e grazie alle nostre pressioni accetta.
Mi alzo frizzante ed eccitatissima, incitando gli altri a fare solo un salto in camera per prendere l’accappatoio e ci diamo appuntamento all’ingresso della spa.
Vado in camera mi spoglio, mi infilo sotto la doccia per una rinfrescata, sento pulsare la mia patatina per il desiderio, pregustando quello che da lì a poco sarebbe stata una serata indimenticabile.
Mi asciugo e indosso il mio accappatoio, sto per uscire quando il mio sguardo viene attirato dal mio beauty, potrei portare con me i miei giochini, chissà’
Arrivata davanti alla spa trovo tutti e tre ad aspettarmi, entriamo e incrociamo una graziosa gentile cameriera che indossa il costume tipico sudtirolese di nome Andrea (Andrea in tedesco &egrave un nome da donna) che ci spiega che l’albergo ha pochissimi ospiti in questa stagione e data l’ora prossima alla cena, quei sono tutti saliti in camera. Ci saluta e sale al piano superiore impegnata nelle sue faccende.
L’ambiente consiste in un’ampia sala con al centro una bellissima vasca da idromassaggio e su questa sala si affacciano gli ingressi alla sauna, al bagno turco e alle docce.
Io, Paola e Angelo ci togliamo l’accappatoio rimanendo completamente nudi davanti agli occhi imbarazzati di Dario che titubante si spoglia anche lui e rossissimo per la vergogna entra in vasca.
Stiamo un po lì a parlare e a ridere, inevitabilmente si finisce a parlare di sesso e affini, i nostri corpi nudi immersi nell’acqua calda, le bollicine, il relax ma anche le alcoliche bevute iniziano a fare l’effetto tanto desiderato, sento una mano di Angelo farsi spazio tra le mie gambe, lo sento frugare, accarezzare poi china la testa sulle mie tette e inizia a baciarmi, Dario rimane dapprima sbalordito poi segue l’esempio e inizia a baciare la moglie.
Mi alzo e mi risiedo sulle gambe di Angelo lasciandomi penetrare lentamente, sento il suo membro in tiro farsi spazio dentro me, &egrave duro e grosso, un brivido lungo la schiena mi fa gemere, continuo ad impalarmi mentre bacio avidamente il suo collo.
Sento dei gemiti provenire anche da Paola: ci ha imitati iniziando a cavalcare il marito con foga.
Con una mano riesco ad accarezzare le natiche di Paola e la sua schiena, lei si volta e ci uniamo in un lungo bacio mentre ancora siamo piene dei membri dei nostri amanti.
Sento il pene di Angelo farsi ancora più duro, ci giriamo dando la schiena ai nostri uomini e ci risediamo sopra quei cazzi durissimi così possiamo baciarci meglio, la sua lingua entra frettolosa dentro la mia bocca, &egrave eccitatissima, ci muoviamo lente e con le mani ci stuzzichiamo reciprocamente il clitoride: la sento iniziare a gemere sempre più forte, si stacca dalle mie labbra e si lascia andare indietro offrendomi il suo clito gonfio e duro.
Un orgasmo scuote il suo delizioso corpo. Quanto &egrave bella! La vedo davanti a me nuda, i suoi seni sobbalzano sotto i colpi di suo marito, la sua bocca socchiusa &egrave gonfia per il piacere.
Io sento un turbinio di emozioni farsi spazio dentro di me: Angelo mi sfiora i fianchi e il seno, accompagna i miei movimenti sempre più convulsi, sento pulsare la mia patatina, godo, un fremito mi pervade, godo, godo da impazzire’
L’orgasmo mi fa gridare, Angelo mi tappa la bocca per non farmi sentire, io prendo a succhiargli il dito come fosse il suo pene: lui sussurra, mugola, &egrave in preda all’eccitazione più forte.
Angelo e Dario escono dalla vasca mentre io e Paola rimaniamo dentro e sedute e abbracciate strette ci baciamo ancora, adoro la sua lingua e il suo profumo, sento la sua patatina attaccata alla mia, i suoi peli pubici solleticano la mia fighetta depilata.
