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Racconti Trans

Sottomesso

By 14 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi sveglio lentamente, come da un sonno artificiale, ho la testa pesante, non riesco a connettere, cerco di stiracchiarmi, ma mi accorgo di avere le mani legate, spalanco gli occhi e’comincio a ricordare!

Sono appena uscito da casa, sono arrapato, ho voglia di un grosso arnese sul corpo levigato di una bella trans, mi sono appena fumato una canna, mi piace farmi inculare sotto l’effetto dell’hascisc, godo come un maiale, mi sembra che il cazzo che mi sta fottendo sia più grande, e sono molto più arrapato.

Mi dirigo verso il ‘Viceversa’ locale alternativo, frequentato da trans e trav, alla ricerca del mio sodomizzatore di stasera, ho tantissima voglia e quando sto così non riesco a controllarmi!

Prima di uscire ho indossato jeans attillati, una maglietta bianca corta che quasi mi scopre il bel pancino e le mie adorate converse il cui odore di caucciù misto al sudore dei piedi non so perché ma mi eccita da morire!

Unico indumento intimo, un perizoma grigio scuro che infilandosi tra le natiche mi ricorda sempre di più il feroce desiderio di mazza che mi pervade.

Appena arrivo mi sparo un paio di daiquiri guardandomi intorno per trovare il mio predatore, ci sono diverse opzioni appetibili, punto una bionda, sarà alta 1,85, stivali di pele nera, lucida con tacchi di almeno 15 cm, vestitino cortissimo di lam&egrave argentato che lascia scoperte abbondantemente le natiche sode e liscie, facendo intravedere il filo sottile del tanga, tette prosperose e rotonde come piace a me, chissà come sarà la dotazione.

In un attimo sento le palle raggrinzirsi e l’asta inturgidirsi, sono arrapatissimo, decido di andare al bagno per spararmi una sega e calmarmi un po’, magari se sono fortunato troverò anche qualche cazzone in cerca di pompino.

Appena mi muovo noto che la bionda mi segue, speranzoso supero l’uscio della toilette e mi infilo in uno dei bagni lasciando la porta socchiusa, in un angolo un ragazzone moro sta succhiando anche l’anima ad un mingherlino biondo dal membro enorme, dalla porta a fianco alla mia giungono i gemiti di qualcuno che si sta godendo una bella ripassata dell’intestino, attendo speranzoso, ma decido che, nel frattempo, una bella sega mi calmerà e renderà il prossimo incontro più lungo.

Slaccio la patta e lo tiro fuori, comincio a massaggiarlo sapientemente, istantaneamente mi rilasso, socchiudo gli occhi e mi lecco le dita bagnate di liquido preeiaculatorio.

Improvvisamente la porta si spalanca ed appare la mia biondina in compagnia di una trans di colore, bellissima, inguainata in un completo nero aderentissimo dal quale si intuiscono le poderose dimensioni dell’uccello già in tiro e con un paio di sandali neri lucidi allacciati al polpaccio con zeppa e tacco di plexiglass di almeno 12 cm.

Le due mi prendono per i capelli e con violenza mi spingono per terra, in mezzo a pozzanghere di sperma e di piscio costringendomi a leccare le loro arrapantissime calzature.

Nel frattempo sguainano gli arnesi cominciando a masturbarsi reciprocamente, sono proprio come piacciono a me almeno 20 cm, diametro enorme, quasi piramidali, ma soprattutto duri e curvi all’insù!

Una scossa mi penetra fino alla schiena mentre slinguo accuratamente quelle scarpe deliziose, in breve mi tirano su senza complimenti e mi infilano in bocca a turno qugli splendidi cazzi, lasciandomi senza fiato.

Non c’&egrave bisogno che mi masturbi, verrò in un attimo mentre si alternano a chiamarmi la bocca e a schiaffeggiarmi con quei potenti bastoni.

Infatti improvvisamente un fiotto di seme bollente fuoriesce dal mio misero uccello, ridicolo a confronto dei loro.

Non perdono tempo, raccolgono lo sperma con le dita e mentre una, con il cazzo ben piantato nel profondo della mia gola, mi allarga le chiappe violentemente, quasi squartandomi, l’altra mi spalma con tre dita la sborra nell’ano per poi infilarmi di colpo la sua enorme mazza nel culo.

