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Trio

Straordinario di sesso serale

By 20 Luglio 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Mia moglie Ludovica lavora è impiegata negli uffici amministrativi di una fabbrica che non soffre della crisi economica. Le capita talvolta che sia impegnata fino a tarda sera dato che è diventata una persona di fiducia e supervisore delle attività dell’ufficio stesso.
Un giorno mi sorprese con il suo aspetto. Non l’avevo mai vista indossare la divisa caratteristica dell’azienda ed indossare non il solito pantalone ma metter la gonna che tra l’altro le stava molto bene dando al suo fisico un bell’aspetto. La gonna era lunga fino al ginocchio. Le chiesi come mai la indossasse e mi rispose che era da alcune settimane che la portava trovandola più adatta al lavoro d’ufficio “ … e poi mi rende più femminile in un ambiente dove ci sono molti maschi, anche se alcuni sembrano essere gay!”
Lei mi ha chiesto più volte di andare a prenderla a fine serata e di avvisarla prima per rendersi disponibile per una eventuale cena fuori di casa.
La chiamo al telefono e mi prega di avere pazienza avendo passato una sera terribile in ufficio con centomila problemi da risolvere ed organizzare pe l’indomani.
Non le dico a che ora sarei andato da lei e quindi rassegnandomi all’attesa in un salottino entro e salgo negli uffici praticamente deserti vista l’ora. Mi avvicino alla porta della sua stanza e vedo che è socchiusa.
Fin qui niente di anormale. C’è la porta socchiusa e sento la sua voce provenire dall’interno, insieme ad un’altra voce maschile che conoscevo e che corrispondeva al suo collega di lavoro.
Vengo preso dalla curiosità di spiare i loro discorsi e mi fermo davanti alla porta ad ascoltare e mi sembra percepire dialoghi di lavoro.
Sbircio dalla fessura della porta ed ho una panoramica della stanza: vedo mia moglie seduta alla sua scrivania e di fronte a lei il suo collega.
La sua gonna è sollevata parecchio sulle cosce che appaiono nude e si vede il bordo delle calze autoreggenti. Questo è un altro particolare di cui non ero a conoscenza e ciò mi eccita non poco. In quella posizione la vedo molto arrapante e inizio ad eccitarmi.
Attendo per vedere cosa farà e se quella gonna è lì in quella posizione per caso o per volontà della mia sposa.
Sento Ludovica che chiama il collega dicendogli che gli deve far vedere una email che ha ricevuto in quel momento e che le sembrava strana e comunque non comune.
Lui si leva dalla sedia e va verso di lei. Non appena lui si avvicina nota subito la gonna e il lembo di pelle nuda che sta tra l’inguine e la balza delle calze autoreggenti e dice “Cosa stai facendo?”
“Non ti preoccupare, voglio solo divertirmi”
“Ma sei sposata! Ci possono sentire altri colleghi. Dai, non possiamo!”
Questo scambio di frasi mi ha sbalordito ed eccitato al medesimo tempo. Proseguo nell’osservare ciò che accade nella stanza restando muto e fermo dietro la porta a guardare dallo spiraglio.
Vedo lei toccargli con una mano il pacco sopra i pantaloni. E’ evidentissimo lo stato di eccitazione del collega e penso che sotto quel tessuto ci deve essere un bel cazzo dritto e duro.
La replica di Ludovica fu “Lui non la pensa così!” e nello stesso istante attira a sé l’uomo, gli slaccia cintura, gli abbassa i pantaloni e tira fuori dalle mutande il cazzo.
“Mmmhhhh hai proprio un bel cazzo! Fammelo assaggiare” fa lei nell’iniziare a leccargli la cappella.
Il collega, già arrapato dalla vista delle calze autoreggenti e dal gesto di Ludovica che lo sta eccitando, perde ogni remora e la incita “Aaahhh sììììì!! Come lo lecchi bene cazzo, dai continua! Stasera sei più troia del solito!”
E con la mano accompagna la testa di mia moglie nel movimento per praticargli il pompino.
Ludovica è proprio brava nel farlo. Me ne compiaccio anche io che alla vista della prestazione di mia moglie ho il cazzo duro e dritto con una voglia di segarmi difficile da trattenere.
Lei succhia e lo prende tutto in bocca fino alle palle.
Scopro così che può ingoiare un cazzo fino alla gola con relativa facilità  e che con la bocca ci sa proprio fare e si fa apprezzare per quel lavoro.
Il collega le sta palpando le mammelle sode come può averle una donna non giovanissima ma ancora piene sostenute dal reggiseno che penso sia uno normale. La mano si è infilata sotto la camicetta quasi completamente aperta e si vede bene che il reggiseno è un indumento ormai inutile. Dal movimento delle mani dell’uomo mi accorgo che anche quel reggiseno è del tipo che non mi ha mai mostrato e mai indossato per me.
Assisto allo spettacolo con poca rabbia ma molta eccitazione. Sfido la sorte e libero il mio cazzo dandole un po’ di respiro e lo massaggio delicatamente godendomi lo spettacolo.
D’ora in avanti se non ne avessi avuto la prova vedo la trasformazione di Ludovica in troia conclamata.
Lei lascia il cazzo del collega allontanandolo dalla labbra. Mi accorgo che è diventato durissimo e paonazzo e Ludovica si siede sulla scrivania allarga le gambe mostrandogli la figa ben curata e gli dice “Dai, adesso leccami la figa che ho voglia di godere come hai goduto tu fin ora!”
Il collega, da buon maschio qual era, non se lo fa ripetere, le sfila la gonna che era attorcigliata in vita e il tanga nero, le allarga per bene le gambe per godere della vista della figa gonfia di piacere con in evidenza il grilletto e si butta a leccarle la figa.
Non vedo bene cosa fa lo immagino e ma sento mia moglie gemere e incitarlo a proseguire la leccata.
“Sììììì daiiiii, continuaaaaa, aahhh che bellooooooo, non ti fermareeeeeee ahhhhhhhhh!!!”
Ludovica ha le gambe apertissime ornate dalle calze e dalle scarpe che scopro essere a tacco alto. Non ricordavo quelle scarpe.
Si tocca le tette mentre lui la lecca avidamente con molta bravura e si aiuta anche con le mani  passando il pollice sul grilletto mentre le altre dita sono dentro la figa.; così lei  gode di più.
Intanto io continuo a segarmi; la scena di mia moglie leccata mi ha fatto dimenticare dove mi trovo e ed il cazzo è durissimo e gonfio come forse mai me lo sono visto. Le sensazioni che provo sono uniche e non ben descrivibili.
Ad un certo punto Ludovica prende l’iniziativa e dice “Adesso scopami! Scopami, voglio sentirlo dentro, dai!”
“Si troia, adesso ti scopo e vedrai come godrai!”
“Si, dai! Voglio essere scopata come una troia, la tua troia personale. Fammi godere come una vacca!” e nel dire queste parole lei si offre in modo lussurioso al cazzo dell’uomo a cui non resta che metterglielo dentro la figa in un colpo solo.
Dall’espressione del volto di mia moglie deduco che deve essere molto lubrificata dalle sue secrezioni vaginali.
“AAhhhhhh sììììì!! Cazzo che bellooooo!!!! Dai scopamiiiiiii!!!!! E’ magnifico sentirti dentro! Uuuuhhhhhh!!! Che bello! Sono la tua troia e mi stai chiavando!!”
“Sìììììì troia! Prendi il mio cazzo, ti piace eh!!!! Vuoi che ti sfondi e che ti apra per bene? Sei una magnifica troia, la mia puttana personale!”
“Sììììì mi piace, daiiiiii daiiiiiiiii, continua, non fermarti. Ti voglio tutto dentro!”
Il collega la scopa forte dandole dei colpi che le fanno ballare le mammelle e nel contempo, per godersi la vista del suo cazzo dentro la figa di Ludovica, le tiene le gambe apertissime.
Inavvertitamente, eccitato come ero, con il cazzo in mano ed una sega magnifica in corso d’opera, non mi accorgo di spostare la porta le cui cerniere cigolano un po’.
I due amanti mi sentono e si voltano “Cazzo, tuo marito!” fa lui rivolto a Ludovica ma guardando me che entro con il cazzo in mano come fosse una spada ed esce dalla figa proseguendo a dire altre parole che non capisco. Lei fa lo stesso e cerca di scusarsi in qualche modo “Tesoro mio, no…. è che…. scusami non volevo… ma …!!”
Io mi avvicino con ancora l’uccello in mano
“Ah sì!? non volevi? Neanche quando glielo hai succhiato? Neanche quando ti sei fatta leccare e scopare come una troia? Se questo è quello che vuoi ora lo avrai da noi due”
Ma lei insiste “No, non volevo, scusami! Mi sono lasciata andare non so neanche io come”
“Non mi interessa. Volevi scopartelo? Ecco ora lui ti scopra” e rivolgendomi all’altro uomo “Tu, continua a scoparla!”
Lui sorpreso dalla mia reazione avvenuta in pochi secondi che non gli hanno dato tempo di pensare ad una difesa “ma io….. non so…”
“Ti ho detto di scoparla! Lo stavi già facendo no? Beh! Continua a scoparla, questa troia di moglie!”
La mia irruzione e le frasi con cui gli ho ordinato di scopare Ludovica lo hanno reso un po’ titubante; non si aspettava questa mia reazione ma in modo inizialmente incerto ricomincia a scoparle la figa.
