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Trio

Un Natale… particolare

By 29 Ottobre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho sempre ammirato le famiglie molto aperte in campo sessuale, forse perché io stesso sono cresciuto in una di queste.
O meglio in una mezza famiglia visto che i miei genitori hanno divorziato quando io ero ancora un ragazzino.
Così per me la famiglia, oltre che da me, era composta da mia madre Ornella e da mia sorella, Serena.
Quello che sto per raccontare è avvenuto quattro anni fa quando io avevo 19 anni, mia sorella 17 e mia madre era ancora una gran bella donna di 43 anni.
In casa nostra mia madre era sempre stata molto indulgente nei confronti delle mie curiosità sessuali di adolescente, nel senso che, ad esempio, l’unica volta che mi sorprese in bagno a masturbarmi anziché fare scenate si limitò a sorridere ed a richiudere la porta.
Così non avevo grossi problemi a portarmi a casa giornaletti un po’ spinti senza che lei si arrabbiasse. Mia sorella era una morettina decisamente sfrontata ma molto eccitante, con due tette enormi per la sua età. Le volevo bene anche se spesso mi capitava di eccitarmi pensando a lei.
Un pomeriggio, mentre stavo studiando, Serena entrò nella mia camera ed in silenzio si sedette sul letto prendendo dal comodino uno dei miei soliti giornaletti ed iniziando a sfogliarlo. Io, un po’ imbarazzato, feci finta di continuare a studiare.
All’improvviso mi chiese “secondo te come fa?”.
Risposi “Chi e cosa?”
– “la mamma! Come fa per il sesso? Secondo te non l’ha mai fatto da quando è divorziata?”
– “Ma cosa vuoi che ne sappia! Eppoi a te cosa te ne frega?”
– “Te lo chiedo perché le voglio bene e voglio che sia felice. Eppoi perchè mi è venuta un’idea folle! Tra pochi giorni sarà Natale. Come pensi reagirebbe se le regalassimo uno di quei cosi per le donne?”
Trasalii. Non potevo credere che fosse proprio mia sorella ad avere avuto un’idea così assurda! Regalare un vibratore alla propria madre andava oltre ogni perversione! E forse fu proprio questo che iniziò ad eccitarmi per cui anziché chiedergli se fosse impazzita replicai d’istinto
“Come vuoi che reagirebbe? Credo che resterebbe stupita ma lo sai che è una donna molto aperta. Probabilmente ci riderebbe su… e magari lo userebbe!”
Mi rispose
“Allora è fatta! Procuralo!”.
Così mi recai in un sexy shop e ne acquistai uno di dimensioni generose. L’ambiente era eccitante e visto un completo intimo rosso composto da reggiseno con capezzoli a vista , mutandine aperte sul davanti e reggicalze decisi di acquistare anche quello. A casa, insieme a Serena, che mi fece i complimenti per l’idea del completino, ne facemmo un pacchetto regalo. Sul biglietto di auguri scrivemmo solo “Ti vogliamo bene”.
Arrivò la notte della vigilia di Natale e tutti e tre ci trovammo in cucina per scambiarci i regali. Cominciai ad essere assalito da dubbi e paure terribili, pensai che nostra madre era sì di idee molto aperte ma forse quello che stavamo facendo era troppo anche per lei, forse l’avrebbe presa male.
Serena invece era tutta allegra ed eccitata. Le consegnammo il pacchetto.
