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Racconti EroticiVoyeur

Il nuovo assunto

By 22 Ottobre 2022No Comments

Lavoro da moltissimi anni in un’industria di stoccaggio e logistica e ormai ho visto cambiare parecchia gente; la voglia di lavorare tra i giovani è sempre meno e soprattutto i ragazzi non vogliono fare molta fatica….a meno che non vengano “particolarmente” incentivati.
Dopo aver assunto in prova almeno 12 persone il capo del personale era davvero sull’orlo di una crisi di nervi e un giorno mi confidò che non sapeva più come fare per cercare del personale di manovalanza volenteroso.
Gli dissi che le persone al giorno d’oggi vanno incentivate molto più che un tempo: ci pensò un attimo poi rispose: “Non è periodo purtroppo….i fondi economici a disposizione sono scarsi e le bollette sempre più care”.
Allora scherzando gli dissi: ” Ha ragione purtroppo…oggi vanno bene quelle che fanno il lavoro più vecchio del mondo, senza spese e nel modo più piacevole!”.
Chi avrebbe mai detto che mi prese alla lettera?
Dopo qualche settimana mise un annuncio sul giornale per rimettersi alla ricerca di personale e ricominciarono i colloqui. Era un continuo “via vai” ma dopo soli 5 giorni riuscirono a trovare la persona giusta.
Assunsero un ragazzo di nome Christian alto 1,90 mt e di bell’aspetto per ricoprire un ruolo di carrellista e magazziniere, molto possente e pieno di tante belle “doti”.
Subito si rivelò volenteroso e disponibile ed entrò nelle grazie del capo del personale e forse non vi ho ancora detto che è una donna…e che donna ragazzi!!!
Altezza 1,75 cm con due gambe da urlo modello Sharon Stone…immaginate: piedi di Jennifer Aniston, seno alla Sabrina Salerno e culo come Jennifer Lopez…praticamente una topa infinita, il Frankenstein del sesso. Bionda con capelli alle spalle e soprattutto capezzoli sempre dritti come due chiodi da muratore tanto da poterli notare a diversi metri di distanza (modello Marcuzzi per intenderci).
I continui andirivieni di questo ragazzo dal suo ufficio mi incuriosirono sostenuti anche dalle dicerie che si sentivano per l’azienda, secondo le quali avrebbe avuto un contratto di lavoro molto particolare e rivoluzionario: qualcuno aveva letto il suo contratto di assunzione nel quale erano inserite delle clausole di incentivo al lavoro molto particolari del tipo più “vieni” al lavoro e maggiori saranno le soddisfazioni personali e aziendali.
Un giorno lo seguii, era durante la pausa pranzo e l’ufficio del personale era proprio a due passi dal magazzino…salii quatto quatto le scale e mi misi a sbirciare dalla serratura della porta.
Gli uffici erano vuoti e nessun altro poteva vedermi quindi mi misi comodo comodo a spiare.
Entrarono nel campo visivo della serratura dopo pochi minuti e lei aveva la gonna alzata fino ai fianchi, sotto indossava una guepiere nera con sandali con tacco 12….la camicetta era ancora tutta abbottonata ma il suo grosso seno strabordava da ogni lato.
Si abbassò e calò i pantaloni a Christian il quale aveva già una nerchia che superava i 20cm…anche la mia era in fase di riscaldo e le mutande mi stavano strette.
Per prima cosa un bel pompino….lo diceva sempre mio nonno…e non aveva tutti i torti. Lei aveva una gola profonda e le ci stava tutto in bocca….si sentiva uno “slappettio” quando lo tirava fuori e faceva il risucchio…che bello!!!
Ad un certo punto si svegliò la belva che era in quel ragazzo….la prese con le sue possenti braccia e la girò sottosopra senza nemmeno toglierle il cazzo dalla bocca….lei continuava a spompinare e lui, spostandole le mutandine da un lato, incominciò a leccarle profondamente il buco del culo per allargarlo in preparazione della penetrazione finale.
Nell’ufficio c’era solo una sedia e lui seduto con lei sopra fu la prima penetrazione che vidi….la passera era talmente abituata al passaggio che faceva gocciolare quel tantino di liquido sufficiente per non provare dolore al passaggio dello stantuffo che Christian si trovava tra le gambe.
Dopo 4 o cinque posizioni (un bel 69 sul tappeto, una pecorina appoggiata al termosifone acceso, una carriola intorno alla scrivania e un bel missionario; tanto standard ma tanto piacevole da osservare) non ci vidi più, avevo una voglia tale che avrei preso la prima donna e l’avrei convinta a farmi una sega…fortuna o presagio?
In quel momento passa la mia collega Luisa, 50 anni, capelli rosso fuoco, seno di 3a misura (non era una donna che suscitava del gran sesso ma invece mi sbagliavo) e, vedendomi accucciato, mi chiese che cosa stavo facendo.
Quando mi alzai di scatto il mio uccello fuoriuscì dalla cerniera dei pantaloni che avevo abbassato per accarezzarmi il pisello durante la sessione di voyage.
Lei abbassò lo sguardo e sbarrò gli occhi…non si mise ad urlare ma fece una scivolata ai miei piedi e lo prese al volo in bocca….mmmmmhhhhh disse voracemente!
