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Racconti Cuckold

Intercettazioni

By 9 Agosto 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Sabato

‘Ciao amore mio, ti amo!!!’
‘Ciao piccina, ti amo anch’io, tanto! Sei arrivata a T***?’
‘Sì, amore mio grande. Abbiamo volato bene, anche se stamattina abbiamo dovuto fare la levataccia per arrivare in aeroporto… Adesso siamo in albergo, sto per andare a a cena e poi… a nanna!!!’
‘Bene, piccina… Tuo marito, cosa dice?’
‘Mah, sai com’&egrave Stefano… lui non dice nulla… Anche quando sono tornata, domenica, dopo la meravigliosa vacanza che abbiamo fatto insieme, non mi ha chiesto nulla, né sulla vacanza né su di te…
Mi sembra ancora un sogno, la nostra settimana insieme, sai amore? Ricordo ogni momento, ogni frase, ogni gesto, ogni posto: &egrave stata così bella che, se non fosse per le foto che ho scattato, mi sembrerebbe di aver sognato…’
‘Ehehehe…’
‘E poi, sono bellissime anche le foto che mi hai fatto, sia quelle sulla spiaggia, sia le altre… Che poi, ho sempre odiato quel genere di foto, ma da quando le facciamo insieme… sì, emanano dolcezza e passione…
Sai, mi vedo… come dire? Beh, bella!’
‘ma tu SEI bella! Non sarai una tipa da copertina, d’accordo, ma te l’ho detto: hai l’aura della sessualità e questo ti rende bella, attraente… del resto, lo capisci dalle occhiate, complimenti e le battute che ti fanno gli altri…’
‘Dai, che comincerò a crederci… eheheh…
Va beh, amore mio grande… ti lascio, ché dobbiamo andare a cena e domattina cominciamo il tour in pullman…’
‘Dolcissima notte, amor mio. Ma senti… qualcuno ti… ti sta dietro?’
Lei ride: ‘Ahahahah… beh, c’&egrave Vittorio -sai quel nostro amico, te ne ho parlato, no?- che continua a mangiarmi con gli occhi e mi fa complimenti del tipo ‘Ma come stai bene, ma quanto sei carina, ma come sei sorridente’… ed &egrave tutto merito tuo, amore mio; &egrave grazie a te se sono così serena, se ho scoperto la sessualità e sensualità che sentivo rintanata in fondo al mio animo, se ho di nuovo voglia di ridere, scherzare, di… anche mettermi in mostra, dai!, &egrave solo grazie a te.’
‘Capito… Ma pensi che Vittorio possa… osare?’
‘Beh, c’&egrave anche Paola, la moglie, e quindi lui non osa più di tanto…’
‘Sì, comunque te l’ho detto prima che partissi: meglio fare qualcosa con qualcuno di un’altra città… o qualche turco, per evitare situazioni di coinvolgimento eccessivo…’
‘Tranquillo, amore: la faccenda di Salvatore mi &egrave stata di lezione: lui si era innamorato e riuscire a fargli capire che avevo ceduto solo per tenerezza &egrave stata dura…
Devo lasciarti: Stefano mi chiama per andare a cena… Ti amo, anima mia!’
‘Ti amo anch’io! Divertiti e fai molte foto!!! Un bacio’
‘Bacio a te, ciao amore mio grande’
Domenica

‘Oh, finalmente riusciamo a sentirci, piccina! E’ tutto il giorno, che provo… Ti amo!
Come va?’
‘Ciao amore mio grande! Bene: abbiamo girato per T*** e dintorni e poi viaggiato fino ad H***.
Stefano se ne sta ai nostri posti nel pullman, ma io sono riuscita a mettermi sul seggiolino accanto all’autista, per fare foto… Che poi, verranno bene, attraverso il vetro?’
‘Sì, piccina: dovrai solo vedere se hanno una dominante verde o azzurra e levarla con ‘saturazione’… e magari un po’ di contrasto.
E… per il resto?’
‘Beh, i posti sono favolosi e mi sto divertendo da pazzi… E anche l’autista &egrave carinissimo… ha due stupendi occhi verdi…’
‘Uhmm… e ci prova?’
‘Ahahah… ma no, dai, siamo appena partiti… ci sono dieci giorni, ancora…’
‘Sì, amore mio, ma… ci starai, se ci prova?’
‘Dai! Non sai pensare ad altro!!! Ahahahaha… Comunque &egrave un bel ragazzo, molto pulito, come piace a me…’
‘Woww! E… per il resto?’
‘Mah, Stefano &egrave cortese, come sempre, ma sempre chiuso nel suo mondo… I posti sono emozionanti e tutti mi fanno i complimenti per la mia vitalità… e la devo a te, al tuo amore, a tutto quello che mi hai fatto scoprire, amore mio…’
‘Stai facendo molte foto?’
‘Anche di più! Tra ieri ed oggi, oltre quattrocento!’
‘Accidenti! Tieni presente che poi dovrai anche lavorarle, una volta a casa…’
‘Sì, lo so, ma non vedo l’ora di mostrartele, di condividere con te le emozioni di questo viaggio, di questi luoghi incredibili.
Anzi: vorrei averti qui, con me… sia per vedere ed apprezzare insieme tutto ciò che vedo, sia per poter continuare a fare l’amore, io e te, come due pazzi, come durante la nostra vacanza’
‘Sì, anch’io vorrei essere con te… prima stavo guardando le NOSTRE foto… mi piace davvero tanto quella che ti ho fatto in spiaggia, nuda, mentre telefonavi a tuo marito sul fianco, con una gamba piegata e che ti si vede tutta: fica, culo e tette; sei eccitantissima.
Ma anche in molte altre sei fantastica: ti sei saputa subito adattare all’idea della spiaggia nudista…’
‘Sì, amore mio: mi hai fatto scoprire anche questo… ti adoro!’
‘Non mi hai detto cos’ha detto Stefano quando ti ha vista tutta abbronzata…’
‘Non ha fatto commenti: ha solo detto che ero bellissima e poi, quando sono andata a letto, ci ha provato…’
‘Ghghgh… e tu?’
‘Non volevo… mi ignora, gli va bene qualunque cosa faccio e mi cerca solo per quello…’
‘Sì, me l’hai detto… ma io ti ho detto che in fondo farlo contento &egrave un piccolo sacrificio, visto che, se non altro, non ci ostacola…’
‘Sì, difatti: quando sei venuto a cena da noi, gli hai fatto una buona impressione e quindi, quando sa che vengo da te, si fida; del resto, sai che gli ho sempre parlato di te, di cosa dici, di cosa sai, dei posti che mi fai vedere, delle foto che fai; gli ho anche detto come guidi ed il buonsenso col quale ti muovi e fai muovere anche me… lui vuol credere che noi siamo solo molto amici…’
‘Sì, ma non &egrave un cretino: deve per forza aver capito che tra noi…’
‘Probabilmente sì, ma sai com’&egrave: finché nessuno glie lo dice in faccia lui fa finta di non saperlo… Penso anche che sia contento che tu abiti in un’altra regione: almeno non corro il rischio di essere riconosciuta da qualche conoscente e lui può continuare a… a non saperlo!’
‘Vabbé, meglio così, dai…
Ma… racconta: lui ci ha provato… e tu?’
‘E io… beh, per quieto vivere ho deciso di starci: ma sono rimasta ferma, fredda…’
‘Ahahahahaha, non ti ci vedo proprio!’
‘… aspettando che lui finisse alla svelta, come suo solito… No, fidati: con lui &egrave così!
Poi mi ha toccata dietro e mi ha fatto scivolare dentro due dita… e poi me lo ha appoggiato…’
‘Appoggiato? Cio&egrave? Spiega, dai…’
‘Ma niente… me lo ha appoggiato…’
‘Soltanto?’
‘Beh, no, me lo ha messo dentro… ed ha cominciato a farmi…’
‘Woww!! E tu?’
‘Ma niente: dopo un po’ l’ho pregato di uscire… e lui lo ha fatto: a me piace farlo solo con te… lui si &egrave giocato la sua occasione anni fa…’
‘Ah! Ed ha commentato il fatto che eri diventata così… comoda?’
‘No, nessun commento, ma mi ha guardata con un po’ di curiosità…’
‘Beh, pensando che glie lo avevi sempre rifiutato…’
‘Sì: sai che non volevo farlo… poi mi hai saputo convincere ed adesso non solo mi piace ma, come ti ho detto, riesco perfino a sentire la voglia di averlo davanti o di dietro… sono due piaceri e due voglie diverse ed a volte mi prende una, a volte l’altra…’
‘Sì, ti capisco… e poi mi piace troppo allargartelo…’
‘Ed a me farmi allargare da te… lo sai che ieri sera non riuscivo a dormire e mi sono chiusa in bagno?’
‘Uhmmm… E…?’
‘Beh, mi sono toccata pensando a te e mi son messa dentro quattro dita davanti e tre dietro!’
‘Ahahahaha, ma che porcella!!! Stai diventando una vera troia!!!’
‘Sì, amore mio: la tua troia e lo sai!!!’
‘lo so, piccina mia… ripenso ancora a quella volta che mi hai telefonato e mi hai detto ‘ciao piccino’…’
‘Quando ero con Gregorio? Che ho usato il nostro codice??’
‘Sì, esatto!!! Quando mi hai chiamato ‘piccino’: da lì ho capito… Mi ha eccitato da morire sapere che eri con un altro… e mi ha divertito da pazzi farti le domande da fidanzato geloso e tu che mi davi delle risposte ambigue…
Mi ricordo ancor di quello che mi hai raccontato, di lui…’
‘Eheheheh… Sì: era scocciato che ‘sul più bello’ avessi proprio un appuntamento telefonico… Poi, mentre mi toccava ed io lo masturbavo, ha sentito la telefonata e alla fine, mi ha chiesto: ‘&egrave il tuo uomo?’ Ho detto di sì e lui non ha fatto altri commenti, a parte un sorrisino da gatto che ha mangiato il canarino…’
‘sì, sì… ahahhahaha… se soltanto sapesse che LUI &egrave stato usato da NOI per i nostri giochi…’
‘Ehehehe… sì, esatto… Senti amore mio: dobbiamo chiudere perché questa telefonata ti sta costando uno sproposito…’
‘Hai ragione, ma piace troppo parlare con te… Ti amo, amore mio; ottima notte e buon viaggio, domani’
‘Dolcissima notte a te e… sognami!’
‘Non faccio altro e lo sai… Bacio’
‘bacio’

