Skip to main content
Erotici RaccontiRacconti Erotici Lesbo

Campagne anni 50 (2)

By 10 Febbraio 2022No Comments

Anni 50…Sono lontana da casa, dormo in questa cascina di sole donne.
Oggi sarà il mio primo giorno di lavoro per raccogliere frutta in queste campagne. Teresa, amica di mia madre, mi ha accompagnata ed è mia compagna di stanza, lei da anni fa la stagione in questa cascina.
La notte scorsa ho avuto la prima esperienza sessuale della mia vita, pensavo la avrei avuta con un ragazzo, ma lontana da casa mi sono sentita libera e le attenzioni di Teresa mi hanno fatto soccombere. Ho sempre avuto fantasie ad esempio su baci fra donne, ma dopo essere stata sditalinata e avere goduto al buio con Teresa, mi sono sentita attratta dalla sua figa che lei furbamente mi ha offerto accasciandosi a sorpresa sopra la mia faccia.
La sua figa pelosa e morbida aveva un odore di femmina, di una figa che ha sudato durante il giorno e che lei ha deciso di mettermi in bocca con orgoglio.
Mi sono sentita disinibita, lontana da casa, nel buio totale di questa stanzetta…dopo pochi istanti in cui non sapevo cosa fare l’istinto da porca (che non credevo di essere) ha fatto godere la figa di Teresa e mi ha fatto scoprire quanto mi piace il sapore della figa.
Sentirmi incoraggiata dalle parole di Teresa quali “Così tesoro…continua…mi piace come baci…vengooo” mi hanno fatto sentire sicura e il suo grilletto gonfio e la sua figa che mi colava sono stati incentivo a godermi quella figa per almeno mezz’ora facendola godere almeno tre volte
È mattina, ho dormito di sasso, ho sulle labbra un sapore nuovo, che la mia compagna di stanza mi ha lasciato ieri sera.
È già sveglia mi guarda e mi sorride “Buongiorno bellezza”
Io le rispondo “Buongiorno Teresa, che dormita” poi aggiungo con ironia “…ho fatto sogni strani stanotte, mi girano per la testa e mi sento confusa”
Lei mi risponde “Certi sogni è bello quando diventano realtà ” e mi fa l’occhiolino.
Ci sono due catini con dell’acqua e del sapone, Teresa si spoglia completamente si lava la faccia, si sfrega le braccia, si lava le ascelle poi si insapona e si sciacqua i seni.
Mi chiede “Mi dai una mano con la schiena? Prendi quella spugna e lavami la schiena per favore ”
Io faccio come mi dice, insapono e sciacquo, poi sarei tentato di lavarle e insaponarle le chiappe, il culo e la figa ma non oso dirlo o farlo.
Lei mi ringrazia e si lava da sola le parti intime, accasciandosi e insaponandosi vigorosamente quel bel culo pieno.
Dice poi “Abbiamo la colazione tra mezz’ora, rinfrescati che poi tra un’ora inizia la giornata di lavoro”
Io la imito, mi sciacquo il viso, le ascelle, il petto. Ho sudato tanto tra ieri in bici e stanotte, ora mi sento più fresca.
Teresa si avvicina e mi dice “Aspetta ti aiuto, togli le mutande” poi si inginocchia mi fissa il pube e ci appoggia la faccia inspirando rumorosamente il mio sesso. Io rido, cerco di scansarla ma lei mi tiene le natiche e mi tiene ferma, poi sento il suono di baci dati a raffica sulla mia patata.
Non sono fresca, ma Teresa sembra inebriata dal mio corpo.
Mi prende per i fianchi mi fa ruotare di 180°, mi fa sporgere in avanti, mi dilata le natiche, blatera qualcosa e comincia a slinguazzarmi tra le natiche leccandomi come un ossesso il buco del culo dicendo “Buono il tuo culo, che bella che sei…”
Insiste poi per lavarmi e io provo piacere mentre le mani esperte e delicate di Teresa si prendono cura di me.

Teresa mi dice mentre mi lava le parti intime con amorevolezza “Non fare capire che ci facciamo le coccole, ci sono delle lesbiche qui alla cascina, che se scoprono questa cosa fra di noi, ci proveranno con te senza pietà…la tua patatina vergine non resterebbe vergine quest’estate” così dicendo Teresa infila la punta della falange nella fighetta senza violarla.
Io annuisco ma un brivido mi attraversa pensando a mani e lingue che non conosco, che stimolano il mio corpo con desiderio in queste notti estive.

11

Leave a Reply