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Lore, esibita e dominata

By 6 Novembre 2018Aprile 22nd, 2020No Comments

Sono Lore, ho 48 anni, penso di essere quella che gli uomini definiscono MILF, ho una quarta di seno, bello sodo con due capezzoli grandi come bulloni.
Sono bionda, alta 170cm, gambe lunghe e affusolate, tutto quello che ho e’ grazie agli anni di palestra che faccio. In occasione del mio compleanno, io e mio marito andammo a cena una sera.
Mi preparai con cura, mi truccai pesantemente, proprio come una troia navigata, e mi raccolsi i capelli dietro alla nuca, come mio marito preferisce quando gli devo succhiare il cazzo, perché’ gli piace vedere la verga che entra ed esce dalle mie labbre carnose.
Avevo una minigonna e una maglietta scollata bianca con un reggiseno a balconcino, che faceva a stento a contenere la mia quarta di seno, tant’&egrave che i capezzoli fuoriuscivano.
Mi guardai allo specchio e notai che con la luce che rifletteva si notava molto bene la forma del minuscolo perizoma che avevo addosso ma decisi che andava bene per la serata con mio marito come fossimo due ragazzini.
Uscii dalla stanza, mio marito era pronto e rimase a bocca aperta e mi disse : “bella troia che sei”.
Scendemmo, prese le chiavi dell’auto e partimmo per il ristorante dove aveva prenotato che distava all’incirca una mezz’ora di strada verso la periferia.
Durante il tragitto la pioggia cominciò a piovere, mentre la pioggia scendeva la gonna saliva scoprendomi il perizoma, quando eravamo fermi ad un semaforo, mio marito lo notò, e allungò la mano per toccarmi.

All’arrivo, nonostante avessimo parcheggiato vicino al ristorante, la pioggia mi bagno’. La maglietta bianca essendo bagnata, mostrava il reggiseno e i capezzoli che per via dell’acqua fredda avevano cominciato a indurirsi.

All’ingresso il cameriere ci accolse, e ci fece strada verso il tavolo che mio marito aveva prenotato, mi fece camminare davanti a lui, sentivo i suoi sguardi sul mio culo, così che cominciai a sculettare come una vera puttana da strada.
Arrivati al tavolo, il cameriere mi fece accomodare tirando indietro la sedia, e per esibirmi ancora di più, sedendomi, tirai su la gonna quel che basta che mostrare il minuscolo perizoma che avevo.

Il cameriere congedandosi mi sorrise, facendomi capire che aveva osservato tutto, ma soprattutto che apprezzava molto quello che aveva visto.
Torno quando avevamo deciso cosa ordinare, io ordinai del pesce mentre mio marito della carne, e ovviamente un bel po di vino.

La serata scorreva piacevole, quando mi venne voglia di andare in bagno, mi alzai, senza tuttavia abbassare la minigonna, un pezzo delle mie chiappe era ben visibile da dietro, andai dal mio cameriere preferito per farmi indicare il bagno, lo ringraziai appoggiandogli una mano su un braccio accarezzandolo, e mi avviai per il bagno.

Dopo aver soddisfatto i miei bisogni fisici, mi tolsi il perizoma, e lo misi nella mia borsa, sistemai la gonna come quando mi ero alzata dalla sedia, ed uscii dal bagno.
Mi sedetti, e mio marito parlò: ‘Sei in forma stasera amore’
‘Dici? a me quel cameriere piace, e penso che sia anche merito di tutto quel vino che ho bevuto’

Quando il cameriere si avvicinò per chiederci che dolce volessimo, mi girai verso di lui e aprii spudoratamente le gambe, e lo guardai con gli occhi pieni di voglia, e feci cadere una posata, lui abbassandosi per raccoglierlo, mi guardo’ in mezzo alle gambe, rimase imbambolato per più di qualche secondo, poi si alzò, e prese gli ordini del dolce, nel frattempo osservai che aveva una bella erezione, e si allontanò.
‘Poveretto, se continui così lo fai venire nelle mutande’ mi disse mio marito.
“Magari, cosi’ potrò assaggiare il suo crema ehmm.. al pensiero già’ mi sto bagnando”