Mia madre lo aprì e restò di stucco. Il suo sguardo mi fece temere il peggio. Poi lesse il biglietto di auguri e scoppiò a ridere. Scoppiamo a ridere tutti e tre (io per lo scampato pericolo).
Ci chiese come ci fosse venuta un’idea simile e Serena espresse le sue preoccupazioni per la vita sessuale di Ornella. Ringraziandoci ci baciò tutti e due e sembrò finire lì. Invece ad un certo punto Ornella, preso il completino in mano, esclamò
” vabbè visto che me lo avete regalato forse volete vedere come mi sta?”. Mentre ammutolivo con il cuore mi balzava in gola ci pensò Serena a rispondere urlando
“Sìììì !!!!!”.
Andò in camera sua e tornò poco dopo con addosso solo quel minuscolo completino. Il cazzo mi scoppiava nei pantaloni. Notai con crescente eccitazione che mia madre si depilava la fica. L’atmosfera era ridanciana con Serena che faceva continue battutine su quanto fosse arrapante nostra madre e lei che scherzava ridendo di gusto.
Poi prese in mano il vibratore e quasi gridando disse
” E questo? Come si usa?” Rivolta a me mi chiese se volessi spiegarglielo ma io ero imbarazzatissimo, paralizzato da quella situazione che mi sembrava irreale e che credevo che potesse esistere solo nella fantasia mentre invece stava accadendo realmente.
Ornella rivolse allora la stessa richiesta a Serena che a differenza di me non si fece pregare due volte e con molta disinvoltura disse a nostra madre di sdraiarsi sul tavolo della cucina ed iniziò a masturbarla. Ornella cominciò a sospirare e ad eccitarsi terribilmente. Serena ad un certo punto iniziò anche a leccarla ed a raccogliere tutti gli umori che uscivano dalla fica di nostra madre.
Io nel frattempo mi ero finalmente svegliato e, tolti pantaloni e slip, stavo per masturbarmi ma venni subito e sbrodolai sul pavimento. Per lo spettacolo che avevo davanti il cazzo mi tornò duro immediatamente. Serena dopo un po’ si staccò e guardando verso di me disse
“certo che un vero cazzo sarebbe un’altra cosa…” .
Nostra madre afferrò la palla al balzo e, sempre sdraiata sul tavolo, disse
“Caro, perché non completi il tuo regalo di Natale e rendi tua madre veramente felice?”.
Mi avvicinai ed iniziai a pomparla sempre più furiosamente tra i gridolini eccitati di Serena che cominciò a gridare “Vienigli dentro! Vienigli dentro! Allagala tutta!”. Nonostante ciò che stavo facendo non mi sfuggì la lubricità delle esclamazioni di Serena, e pensai che non immaginavo mia sorella così giovane e così troia. Comunque l’ascoltai e sborrai dentro mia madre, la riempii con tanto sperma che pensai di essere diventato un cavallo. L’eccitazione fece sì che i getti fossero caldi e potenti e mia madre urlò di piacere.
Quando tutto finì restai frastornato a vedere mia madre che scendeva dal tavolo gocciolando sul pavimento i miei resti.
Si accorse del mio stato e teneramente mi si avvicinò sussurrandomi
“stai tranquillo. Sei il miglior figlio che una madre vorrebbe avere.”. detto ciò se ne andò in bagno lasciandomi solo tutto nudo su una sedia mentre Serena, ancora vestita, mi diceva ridacchiando e per nulla turbata
“mica male! Se l’avessi immaginato avremmo potuto risparmiare sull’acquisto del vibratore! Vado in bagno anch’io perché sono fradicia”.
Il giorno dopo, a pranzo, l’atmosfera era tornata rilassata ed allegra.