Comincio ad agitarmi come un forsennato mentre una mi fotte il retto senza pietà e l’altra mi chiava la bocca, schiaffeggiandomi ogni tanto con l’uccello e più spesso a mani aperte, mi sputa in faccia gridandomi oscenità, prendilo nel culo troia sfondata, ti piace il cazzo dai ciuccia ciucciacazzi, godi troia ‘ godi ‘ ti spacchiamo in due frocio di merda!

Due o tre ragazzoni si sono affacciati sulla porta e si trastullano i cazzi guardandomi mentre mi rompono il culo!

Già pregusto un ingoio collettivo di cremina calda, in breve tutti gli astanti giungono al parossistico momento del piacere, le due trans mi sfilano i cazzi dagli orifizi profanati e mi vengono davanti costringendomi a bocca spalancata tirandomi i capelli con violenza.

La bionda mi poggia uno stivale sui ciglioni, intimandomi di non toccarmi, mentre la nera invita i ragazzoni ad unirsi alla festa!

E’ un autentico diluvio di sperma quello che mi inonda di lì a poco, tanta, calda, densa, mi impregna le narici col suo odore pungente, mi farcisce la gola, me la spalmano tutta in viso, in bocca, mentre mani frenetiche, lubrificate dalla sborra, mi esplorano l’ano in profondità!

Godo come una vecchia lurida cagna sfondata, finalmente la bionda mi permette di toccarmi l’uccello, mentre i cinque si dispongono di fronte a me per pisciarmi addosso!

Appena le prime gocce dorate mi schizzano sul viso, l’arrapamento ha ragione di me e sborro una quantità indescrivibile di sperma, e vengo lì, in mezzo allo sperma e all’urina, mentre i miei aguzzini mi pisciano addosso riempiendomi di complimenti:

godi troia rottainculo, bevi il piscio, ti piace puttana’dai che ti piace ‘ vuoi ancora cazzo’god frocio, godi lecca, succhia’in breve il piacere diventa stordente, mi accascio in una pozza di odorosi liquidi organici.

Non so quanto tempo sia passato, mi risveglio legato ad un letto, nudo, davanti a me ci sono tre trans in abbigliamento da dominatrici, pelle ner e cuoio per i reggiseno a balconcino che mostrano le tette prosperose, lunghi capelli lisci di un colore nero corvino, scarpe di vernice nera con tacchi vertiginosi, reggicalze e autoreggenti nere, microtanga rosso fuoco che evidenziano le generose dimensioni dei membri ancorché a riposo.

Sono molto femminili, belle, labbra carnose, occhi luminosi, carni sode, gambe lunghe e culi svettanti.

Chiedo cosa vogliono farmi, la più alta e bella delle tre mi osseva a lungo, poi stringe la mano sul mio cazzetto moscio, raccogliendo uccello e coglioni a coppa nella mano, strappandomi un gemito di preoccupazione, poi comincia a parlare:

-Sei stato scelto per soddisfare i desideri dellaNobiltà Trans, sarai la schiava delle nostre classi dominanti, la nostra società ha una gerarchia segreta, tu appagherai i desideri delle nostre principesse, sarai il recipiente del loro sperma, il loro orinatoio, sarai lasciata alla merc&egrave dei loro desideri, qualunque essi siano, in qualsiasi momento esse decidano di soddisfarli.

Per prima cosa faremo in modo di farti diventare una di noi!

Ricomincio lentamente a connettere, mi rendo conto che ci sono delle cose nuove, le gambe, fasciate da eleganti autoreggenti nere, con giarrettiera di pizzo, la seta delle calze scivola sulla pelle, che mi rendo conto essere del tutto liscia, priva di qualsiasi peluria, come tutto il resto del corpo, solo un piccolo ciuffo di peli ricci resiste all’altezza del pube; indosso un paio di scarpe di lucida pelle nera, con delle sottili stringhe che mi avvolgono i polpacci fin quasi sotto le ginocchia, la suola &egrave in plastica trasparente, zeppa e tacco d’acciaio sottile e altissimo, solo a guardarle il pene ha un sussulto e versa alcune gocce di liquido preeiaculatorio, d’altra parte mi hanno dato qualche droga, il cazzo &egrave eretto e durissimo, mi duole dal desiderio di essere smanettato, ma non posso farlo, sono legato ad una catena con le mani giunte, la catena scende dal soffitto e con le braccia alzate posso a malapena inginocchiarmi, davanti a me, solo ora me ne accorgo, c’&egrave uno specchio, posso ammirarmi, la metamorfosi mi ha resa una magnifica trav, mi mancano le tette, ma un reggiseno di raso nero imbottito mi rende dotata anche del seno, il viso, del tutto glabro, &egrave valorizzato da un trucco pesante, da troia, i miei tratti, già di per sé androgini, mi rendono una splendida troia, ancor di più grazie alla parrucca, molto ben fatta, alla Louise Brooks, il perizoma nero &egrave deformato dal rigonfiamento del membro eretto, macchiato da gocce di liquido che il mio stato di eccitazione mi fa versare.