Graditissimi commenti a zorrogattoge@yahoo.it Lunedì

‘Ciao amore mio grande!!!’
‘Ciao, piccina mia! Ti amo… Come stai, come va?’
‘Io bene… sono contentissima di essere partita per fare questo viaggio! Sono posti favolosi, bellissimi e, per essere perfetti… manchi solo tu…
Siamo partiti da H*** e tagliando attraverso le montagne, siamo alla fine arrivati ad E***, visitando alcune moschee bellissime ed un forte dei tempi delle crociate…
Tu cosa fai, invece?’
‘Ah, un forte… sai che i forti, i bunker e gli edifici in costruzione o abbandonati mi hanno sempre… intrigato sessualmente?’
‘Porcello… eheheh, sì me lo avevi già detto… Vorrà dire che, quando ci vedremo, andremo per forti e bunker, se ne conosci…’
‘Certo che ne conosco!!!’
‘Ci avrei scommesso… E tu, invece, cosa fai, in questi giorni?’
‘Beh, lavoro, come sempre… qui fa un caldo straporco e l’unica fortuna &egrave che, come esco dal lavoro, in venti minuti sono in spiaggia e mi faccio un tuffo…
Ieri sera, guardando le foto, ho rivisto anche quelle che ti ho fatto con Bibi, in spiaggia e poi nella radura…’
‘Sei stato un porco… io non volevo…’
‘Parlo delle prime, quelle del giorno prima!’
‘Io invece parlavo dell’ultimo giorno: tu sapevi che, nonostante fosse in tramonto, c’erano ancora singoli, nella macchia…’
‘Beh, sì… ma lo sapevi anche tu… li avevi visti, i giorni precedenti…’
‘Ma non così tardi…
Sei stato un vigliacco… sapevi che ero in estasi e mi hai toccata…’
‘Beh, avevo voglia di fare l’amore con te…’
‘Balle! Lo hai fatto perché sapevi che c’era gente!’
‘Ma no…’
‘Ma sì! Hai voluto che facessimo l’amore!’
‘Beh, non &egrave che tu ti sia tirata indietro…’
‘Mi piaceva, mi intrigava, ma poi…’
‘Ma poi, quando ti ho fatto notare che due si erano avvicinati, hai continuato…’
‘Mi aspettavo che li mandassi via…’
‘La situazione mi intrigava… hai sentito il mio cazzo com’era, no?’
‘Certo che l’ho sentito! Favoloso! Ma poi ci siamo girati ed io mi son trovata sopra…’
‘Beh, a te piace, no?’
‘Sì, ma loro, anche gli altri tre, si sono avvicinati… Dovevi mandarli via!’
‘Dovevi dirlo tu… o farmelo capire: se lo avessi fatto, li avrei mandati via…’
‘Ma sarebbero restati a guardare…’
‘Forse… e allora?’
‘Però così si sono avvicinati…’
‘Sì, ricordo…’
‘Ed il vecchio ha cominciato ad accarezzarmi la schiena…’
‘Sì…’
‘E poi mi ha accarezzato la spalla ed il collo… Mi fa morire lì! Davvero non ti eri messo d’accordo???’
‘No, te lo giuro…’
‘E poi, quell’altro che ha cominciato a toccarmi i seni…’
‘Sì, bello… mi eccitava un casino…’
‘Lo sentivo… Ma poi, quando &egrave arrivato anche Bibi ed ha cominciato ad accarezzarmi le chiappine…’
‘Eheheheh… il tuo senegalese preferito!’
‘Beh, anche il giorno prima, ci aveva provato, se ti ricordi… Però &egrave davvero bello; poi &egrave un gradevole conversatore…’
‘Sì… ha detto di essere laureato, al suo paese e di vendere ciarpame in spiaggia per cercare di crearsi una vita qui…’
‘Sì, lo ricordo… Ma quando non sentivi, mi ha chiesto di fargli un pompino, il giorno prima…’
‘E tu hai declinato l’invito… ma poi l’ho sentito metterti due dita nel culo…’
‘Sì… ho pensato che fossi tu… per quello mi &egrave piaciuto…’
‘Anche quando quello coi baffi ti ha messo il suo cazzone davanti alla faccia, pensavi fossi io???’
‘Mi stavi facendo impazzire… Mi hai preso per la nuca e mi hai spinta a succhiarglielo… E poi gli hai anche leccato le palle!!!’
‘Vero… ero eccitatissimo: vedevo il vecchio che ti teneva le chiappe allargate e sentivo Bibi che continuava ad infilarti dita nel culo… quattro, te ha messe! E tu godevi!!!’
‘E cosa potevo fare??? L’altro, poi mi ha messo due dita dentro, insieme al tuo…’
‘Sì, l’ho sentito….’
‘E poi l’hai tolto!’
‘No, non &egrave vero: si &egrave sfilato da solo: ti agitavi come una pazza!’
‘Ma loro ne hanno approfittato: mi hanno fatta mettere sul fianco e mi hanno tenuto un ginocchio alzato…
‘Sì, eri eccitantissima, così completamente offerta!’
‘Non capivo più nulla, ero in una specie di delirio erotico…’
‘Bibi si &egrave impadronito della tua fica ed ha cominciato a mangiartela…’
‘Sì… mi faceva morire… ancora più bravo di te, amore mio…’
‘E l’altro, il grassone, che si accontentava di guardare e segarsi…’
‘Mah, non lo so… Mi sentivo mani dappertutto, dita che mi frugavano… me ne hanno spinto due insieme, in bocca ed io li leccavo e succhiavo, a turno…’
‘Già… eri favolosa… poi Bibi si &egrave levato dal mangiarti la fica ed il culo…’
‘Sì… ed il vecchio mi succhiava i capezzolini… Poi ho sentito un corpo, contro la mia schiena e l’ho toccato per capire chi fosse… una pelle lisssscia, come seta: era Bibi…’
‘Vero… che te lo ha subito piantato in fica…’
‘Sì… lo aveva grosso…’
‘Ma non mi sembravi a disagio…’
‘Beh, mi sentivo davvero piena…’
‘Anche perch&egrave il vecchio te lo aveva messo in bocca…’
‘Sì… &egrave venuto subito… ed ho apprezzato il fatto che tu mi abbia subito baciata, appena l’ha tolto… Eri totalmente mio complice… difatti non avevo ingoiato perché speravo che lo facessi e te l’ho passato…
‘Sì, &egrave mi &egrave piaciuto molto, farlo… Ma poi hai sussultato, quando Bibi te lo ha invece spinto nel culo…’
‘Sì, ma era più sorpresa che male… poi lui era dolcissimo… e mi prendeva con dolcezza, come la risacca del mare calmo…’
‘E l’altro te lo ha messo in fica…’
‘Sì, e tu guardavi e ti masturbavi… ma mi &egrave piaciuto quando ci siamo baciati e quello coi baffi ce lo ha spinto in mezzo alle labbra… Mi &egrave piaciuto giocarci insieme a te, a leccarlo uno per lato e succhiargli la punta a turno…’
‘Eheheheheh… &egrave piaciuto anche a lui: difatti, quando stava per sborrare si &egrave scostato e ci ha sborrato sulle facce ed i capelli… ed anche il grassone, si &egrave avvicinato per schizzarci!’
‘Sì… e quanta! Non la finiva più di venire!
A me, in quel momento, mi mandavano in estasi i due che avevo dentro… quando l’altro &egrave venuto, stava per levarsi, ma l’ho tenuto per farmelo venire dentro… mmmhhhhhh…
e poi, Bibi, che anche lui si &egrave sfilato, quando c’era, ma me lo ha messo davanti e si &egrave scaricato lì anche lui…
Poi, alla fine, volevo fare un tuffo per pulirmi tutta, ma tu -grandissimo porcello!- mi hai detto di sciacquarmi solo il viso e le spalle…’
‘Sì: non vedevo l’ora di arrivare nel nostro bungalow per pulirti io…’
‘Con la lingua!!! Mi hai fatta morire…
Ed anche adesso… sai che mi sto toccando, a ricordare?’
‘Sei davvero diventata una puttana, amore mio. La mia puttana!’
‘Sìììì, &egrave vero…. Ti adoro!!!’
‘Anch’io amore mio e non vedo l’ora che… Pronto?… Pronto? Ci sei ancora?….’