La serata proseguì tranquillamente, mentre io mi esibivo sempre di più nei confronti del cameriere. Alle 23.00 circa, mio marito andò a pagare il conto e mi preparavo per andare via, proprio in quel momento passò di nuovo il cameriere, e avvicinandomi a lui, per ringraziarlo dell’ottimo servizio offerto, gli strizzai il pacco, trovandolo bello duro, e gli sussurrai: “ti piace quello che hai visto stasera?”
Fece con la testa il cenno di sì proprio mentre Andrea (mio marito) tornò da me, e arrossendo, per l’imbarazzo o per paura dell’arrabbiatura di lui, si allontanò piuttosto furtivo.
Uscimmo, pioveva di più di quando siamo arrivati, correndo verso la macchina mi bagnai del tutto e il vestito mi aderiva completamente mettendo in evidenza le tette e il minuscolo perizoma, mentre partivamo, mio maritino allungò la mano per palpeggiarmi, il ché mi rese ancora più eccitata di prima, dopo che mi sono esibita nel ristorante.
Dopo una decina di minuti, imboccammo una strada di periferia, ci accorgemmo di aver sbagliato la strada per la casa, cercando di trovare la direzione corretta ci imbattiamo in un cinema con le luce all’esterno in condizioni pietose, la scritta cinema si leggevano solo alcune delle lettere dell’insegna, ma si capiva che non era un cinema convenzionale.
Si fermò davanti all’entrata, forse per l’euforia del momento, ma probabilmente più per il vino bevuto, Andrea mi propose guardandomi:”Ci guardiamo un bel film? Così chiudiamo in bellezza la sera”
Di istinto gli risposi:”Ma sei matto? Hai visto in che condizione è sto posto, e poi non è mica un cinema normale”
Alla mia risposta vidi la luce dell’eccitazione del momento spegnersi, ma non si arrese, mi persuase in tutti i modi, alla fine, per farlo contento, gli dissi di che andava bene.
Allora entrò e parcheggiò la macchina in uno dei posti liberi, la pioggia cadeva ancora insistentemente, per cui cercai di ripararmi come potevo, ma mi bagnai di nuovo dopo che in qualche modo con l’aria calda della macchina mi ero asciugata un pochino.
Sulla porta d’entrata, vi era la scritta “Vietato ingresso ai minori di 18 anni” con il simbolo di 18 barrato, anche se contro la mia volontà fui trascinata dentro da mio marito, avevo le tette ben visibili con i capezzoli duri che bucavano il vestito, per cui cercai di coprirli con le braccia incrociate davanti al petto. Camminando verso il baldacchino che fungeva da biglietteria, mi accorsi che durante la mia breve corsa dalla macchina all’ingresso, il perizoma si era spostato e adesso struscia sul mio clitoride, e la gonna era salita oltre modo, quindi cercai di sistemarmi un pò.
Appena vidi che vi erano delle persone, tornai subito a coprirsi il petto con le braccia, mentre uno di loro si alzava.
Era un uomo alto circa 190cm, con una pancia vistosa, calvo, e sui 60 anni, si presentò: “Buonasera, sono Alessandro, stasera abbiamo un bel film porno, così può far divertire la sua puttanella”riferendosi a me e lo disse senza staccare lo sguardo da me, o meglio dal mio petto, cercando di vedere più che poteva.
Allora intervenne Andrea: “Non è una troia, ma mia moglie”
Alessandro si scusò, ma non smise tuttavia di mangiarmi con gli occhi.
Mentre ci avviammo verso la sala di proiezione, sentii Alessandro chiamare altre persone, mi girai e scoprii che mi stavano osservando.
E lo dissi ad Andrea, ma non sembrava per nulla infastidito, anzi, sentii una mano che mi sollevò la gonna, cercai di abbassarla ma mio marito mi fermò dicendo:”hai fatto la troia con quel cameriere tutta stasera, ora ti vergogni per questo?”
“Sì, ma era da solo, adesso sono in 3 li dietro”
“Non cambia nulla” così dicendo mi tirò su la gonna nuovamente, e sentimmo dei fischi provenire dalle nostre spalle.
Allora decisi di lasciarmi andare anche perché non aveva del tutto torto, fare la troia con un uomo e farlo con 3 non cambiava poi così tanto, sculettando proprio come una troia da strada.
Davanti all’entrata della sala di proiezione c’era un altro uomo in piedi che doveva controllare i biglietti, per cui ci avvicinammo e mio marito glieli diede, dopo averli controllato, l’uomo scostò la tenda per farci entrare, mio marito si incamminò davanti a me, e quando fu sparito nel buio, entrai anche io, ma non feci in tempo a fare due passi che sentii una mano sul mio culo, palpandolo con forza, mi scappò un urletto in parte coperto dal suono della pubblicità che stavano proiettando sul grande schermo.
“Cosa c’è Lore?” mi chiese mio marito
“Niente, mi stavo inciampando” risposi io prontamente.
Il proprietario della mano che mi stava palpando il culo si avvicinò e mi sussurrò: “che bella troia che sei” poi allungò la mano tra le chiappe, prima stuzzicando l’ano, ma poi decise che preferiva di più la vagina, quindi arrivò all’ingresso davanti trovandolo bagnato fradicio. Quindi mi sussurrò di nuovo: “Ti sento tutta bagnata, ho la sensazione che stasera ci divertiamo” e mi lasciò andare.
Raggiunsi mio marito che nel frattempo si era seduto al suo posto, e mi sedetti vicino a lui.
“Cosa voleva quello?”
“Voleva sapere perché sono tutta bagnata” risposi io dando un accento diverso alla parola bagnata.
“Ma non sa che fuori piove? ” sbottò lui.
Mentre io stavo per rispondergli, nella sala calò il silenzio e cominciò il film.