Mi rendo conto di essere un po’ malfermo sulle gambe, non &egrave solo effetto dei tacchi vertiginosi, o della stanchezza per la posizione innaturale assunta, misembra che riemerga tra le nebbie allucinogene che ancora mi avvolgono, il ricordo del rito iniziatico che ho dovuto subire’

Mentre si avvicinano le voci di due o tre trans, probabilmente desiderose di assaporare le delizie del mio antro posteriore, ricordo che le tre sacerdotesse, dopo avermi accuratamente preparato mi hanno lasciata sola (ormai parlo di me stesso al femminile, sono a tutti gli effetti una sorella), dopo un tempo indefinito &egrave giunta nella mia stanza quella che avrei saputo era Sabrina, la regina della società segreta, accompagnata dalle due damigelle di corte, Suzana e Giselly, Sabrina, bellissima, mora, di carnagione scura, culo perfetto e tette tondeggianti, viso aggressivo, occhi di tenebra, un cazzo non enorme, di 17 o 18 cm, ma grosso e svettante verso l’alto, Giselly, bionda e burrosa, dotata di 20 cm duri, dal viso tondo e dolce e infine Suzana, molto mascolina, ma con un mostruoso membro di almeno 30 cm.

Sabrina fa un cenno alle due ancelle che mi prendono saldamente girandomi di schiena, Suzana mi infila quello spaventoso serpente in bocca, spinge con forza costringendomi ad ingoiarne una generosa porzione, &egrave profumato di sperma e di culo, la gigantessa ha appena finito di squartare il culo di qualche sorella, ma la mazza &egrave ancora turgida e soda, e sgocciola nella mia bocca, mentre con la lingua cerco di carpire quelle gocce di miele, Giselly mi abbranca l’uccello e lo stringe con cattiveria, facendolo diventare paonazzo, nel frattempo il suo poderoso arnese lo usa come una frusta, infliggendomi colpi su tutto il corpo, sono in calore come una troia golosa, voglio un aczzo duro su per il culo e Sabrina non si fa attendere, il problema &egrave che l’ano &egrave completamente asciutto e quando con un sol colpo la Regina mi deflora lo sfintere spingendomi il suo bastone fino all’intestino mi strappa un tentativo di grido di dolore, subito soffocato dall’uccello di Suzana, che mi trapana le tonsille.

Sabrina mi chiava selvaggiamente, lo tira tutto fuori e poi lo rimette dentro con foga, con rabbia, in breve giunge il momento dell’orgasmo, quando lo sfila sento un lieve sollievo, subito sostituito da una nuova farcitura a cura di Giselly, mentre la bionda comincia a fottermi come una forsennata, Sabrina mi sfila il cazzo di Su zana dalle labbra e mi spinge il suo fino alle palle, scaricandomi una valanga di seme bollente nella faringe e costringendomi ad ingoiare tutto tenendomi il naso chiuso.

Non posso fare a meno di sgocciolare tanta &egrave l’eccitazione, ma anche il terrore che segue il momento in cui anche Giselly decide che &egrave giunto il momento di sborrare, so che mentre la dolce biondina mi riempie la cavità orale di denso sperma, Suzana &egrave dietro di me, ed infatti, mentre quasi soffocando ingoio le ultime gocce di quel sacro liquido, Suzana mi rompe definitivamente il culo, spingendomi il suo cazzo imperiale fino in gola, ma partendo dal culo, la sensazione di farcitura totale &egrave indescrivibile, il cazzo di Suzana &egrave un regalo divino, piango di dolore e di godimento mischiati insieme, la cavalla mi incula ferocemente, penso che non sarò mai più in grado, di contrarre lo sfintere, ma godo, godo come la più grande vacca del mondo, mi sento riempita felicemente di carne, vorrei che quel cazzo diventasse parte integrante di me, le due sorelle ci guardano masturbandosi, e godono a vedermi nel supremo istante in cui, senza alcuna stimolazione esterna, il mio ridicolo uccello erutta un torrente in piena di sperma, non ho mai goduto così, e non smetto più sto ancora sborrando come una fontana quando Suzana decide di venirmi nel culo, infradiciandomi le viscere con la sua crema vischiosa, e quando mi sfila la mazza dal culo, continuo a sparare gocce solitarie di seme come non avevo mai fatto in vita mia.