Graditissimi commenti a zorrogattoge@yahoo.it Martedì

‘Ciao piccina, amore mio, finalmente riusciamo a sentirci…’
‘Ciao amore mio grande… Avevo voglissima di sentirti…’
‘Come va il viaggio? Bei posti?’
‘Sì, assolutamente incredibili!!! Ieri sera siamo arrivati ad E*** a quasi 2000 metri, con favolose moschee e scuole coraniche! Ho fatto un milione di foto…
Poi siamo partiti e siamo arrivati fino a K***, in albergo…
Qui mi prendono tutti in giro perché mi arrampico, mi accuccio, mi piego, mi giro a fare foto… Dicono che sembro un folletto!’
‘Ahahahahah…. Beh, lo sei, dai!!! Sempre in movimento…’
‘Sì, &egrave vero, amore mio… Lo dice anche Jakim…’
‘Chi &egrave Jakim?’
‘E’ l’autista del pullman… Te ne avevo accennato…’
‘Ah… Pensavo che stesse sempre di guardia al pullman… Fai così casino anche li sopra???’
‘Eheheheheh… sì, un po’… Ma poi, ierisera, mi ha proposto di andare a vedere un magnifico parco accanto ad un lago…’
‘Voi due da soli???’
‘Sì, amore mio… PICCOLO….’
‘Woww!!! Piccolo??? Vuoi dire che…???’
‘Sei curioso???’
‘Eccerto che lo sono, amore mio!!! Dai, racconta!’
‘Ma nulla… Siamo andati in questo parco… era l’imbrunire… e siamo arrivati davanti a questo lago, dove si rifletteva una parte della città.
Mi sono ricordata dei tuoi consigli, che con luce critica devo appoggiare la macchina a qualcosa di fisso, per non fare le foto mosse e mi sono appoggiata ad un palo… Però avevo dei cespugli davanti e non riuscivo ad inquadrare bene, sai che sono piccolina…
Allora Jakim mi ha detto che, se volevo, potevo montargli sulle spalle e così ho fatto: lui si &egrave accucciato ed io mi son seduta sulle sue spalle e poi mi ha tirato su…’
‘Com’eri vestita?’
‘Avevo un panciotto turchese tutto ricamato, sopra una camicia bianca e sotto un paio di pantaloni alla turca… sai? Quelli molto ampi, a vita bassa…’
‘E… sotto?’
‘Di giorno fa molto caldo… e poi, la vita di quei pantaloni tende a scendere e così, siccome trovo volgare che spunti la stringa del peri…. nulla!’
‘Wowww!!!! Vai avanti, amore mio….’
‘Beh, grazie a lui ho fatto la foto che volevo… Seguendo il tuo consiglio, ne ho fatta più d’una ed in effetti solo due son venute belle ferme…’
‘Sì, bene… e poi???’
‘E poi, mi ha fatta scendere: si &egrave accucciato, ha abbassato la testa ed io glie l’ho scavalcata… anche se con la nuca ha premuto sulle mie labbrine…
Ero su di giri, sento la tua mancanza e… l’ho ringraziato con un bacio… Doveva essere un semplice bacio sulle labbra, ma… lui ha provato con la lingua…’
‘E tu?’
‘Ed io ho resistito… per quasi cinque secondi… Poi, l’ho lasciato fare…’
‘E poi?’
‘E poi lui mi ha baciata… benissimo, tra l’altro… e mi accarezzava le braccia, la schiena, le reni… ed ha messo la mano nell’orlo dei calzoni…’
‘Cio&egrave? Solo messa dentro?’
‘Beh, ci ha infilato la mano e poi &egrave sceso… lungo il solco tra le chiappine… Ti ho detto che sono fatti a sbuffo, quei calzoni…’
‘Woww!!! Sì, riesco a vedervi…. e poi???’
‘Ma nulla… &egrave arrivato fino in fondo, sotto…’
‘Te l’ha toccata??? Wowww!!!’
‘Sì, ma poi abbiamo visto arrivare qualcuno e mi sono scostata… e siamo andati via, ho voluto tornare in albergo…’
‘Uhmmm… solita sfiga…’
‘Dai!!! Non pensi mai ad altro, tu!’
‘Beh, amore mio, sai quanto queste cose mi intrighino, no?’
‘Sì, lo so… sei un maiale…’
‘Certo! E allora??? Ahahahahah… dai amore mio, non arrabbiarti: lo sai che son fatto così, no?
E poi, comunque, mica ti forzo; anzi: diciamo che così sei libera sia di fare che di non fare, sapendo che non ti pianterò mai un casino, se u andassi con un altro… Sta tutto alla tua volontà…’
‘Sì, &egrave un discorso che abbiamo già fatto… Comunque mi manchi da impazzire: ti vorrei qui, con me, a vedere questi posti incredibili e… e sentire il tuo corpo contro, sopra, dentro il mio…’
‘Sì, anch’io… Non hai idea di quanto ti penso…. quanto penso alla tua fica larga, bagnatissima e morbida, al tuo culetto, ai tuoi capezzolini sempre duri…’
‘Amore mio grande, devo chiudere: Stefano mi cerca… Ti amo’
‘Buon viaggio amore mio bello…. ti amo anch’io…’