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Dopo qualche minuti di film, dove all’inizio c’era una scena con due cazzi niente male, belli grossi, e che si stavano facendo un sessantanove.
A questo punto mi annoiai leggermente quindi cominciai a guardare in giro per la sala, notai che era quasi del tutto vuoto, tranne un uomo davanti a me, allo stesso momento che lo notai, vidi anche dei movimenti del suo braccio, sicuramente si stava facendo una sega, allora e’ frocio come mio marito pensai.
Poi guardai Andrea, e vidi che in parte a lui si era seduto uno degli uomini che sta mi aveva visto sculettare, e la sua mano scorreva lentamente all’interno della gamba di mio marito, e sembra che gli piaccia molto, aveva il viso di chi si stava godendo il trattamento.
Poi quella mano si insinuò all’inguine, gli slacciò zip dei pantaloni e tirò fuori il suo cazzo già in tiro e cominciò a segarlo lentamente.
Mentre sono impegnata a osservare quella mano fare su e giù sulla verga di Andrea, un uomo si sedette alla mia destra, e sentii due uomini sedersi dietro di me, e uno di loro, si avvicinò con la testa alle mie orecchie e mi sussurrò: “A quanto pare, a tuo marito piace”
“Sì, è frocio e cornuto realmente” sussurrai a mia volta alla voce.
Subito dopo sentii una mano entrare nella mia canottiera ancora umida e tastarmi i seni rudelmente, strizzando brutalmente il capezzolo facendomi gemere di dolore.
Il che risvegliò l’uomo in parte a me, che seguì l’esempio dell’uomo dietro di me, e mi tastò l’altro seno con egual violenza, ma non rimase molto su di esso poiché si spostò subito verso basso ventre e non ci mise molto per arrivare alla mia figa, allagata per il trattamento alle mie poppe.
Senza fronzoli, mi trovai tre dita in figa, nonostante fossi allagata, sentii i calli strusciare sulle mie pareti vaginali, che la stava sfregando come la carta vetrata contro il legno, e mi stava piacendo parecchio.
Diedi un’occhiata a mio marito, l’uomo vicino a lui gliel’aveva preso in bocca, che aveva i pantaloni calati per terra.

