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Erotici RaccontiOrgia

Cattive ragazze

By 12 Dicembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Cinzia: 19enne, &egrave indubbiamente la ragazza più bella e popolare della classe. Alta sopra 1,80 cm, bionda, viso pulito, trasmetteva eleganza in ogni suo passo. Era la classica ragazza che ti faceva innamorare con il solo sguardo. Era una ragazza pulita, aveva rapporti solo con il suo fidanzato ufficiale, e per di più non riteneva fondamentale il sesso in un rapporto. Purtroppo come spesso accade con le ragazze cosi belle, anche lei era troppo sensibile e fragile.

Tina: 18enne, era la più troia del quartiere e della scuola. Decisamente sovrappeso, alta sul incirca 1.70, capelli neri e tette grosse ma che già gli cadevano. Era diventata famosa perch&egrave faceva pompini a tutti i ragazzi della scuola. Un po’ per soldi, un po’ per divertimento. Forse cosi si sentiva più bella. Faceva pompini sottobanco, una volta addirittura durante una lezione, ingoiando poi per bene lo sperma e compiaciuta del gesto. Giravano video nelle quali vari ragazzi gli sborravano in classe.

Carla: 21enne, ragazza punk, capelli corti, anticonformista, bocciata per ben due volte, non si era mai diplomata. Lei di sicuro non ci stava con tutti come Tina, definiva “sfigati” quelli della scuola. Tuttavia frequentava locali poco raccomandabili dove la conoscevano tutti; &egrave infatti soprannominata la “troia delle subculture” entrava e finiva sempre essere scopata per bene, c’era una leggenda locale che parlava di gang bang con lei sola ragazza e 4-5 ragazzi. Spesso dopo essere scopata passava giorni interi in camera, nuda, a riflettere. Pero non cambiò mai stile di vita.

Laura: 19enne, &egrave la ragazza più volgare della città e dunque della scuola. Non particolarmente bella con lineamenti forti, un po’ maschiaccio nel comportarsi, alta 1.55 al incirca. Aveva sempre gli stessi training, sputava, si metteva le dita nel naso, scorreggiava in classe. Ma aveva una personalità talmente forte che se la poteva permettere, le altre ragazze la temevano, i ragazzi pure. Una volta si era messo con uno, passa una settimana e lei lo molla perch&egrave lui “ce l’aveva troppo piccolo” e poi lo sputtano in tutta la classe. Non aveva nessun tipo di tabù, storia narra che pisciava con le porte aperte e spesso si presentava ubriaca alla scuola.

Tina e Laura provavano un forte odio per Cinzia. La bella e brava ragazza, cosi pulita cosi irritante. Cosi fuori dal loro standard. Da tempo volevano umiliarla, ma l’odio aumento di brutto quando i genitori di Cinzia avevano denunciato al presidente i video hard che giravano su Tina. Quest’ultima fu espulsa, e giuro vendetta, mentre Laura semplicemente cavalco l’onda del odio per fare del male. Hanno deciso di portarla in un appartamento privato e poi umiliarla in qualche modo, che non hanno ancora stabilito. Nella vicenda fu coinvolta anche Carla, alla quale le “conformiste” stavano sul cazzo per principio. Inoltre Carla non aveva nulla da perdere, cosi si era offerta di ospitare l’evento del umiliazione, anche perch&egrave Carla &egrave l’unica ad avere una casa tutta sua.

Dunque si entro in azione: con inganno, Carla si era avvicinata a Cinzia e inizio parlare di organizzare una festa o qualche cosa del genere. Tra loro due non c’era grande odio, cosi Cinzia – una volta sentito la palla inventata della festa a sorpresa per un prof – salì senza pensarci due volte, dove pero trovo a grande sorpresa per lei Tina e Laura, che l’hanno subito legata e messa in un angolo. Cinzia di certo era spaventata ma sapeva benissimo che non doveva perdere la calma, dal altra parte si cerco di capire chi era il leader; Tina era sicuramente la piu incazzata, Laura era la leader naturale mentre a Carla semplicemente piaceva vedere una povera ragazza umiliata ed era anche curiosa, ed un po’ eccitata.