Mentre con mia madre Ornella e mia sorella Serena stavamo allegramente consumando il nostro pranzo di Natale, Ornella iniziò un discorsino serio:
“Ho ripensato a quello che è accaduto stanotte e sono arrivata alla conclusione che è stata una cosa bella. E’ vero che io dopo il divorzio da vostro padre ho sempre sofferto la mancanza di una vita sessuale regolare, e voi siete stati meravigliosi ad accorgevene, ma forse stanotte abbiamo trovato una soluzione. Noi tre ci vogliamo bene ed anche quello che è successo è una forma di amore che io ho voglia di donarvi e di ricevere. Cosa ne direste se continuassimo così?”.
Sia io che Serena ci dichiarammo d’accordo ed il pranzo terminò in un’atmosfera felice come non avevo mai provato.
Dopo qualche giorno ci fu il problema di cosa fare per l’ultimo dell’anno. Ne io ne Serena quell’anno eravamo stati invitati a nessuna festa, quanto a nostra madre erano anni che come veglione se ne stava in casa sola ed andava a letto poco dopo mezzanotte. Avevo ormai accettato l’idea di quel rapporto strano ed eccitante con la mamma, così mi venne l’idea di proporre un’ultimo dell’anno fatto in casa, noi tre soli. L’idea fu approvata con entusiasmo. Ovviamente avevo un’idea precisa di come avrei voluto che andasse a finire la festa: la notte di Natale era ancora stampata nella mia mente.
Così tornai nel sexy shop ed acquistai un paio di videocassette hard, un altro completino per mia sorella ed un perizoma per me. Stavo praticamente dissanguando le mie magre finanze ma speravo che ne valesse la pena.
All’ultimo dell’anno regnava, come ormai da diversi giorni, un’allegria spensierata e poco dopo il brindisi di mezzanotte tirai fuori le videocassette e proposi di guardarle insieme. Ornella mi fece finta di rimproverarmi ma poi scoppiò a ridere ed accese il videoregistratore.
Nella prima videocassetta pompini ed inculate si succedevano a ritmo frenetico e sia Serena che Ornella commentavano ridendo le varie scene. Nella seconda videocassetta una coppia molto anziana possedeva in vari modi una ragazza che avrà avuto 18-20 anni. Serena a quelle scene si dimostrò un pochino disgustata ma Ornella la rimproverò e gli fece notare che tra non molti anni anche lei stessa tra non molti anni sarebbe stata anziana e che non poteva credere che allora sua figlia sarebbe stata disgustata del suo corpo. Serena ammiccò e per farsi perdonare baciò sulla bocca sua madre. Orenella le chiese
“L’hai mai fatto con un uomo?” . Per la prima volta vidi Serena arrossire e rispondere timidamente “no”.
Ornella cominciò a spogliarsi dicendomi che quella era la notte giusta per regalare la felicità del sesso anche a Serena. Così anch’io mi spogliai ed insieme a mia madre spogliammo Serena. Sul televisore continuavano a scorrere immagini di rapporti misti tra giovani ed anziani.
Ornella iniziò a leccare la fichetta deliziosa giovane e soda di Serena che ben presto fu eccitatissima. Il mio cazzo era durissimo. L’amplesso lesbico tra mia madre e mia sorella era travolgente. Poi Ornella si scostò e mi fece cenno di avvicinarmi. A bassa voce mi disse
“togliere la verginità alla propria sorella è un’atto d’amore grandissimo. Meglio che sia tu invece di qualche mascalzone che sparirebbe dieci minuti dopo…”.
Puntai allora il mio cazzo contro la fica di Serena e spinsi. Sentii la resistenza del suo imene e le urla soffocate di Serena mentre Ornella la baciava teneramente. Poi l’imene cedette e il mio cazzo entrò a fondo. La tensione di Serena era altissima ma dopo che iniziai a pomparla, prima lentamente poi sempre più forte, si rilassò ed iniziò a mugolare. Ornella mi raccomandò di stare attento a non metterla incinta perché sarebbe stato un guaio. Così quando sentii di essere prossimo a venire estrassi il mio cazzo dalla fica di Serena e senza volerlo esplosi con una enorme sborrata sul suo visino dolce. Ornella iniziò a ripulirla leccandola sulla faccia e deglutendo tutto il mio seme. Poi venne verso di me e mi sussurrò
“Sei stato meraviglioso con tua sorella ma adesso fattelo tornare duro perché è il mio turno”. Si mise sul pavimento alla pecorina ed io glielo misi nella fica. Dopo averla pompata per un po’ mi disse
“Ti piace il mio buchino dietro?”
“Moltissimo” risposi
“Prendilo!” replicò lei. Così, con in verità un po’ di fatica, le entrai nel culo. Lì esplosi nella seconda sborrata della notte. Serena nel frattempo si era ripresa ed era tornata la troietta di sempre. Mi prese il cazzo in bocca e lo ripulì tutto.

Alla fine, tutti e tre nudi sul tappeto del pavimento, ridevamo felici di formare una famiglia in cui l’amore non aveva più alcun confine.

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