Poi l’uomo alla mia destra mi mise in piedi sollevandomi con le sue braccia forti e possenti, poi disse: “Sei proprio una troia eh? ”
“Si, mi piace, e mi piace essere dominata” dissi io allungando la mano verso il suo pacco tastandolo con forza, talmente tanto che sussultò.
Me ne pentii subito poiché una mano grossa e forte mi arrivò in faccia, tirandomi una sberla che mi stordisse per almeno un paio di secondi, e non mi diede il tempo di riprendermi, prese la mia canottiera, e la strappò in due parti, mostrando il mio petto nudo con i capezzoli durissimi e vogliosi di essere succhiati. Cosa che non fecero, ma l’uomo dietro me li prese tra le dita e li strizzo con tutta la forza che riusciva ad imprimere, urlai di dolore ma anche di piacere, perché io sono sadica, mi piace quando mi trattano da schiava e mi dominano come se fossi la più lurida delle vacche.
Poi la stessa sorte toccò anche alla mia gonna e al perizoma che avevo, però venne strappato via sfregando sulle mie labbra vaginali, facendo provare sensazioni uniche, forse dovuto anche al momento, poiché sapevo che mio marito stava ricevendo un pompino da uno sconosciuto mentre io sto per essere scopata violentemente da altri uomini sconosciuti. Subito dopo che gli ultimi indumenti si separarono dal mio corpo, una mano si intruffolò in mezzo alle mie gambe, infilando di nuovo 3 dita nella figa e cominciando a masturbarmi in modo rude, facendomi godere, in pochi secondi venni e il corpo venne percorso da una scossa violenta, le gambe cedettero, e caddi di sul poltrona dov’ero seduta prima.

Non feci in tempo a riprendermi che mi trovai un cazzo nodoso con la cappella gigantesca vicino alla mia bocca, e premette sulle mie labbra facendomi sentire l’odore acre e salato che emana, cercai di smettere di succhiarlo, tirando indietro la testa, il che non piacque al padrone del cazzo, mi schiaffeggiò prima la tetta libera dalla mano di un altro uomo, poi una sberla sonora sulla faccia, infine mentre avvicinavo lentamente e titubante la bocca verso quella verga, mi prese per i capelli e portò la testa vicino alla sua verga, questa volta non tentai nemmeno di resistere, per cui aprii la bocca e lo presi in bocca, usando la lingua per spennellare lungo quell’asta di piacere.
Un altro uomo stava continuando a palparmi le tette, gli devono piacere proprio, non le ha più lasciate da quando sono state scoperte.
Da quando sono ricaduta sul divano, l’uomo che mi aveva fatto venire con le mani, si era inginocchiato davanti al divano, e mi aveva aperto le gambe e tirandole, aveva spostato mio culo al bordo del divano, con la figa e il buco del culo in bella vista, poi prese in mano la mazza di tutto rispetto, e me lo infilò nella figa senza tanti complimenti, e prese a scoparmi con tanta veemenza che mi faceva muovere tutta, nonostante le mani sulle tette e quella sulla testa per tenermi ferma, poi l’uomo con le mani sparì, non lo sentii più, finché quello che mi stava scopando, si sfilò dalla mia vagina, lasciando un vuoto spaziale nella mia pancia, mi fecero alzare, l’uomo che giocava col mio seno si sedette al mio posto, quello che mi scopava mi spinse sul divano, appoggiando le ginocchia ai lati delle gambe, poi presi il cazzo puntandolo all’entrata e mi penetrai lentamente, proprio mentre stavo godendo la penetrazione interamente, sentii una mano sulle mie chiappe e mi spinsero verso il basso, facendomi pentrare fino in fondo. Mentre mi adattavo alla presenza del nuovo intruso, una sberla mi arrivò alla chiappa destra, non sentii subito il dolore, ma dopo alcuni istanti, un senso di bruciore avampò dal mio culo, questa sensazione lo percepii anche al mio ano che stava per essere violato da un palo di carne con una punta come quella di un trappano che entrava senza preoccuparsi del dolore che avrei potuto provare.
Quando la cappella fu tutta dentro, il resto della verga entrò tutta in un colpo, la doppia penetrazione mi riempiva tutta, così tanto che cominciai a urlare di piacere: “Si scopami, sono la vostra schiava sessuale, rompetemi il culo e la figa, continuateeee, più forteeee”
Mi accorsi di non avere più il cazzo da succhiare, così girai per vedere mio marito, che nel frattempo si era denudato completamente, e si stava facendo inculare da quello che stavo succhiando poco prima, mentre succhiava un altro cazzo con gusto, mettendoci anima. Si vede che gli piace farlo, brutto stronzo cornuto.