Graditissimi commenti a zorrogattoge@yahoo.it Mercoledì

‘Ciao piccina mia… &egrave tutto il giorno che cerco di sentirti… Tutto bene?’
‘Sì amore mio grande! Ti amoooo!!! Sappilo!’
‘Eheheh… sì, lo sappo…’
‘Ecco, bravo sappiscilo!!! Ahahahahaah…
Mi manchi da impazzire, sai?’
‘Sì, amore…. anche tu!
Racconta: cos’avete fatto, oggi?’
‘Beh… Siamo partiti da K*** e siamo arrivati fino a D***, in una piana sotto l’Ararat… E’ una cosa pazzesca: &egrave altisssssimo!!!
Abbiamo visitato una moschea, stupenda! Ed il palazzo estivo di un emiro… vedrai le foto, &egrave tutto bellissimo…’
‘Ma adesso siete lì a D***?’
‘Noooo… poi siamo ripartiti ed arrivati fino a V***… Siamo arrivati da poco e siamo ancora un po’ sballati per il viaggio…’
‘Immagino… E… con l’autista?’
‘Ahahahaha…. Sei un porcello… No, con Jakim non c’&egrave stao né il tempo né la voglia di fare nulla… Però, ieri sera, &egrave successo un qualcosa… anche se io l’ho trovato fastidioso e perfino Stefano si &egrave incazzato…’
‘Urca! Dai, racconta…’
‘Beh, ti ho detto che, da quando siamo partiti, sono sempre al centro dell’attenzione… Pensa che con noi ci sono donne anche molto belle… una tua concittadina, per esempio… penso che la tacchineresti all’istante…’
‘Mah, non credo: sai che a me non interessa la bellezza esteriore….’
‘Sì, dite tutti così… Ehehehehe…
Beh, ti dicevo: io sono sempre in movimento, sempre a muovermi, arrampicarmi, accucciarmi per fare foto… e poi sai la mia maniera di vestire…. non convenzionale…
Insomma, tutti mi guardano, uomini e donne… e con simpatia… Qualcuno anche con… occhi da maschio, se hai capito il senso…’
‘Sì, ho capito…’
‘Beh, questo idiota mi guarda proprio da… da porco, ecco! Ieri sera, poi, parlando con Stefano, ha detto che mi vorrebbe rubare a lui… Lui ha sorriso ed ha risposto con una battuta… non capiva, poverino…’
‘Ma gli ha detto proprio così?’
‘Ma sì! Beh, poi viene da me, che ero seduta al bancone del bar dell’albergo e guardavo le ultime foto fatte e mi fa, con un alito da whisky: ‘Sai, vorrei proprio fotterti, in tutti i modi!’
‘Eccazzo! Così, ex abrupto?’
‘Ma sì! Un vero coglione!’
‘E tu cos’hai fatto?’
‘cosa dovevo fare, secondo te? Sono saltata giù dallo sgabello e sono andata vicino a Stefano che -stranamente!- aveva assistito alla scena e ancora più stranamente mi ha chiesto cosa fosse successo…
Glie l’ho raccontato e lui, prima volta in venticinque anni di matrimonio!!!, &egrave andato dal tizio e gli ha detto qualcosa; dal linguaggio del corpo, ho capito che era incazzato e l’altro, difatti, sembrava rimpicciolire davanti a lui; poi &egrave tornato da me, con gli occhi fiammeggianti e mi ha detto che gli ha consigliato di girarmi moooolto alla larga…’
‘Apperò! Tuo marito che si ricorda di averceli e li tira anche fuori!!!
Sì, ha fatto bene: un coglione del genere, andrebbe sciolto nell’acido…’
‘Difatti oggi mi guardava come un cucciolo che le ha buscate… Ma per me, può anche buttarsi nel lago, qui fuori, guarda…
E comunque, anche altri devono aver capito e lo evitano tutti, come la peste…’
‘Sì… il solito sfigato… Magari ha sentito quanto tu sia sensuale, ma ha decisamente sbagliato l’approccio…’
‘Ma poi, anche inguardabile: il classico piccolo, grasso, sudato e pelato…’
‘Di quelli con la cravatta sempre troppo colorata, troppo larga e troppo corta?’
‘Ahahahhaha… Sì esatto: quel tipo lì… Ti adoro, quando ci capiamo così al volo…’
‘Beh, siamo o no una coppia?’
‘Sì amore mio grande, lo siamo… &egrave bello amarti… e, come dici tu, il nostro amore &egrave fatto di sesso -alla grande!-, ma anche di cuore, mente ed anima; sai quanto mi piaccia discutere con te e starti ad ascoltare, quando mi spieghi cose che non conosco…
Continuo a pensare che saresti stato un ottimo insegnante: hai chiarezza e pazienza, nello spiegare ed i tuoi esempi restano davvero impressi…’
‘Ahahah… La mia abiezione mi ha portato a pensare di entrare in polizia… fare invece l’insegnante sarebbe stato DAVVERO troppo crudele… Poi, come sempre, la vita ha dato le carte e sulla mia c’era scritto metalmeccanico…’
‘Sì, lo so, me lo hai detto… e mi diverte questa tua maniera di definirti semplicemente un metalmeccanico, anziché un quadro aziendale…’
‘Beh, sono entrato come operaio di secondo livello e, senza coltivare particolari ambizioni, sono arrivato fin qui… Ma poi sai: l’importante non &egrave la carrozzeria o, al limite, il motore: l’importante &egrave come cazzo sai guidare…’
‘Difatti! Tu stupisci, quando dici di essere un metalmeccanico! C’&egrave gente che non ti arriva al ginocchio che sciorina titoli su titoli…’
‘Solo perch&egrave io preferisco che sia la gente a valutare quanto valgo, senza appiccicarmi il cartellino del prezzo…’
‘Amore mio, chiudiamo qui… ho una voglia pazzesca di fare l’amore con te, di stare con te, ma questa telefonata ti sta costando un miliardo…. Ti adoro!!! Bacio!’
‘Bacio a te, amore mio… a domani!’
‘Sì, a domani… ti amo!!!’