Ci giriamo e vediamo i nostri uomini in piedi davanti a noi con i loro cazzi dritti e durissimi, ci stacchiamo e mentre io mi dirigo verso Dario Paola va da Angelo e con stupore dell’ignaro marito mi metto a succhiare il suo membro che ancora ha il sapore della moglie.
Noi due in ginocchio al bordo della vasca li spompiniamo a dovere facendo fatica ad accogliere quei due membri gonfi, facciamo scorrere lenti le nostre lingue vogliose mentre con le mani palpiamo i loro testicoli e accarezziamo i loro buchetti.
Stremati ed eccitatissimi ci invitano ad uscire dall’acqua e facendoci appoggiare con le mani al bordo vasca iniziano a scoparci da dietro.
Sento il membro di Dario entrare e uscire con forza, mi tiene per i fianchi e mi pompa come un ossesso mentre guardo il culo sodo di Angelo spingere per scopare Paola che gode e mugola.
Un’ondata di liquido caldo mi invade, i suoi colpi si fanno sempre più lenti, gode il maritino, mentre Angelo riempie la fighetta di sua moglie, che ansima vogliosa.
Paola e io ci abbracciamo nuovamente e ci ripuliamo unendoci in un delizioso 69, &egrave strepitoso sentire il sapore di Angelo mentre lecco la dolce patatina della mia compagna di giochi.
Ci sediamo l’una di fronte all’altra incrociando le gambe e facendo toccare le nostre patatine ancora calde e bagnate, le strusciamo e le facciamo toccare, sento di tanto in tanto i suoi peli, o il suo clitoride. Mi fa impazzire: che bella questa danza.
Invito Paola a prendere uno dei miei giochini dal beauty: ho portato con me due strap-on:
Ci guardiamo complici e maliziose e invitiamo i nostri amanti sdraiarsi e iniziamo a succhiare loro il pene già un po’ in tiro, tocchiamo e stringiamo i testicoli e con un dito inumiditi ci facciamo strada verso i loro buchetti, dapprima stretti poi sempre più rilasciati e larghi.
Mentre li facciamo girare e mettere carponi noi indossiamo i strap-on e prendiamo ad inumidire i loro buchetti stretti, la lingua lecca cauta, gioca mentre in dito si fa spazio nel loro anfratto.
Gemono i porcellini, Io mi sto prendendo cura di Angelo e Paola di suo marito: dopo averli inumiditi bene imbocchiamo la dura cappella e piano iniziamo a penetrarli. Dopo le prime difficoltà ci troviamo ben presto a possederli a forte ritmo, i loro culetti sono adesso aperti ad accogliere quei cazzi duri, aperti sotto i nostri colpi.
Inizio a segare Angelo che gode come un pazzo, lo tocco, lo palpo mente mugola di piacere e Paola lo fa con Dario.
Godono i nostri porcelloni con il culo aperto, godono’
Angelo mi fa segno di rallentare, si avvicina a Paola e ponendosi dietro di lei le inumidisce il culo per poi iniziare a sfondarglielo. Siamo tutti attaccati, il trenino inizia la sua marcia, mugolii di piacere invadono la stanza e frenetiche spinte portano ad un quasi contemporaneo orgasmo i miei tre compagni.
Esausti e sfondati si adagiano a terra.
Angelo vede nei miei occhi ancora il desiderio di un altro orgasmo e dopo avermi invitato a spampinarlo per far tornare l’erezione mi fa sedere in braccio a lui per scoparmi, salto sul suo cazzo duro che mi sta aprendo la fighetta quando, da dietro, Dario appoggia il suo pene al mio buchetto. Gli umori che grondano dalla mia patatina agevolano il sui ingresso, sono completamente aperta: due cazzi mi stanno scopando, mi sento troia e sfondata, i due procedono frenetici mentre io godo, il mio liquido esce incontrollato dalla fighetta.
Sono in preda all’estasi, vedo solo Paola che in piedi a pecora davanti a me mi offre il suo culetto aperto da leccare e gustare. Vengo, vengo una, due, tre volte non capisco più niente, sono stremata, appagata ed esausta. Ci accasciamo a terra e mentre Paola e Dario si stringono forti io mi accoccolo nel dolce abbraccio di Angelo.

