Ascoltai incuriosito il racconto. Terminato, vidi sul suo viso rattristato scendere alcune lacrime che prontamente asciugai e poi l’abbracciai e le diedi dei baci molto dolci e romantici. Lei m’abbracciò e non mi disse nulla; rimanemmo così per diversi minuti in assoluto silenzio. Si riprese dal momentaneo sconforto e mi chiese d’andare a fare un giro in una località romantica. Le proposi un bel giro sui colli asolani con tappa ad Asolo meta caratteristica, molto chic e alla moda. Accettò e andammo a vestirci entrambi. Mi vestii e poi dissi:
“Puoi indossare tutti i capi di vestiario che esaltino la tua femminilità tanto io non soffro d’eiaculazione precoce …. Anzi la cosa mi piace tantissimo!”
Ci mettemmo a ridere entrambi e mi rispose:
“Va bene!“
Mi sedetti sul divano in attesa che Cristina si vestisse. Dopo pochi minuti si presentò davanti a miei occhi con un completo in pelle, gonna nera che arrivava alle ginocchia e giubbino sempre in pelle nera che arrivava alla vita, calze nere autoreggenti, stivali neri con tacco 10, e pelliccia di volpe bianca; capelli sciolti con filo di trucco che esaltava i suoi occhi e le sue labbra. Rimasi esterrefatto da così tanta bellezza mescolata alla sensualità. Partimmo con la mia auto e il viaggio fu rilassante e piacevole; arrivammo a destinazione e parcheggiammo. Iniziammo a camminare sempre a braccetto. La gente che c’incrociava guardava Cristina e faceva dei gesti d’apprezzamento. Ogni tanto dicevo a Cristina:
“Ma hai visto quello come ti guardava?”
E lei mi rispondeva:
“La gente mi può guardare pure; ma tanto a me non importa nulla …”
Arrivammo a piedi percorrendo la strada, tutta in salita, fino alla rocca di Asolo; il panorama era meraviglioso, favorito anche da una giornata particolarmente soleggiata e tersa. Ci demmo un bacio, davanti a quel panorama, molto romantico e molto dolce. E Cristina mi disse:
“Lo sai Gianluca, con te sto proprio bene ….”
Io le risposi:
“Anch’io sto meravigliosamente bene accanto a te …. E mi rammarica il fatto che tu sia sposata …”
Mi guardò e mi diede un altro bacio romanticissimo.
Camminammo ancora per il centro storico di Asolo tra vicoli e stradine piene di storia e cultura poi all’imbrunire prendemmo l’auto e ci dirigemmo verso casa. Sulla via del ritorno, più o meno a metà strada, ci fermammo in un ristorante dove cenammo. Ripartimmo verso casa arrivando verso le ore 21:00. Parcheggiai l’auto in garage e salimmo le scale per accedere al salotto. Cristina m’abbracciò e incominciò a baciarmi in modo appassionato. Si tolse la pelliccia e il giubbino e rimase con la gonna in pelle e il reggiseno. Wow, era davvero sexy!
Capii subito che cosa voleva fare. La presi e iniziai a baciarla mentre con una mano iniziai ad accarezzare le tette sopra il reggiseno. Mi prese e mi portò in camera da letto, si tolse la gonna e rimase con le calze autoreggenti e un completino nero con perizoma in pizzo davvero sexy.
E mi disse:
Allora, ti piace quello che vedi?;
“Mmmmh … Da impazzire!” le risposi.
Ci distendemmo a letto e cominciai a baciarla partendo dai piedi per salire lentamente lungo le gambe. Dopo le ginocchia entrai all’interno delle cosce arrivando verso la figa; volevo assaporarla, farla venire con la bocca ma per lei era troppo presto e con le mani mi spostò facendomi capire che voleva essere baciata altrove. Risalii allora sul seno e presi a baciarle i capezzoli mentre con le mani le sfilai il perizoma. Continuai per un po’. Mi spostai pian piano sopra di lei, allargando le gambe e mi fece entrare dentro. Iniziai dolcemente a spingere, lei cominciava ad ansimare mettendo le mani sul mio sedere, esercitando pressione, in modo che io spingessi di più.
“Ahhh sìì continua così! … Continua così che presto mi fai venire …”
Godeva, le piaceva, si dimenava dal piacere ed io non intendevo farglielo mancare così cominciai a spingere con più decisione la sentii irrigidirsi e con un mugugno trattenuto per non farsi sentire troppo.
“Ah sìììì vengoooo!”
Venne e rimase immobile per alcuni secondi. Quindi con forza mi girò supino e s’impalò sul mio cazzo dritto e duro. Rimase immobile per qualche secondo poi cominciò a muoversi ondeggiando col bacino mentre con le sue mani percorrevano il mio corpo. Allora si fermò e s’abbassò fino ad abbracciarmi sempre impalata sul mio cazzo. E mentre mi baciava appassionatamente continuava a muoversi sinuosamente strusciando il suo corpo sul mio. I capezzoli turgidi contro il mio petto, le sue mani sulle mie guance, le sue labbra sulle mie e il mio cazzo nella sua figa in profondità; un sensazione mai provata, un fremito che mi percorse tutto il corpo. Mentre lei continuava a muoversi sentii l’orgasmo arrivare, misi le mani sul sedere e le feci capire che doveva spingere di più. Non se lo fece ripetere e spinse con più forza facendolo entrare sempre più verso il fondo della vagina. Le feci un cenno di togliersi rapidamente e venni copiosamente sulle sue mani che avevano avvolto il mio cazzo. Si distese qualche minuto al mio fianco e m’abbracciò dicendomi frasi dolcissime:
“Ti voglio bene …. Con te è il sesso è tutta un’altra cosa …”
“Ti voglio tanto bene anch’io ….” risposi:
Io ascoltavo e la baciavo. Andammo a farci una doccia insieme e poi con molto rammarico dovetti tornare a casa. Cristina era tanto dispiaciuta del fatto che io dovevo tornarmene a casa. Arrivai che erano le 24:00 e l’indomani la sveglia suonava alle 07:00. Andai a letto e feci fatica a prendere sonno anche se ero esausto.
CONTINUA
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono