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Bionda come la birra

By 6 Giugno 2022No Comments

Mi trovavo dall’altra parte dell’Italia, per un viaggio di lavoro.
A fine giornata dopo aver incontrato non so quante persone e aver ascoltato miliardi di discorsi di cui non avevo interesse, decisi di ritrovare un pò di silenzio e serenità in un pub vicino l’albergo.
“Una bionda media, grazie”
“Arriva subito” rispose la barista.
La voglia di starmene in pace era talmente tanta da farmi spegnere il telefono e non prestare attenzione all’aspetto della banconista.
“Ecco a te” disse la barista che ringrazia.
Passai un’ora in quel bar, poi decisi di tornare in albergo e riposare sperando di avere l’energie giuste per affrontare la giornata che mi aspettava domani.

Il copione della giornata fu lo stesso della precedente, e dopo aver rifiutato l’invito a cena di quelle persone, mi ritrovai di nuovo al bar.
“Una birra media bionda, scommetto?” Disse la stessa banconista di ieri.
“Hai indovinato” replicai
Dopo pochi secondi “eccola, per l’uomo misterioso che non bisogna disturbare”
” Sono così facile da capire?”
” Beh, per il tipo di lavoro che faccio riesco a leggere le persone facilmente”
” Ci sei riuscita bene, ma non è che non voglio essere disturbato. Semplicemente…”
“Fammi indovinare…giornata di lavoro e il 90% delle persone non le vorresti neanche salutare”
La guardai sorpresa.
“Però a differenza di quelli come te, non ne vuoi sapere più niente uscito da lì, stacchi perfino il telefono”
” Sei un’attenta osservatrice….piacere Claudio”
“Piacere Ylenia” e li mi accorsi della sua bellezza.
Alta 175,occhi verdi, capelli biondi raccolti in una treccia, seconda di seno, gambe e glutei sodi, si vede che fa sport.
Poi il lavoro la chiamò, e io fini la mia birra con tutta la calma del mondo.
“Già pagato il tuo conto” mi disse la ragazza alla cassa
“Da chi?” Dissi
“Un’attenta osservatrice”
Restai un pò perplesso…poi un flash, Ylenia!
La cercai in giro..”ha finito il turno” “ringraziala, quando la vedi”.
Uscì dal pub, pronto a ritornare in hotel.
“Ti continuo ad osservare” era Ylenia
“Detta così, dovrei preoccuparmi” ridendo “grazie per la birra, ma non dovevi”
” Ma volevo”
“Cosa posso fare per sdebitarmi?”
“Mi offri qualcosa tu adesso?”
“Vuoi continuare ad analizzarli? O vuoi solo conoscermi?”
“Chissà” rispose ” magari tutte e due magari altro”
Andammo in un altro locale, dove passammo il resto della serata.
“Torniamo insieme? tanto il tuo hotel è nel mio stesso palazzo” mi chiese
“Ecco dove ti ho vista, ci siamo incontrati in ascensore il giorno del mio arrivo”
“Finalmente ti sei ricordato”

E proprio nell’ascensore, cominciamo a baciarci.
“Andiamo nella tua stanza”
Appena entrati, mi ritrovai con i pantaloni e le mutande alle caviglie, e con Ylenia che usava quella bocca, che avevo guardato con desiderio tutta la sera, sul mio membro.
“È un servizio che offre il pub, ogni due birre?”
Si fermò, mi guardo negli occhi con un sorriso e senza preavviso mi prese le palle e le strinse.
“Un’altra battuta come questa, e giuro che te le spremo”
“Aggressiva l’osservatrice” ero dolente ma eccitato.
Riprese di nuovo tutto in bocca, mentre con le mani mi massaggiava le palle.
La riportai su e la spoglia, aveva una pelle liscia, anche il suo frutto della passione lo era.
La posizionai al bordo del letto, io in ginocchio sul pavimento con le sue gambe poggiate sulle spalle. E iniziai a leccarla.
“Si, bravo…mi piacciono quelli come te”
“Cioè?” Le chiesi tra un movimento e l’altro di lingua
“Che s’inginocchiano per le donne” nel dirlo strinse le gambe spingendo la mia testa e soffocandomi con il suo frutto della passione bagnato dai suoi umore.
Mi libero, la posiziono a pancia in giù con le gambe piegate, prendo la treccia bionda e la penetro. Ogni suo gemito tiro sempre di più i capelli.
“Più forte” mi chiede e io accontento subito la sua richiesta, stampando le mie mani sui suoi glutei.
Poi La faccio sedere su di me, lei è già venuta due volte ma continuo “stringi le gambe intorno a me” lei lo fa, mi alzo con lei avvinghiata e bloccata con la mia asta dentro, per continuare a farla saltare su di me.
“Ma quando vieni?” Mi chiese tra gemiti e fiatone
“Ora”
La faccio mettere sul letto a pancia in su, con la testa sul bordo, appoggio sulla sua bocca le mie palle mentre con la mano raggiungo l’orgasmo, coprendo le sue tette e la sua pancia.
“Domani sera passo di nuovo dal pub”
“Una bionda media, vero?”

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