Mi avvicino a lei per dirle “Ti piace, mia cara troia farti scopare da lui? Ha un bel cazzo, non credi?”
“No, non voglio….essere scopata da lui”
“No, mia cara. Ora che lo hai arrapato ti fai chiavare da lui ed io ne approfitto per farmelo succhiare da te così starai anche un po’ zitta e potrai goderti quel magnifico cazzo che non vedevi l’ora di avere dentro. Dai, sbrigati, succhiamelo!”
Le metto l’uccello vicino alle labbra e lei ormai succube me lo prende in bocca per succhiarlo.
“Ahhh brava! Siii!! Succhialo per bene mentre ti scopa. E tu, scopala più forte. Vedessi la sua faccia! Come le piace? Dai!”
Inizio a scoparle la bocca mentre lui le scopa la figa, glielo infilo fino in gola e lei succhia, incavando le guance da brava pompinara.
“sai cosa ti dico cara mogliettina? Lo succhi meglio mentre ti scopa. A me pompini simili non li hai mai fatti. Ah! E’ vero! Non c’era un altro che ti chiavava! Ooohhhhh come sei brava!”
Stavo per sborrare in bocca a Ludovica e forse anche il suo amante ed allora propongo di cambiare posizione. Rivolgendomi al suo maschio che la montava dissi “Adesso esci così la mettiamo alla pecorin. Vedrai come si fa chiavare ben! E tu, sistemati bene mostrando anche il buchetto rosa posteriore, vedrai che faremo una cosa nuova e bella”
Faccio scendere dalla scrivania Ludovica che ha lo sguardo sconvolto dal piacere e lussuria generata dalla situazione inedita venutasi a creare e si mette in piedi a 90 gradi con le mani appoggiate alla scrivania sporgendo il culo all’infuori verso il cazzo del collega.
“Beh! Che aspetti? mettiglielo dentro, non vedi come lo vuole la troia! E’ uno spettacolo, dai scopala!”
Lui le infila il cazzo nella figa e inizia a pomparla, io mi rimetto davanti a lei e le offro il cazzo da succhiare.
“Dai continua a succhiarmelo mentre ti scopa. So che ti scopa, non dire bugie!”
“Aaaahhh sììì!! che bello, scopamiiii!!! Mmmmmmhhhhhhh”
Io scopo la bocca di mia moglie e il suo collega le scopa la figa tra gemiti e sospiri di tutti e tre.
Ma voglio anch’io la mia parte di figa “Adesso amico mio esci dalla figa della mia donna perché la voglio scopare. Tu vieni al posto mio così te lo succhia e vedrai quanto ti sale la libidine mentre la scopo. Cerca di non venirle per ora in bocca”
Ci scambiamo le posizioni.
“Cara moglie troia, hai la figa larga a bagnata come una vacca alla monta. Ti è piaciuto farti scopare? Adesso ti scopo per bene anch’io!”
Ludovica mi incita “Sììì scopami! Scopami forte, sono la tua vacca, daiiiiiii!”
E inizia a succhiargli il cazzo mentre la scopo da dietro con foga. Le palle battono sui glutei ed il mio cazzo è tutto dentro. Lei è squassata dai colpi e rischia di cadere perdendo il controllo del cazzo che ha in bocca ma da brava pompinara non se lo fa scappare.
“Aahhhhh hai ragioneeee!! Mentre scopa lo succhia meglio, mi sta facendo un pompino da re!”
Continuiamo così: lei scopata in bocca e in figa e noi maschi ormai vicini all’orgasmo.
Il collega grida “Sto per venire!”
“Anch’io!” rispondo
Usciamo da lei e si inginocchia da femmina esperta davanti a noi.
“Ora ti riempiamo di sborra. Dove la vuoi?”
Non le diamo tempo di rispondere. Ludovica apre la bocca e riceve il cazzo mio e subito dopo anche quello del collega
“Daiii succhia che vengo!”
“Aahhhhh sto per venire anche ioo!, sììììì!! Eccomiii!!”
Lei è inginocchiata e Ludovica si alterna tra uno e l’altro.
In breve tempo veniamo tutti e due riempiendole la bocca di sborra calda e con gli schizzi incontrollati anche la faccia.
Non mi resta che dire “Che sborrata! Sei proprio una troia! La prossima volta che vuoi farti scopare, non farlo senza di me, altrimenti chiamo anche lui e così hai tre maschi”
Ci guardiamo in faccia tutti e tre con lei ancora inginocchiata e ci mettiamo a ridere.
Mi viene da dire “Caro collega, che ne diresti di ripetere domani sera l’incontro a casa nostra?”
E’ iniziata così una nuova esperienza che ancora prosegue con Ludovica ed il suo collega.
Quella sera lei non è venuta perché non lo abbiamo concesso ma ora tutte sere che ci incontriamo gode con noi dentro di lei.

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