– Laura: Dunque, Tina, decidi, cosa li vogliamo fare?
– Tina: io propongo di spogliare sta brutta troia e scattare alcune foto da mostrare al preside.
– L: (ride) secondo me invece le foto li facciamo vedere ai ragazzi del quartiere, perch&egrave no, anche per soldi
– T: sono d’accordo, spogliamola sta puttanella!

Intanto Cinzia cerco di mantenere la calma e non opporre resistenza fino che le cose non si mettevano male. Era chiaro che voleva evitare il peggio.

– Carla: Ferme tutte!! Non so voi, ma a me sta fighetta mi piace, e sento il bisogno di essere bagnata, dunque se non vi dispiace…

… e cosi Carla si tolse i pantaloni, maglietta, reggiseno e la tanga, e nuda si avvicino a Cinzia. “Devi leccare e basta, fammi un bel bidet, fammi venire”. Cinzia inizialmente cerco di opporsi ma poi fu costretta a leccare per bene la figa di Carla, mentre Tina e Laura guardavano compiaciute. Forse per Tina sarebbe bastato questo come umiliazione, ma Laura aveva appena cominciato.

– Laura: senti, figa, adesso continui quello che ti diciamo di fare altrimenti te la passi brutta, capito?
– Carla: cazzo ma sta fighetta non sa leccare per niente!
– Laura: eh, ma non tutti siam lesbiche come te (ride) Tina, perch&egrave non prendi per bene l’esempio di Carla e ti fai bagnare la figa anche te?

La situazione stava degenerando. Da una parte venivano fuori le perversioni più violente di Carla e Laura, dal altra c’era Tina, alla quale non piaceva mostrarsi nuda. Infatti non si faceva mai la doccia con le altre, il suo corpo in sovrappeso era per lei un tabù da non mostrare. Certo, la fama da troia succhiacazzi non li dispiaceva, ma non andava mai oltre.

Cinzia: no vi prego, basta cosi, sono disposta a pagare se mi lasciate adesso e non dico niente a nessuno!
Laura: stai zitta figa! Tu sei la nostra schiava del cazzo, hai capito adesso? Se non stai zitta te ne pentirai! Allora, Tina, ti vuoi dare una mossa? E giù sti pantaloni!
Tina: (tentenna) no, veramente io preferisco evitare, fate voi, io preferisco guardare.
Carla: fate come volete, io intanto sono bella bagnata e adesso la allatto!

Cosi Carla inizio farsi succhiare il seno da Cinzia, che dopo le parole di Laura non opponeva più resistenza. Ad un certo punto Carla esclamo!

– Spogliatela, me la trombo con un strap-on (ride)
– Laura: non m piace prendere ordini, ma stavolta ci sto. Hai veramente un strap-on?
– Carla: certo, lo usato anche sul mio ex ragazzo (ride)

Cinzia viene spogliata, e cosi lentamente entra in panico. Prima le tette, poi la parte intima. Si ritrova tutta nuda. Aveva la parte intima completamente coperta di peli, infatti non si depilava da mesi. Ahahaha, la figa pelosa! hanno esclamato un po’ tutte! Ma che schifo, fai proprio schifo – tenne precisare Tina. Cinzia non ne poteva più e come reazione fisiologica si piscio addosso, che un po’ andarono finire nei slip non ancora del tutto tolti, che successivamente sono state annusate da Carla, che stava per andare in ecstasy. Carla infatti era quella che godeva di più, anzi, era l’unica che godeva veramente da un punto di vista sessuale. Prese il strap-on e si scopo alla grande Cinzia, che ormai era in lacrime. Lentamente inizio eccitarsi anche Tina, che provava sempre un profondo odio. Più Carla si faceva Cinzia, più i tabù di Tina scomparivano. Inizio lentamente masturbarsi, dopo che aveva chiesto il permesso di sedersi su un divano. Laura godeva, ma non sessualmente, ma di pura cattiveria, di un sadismo che aveva poco di sensuale. Il silenzio della scena del sesso fu infatti rotta da Laura, che non riusciva più ad essere disparte.

– Vado a cagare!