Ma l’iniziazione no &egrave ancora finita, le tre sodomizzatici si dispongono a cazzi sguainati sopra di me e come rispondendo ad un ordine telepatico, cominciano ad affogarmi in un mare di urina calda nella quale sguazzo felice, la bevo, la lecco la annuso, Suzana mi slarga il buchetto orrendamente traumatizzato e mi riempie di piscio il buco del culo, ancora pulsante e in realtà non ancora del tutto soddisfatto, poi Giselly, la prima delle tre ad aver sparato tutte le cartucce si allontana un attimo’

Le tre voci che sentivo in lontananza sono diventate tre splendide trans in carne e ossa, si sono fermate ad un paio di metri da me, le sento confabulare con le loro inconfondibili voci in falsetto, la voce delle trans ha sempre avuto su di me un effetto straordinariamente erotizzante, l’uccello già di per sé barzotto grazie a qualche sostanza eccitante somministratami, comincia a riversare copiosamente un liquido semi trasparente che, se non avessi le mani legate, mi porterei avidamente alle labbra.

Sento i muscoli dello sfintere anale contrarsi e rilasciarsi spontaneamente, la situazione mi eccita indescrivibilmente, e mi auguro con tutto il cuore che le tre prendano in mano la situazione e mi sfianchino a colpi di scimitarra.

Mi giro per osservarle per bene, quello che vedo non l’avevo mai immaginato neanche nei miei sogni più sfrenati, tre dee, altissime, mora, rossa e bionda, zigomi alti, labbra carnose, in bikini a triangolo che stentano a contenere l’esplosività dei seni rotondi e sodi, perizomi microscopici dai quali, prepotenti i cazzi, di dimensioni molto allettanti, sembrano voler prendere vita propria, stivali laccati di vernica nera con spettacolari tacchi a spillo che slanciano le tre rotteinculo ancora di più.

Non vedo l’ora che mi spacchino il culo ma tanto per iniziare cominciano a masturbarsi tra di loro e a baciarsi avidamente, intrecciando le lingue guizzanti e spandendo abbondante saliva tutto intorno riempiendomi di improperi; a colpi di troia, vacca e vuoi il cazzo, il mio uccello pare sul punto di scoppiare, desidero più di qualsiasi altra cosa al mondo di essere trapanato da quelle turgide spranghe di carne’

Sono di nuovo al rito iniziatico, ho il buchetto in fiamme, rivoli di sangue scivolano sulle natiche mescolandosi a sperma e piscio, ho la bocca impastata di sugosa sborra, la mia pelle &egrave tesa dal seme seccatosi, Sabrina e Suzana mi guardano divertite, si masturbano tra loro, le mani femminili che scivolano sulle magnifiche verghe, di nuovo in tiro, mi provocano una poderosa erezione, non ne ho avuto ancora abbastanza!

Sorridono sguaiatamente al ritorno di Giselly, mi giro per osservarla ed impallidisco alla visione del trattamento che mi hanno riservato, la bionda ha portato con sé un fallo smisurato, di colore oro, lungo almeno 40 cm, con una maestosa cappella di almeno 8 cm di diametro, hanno deciso di farmi la festa, e non avranno scrupoli!

La prescelta per l’il sacramento &egrave chiaramente la regina, la splendida Sabrina, le basta prendere in mano quello splendido oggetto perché il superbo cazzo abbia un sussulto verso il cielo, l’eccitazione &egrave tale che prima di sistemars alle mie spalle, afferra per la nuca la dolce Giselly, e la spinge perentoriamente verso il ventre spingendole l’attrezzo fino alle tonsille e scaricandole in gola, in capo ad un minuto una marea di sperma succoso, Giselly, piacevolmente riempita, mi viene davanti e baciandomi avidamente mi riversa tutto quel saporito ben di Dio in bocca, mentre Su zana si dispone in modo da scoparmi per bene la bocca col suo enorme bastone, mentre Giselly provvede ad incularla.