O almeno quello che si sentiva perchè il mio cazzo è molto grosso (soprattutto ho la cappella larga) e le riempiva tutta la bocca.
Godeva talmente tanto nel farmi il pompino che dentro se ne accorsero e aprirono la porta….sbalorditivo disse il capo del personale…non si era nemmeno abbassata la gonna e si presentò alla porta con Christian alle spalle che lo aveva infilato tra le sue chiappe.
Ci tirò dentro con gran fretta e mi mise la lingua in bocca…in quattro non mi era mai capitato ma fu una cosa davvero molto piacevole.
Si susseguirono una serie di aggrovigliamenti casuali che ci fecero davvero godere tutti insieme: il capo leccava lei poi lui poi me….Christian penetrava il capo poi Luisa e poi tentava anche di infilarmelo nel culo….ma questo mai. Luisa che sguagniva come una salamandra e si strizzava i capezzoli da sola….il capo del personale che usava un fermacarte per allargarsi l’ano (forse non era nemmeno la prima volta). Io che mi divertivo e che non avevo mai avuto un cazzo così duro, non sapevo più da che parte infilarlo, prima in una fica poi nell’altra, poi da un culo ad un altro, da una bocca a quell’altra….anche a Christian piacque succhiarmelo….sembravamo 4 animali che non avevano mai scopato prima di allora.
Venimmo tutti insieme dopo circa 20 minuti di sesso sfrenato; Christian inondò la bocca del capo del personale che ingoiò tutto quanto deglutendo proprio di gusto, Luisa dopo essersi infilata il fermacarte usato precedentemente, il capo per venire aveva utilizzato il poggiolo della sedia in modo anomalo e io non ci misi tanto….per il gusto del piacere mi segai sulla scrivania e annacquai tutti i documenti che erano sopra, compresa la foro del capo e di suo marito, un filo di sborra colò perfino su una penna, il capo la prese ed esclamò: ” due gust is mei che uan!”.
La pausa pranzo più bella della mia carriera lavorativa.
Alla fine della scopata il capo del personale mi ringraziò perchè, grazie al mio consiglio sul “lavoro più vecchio del mondo”, aveva preso spunto per trovare un incentivo piacevole sia per lei che per il nuovo assunto anche senza spendere un soldo dell’ azienda. Aveva promesso al nuovo assunto che ogni giorno avrebbe avuto una passera a pranzo e così fu…anche per il suo piacere personale.
Si era anche stupita del comportamento della mia collega a tal punto che decise di promuoverla a vice capo del personale così da suddividersi un po’ dei compiti e smaltire parte del suo lavoro.
Ovviamente Luisa ne fu più che contenta e ogni giorno per ringraziarmi di averla fatta “spronare” mi regala una bella scopata tra gli scaffali del magazzino ogni volta con una situazione differente e perversa.
Oggi per esempio era la mia aiutante magazziniera ed è salita sulla scala per far finta di controllare un contenitore accatastato; aveva una minigonna molto corta…io sotto che le tenevo la scala vedevo le mutandine bianche con qualche pelo di fica rosso che fuoriusciva dall’elastico e si intravedeva che già era umidiccia…la mia mano pian piano sale tra le sue cosce per sgrilettarla. Ad un certo punto si sfila la scarpa dal piede e mi infila l’alluce in bocca….buono, profumato e con l’unghia dipinta di rosso fuoco. Se l’era appena lavato perchè sa che io sono un feticista dei piedi di prima categoria. Più mi infilava il dito in bocca più io aumentavo la velocità del mio dito nella vulva e il mio pene si allungava…con l’altra mano le accarezzo una tetta e sento un grosso capezzolo che si erige al contatto con la mia pelle.
Sangue alla testa e la tiro giù dalla scala…la metto per terra e la penetro completamente a secco, senza nemmeno un “colpettino all’uscio”. La sua apertura di gamba è infinita, faceva la ballerina e lo spacco è quasi a 180 gradi…accarezzo le sue cosce aperte da destra a sinistra e da sinistra verso destra, mentre penetro la sua vulva fino in fondo e la sento gemere come un’anguilla appena pescata.
Quando mi chiede di continuare ancora tiro fuori un attimo la cappella e la vedo tutta infuocata quindi le chiedo: “vuoi un po’ di lubrificazione artificiale?” .
Non fa nemmeno in tempo a dire di no quando un’ondata paurosa di squirt fuoriesce dal suo “abitacolo” e mi inonda l’uccello…bella calda e appiccicosa ma soprattutto oleosa e profumata!
Ne approfitto del momento e la giro vorticosamente in modo da utilizzare quel liquido per intenerirle l’ano…ma non serve…il suo buco del culo è talmente abituato che si divarica in un attimo in attesa del mio cazzo duro e repentino che si infila più volte fino a farla venire del tutto.
Il capo del personale ci osserva dall’alto della scala del suo ufficio e dice a Christian: “Non pensavo che la nostra azienda potesse raggiungere un così alto livello di produttività con così poco spreco di denaro, il direttore sarà contento…bassi costi e alti profitti!!!”

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