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27. VOGLIA

By 3 Dicembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Lo so.
So che centinaia di donne ti avranno scritto eccitate.
So che tante donne ti avranno chiesto di incontrarti per scoparti o per essere scopate.
Lo so.
Da quando ho letto il tuo primo racconto, ho provato ad immaginarti ed ho cominciato ad ammirare il tuo modo di scrivere, il tuo modo di eccitare attraverso le parole.
Ricordo che ti ho scritto una mail, intrisa di sincera ammirazione. Non l’avevo mai fatto, mai scritto ad uno sconosciuto per riempirlo di complimenti.
Ero letteralmente stregata dal tuo stile e dalle tue parole.
Poi sono riuscita a conoscerti meglio, quando ho trovato in internet il tuo nome in mezzo a mille.
Eri tu. Ne ero sicura.
Ricordo con quanta trepidazione ti ho chiesto se fossi tu ad aver scritto quegli splendidi racconti.
Non mi ero sbagliata. Ti avevo trovato.
Ero contenta, eccitata, avevo voglia di scriverti, di farmi conoscere, di conoscerti.
Già, conoscerti…
Non sapevo neppure come eri fatto, ma in cuor mio sentivo che anche fisicamente eri il mio tipo. Tu potevi chiaramente vedere le mie foto, e non sembravo dispiacerti. Mi avevi anche dedicato uno dei tuoi splendidi racconti, non mi pareva vero di essere la protagonista di una tua fantasia.
Fino a qualche settimana fa, eravamo rimasti sul vago, nei nostri scambi di battute non ci sbilanciavamo mai.
Già. Fino a qualche settimana fa…
Non so che cosa sia scattato. So che ti ho mandato una mail esplicita, senza doppi sensi, senza allusioni.
Da lì si è scatenato un fitto scambio di messaggi sempre più erotici e spinti. La mia fantasia era piena di te.
Poi una foto, due foto, tre foto.
Eri tu.
Bellissimo.
Avevo ragione. Nemmeno il tuo aspetto fisico mi aveva deluso.
Mi piacevi, mi piaci.
Tutto si è sviluppato velocemente. Anche il progetto di un nostro incontro futuro. Non mi sembrava vero. Un sogno.
Forse ci saremmo visti, forse…

Ora so che un nostro incontro quasi certamente rimarrà fantasia. Mi chiedo se possa nuocere davvero una fantasia. Mi chiedo quanto possa essere frustrante una fantasia a cui sai di non poter dare corpo.

A volte mi ripeto che non posso. Non posso continuare a pensare a te, a desiderarti, a volerti.
Dannazione! Non posso!
Eppure succede. Non riesco a frenarti, avanzi nella mia mente, avanzi silenzioso, ti impossessi del mio corpo fremente e del mio essere. Più provo a respingere l’idea di te, più tu mi entri dentro.

So che se le circostanze fossero diverse, accadrebbe l’inevitabile. So che la razionalità lascerebbe il posto alla passione.
So che mi vorresti anche tu, quanto ti voglio io. Lo so.

Sento la tua mano scivolare fra le mie cosce calde. Sento le tue dita frugarmi dentro, impregnarsi dei miei umori densi e vischiosi e del mio odore. Sento le tue parole che mi accarezzano i sensi.
“Ti piace, piccola?”.
Come non potrebbe? Sono tutta bagnata, mi sembra di scoppiare, di perdermi in un oblio senza ritorno, sento il fuoco dentro, il seno teso nell’eccitazione estrema.
Certo che mi piace. Come non potrebbe?
Ti voglio, adesso so quanto ti voglio, ora che ti ho davanti, ora che sento il tuo respiro sulla mia pelle, ora che le tue labbra
sfiorano il mio viso, ora che sei qui con me.
Ti sento, mentre mi prendi da dietro. Sai come mi piace, lo sai perfettamente, perché tu sei perfetto, sei nato per far godere una donna, di testa, prima ancora che con l’uccello.
Stringimi, fammi sentire quanto mi vuoi. Sospiro, urlo, mi dimeno, mentre mi tieni sotto e mi possiedi come tante volte ho sognato. Amo la tua forza, la tua decisione, la tua virilità. Le tue mani mi carezzano dappertutto, non trascurano alcuna piega della mia pelle, nemmeno la più recondita. Prenditi tutto di me, ormai non c’è nulla che ti negherei. So quanto ti piace questo potere. Senti il mio culo strofinarsi addosso a te? Puoi metterlo dove vuoi, scegli. E dimmi tutte le sconcezze alle quali hai pensato mille volte.
Ficcalo dentro, davanti, dietro, sbattimi seguendo il ritmo del tuo desiderio. Mettilo in mezzo alle mie tette e fammi annusare il tuo piacere. Oppure, cacciamelo in bocca, perché io possa gustarne il sapore.

Fantasia, follia, brama.
Sono tua. Questa sera come molte altre. Questa sera ho proprio Voglia di te, tanta…
Dimmi che ne hai anche tu, che non puoi, che non é giusto, ma che ne hai. Dimmi se hai fantasticato anche tu su di me, se hai immaginato tutto questo. Ho bisogno che tu me lo dica…

Lo so. Non si può. Il destino decide per tutti. Il destino ha deciso anche per noi. Lo so. Lo so.

Ma una fantasia non può fare così male, se condivisa…
Forse…

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