Sabrina ordina a Su zana di tenermi ben fermo e comincia ad accarezzarmi il solco tra le natiche con la mostruosità che dovrà deflorarmi, ho una paura sfottuta, so che sarà molto doloroso, ma un paio di passaggi nei dintorni del buco bastano a fare sì che la voglia di farcitura riemerga prepotentemente.

Come una troia ninfomane inarco la schiena per sporgermi maggiormente verso il mio promesso trapano, la Regina se ne accorge e se ne compiace, hanno scelto bene la loro nuova troia da monta!

Succede in un attimo, il tempo che passa dal rendermi conto che all’ultimo passaggio quello strepitoso glande si &egrave soffermato in corrispondenza dell’ano e mi ritrovo tutto insieme mezzo metro di fallo artificiale su per il culo!!

&egrave spaventosamente grosso, penso che non sarò mai più capace di contrarre i muscoli anali, ma &egrave l’unico barlume razionale in un orgia di dolore, di grida, di strepiti!

Eppure’, eppure mi rendo conto che non voglio che smetta, che in lontananza un’eco di piacere inenarrabile si preannuncia, Sabrina affonda ogni colpo senza alcuna pietà, eppure faccio in modo di spingere il bacino in direzione opposta a quella del fallo, per farne entrare sempre di più nel mio devastato retto, la sensazione di riempimento &egrave assolutamente totale, obnubilante, riesco a pensare solo a quel cazzo spaventoso e al mio culo sfondato, mentre Suzana prende a sfottermi la bocca con sempre maggior vigore, godo, godo come non ha mai goduto nessun altro prima di me, le pareti del retto si lubrificano copiosamente, la mia torturatrice raccoglie la schiuma biancastra che mi fuoriesce dal culo e me la porge.

Bevo avidamente quel succo di culo in un attimo di libertà concessomi dalla mazza nera, Giselly succhia incessantemente il cazzo di Sabrina per poi correre ad infilare l’uccello nel pozzo senza fondo di Suzana mentre il mio uccello stilla copiosamente il frutto dell’intenso piacere che mi avvolge.

Dopo un lasso di tempo indefinibile, Sabrina mi sfila rudemente l’arnese dal buco del culo strappandomi un gemito di dolore, ma non &egrave ancora finita, ormai del tutto senza forze, mi fanno sollevare, Sabrina si siede sul talamo a bastone ben ritto, le altre due mi costringono a calcioni della splendida regina che ne approfitta per impalarmi, lo sento appena, ma la nera sale sul letto alle mie spalle e,con tutta la foraz che ha mi trafigge col suo maestoso palo nero!

Due splendidi membri nel culo che mi cavalcano parossisticamente e Giselly che mi chiava la bocca tenendomi le narici chiuse!

Vado avanti così per circa trenta secondi senza respirare, e alla fine scoppio, grosse, dense gocce di seme, quasi solide schizzano dal mio cazzo compresso da quel delirante sandwich sul liscio pancino della regina, si susseguono senza tregua per minuti lunghissimi, mi sembra che non finirò mai di sborrare, il piacere mi inebria, mi avvolge come un manto solido che mi aderisce alla carne, tremo come in preda a convulsioni, non riesco più a rendermi conto di dove sono o di cosa accade intorno a me, &egrave il paradiso sulla terra, vorrei che non finisse mai’

E invece finisce, le tre sadiche torturatrici mi allagano con le loro abbondanti polluzioni, non ho un cm quadrato di pelle che non sia intinto nello sperma, tracima dalla bocca, ho gli occhi semichiusi, ma ciò non mi impedisce di gustarmi lo spettacolo di quei tre splendidi cazzi allineati davanti a me che mi bagnano completamente di piscio per completare del tutto la mia iniziazione’ora sono la troia da monta del lussurioso mondo segreto delle trans!

Ecco ora ricordo tutto, al solo pensiero eiaculo, le tre trans che mi hanno adocchiato osservano avidamente lo sperma che gocciola sul pavimento lurido di seme ed urina, si preparano a scoparmi a sangue ed io non vedo l’ora, ho trovato il mio scopo nella vita in accordo con la mia natura e per la prima volta mi sento realizzato o meglio realizzata, io sono la Regina dei cazzi Trans!

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