Laura non portava le mutandine. Era una ragazza che se ne fregava del tutto, cosi si tolse i training e la maglietta e andò in bagno. A questo punto i tabù di Tina sono crollati definitamente, era l’unica ancora vestita, anche se ormai si masturbava da tempo. Più vedeva allargarsi la fica pelosa di Cinzia più si bagnava. Era un lago, ormai. Ma prima di scatenarsi, torno di scena Laura, nuda, che fece cenno a Carla di smettere. “Ho il culetto tutto sporco di merda, adesso questa figa me la pulisce per bene”. Carla aveva capito che la cosa stava fuggendo di mano, ma dal altra parte Tina fermo tutto. Prese la testa di Cinzia e con tanta violenza la porto diretto al culetto sporco di Laura. “Pulisci il buco del culo per bene, puttana” Cinzia ormai piangeva da tempo, ma fu costretta. La puzza che invadeva la camera avevano solo aiutato a far crollare la barricata di tabù di Tina, che per la prima volta in vita sua si spoglio davanti a delle persone. Non era un bel spettacolo, tette calanti, culo enorme. Anche lei si &egrave fatta leccare il culo per poi prendere il controllo della situazione e girando Cinzia, che ora stava in perfetta pecorina. Tina li mise un dito nel culo, poi 2 e dopo se lo mise in bocca, provando un forte piacere. Prese lo strap-on in prestito e inizio scoparsi il culo di Cinzia, gridando: “si, sei la mia troia!” per almeno 8 volte. Laura inizio masturbarsi e per la prima volta durante le umiliazioni di Cinzia provo piacere sessuale. Per lei vedere un essere cosi imperfetto come lo era Tina – che tutti chiamavano “la troia grassa” quando non c’era – scoparsi Cinzia, l’essere più vicina alla perfezione che conosceva, le aveva provato un piacere sessuale immenso.

– Laura: adesso tocca a me, datemi il cazzo di gomma (indicando il strap-on)
– Carla: no, basta cosi! L’abbiamo scopata per bene, deve riposare, andate, a lei ci penso io.

Laura e Tina hanno obbedito. Infondo, la casa non era loro, e se andavano via adesso potevano anche scamparla. Laura sputo ancora in bocca a Cinzia, che intanto aveva smesso di piangere e si era rimesso le training da corsa. Tina si rivesto, e subito dopo inizio sentire un forte imbarazzo. Se ne sono andati insieme, Laura e Tina, ma quest’ultima non avrebbe aperto bocca per tutta la durata.

– Carla: fatti una doccia che sei messa malissimo, poi puoi andare, a me non me ne frega più niente.

Cinzia era distrutta. In queste condizioni non poteva tornare a casa. Cosa fare? Denunciare tutto? Ma la città &egrave piccola e lo sapranno tutti. La sua reputazione sarà rovinata per sempre. No, meglio non dire niente. &egrave solo un incubo, penso, passerà. Carla intanto si era messa sul letto, come faceva sempre quando rifletteva sul perch&egrave delle sue azioni. Cinzia, intanto uscì dalla doccia, ed entro in uno stato di fuori controllo post-trauma, come la sorella di Tony Montana dopo che quest’ultimo li fece fuori il marito, per intendersi. “Dormo qua oggi, cosi non posso tornare a casa, scopami se vuoi ancora” cosi dicendo Cinzia smise definitivamente di piangere e si era messa vicina a Carla, sul letto, anche essa nuda. Carla non sapeva che dire, etrambe guardavano il plafone, nel buoi. E in un momento di follia i due corpi si sono stretti un con l’altra e hanno iniziato a baciarsi come due amanti. Arrivo il giorno dopo:

– Carla: buon giorno!
– Cinzia: non dirrò niente a nessuno, non fatelo neanche voi.
– Carla: come preferisci, ma non puoi negare che non ti sia piaciuto, dai
– Cinzia (ride): si, infondo ho goduto come una maiala.
– Carla: con me o anche con le altre?
– Cinzia: (si alza) ovvio, solo con te. A chi piacerebbe essere scopata da grassona o leccare il buco del culo di una che puzza di merda (ride). Te invece, sei stata molo brava
– Carla: sai, mi piace la tua figa pelosa, non sei cosi conformista come credevo. Adesso i peli intimi me li faccio crescere pure io!

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