Graditissimi commenti a zorrogattoge@yahoo.it Giovedì

‘Amore!!! Sono io!!! ciaoooo, ti amo!!!’
‘Ciao piccina, ti amo anch’io, tanto!’
‘Senti, ho un problema con la batteria della macchina… quando lampeggia, &egrave scarica?’
‘Beh, sì… Ma non hai quella di ricambio, dietro?’
‘E’ nella custodia della macchina… sul pullman…’
‘Ma scusa, tu dove sei?’
‘Sono su un battello, stiamo andando sull’isola di A***, nel lago d V***…’
‘Capito… Male: devi SEMPRE portartela dietro!!! Batteria e scheda di memoria…’
‘Eh… lo so… ma come faccio???’
‘Beh, intanto tienila SEMPRE spenta… accendila solo quando vale DAVVERO la pena di scattare e poi rispegnila subito… e prega…’
‘Va beh, cercherò… Ti amo tanto…’
‘Siete tutti, in battello?’
‘Circa metà comitiva… neanche Stefano &egrave venuto… Sono qui a prua, a fotografare le onde e l’isola… e mi &egrave venuto vicino Vittorio, anche se adesso &egrave andato dentro a prendermi una coca…’
‘Ah… innocentemente?’
‘Beh… francamente… Continua a dirmi che mi vede così allegra, frizzante, bella, sexy…’
‘Ci prova???’
‘Beh, un po’… Ma io sono già impegnata! Con un meraviglioso uomo restato in Italia! Io sono TUA!!!’
‘Beh, se sei davvero mia… sai quanto mi ecciti saperti o vederti con altri… Stacci, dai!!!’
‘Uff, sei sempre il solito…
Chiudo, ché sta tornando… Un bacio, amore mio!’

——

‘Ciao amore mio grande!!!’
‘Ciao piccina! Com’&egrave andata la gita sull’isola? La batteria ha retto?’
‘Sì… mi &egrave morta proprio quando stavo fotografando il pullman, sul molo, appena prima di salire ed andare a visitare i resti di un’antica civiltà di qui…’
‘Ah, beh… proprio di misura, allora…’
‘Sì, giustagiusta… Sai, l’isola era davvero bella e c’&egrave una basilica assolutamente stupenda… del decimo secolo, pensa! Vedrai le foto!’
‘Ci conto! E senti… e Vittorio?’
‘Uff, Vittorio… Cosa vuoi sapere?’
‘Beh, se ci ha provato, sul battello…’
‘Un po’….’
‘Un po’? Cosa vuol dire, un po’? Dai, racconta…’
‘Ma niente… eravamo io e lui da soli, sulla prua… Mi stava MOLTO vicino…’
‘E… manine a posto???’
‘Beh, sì… all’andata…’
‘E al ritorno???’
‘Al ritorno, un po’ meno…’
‘Cio&egrave? Racconta, dai…’
‘Ma niente… mi ha messo una mano sotto la camicetta…’
‘Sotto, dove???’
‘Sulla schiena…’
‘Tutto lì? Solo sulla schiena?’
‘Beh, no… poi le ha fatte arrivare sui seni…’
‘Uhmmm…’
‘… e mi sfiorava io capezzolini…’
‘Apperò!’
‘… e mi era dietro… e io glie lo sentivo duro, contro il culetto…
Mi ha dato anche un bacio sulla nuca… sai che io mi sciolgo, quando mi baciano lì…’
‘Sì, amore mio… e allora, cos’hai fatto?’
‘Beh, diciamo che gli ho offerto il collo, da baciare…’
‘E basta???’
‘Poi… ho passato la mano dietro e… e glie l’ho toccato… stretto… da sopra i pantaloni…’
‘Wowww!!! E poi?’
‘Poi, niente: &egrave arrivata altra gente e ci siamo ricomposti…’
‘Azz… e… come ce l’ha?’
‘Mah, strano… inarcato a sinistra… sembra che abbia una banana, nei calzoni!
E… sembra grosso, se &egrave questo che volevi sapere… Direi come il tuo o poco più… ma sai, da sopra gli abiti…’
‘Sì, ho capito… E poi…’
‘E poi, niente: c’erano Stefano e Paola, sua moglie… io mi sono rimessa di fianco all’autista e lui dietro, con la moglie…’
‘Ah, capito…
Ma pensi che succederà altro?’
‘Beh, lui mi ha detto che vuole rivedermi a casa…’
‘Beh, potreste invitarli per mostrargli le foto…’
‘Mappercarità! Paola &egrave una palla totale!!!’
‘Ah…. Allora, invita solo lui, magari quando Stefano non c’&egrave…’
‘Mah, ci penserò… Sai, io scatto e scatto… mi sembrano buone, ma devo vederle sul pc… Magari poi fanno schifo…’
‘Ma no… Vedrai che, levando quelle mosse, quelle sfocate, gli scatti involontari tipo la scarpa sul pavimento del pullman, te ne resteranno ancora almeno il sessanta, settanta per cento vedibili… tra queste, conoscendoti, almeno un terzo saranno buone!’
‘mah… speriamo! Comunque le devo a te: se non mi avessi insegnato tu, a fotografare…’
‘No, non &egrave corretto: diciamo che tu sapevi cogliere i soggetti… semplicemente, non sapevi come usare la macchina… e sopratutto, non avevi una macchina dignitosa…’
‘Sì, adesso invece faccio milioni di foto e vedo che sto diventando brava, maestro…’
‘Ehehehhe… vero, adesso le tue foto sono veramente belle… La tua capacità di vedere e cogliere certi particolari… lo sai che te l’invidio…’
‘Dai… non dire così, che poi comincio a crederci… T adoro, amore mio grande…’
‘Dolcissima notte piccina mia, ti amo tanto…’

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‘Amore mio grande… scusami ma DEVO dividere con te questo momento…’
‘Cosa succede, piccina?’
‘Siamo sopra i resti di un’antica fortificazione, molto in alto e… e c’&egrave un tramonto bellissimo, incredibile… come quello che abbiamo fotografato alla fine della nostra vacanza… Volevo che tu fossi qui, con me, a dividere questa emozione, amore mio…’
‘Ehi… ti sento davvero commossa…’
‘Sì, lo sono… &egrave bellissimo e tu… mi manchi da impazzire…’
‘Dai amore… ancora pochi giorni e potremo essere insieme…’
‘Hai ragione… sono una sciocchina…’
‘Ma no… Solo, ci amiamo tanto…’
‘Devo scendere giù, mi chiamano, ci sentiamo dopo!’
‘Un bacio, a dopo’