Mi scoparono per almeno 10 minuti in quella posizione, poi si diedero il cambio dei buchi, e continuarono per altri decine di minuti interminabili.
Mentre mi dimenavo sotto i colpi possenti di quei due, notai che i due che stavano facendo godere mio marito avevano cominciato a incularlo insieme, due cazzi in quel suo culo rotto insieme, godeva a sua volta, e si segava con foga forsennata.
L’uomo dietro di me aveva cominciato a gemere, capii che era quasi al limite, quindi si sfilò da me, mi sollevò e mi fece inginocchiare per terra, e si alzò in piedi pure l’uomo che era sotto di me, quindi presi a succhiarli e a segarli prima uno poi l’altro alternandoli. Non dovetti lavorare per molto che uno dei due mi sottrasse il cazzo dalla mano, mi tenne ferma e cominciò a segarsi violentemente, nemmeno due menate che i getti di sperma densi e biancastri mi riempirono la faccia, subito dopo tocco al secondo uomo, e mi ricoprì ancora di più, poi mi presero la mano, e mi condussero vicino all’orgia omosessuale che si stava consumando, sentii la voce di Andrea gemere e dire: “sto venendooooo” e venne sporcando la propria pancia, e insieme a lui ulularono anche i due mini che lo stavano scopando, e gli vennero dentro.
Poi Andrea mi si avvicinò che mi stavo pulendo i schizzi vicino agli occhi e lo vidi tutto contento, poi cominciò a leccarmi la faccia pulendomi, ed ingoiando tutta la sperma che raccoglieva. Poi una mano comparve nella mia visuale, nel suo palmo c’era qualcosa di bianco con delle strisce di rosso, deve essere lo sperma uscito dal culo di Andrea che non si è mai fatto inculare da due insieme.
Mio marito lecco quella mano, tuttavia senza ingoiare, lo tenne in bocca per poi passarmelo, e lo ingoiammo insieme, poi mi appoggiai a lui, appagata della scopata appena fatta e chiusi gli occhi beata.
Poi sentii una mano forte che mi tirò su, e mi trascinò verso l’esterno, poi verso entrata del bagno, dietro di me c’era mio marito con altri uomini a seguito, entrammo in bagno tutti insieme, mi fecero inginocchiare per terra, subito dopo lo fece anche mio marito, poi ci circondarono, presero in mano i cazzi e cominciarono a urinarci addosso. Presi a masturbarmi, e subito arrivò il commento di uno degli uomini: “Guardate quanta cagna è questa, si masturba mentre le pisciamo addosso”
I getti ci colpirono in faccia, ci urlarono di aprire la bocca, lo facemmo come dei cagnolini, mentre il liquido d’orato cominciava a colpire i nostri palati.
Poi i getti diminuirono, e poco dopo venni di nuovo, perdendo sensi.

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