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L’acqua scende piano sul mio corpo: la sento bagnare il mio viso, cadere sul collo, scivolare dolcemente sul mio seno e scorrere veloce sul mio ventre fino ad arrivare al mio fiore ancora caldo e pulsante.
Una doccia &egrave quello che ci vuole, la giornata &egrave stata lunga e ricca di emozioni, ho bisogno di rilassarmi. Mi asciugo e mi spalmo un po’ di crema profumata su tutto il corpo, sento scivolare le mie mani calde sulla pelle, socchiudo gli occhi e mi godo il momento di sublime rilassatezza.
Spengo la luce e mi corico nuda sotto le soffici coperte, davanti ai miei occhi scorre veloce tutta l’incredibile giornata appena conclusa: meraviglia ed eccitazione si impadroniscono di me prima che il sonno prevalga e mi addormenti esausta.
Un timido raggio di sole mi illumina il viso mentre un bussare lieve mi desta dal pesante sonno.
Chiedendo chi &egrave, mi avvicino alla porta e con mia piacevole meraviglia sento la voce di Paola.
Le apro la porta e la faccio entrare: sono ancora assonnata ma felice di vederla.
Mi ha portato al colazione e intanto vedo il suo sguardo stupito ed eccitato nel vedermi nuda.
Con un dolce bacio le do il benvenuto, lei mi dice di esser rimasta sola: la bambina &egrave con le tate dell’albergo e il marito &egrave uscito presto per un’escursione insieme ad Angelo.
Che peccato, siamo sole’ gioisco vistosamente mentre appoggio il vassoio sul tavolinetto, mi avvicino a lei e le tolgo il maglione. La porcellina sotto ha messo un sexy baby-doll rosso di pizzo, le sbottono veloce i pantaloni e trovo davanti ai miei occhi un meraviglioso culetto sodo con un perizoma coordinato che ne esalta la forma.
La bacio ancora, la desidero tanto, le palpo il seno e scostando il baby-doll prendo a succhiarle i capezzoli che si inturgidiscono sotto i colpi della mia lingua.
Ci baciamo ancora poi lei mi invita a fare colazione, mi fa sedere sul divanetto, davanti la porta-finestra aperta su un meraviglioso panorama baciato dal sole mattutino, la vedo prendere un barattolo di marmellata, aprirlo e dopo averne una buona quantità con il dito la spalma sui miei seni, sul mio ventre e sulla patatina già bagnata dai miei umori.
Con la lingua mi fa ripulire il dito sul lquale sento un mix tra la marmellata e il mio succo e sorrido divertita. La sua lingua inizia a leccarmi ripulendomi, che meraviglia sentire il caldo della sua lingua a contrasto con la marmellata fredda, continuo a bagnarmi copiosamente mentre lei con il bricco mi fa cadere una buona quantità di latte che scivola sul mio corpo bagnando tutto intorno. La sua lingua riprende a leccarmi veloce, mi abbandono al piacere sul divanetto mentre lei esplora tutto il mio corpo.
Mi appresto ad aprire la confezione di cioccolato spalmabile che &egrave sul vassoio, ne prendo un po’ e lo spalmo sui suoi capezzoli duri, la faccio sdraiare sul tappeto e mi piego su di lei per gustarmela tutta.
Continuiamo a leccarci e a gustare il cibo mentre ci baciamo, le passo il cornetto caldo tra le labbra della sua fighetta bagnata e come se lo inzuppassi nel cappuccino mi gusto quella delizia intrisa del suo succo.
Mentre stiamo mangiando lo stesso biscotto e giocherellando con le lingue vedo i suoi occhi fissare qualcosa alle mie spalle, mi volto e davanti alla porta finestra se ne sta immobile Andrea (in tedesco, Andrea &egrave un nome femminile, NdA) la giovane cameriera dell’albergo &egrave visibilmente eccitata. Mi ero dimenticata di mettere il cartello ‘non disturbare’ fuori della porta e lei ignara &egrave entrata per riassettare la camera. Realizzo anche che se ci sta guardando &egrave perché le piace: riesco a fermarla prima che se ne scappi via imbarazzata.
La faccio accomodare e dopo un suo primo titubante approccio si lascia andare: le togliamo la sua deliziosa divisa nera lasciandole il grembiulino bianco e il cappellino, ci eccita vederla così.