——

‘Ciao amore mio! Tutto bene?’
‘Ciao, amore mio grande! Sì, sempre posti bellissimi, incredibili… come quel tramonto…
Sai cos’ha fatto Vittorio,oggi?’
‘No, dimmi…’
‘Mi ha regalato un vestito!!! Anche lui!!! In un mese, &egrave il terzo uomo che mi regala un vestito…’
‘Uh?’
‘Massì! Salvatore quello bianco, tu quello vintage ed adesso questo… etnico, sul verde e sul turchese… i miei colori preferiti…’
‘Ehehehe… Beh, almeno ha buon gusto…’
‘Sì, &egrave bello… Ma tu che sai tutto, piegami un po’: perché gli uomini regalano vestiti?’
‘Uhmm… Non lo so… Forse… perché sperano di levarlo alla donna… Eheheheh…
No, non ci ho mai pensato… Forse, ci piace pensare che sotto il vestito donato, la donna sia praticamente nuda… E’ una specie di… dominio, di rendersi indispensabili… Ma dovresti chiederlo ad uno psicologo, non a me…
Ma ha fatto… altro?’
‘Ma no. Sempre tenuto d’occhio dalla moglie…’
‘Uff, ‘ste mogli… Siete a D**?’
‘Sì, la stiamo girando col pullman…’
‘E tu dove sei?’
‘Mi sono impadronita dei posti in fondo al pullman, almeno sto sola e posso parlarti…
Arriveremo in albergo tra una ventina di minuti…
Tu cosa fai?’
‘Eheheh… io ti penso sempre…
Pensa che oggi mi son trovato a passare davanti al bivio che porta su quella collina, dove ci sono i guardoni…’
‘Sì, ho capito… non farmelo ricordare…’
‘Ahahaha! E perché? Ti era piaciuto, no?’
‘Ne abbiamo già parlato tante volte…’
‘Sì, era poco tempo che ci eravamo conosciuti…’
‘Sì… e tu che mi hai portato lì per farmi fare delle foto panoramiche…’
‘E tu che ti sei… emozionata e che hai voluto fare…’
‘Avevo una disperata voglia di sentirti mio, dentro di me…’
‘Sì… io mi ero seduto sull’erba in quella radura, con le spalle contro il muretto… e tu ti sei levata i pantaloncini… eri senza mutandine, eccitantissimo! E te lo sei messa dentro…
‘Ricordo… mi piaceva da impazzire, farlo circondati da quei cespugli…’
‘Comunque io, quando &egrave spuntato il guardone, sono stato combattuto tra l’avvertirti o no… la cosa mi eccitava un sacco, ma avevo paura che, se te ne fossi accorta da sola, avresti piantato un casino…’
‘Sì, ma poi mi hai avvertita, amore mio…’
‘Già… ti ho detto che era ad un quattro metri da noi… e se dovevo mandarlo via…’
‘Ricordo… ti ho detto di lasciar perdere…’
‘E lui si &egrave avvicinato… fin dietro di te… ti ho avvertita, ricordi?’
‘Sì, amore, ma lo abbiamo lasciato fare…’
‘Mi ha un po’ stupito quando si &egrave abbassato… ho capito che ti stava accarezzando le reni ed il sedere…’
‘Sì…’
‘Ma non pensavo che ti avrebbe messo due dita in culo… le sentivo contro il cazzo…’
‘In quel momento, non era un altro, per me, ma eri TU!’
‘E sei venuta…’
‘Continuavo a godere, amore mio…’
‘E comunque, non mi aspettavo che levasse le dita, arrivasse di fianco a te e lo tirasse fuori… pensavo che lo avresti sfanculato ed invece… invece glie lo hai preso in bocca senza dire ‘bah!”
‘Te lo detto… non so come spiegarti… era il TUO, sia nella fichina che in bocca…’
‘Sì, ma quando ho capito che lui stava per sborrare, tutto mi sarei aspettato meno che, non solo ti saresti fatta sborrare in bocca… ma che addirittura lo avresti ingoiato al volo, fino all’ultima goccia… Difatti, quando ti ho baciata, subito dopo, lo avevi già ingoiato tutto…’
‘Sì, amore… e quel bacio &egrave stato importante… mi ha fatto sentire amata, complice, anche se avevo fatto una cosa… strana…’
‘Sì, me lo avevi detto… ed era quello che avevo pensato: dovevo farti capire che ero perfettamente d’accordo con te…’
‘Mmmmhhh… non mi ci far pensare, dai… ho la fichina che cola….’
‘Ehehehehe… sei proprio una porcella…
State arrivando in albergo?’
‘Sì, manca poco… Ma poi c’&egrave in programma una festa… Difatti Vittorio mi ha chiesto di indossare stasera il suo vestito…’
‘Ahahahaha… così potrà levartelo!!!’
‘Dai, che scemo… Siamo arrivati, devo chiudere, ti amo…’
‘Ti amo anch’io, buona serata!’

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‘Ciao amore mio grande!’
‘Ciao piccina! Ti amo… e mi manchi un casino…’
‘Anche tu mi manchi… da impazzire!’
‘Allora, stasera siete arrivati a U***?’
‘Sì, &egrave stata lunga… Siamo partiti da D***, ma abbiamo fatto una lunga sosta a M***…
Comunque, posti incredibili ed un paio di musei decisamente interessanti… Uno sulle antichità locali e l’altro, qui a U*** di archeologia sia locale che dei tempi delle crociate…’

‘Bello!!! Fatte tante foto?’
‘Beh, sì… credo di averne fatto circa tremila…’
‘Cazzo!’
‘Cazzo, sì…e poi ho il terrore che siano sbagliate tutte…’
‘Ahahaha… Ma no, tranquilla… Conoscendo come lavori, vedrai che tolte quelle sbagliate, cio&egrave quelle mosse, fuorifuoco e scatti involontari, te ne rimarranno più di duemila e di queste, almeno il diecipercento, notevoli…
Quindi, parliamo di duecento ottimi scatti e di altri… millecinquecento? Foto… ricordo, da turista…’
‘Mah… speriamo!’
‘E la festa, ieri sera… com’&egrave andata?’
‘Ah, la festa…’
‘Sì, la festa… Dai, racconta…’
‘Ma niente… senti… tu mi ami tanto?’
‘Uh? Ma certo, amore mio!’
‘Ma tanto tanto?’
‘Ma sì, credo di avertelo dimostrato, no?’
‘E… e se… sì, insomma… Beh, poi in fondo me lo hai detto tu, no?’
‘Uhmmm…. Ma cosa? Cosa mi devi raccontare? Della festa? Hai fatto la… monella??’
‘Mmhhhhhh… sì…’
‘Dai, amore mio dolcissimo: racconta!!!’
‘Beh, sai che io non sono abituata a bere…’
‘Sì…’
‘E invece Vittorio mi ha fatta bere… non tantissimo, ma mi sentivo… boh!… rilassata, ecco…
Poi Stefano che aveva malditesta… &egrave andato a dormire, non &egrave neanche venuto alla festa!’