Con nostro piacevole stupore vediamo che la bella cameriera non indossa biancheria intima, &egrave meravigliosa, ha lunghi capelli che le scendono dolcemente sulla schiena candida, i suoi seni sono grandi e soffici, i fianchi morbidi e perfetti.
Iniziamo a baciarci tutte e tre insieme, le nostre lingue si intrecciano in una sensuale danza, poi scendo: ho voglia di prendere in bocca quei seni enormi, mi riempio la bocca di quella meraviglia. Paola invece scende sulla sua patatina calda.
La facciamo sdraiare sul tappeto, mi pongo in ginocchio sopra la sua bocca e scendo per farla bere del mio nettare, Paola davanti a me a pecora mi porge il suo delizioso paradiso che prendo a leccare mentre lei si china su Andrea per rituffarsi nella sua meravigliosa fighetta bagnata.
In questo triangolo del piacere si sentono mugolii e sospiri di piacere, stiamo godendo e facendo godere contemporaneamente, gli orgasmi si moltiplicano sento le mie porcelline gemere fortemente, sto godendo tanto, mi stanno facendo impazzire’
Paola si volta verso di me e mi incita a prendere gli strap-on per far aumentare il piacere. Andrea rimane senza parole quando li vede, sono due bei falli i miei amichetti, ne indosso uno e dopo averlo fatto inumidire a Paola inizio a scopare a pecora Andrea che inizialmente fa un po’ di resistenza, poi si lascia andare e io inizio a possederla sempre con maggior vigore, facendole sballottare i suoi strepitosi seni.
Paola si mette davanti ad Andrea e allarga le gambe per farsi leccare a dovere, porgo poi ad Andrea il secondo strap-on e invito la giovane cameriera a scopare Paola riproponendo il trenino di ieri sera: che meravigliosa visione e poi sentirle godere mi sta facendo veramente impazzire.
Propongo quindi alla nostra cameriera di far godere Paola e dopo averla aiutata a sedersi sul fallo di Andrea la faccio piegare avanti e mentre lei salta su e giù su quel grosso pene di gomma inizio a leccarle il buchetto non troppo stretto. Paola sa cosa voglio farle e inizia già ad emettere gridolini eccitati: inumidito ben bene il culetto ci accosto l’enorme cappella e con decisione le infilo il fallo tutto dentro muovendomi poi con ritmo incalzante. Salta la porcellina completamente aperta, gode e ansima forte, gli orgasmi la scuotono vistosamente, grida e si agita in preda al forte piacere.
Il trillo del telefono di Paola zittisce i nostri mugolii ma non ci fa fermare e noi la costringiamo a rispondere a suo marito mentre la stiamo sfondando: risponde con voce profonda e rotta dal piacere, poche parole riesce a dire prima di lasciarsi andare all’ennesimo orgasmo e lasciando chiaramente intuire a Dario cosa stava combinando in sua assenza.
Divertite ma ancora eccitate riprendiamo a toccarci e a masturbarci a vicenda: tutte le nostre attenzioni sono adesso sulla nostra nuova amica, che indossa ancora il grembiulino e dopo averla liberata dallo strap-on Paola inizia a scoparla a ritmo forzato con uno strap-on mentre io le lecco il clitoride gonfio e le infilo tre dita nel suo buchetto stretto: gode come una pazza e poi si lascia cadere esausta sul tappeto.
Mi chino su di lei in un fantastico 69 per ripulirla dal suo succo dolce, mentre sento Paola leccarmi il buchetto e subito dopo infilarmi tutto il fallo dentro, grido mentre sto succhiando la patatina di Andrea, dapprima un forte dolore, per poi lasciar spazio al piacere.
Godo e mi sento aperta, il mio buchetto ormai &egrave un grande anfratto caldo, il succo della mia patatina cola copioso e Paola provvede e leccar via mentre con mano mi sta penetrando la patatina con 3-4 dita.
Innumerevoli orgasmi mi scuotono fino a farmi crollare esausta.
Rimaniamo lì abbracciate e sfinite mentre il sole illumina i nostri volti appagati.

Attendo vostri commenti su solidea69@hotmail.com

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