‘Sì… E alla festa…? Che tipo di festa era?’
‘Eravamo in un locale dell’albergo… Fai conto che all’entrata c’era il bancone del bar, con pochi tavolini e divani e lì accanto la pista per ballare… un locale all’europea, per intenderci.
Poi, più all’interno, tanti piccoli separé… alla turca, con luci più smorzare, grossi cuscini ovunque ed un tavolino molto basso al centro…’

‘Uhmmmm…’
‘Beh, Vittorio mi ha fatto ballare e siccome faceva un po’ caldo, mi andava a prendere da bere, anche quando ballavo con Arturo, un suo amico…’
‘Ah!!! E… stringeva?’
‘Ballando? Sì… Entrambi!’
‘Woww!!! E poi?’
‘E poi, ridacchiavo, scherzavo… ma mi girava un po’ la testa… Allora siamo andati a sederci un pochino… in un separé… Siamo andati in quello più in fondo, il più buio…’
‘Ah! E…? E tu avevi il vestito di Vittorio?’
‘Sì… con la gonna piuttosto ampia… E poi, ridendo e scherzando, Vittorio mi ha messo una mano sul ginocchio, mentre stavo discutendo con Arturo…’
‘E…?’
‘E niente… non ho detto nulla…’
‘E Vittorio?’
‘E Vittorio ha cominciato ad accarezzarmi… prima il ginocchio, poi la coscia, sempre salendo…’
‘E Arturo?’
‘Arturo, quando mi ha vista… rapita, ha cominciato ad accarezzarmi il collo e la spalla… sai che quello &egrave uno dei miei punti deboli…. no?’
‘Altroché se lo so!!! E allora???’
‘E allora… Vittorio &egrave arrivato al peri e lo ha scostato, mentre Arturo mi sfiorava, da sopra il vestito, i capezzolini…’
‘Ma Vittorio te la toccava?’
‘Sì… mi ha scostato le labbrine e mi ha messo dentro tre dita…’
‘Apperò!!! Godevi?’
‘Beh, sai che non resisto… Arturo mi aveva abbassato il vestito e mi baciava le spalle, il collo, i seni e poi ha cominciato a succhiarmi i capezzolini…’
‘Uhhhmmm… Ti adoro!!! E tu, non facevi nulla?’
‘Mi hanno preso i polsi e mi hanno fatto posare le mani sui cazzi… ed io ho cominciato a…. a menarli’
‘Woww… E poi?’
‘Poi Arturo mi ha fatta scendere con la testa, fino a succhiarglielo… Dovevi vedere che cazzo!!! Davvero grosso!!! Pensa che ho fatto fatica a prendergli la cappella in bocca…’
‘Wowwwww!!! E Vittorio?’
‘Vittorio, dopo un po’, mi ha preso per il mento e mi ha pilotata fino a succhiarglielo… Poi, sempre tenendomi le dita dentro, mi ha fatta spostare finché mi sono trovata inginocchiata, alla pecorina, col sedere verso Arturo…’
‘E lui? Ne ha… approfittato?’
‘Sì… Me lo ha appoggiato e poi &egrave entrato con un colpo solo… Sai quanto mi bagno, no?’
‘Certo, amore mio…’
‘Mi ha preso per i fianchi ed ha cominciato a scoparmi, mormorandomi insulti…’
‘Insulti??? Cosa ti diceva?’
‘Che la professoressa &egrave una professoressa di pompini, che sono una porca, una puttana, che aveva voglia di fottermi appena mi ha vista e che mi avrebbe rimandata in camera, da quel cornuto di mio marito, piena di sborra…’
‘Uhhhmmm… E tu?’
‘Io non potevo muovermi: Vittorio mi teneva con la testa bloccata, a succhiarlo…’
‘E poi…?’
‘E poi… Arturo si &egrave sfilato e si &egrave seduto… col cazzo dritto… Vittorio, allora, tenendomi delicatamente per i capelli, mi ha pilotata a sedermi su Arturo…’
‘Sul suo cazzo?’
‘Sì, me lo sono messa dentro…
Allora ha cominciato a sculacciarmi ed io mi muovevo e lo sentivo dentro di me… si muoveva anche lui e lo sentivo possente dentro di me…
Poi mi ha abbracciata… anzi, abbrancata… mi teneva bloccata ed inarcata all’indietro…’

‘Come mai?’
‘L’ho capito subito dopo: Vittorio me lo ha appoggiato dietro…
Io non volevo… sai che &egrave solo tuo… ma non potevo muovermi… mi tenevano bloccata’

‘Ma Vittorio ti ha inculato lo stesso?’
‘Sì… ha cominciato a pomparmi… ed ho perso la testa…’
‘In che senso?’
‘Non l’avevo mai provato… &egrave… &egrave bellissimo!!! Mi sentivo piena ovunque, mi sentivo… non so… tutta… fica, dalla testa ai piedi… ero sensibilissima… come fossi un clito gigante, capisci, amore mio?’
‘Sì, amore, ho capito…’
‘Ma mi mancavi tu… ti avrei voluto avere dentro di me….
Comunque poi, nella concitazione, Vittorio &egrave uscito…’

‘Ah… e..?’
‘Quando lo ha rimesso… si &egrave sbagliato…’
‘Cio&egrave?’
‘Beh… me lo messo anche lui davanti, insieme ad Arturo…’
‘Ah! Male?’
‘No… appena appena… ma ero davvero piena, sai???’
‘Immagino… E… ti &egrave piaciuto?’
‘Beh… molto… ma mi mancavi da impazzire!!!’
‘Lo so, amore mio… sentissi come ce l’ho duro, adesso…
E loro, poi, dove sono venuti?’
‘Tutti e due davanti… Praticamente insieme… subito!’
‘Sì, &egrave ragionevole… sentire un altro cazzo che sfrega sul proprio, dentro la stessa fica…’
‘Dici? Comunque, anche se non volevo, sono venuta tanto… son rimasta mezza svenuta, come quella volta là…’
‘Ahahahah!!! E fortuna che non volevi!!’
‘Pensavo… posso dirlo? …pensavo a questo preciso momento, a quanto ti saresti eccitato a sentirmelo raccontare…’
‘Ehehehehe… sei una gran porcella! Difatti, ce l’ho durissimo e… mi sto segando…’
‘Sai, Vittorio era garbato, gentile… invece Arturo continuava ad insultarmi ed a dire sconcezze… ed a dirmi che, appena finito di fottermi, sarebbe andato di là a dirlo a tutti, che gran troia che sono e che mi avrebbe trovato ancora dei cazzi da riempirmi per bene la fica e il culo…
Poi, però, quando ci siamo ricomposti, mi ha chiesto scusa, ma che a lui piace scatenare la fantasia, parlando… e che sono fantastica!’

‘Ehehe… E Vittorio?’
‘Vittorio ha solo sorriso e ringraziato… ma mi sa che mi vorrà rivedere, quando saremo a casa…
Sai, Arturo abita in provincia di B*** e quindi &egrave abbastanza lontano… lui, invece, abita a venticinque chilometri da casa mia…’

‘Uhmmm… Allora, per evitare le complicazioni che ci son state con Salva, meglio, nel caso, rivedere Arturo e non Vittorio…’
‘Sì, ma per ora c’&egrave un solo uomo che voglio rivedere: te!’
‘Anch’io, amore mio…
Dai, tieni duro… Ancora domani e poi, dopodomani torni a casa; ci stai due giorni, come hai detto e poi vieni finalmente da me, che ho una voglia di scoparti da star male…
Cio&egrave… ho anche voglia di scoparti… ma mi basta averti vicina, allungare la mano e sentirti, poterti parlare, scherzare e ragionare insieme…’
‘Sì, amore mio grande… non vedo l’ora… Anch’io voglio stare con te…’
‘Va beh, ci sentiamo domani… Adesso chiudiamo, ché ti sta costando un miliardo, questa chiamata… Ti amo, piccina… tanto!’
‘Sì, a domani… ti amo tanto anch’io…’

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‘Eccoti qui, piccina!
Ho provato diverse volte a chiamarti, ma eri sempre spenta o irraggiungibile…’
‘Ciao amore grande! Sì, scusa: siamo andati sul monte N***, oltre duemila metri, a visitare il N*** D***, un sito archeologico ed &egrave una cosa incredibile, davvero! Durante la salita e la discesa l’ho spento e su non c’era campo del tutto…’
‘Ok… Eheheh… E nelle salite, qualcuno ti aiutava con una mano nel culo???’
‘Ahahahahaha… che scemo che sei!!!
Beh, comunque Vittorio mi stava abbastanza vicino da poterlo fare…’
‘Uhmm… E lo ha fatto?’
‘Ehehe… curioso…’
‘Sì, certo; sempre!’
‘Beh, sì… un paio di volte lo ha fatto…’
‘Wowww! Racconta!’
‘Ma no, solo aiuti in passaggi difficili; essendo piccolina, certi alti gradini erano un po’ difficili, per me… Poi, al santuario, ha provato a fare qualcosa in un angolino nascosto, ma gli ho detto di no… ero stanca…’
‘Stanca? Uhmm… Per la salita?’
‘Beh, sì… no… cio&egrave… anche…’
‘Amore mio… hai qualcosa da dirmi?’
‘Beh… U*** &egrave la città di dove &egrave originario Jakim, l’autista e… e mi ha proposto, ieri sera, di accompagnarmi a fare un giro…’
‘Uhmmm… E…?’
‘E avevo ovviamente la digitale con me… mi ha fatto girare un po’ la città, davvero carina e poi si &egrave accorto che alcune volte lo avevo fotografato…’
‘E allora?’
‘E allora, mi ha chiesto se mi avrebbe fatto piacere fargli delle foto… Ti ho detto che &egrave un ragazzo bellissimo, tonico senza essere palestrato e con due stupendi occhi blu…
Ho accettato ed allora siamo andati in una casetta, casa sua ed ha posato per me… sempre meno vestito…’
‘E quante glie ne hai fatte??’
‘Mah, un centinaio… Ma alla fine era completamente nudo e col cazzo durissimo… Si &egrave avvicinato, mi ha accarezzato il collo e mi ha baciata…’
‘Mhhhhh…. e tu…?’
‘E io… mi son lasciata andare… Mi ha spogliata, poi mi ha presa di peso e mi ha posata su dei cuscini, sul pavimento…
Sempre baciandomi, mi ha accarezzata e poi baciata dappertutto…’
‘Eri in estasi, suppongo….’
‘Sì, in estasi… Mi sono piegata e gliel’ho baciato e lui ha gradito moltissimo… Tra l’altro, dovevi vedere che grosso, che lo ha…
Dopo un po’, mi ha fatta sdraiare e mi &egrave venuto sopra… e lo ha appoggiato… poi, sempre baciandomi, lo ha fatto scivolare dentro… ed io sono venuta subito!’
‘Bello!!! E poi???’
‘Ha continuato a pomparmi per un po’, poi si &egrave sfilato e mi ha fatto inginocchiare, alla pecorina… e me lo ha rimesso così, mentre giocava con due dita nel mio buchetto… e siamo venuti insieme. Poi lo ha sfilato, dopo che ero venuta un’altra volta, me lo ha ridato da succhiare e quando gli &egrave tornato duro mi ha fatto rimettere in posizione e me lo ha appoggiato dietro…’
‘Cose turche!!! Eheheheh…’
‘Sì, ma io non volevo e glie l’ho detto… Lui però mi ha detto che mi aveva vista, alla festa, con Vittorio ed Arturo e che voleva proprio incularmi…
Puoi immaginare la vergogna!!! Gli ho chiesto se altri mi avevano vista e mi ha detto solo lui ed una signora del gruppo, che stava con lui… Me la son fatta descrivere e dev’essere una di F***… sai avevo paura che fosse una mia concittadina…’
‘Ma poi te lo ha fatto???’
‘Sì… e alla grande! E’ venuto dentro e poi si &egrave abbandonato su di me…’
‘Bello!!! E poi?’
‘Poi… oddio… ho sentito delle voci… sono entrati nella stanza due suoi amici ed hanno cominciato tutti e tre a ridere ed a parlare in turco… mentre io ero lì, intrappolata sotto di lui…
Lui mi ha detto di essere molto gentile coi suoi amici… e mentre lo diceva, mi toccava ed io ero in orbita…’
‘E così? Che hai fatto?’
‘Uno si &egrave avvicinato, mi ha accarezzato il viso, mi ha messo una mano sotto il mento e poi… me lo ha messo in bocca…’
‘E tu?’
‘E io… l’ho succhiato…
Jakim si &egrave sfilato ed il terzo ha cominciato a toccarmi dappertutto e poi me lo ha messo, davanti… Il tutto, mentre mi dicevano cose… in turco… ma dal tono, mi sembravano insulti.
Da quel momento, &egrave complicato ricordare gli eventi… Nonostante tutto, mi piaceva da impazzire e godevo, godevo, godevo…
Solo, notavo che Jakim stava seduto da parte, guardando ed accarezzandoselo…’
‘Lo avrai stroncato… non me ne stupisco, amore mio…
Ma i due, che ti hanno fatto?’
‘Ma tutto!!! Siamo andati avanti per un pezzo…
Poi, però, quando hanno finito… beh, &egrave stato… umiliante…’
‘Perché? Che ti hanno fatto?’
‘Perché mentre io ero lì sui cuscini, a riprender fiato, con i buchini pieni e doloranti, loo sono andati a lavarsi, prima di rivestirsi…’
‘Beh, mi sembra una cosa abbastanza normale, no?’
‘Sì, ma poi… poi sono andati da Jakim, hanno tirato fuori i portafogli e gli hanno dato dei soldi…’
‘Quindi ti fatta prostituire??????’
‘Sì…’
‘Ti amo, amore mio piccino, tanto!!!
E poi?’
Poi Jakim ha voluto rifarlo con me… e nonostante l’umiliazione di prima, non ho saputo rifiutarmi… Mi ha fatta godere ancora, come una pazza!!!’
‘Wowww!!!’
‘Poi mi ha fatta rivestire e, prima di uscire per tornare in albergo, mi ha detto ‘Questi sono tuoi’ e mi ha dato una banconota da venti dollari…’
‘Venti dollari USA? Ma son circa quindici euro!!!’
‘Sì??? Allora &egrave ancora meno di quanto pensassi…’
‘Amore mio fantastico, posso dirti, senza che ti offendi, che trovo la cosa eccitantissima??’
‘Davvero?’
‘Sì, giuro!!! Senti: quei venti dollari ce li hai ancora?’
‘Beh, sì: adesso siamo ad A*** e domani da qui prendiamo l’aereo per tornare in Italia; pensavo di comprarmi qualcosa all’aeroporto…
‘No, ti prego: tienili e regalameli; me li metterò in un pico, perché la cosa &egrave troppo eccitante…’
‘Come vuoi tu, amore mio grande… Allora non sei arrabbiato con me?’
‘Ma cosa dici? Ma perché dovrei?? No, sei il mio fantastico amore porcello…
Penso a mercoledì, quando finalmente verrai da me e staremo insieme una settimana… Ho una disperata voglia di fare l’amore con te!!!’
‘Anch’io, amore mio grande… Allora senti: domani non ci sentiamo perché tra il volo ed il viaggio fino a casa…’
‘Sì, va bene, amore mio… Ci sentiamo martedì’
‘Sì, amore… a martedì e pensami!!!’
‘Ci puoi giurare! Bacio!’
‘Bacio a te’

FINE

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